Ferve in città la corsa a conoscere i particolari del fondo di 336mila euro che il governo ha stanziato per il Comune di Chioggia, relativamente al sostegno alla spesa per la popolazione indigente, a seguito dell'emergenza da Coronavirus. Mentre i vicini Comuni di Mira, Campolongo Maggiore e Padova hanno già proceduto a individuare criteri, meccanismi, recapiti cui rivolgersi, a Chioggia la situazione è ancora interlocutoria.
Come traspare dalle parole dell'assessore alle politiche sociali, Luciano Frizziero: «I servizi sociali stanno lavorando per individuare i criteri migliori e più veloci per rendere operativo il contributo previsto dal provvedimento, che verrà assegnato a chi si è ritrovato in stato di grave necessità quotidiana a causa di questa emergenza sanitaria e la cui situazione rispetta alcuni parametri.
Per esempio non beneficiare già di ammortizzatori sociali, né del reddito di cittadinanza, reddito d'inclusione attiva o di sostegni e altri contributi comunali. Appena avremo individuato e condiviso le modalità per distribuire i fabbisogni alimentari nel territorio del Comune a chi si è trovato senza liquidità nemmeno per mangiare, ne daremo immediata comunicazione alla cittadinanza».
Critico è il capogruppo del Partito Democratico, Jonatan Montanariello: «Sono trascorse più di 24 ore, ma purtroppo ancora tutto tace. È il momento di lavorare pancia a terra per la città, senza orologi e limiti di tempo, e venire fuori da quell’aula quando i soldi saranno già in circolazione e nel frigo dei cittadini bisognosi. Se l’amministrazione non vuole convocarci, faccia a meno del nostro aiuto, visto che chiede unità, e quando lasciamo fuori ogni polemica si rifugia nel suo fortino evitando ogni confronto, probabilmente per paura di argomentazioni mancanti.
Importante è che facciano presto e decidano, le persone hanno fame, il governo ha fatto la sua parte: ora tocca al Comune. Sono incessanti anche questa mattina le telefonate e le richieste di aiuto per capire come verranno distribuite queste risorse, ma nessuna iniziativa e nessuna notizia da parte di un’amministrazione silente come non mai. Noi stessi non sappiamo cosa stanno combinando in Comune, forse è meglio che venga un commissario a gestire la crisi».
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