Si sono riuniti nei giorni scorsi in maniera virtuale, ognuno collegato in video conferenza dalla propria sede, i sindaci dei Comuni che rappresentano il G20s delle spiagge italiane, ovvero la rete nazionale delle destinazioni balneari che riunisce le 20 più importanti località della penisola italiana, più altre sei che si sono aggregate successivamente. Da sole attraggono annualmente circa 70 milioni di turisti, con un evidente ed enorme impatto sul turismo nazionale sia in termini di presenze che di PIL generato.
L’esigenza di questo incontro virtuale è nata con lo scopo di fare il punto della situazione durante l'emergenza sanitaria ed economica, anche alla luce di quanto determinato dal governo attraverso il decreto Cura Italia. L’occasione è stata dettata dalla volontà forte di fare fronte comune rispetto ad un comparto del turismo, quello balneare, che già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi mondiale.
L’incontro dei sindaci del G20 è servito per condividere idee urgenti per aiutare il rilancio del settore balneare, attraverso la predisposizione di una lettera di richieste indirizzata ai Ministri e ai Presidenti della Camera e del Senato, nonché alle commissioni competenti. Sono oltre 30mila le aziende che i sindaci intendono salvaguardare da un impatto devastante, intervenendo in quattro argomenti: lavoratori stagionali, imprese turistiche, Comuni balneari, promozione del territorio.
1. SOSTEGNO AI LAVORATORI STAGIONALI
a) Indennità per i lavoratori. Ogni anno la stagione estiva crea migliaia di posti di lavoro di durata pari o superiore a sei mesi, principalmente concentrati nei mesi che vanno da marzo a ottobre a seconda delle latitudini. Il decreto n.18 del 17 marzo scorso prende in considerazione i contratti di lavoro stagionali: all'articolo 29 pare però limitare l'indennità del mese di marzo (pari a 600 euro) esclusivamente ai "lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali".
Se tale dizione venisse interpretata letteralmente, moltissime persone non potrebbero fruirvi. I sindaci confidano che in fase di conversione si faccia riferimento esclusivamente al tempo determinato del rapporto di lavoro, e non al CCNL applicato, o all'atto costitutivo dell'impresa, o al codice ATECO di quest'ultima. L'interpretazione letterale rischia oggi di escludere dall'indennità, ad esempio, coloro che nel 2019 hanno lavorano in un supermercato o in un'edicola per alcuni mesi nel periodo di apertura di tali attività.
b) NASPI. Proroga da aprile fino all’apertura delle aziende turistiche, presumibilmente fino al 31 giugno. In caso di non apertura, proroga della NASPI fino ad aprile 2021.
2. SOSTEGNO ALLE AZIENDE TURISTICHE
a) Canoni demaniali. L'economia dei Comuni balneari deriva dall'accessibilità del litorale e dai servizi che vengono resi ai turisti. Per attrezzare le spiagge per il 2020, gli stabilimenti balneari dovranno già far fronte alle spese straordinarie derivanti dalle mareggiate di novembre 2019; l'emergenza epidemiologica attuale fa sì, inoltre, che pochissimi siano le prenotazioni agli stabilimenti per i mesi futuri. Serve esonerare questi ultimi dalla corresponsione dei canoni demaniali per gli anni 2020 e 2021, ad eccezione dei Comuni per i quali risulta in vigore una norma speciale.
b) IMU per immobili destinati ad attività produttive. In considerazione dell’impossibilità momentanea di produrre reddito, con la volontà di incentivare chi sfrutta gli immobili quali beni strumentali destinati all’attività ricettiva, i sindaci ritengono necessaria una misura importante di rimodulazione del prelievo fiscale (IMU) per quest’anno, pari alla riduzione del 50% per l’anno 2020; nel caso in cui l’immobile sia conferito in locazione, la riduzione d’imposta spetta solo a condizione che venga trasferita totalmente sul gestore dell’attività.
c) Mutui. Considerata l’improvvisa ed imprevedibile mancanza di liquidità, sono necessari provvedimenti automatici senza costi aggiuntivi a carico delle aziende e senza ulteriori lungaggini burocratiche. Sono considerate misure urgenti per la sospensione dei mutui (anche quota interessi) e aperture di ulteriori linee di credito ad interessi agevolati per i prossimi 18 mesi.
d) Tributi. È urgente e necessaria la proroga della sospensione per altri 18 mesi dei pagamenti dei tributi, rate dell'Agenzie Entrate e riscossioni, rate della rottamazione.
