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domenica 4 luglio 2021

FOSSETTA: ANCHE LA PENZO DUBITA DEL "TAGLIA E CUCI"

Alessandra Penzo
Alessandra Penzo, ex assessore ai Lavori Pubblici, ora facente parte del gruppo Obbiettivo Chioggia, si è sentita tirata in causa durante l’intervista fatta dall’Assessore all’Urbanistica, di recente nomina, Giovanna Osti, allorchè quest’ultima ha sottolineato che, riguardo al ponte della Fossetta, chi avrebbe dovuto seguire la faccenda, non lo ha fatto bene. La Penzo, ha precisato che il sopralluogo fatto non ha visto partecipare la Soprintendenza e durante lo stesso sono emerse le stesse problematiche sollevate già nel novembre scorso, rese note durante un’intervista ad Andrea Comparato. Per averle esternate la Soprintendenza aveva richiamato la Penzo, arrivando a paventare una querela nei suoi confronti. Le parole che a novembre avevano scatenato i dissapori tra Alessandra Penzo e Soprintendenza si racchiudono nella descrizione dell’intervento che si sarebbe voluto fare: un “taglia e cuci”. Per il 70% la struttura del ponte necessita di essere rifatta, nonostante rientri tra il patrimonio storico del comune; il video girato con il consigliere regionale Dolfin dimostra che i calcestruzzi sono da rifare, ma non solo, aggiunge la Penzo, anche l’armatura interna ha bisogno di un intervento radicale. Con l’intervento di taglia e cuci ci sarebbe quindi gran poco da recuperare. Ma la frase che la Penzo ritiene grave è stata quella con cui ha concluso l’Assessore Osti per la quale la stessa si è sentita tirare in causa cioè che, sostanzialmente, chi c’era prima non ha lavorato bene”. Puntualizzando, la Penzo afferma che sull'infrastruttura sono state fatte prove di carico, prove visive e prove sui materiali. A novembre inoltre aveva dato il via alla VIC (Valutazione di incidenza) per provare a procedere velocemente con i lavori. Dopodiché il comune ha dimostrato instabilità politica e sono emersi i disaccordi che hanno portato alle sue dimissioni e a quelle di altri esponenti del M5S a febbraio. La Penzo sottolinea che per tutti i 5 anni dell’Amministrazione Ferro, l’assessore al Patrimonio, competente quindi sulla struttura, è rimasto il vicesindaco Marco Veronese. La domanda che si pone l’ex assessore è cosa sia stato fatto in questi ultimi 5 mesi, dalle sue dimissioni dato che la VIC non è stata presentata, visto che siamo agli esiti di un sopralluogo avvenuto a novembre. Siamo a luglio, continua, è difficile che a settembre sia pronto un progetto, e si augura di vedere comunque il ponte della Fossetta cantierizzato, con qualsiasi sistema si decida di attuare. Il suo parere da tecnico è che il ponte sulla Fossetta andrebbe demolito completamente in modo da integrare la struttura anche con passaggi pedonali più confortevoli e consentire ai natanti un miglior accesso sul canale sottostante. A breve, conclude, anche il ponte a fianco, il Gran Cavalcavia, potrebbe aver necessità di opere di manutenzione, come evidenziano prove eseguite sulla struttura. In quel momento il ponte sulla Fossetta, valvola di sfogo per il traffico locale, dovrà necessariamente essere agibile perchè la città non resti bloccata.

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