e) Flessibilità del lavoro. Per le aziende turistiche il momento è di assoluta impossibilità previsionale dei flussi turistici in ingresso per la prossima stagione. Serve dotare gli imprenditori di uno strumento agile di reclutamento dei lavoratori necessari, anche per pochi giorni. Quale misura eccezionale e limitata nel tempo, i primi cittadini ritengono indispensabile la reintroduzione dello strumento del voucher INPS destinato a pagare le prestazione occasionali dei lavoratori.
f) Contributi ai dipendenti. Per un’azienda il costo dei dipendenti è in buona parte costituito dai contributi da versare: per agevolare l’assunzione di personale, garantendo ad un numero maggiore di persone la dignità del lavoro, il G20 delle spiagge ritiene utile la sospensione o rimodulazione per i prossimi 18 mesi dei pagamenti dei contributi relativi ai dipendenti.
g) Credito d’imposta per strutture turistico-ricettive. Per sostenere quegli imprenditori che affittano strutture strumentali allo svolgimento dell’attività turistico-ricettiva, per l’anno 2020 serve mettere a disposizione un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione.
3. SOSTEGNO DEI COMUNI BALNEARI
a) Aumento delle quote dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Per compensare il mancato gettito dei tributi locali, dell'imposta di soggiorno e di altre entrate anche connesse al turismo (ad esempio parcheggi e occupazione del suolo pubblico), allo scopo di garantire copertura e quindi conseguente programmazione agli enti territoriali e con l’intenzione di non paralizzare l’azione amministrativa, di riqualificazione e promozione degli enti locali, i sindaci del G20 ritengono che lo Stato debba prevedere una rimodulazione con un aumento dei trasferimenti per i prossimi due anni. Questo sia per far fronte alle impellenze sopravvenienti nei bilanci già nel breve periodo, che per il rilancio futuro delle destinazioni. Inoltre, viene chiesto l'aumento dei trasferimenti in quota parte dell’80% delle mancate entrate individuate (con una media ponderata dei 3 anni precedenti) per gli anni 2020, 2021 e 2022.
b) Rimodulazione urgente del Fondo di solidarietà per i comuni balneari. È indispensabile, ad avviso delle città costiere, che siano riviste le modalità di prelievo del Fondo di solidarietà, se non addirittura sospese, per consentire di salvare il comparto turistico. Se permanesse l’attuale norma sarebbero a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro, non solo in loco ma anche in aziende che, pur avendo sede in altri comuni, beneficiano proprio delle presenze turistiche per il consumo e l’utilizzo dei loro prodotti.
c) Riconoscimento dello status di città balneare. In considerazione del fatto che i comuni balneari sono città "a fisarmonica", quindi soggetti a incrementi di popolazione esponenziali nella stagione estiva, i loro amministratori chiedono, oltre alle succitate misure, anche lo
svincolo di bilancio, l'assunzione di dipendenti in deroga alle spese per il personale (da destinare anche alla sicurezza), l'attribuzione al Comune di una quota dei canoni concessori demaniali.
4. SOSTEGNO ALLA PROMOZIONE TURISTICA
Il G20s chiede altresì che lo Stato, come accade per la maggior parte dei principali concorrenti, si faccia carico di un’azione forte e propulsiva per difendere e promuovere l’immagine del turismo italiano e, in particolare, del litorale che subirà danni ingentissimi.
a) Voucher turistici. Dotare i lavoratori italiani di voucher turistici pagati dallo Stato, prevedendo sconti su soggiorni, pedaggi autostradali, treni, aerei, costo della benzina al fine di incentivare gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia, come accaduto in Germania qualche tempo fa.
b) Coordinamento con l'ENIT. Necessaria un'adeguata valorizzazione del brand Italia nel mondo, con una reazione di promozione importante coordinata dall'ENIT e focalizzata sulle spiagge italiane, anche a seguito del protocollo firmato tra lo stesso ENIT e i sindaci coinvolti.
Commenta il primo cittadino di Chioggia, Alessandro Ferro: «Lavorare in squadra con i rappresentanti del G20s è quello che serve fare ancor più oggi, con questa emergenza sanitaria in corso. Il confronto ha portato ieri all'invio tempestivo di una lettera al governo, relativa allo stato di crisi, con le istanze avanzate dal G20s per le città balneari. Alcuni argomenti, come la riduzione del 50% dell'IMU per l’anno 2020, li ho esplicitamente voluti, per aiutare subito le attività ricettive».
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