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lunedì 7 agosto 2017

ORDINE PUBBLICO IN SPIAGGIA, ARMELAO (UGL POLIZIA) RISPONDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIOGGIA

Non sono andate giù a Mauro Armelao, vicesegretario nazionale del sindacato UGL Polizia di Stato, alcune dichiarazioni del presidente del consiglio comunale di Chioggia, Endri Bullo, espresse nel proprio profilo facebook. In una nota, l'agente invita Bullo a «spostare la sua attenzione e sfogare il suo disappunto nei confronti del governo nazionale e non nei confronti delle forze dell’ordine che giornalmente svolgono il proprio lavoro in condizioni di perenne emergenza. Dovrebbe sapere che i rinforzi estivi, per quanto riguarda la Polizia di Stato, sono stati decisi a Roma presso il Viminale e per il periodo estivo a Chioggia sono stati inviati solamente sei agenti dal 20 luglio al 20 agosto. Il presidente del consiglio comunale con queste esternazioni estemporanee e prive di senso, sempre che il suo profilo non sia stato vittima di un hacker, rischia di creare solo divisioni tra diversi corpi, classico scaricabarile della politica. Il contrasto al commercio abusivo, in primis, è di competenza della Polizia Locale: quanti soldi sono stati messi a bilancio dall’amministrazione comunale per il contrasto a questo fenomeno? Che fine hanno fatto gli agenti stagionali che dovevano risolvere questo problema? Quali sono state le parole in campagna elettorale e alla fine dell’estate scorsa dell’amministrazione comunale? Ricordo benissimo che avevano detto che quest’estate avrebbero risolto il problema. Forse si sono resi conto che non è poi cosi facile amministrare».
Armelao continua: «Con questo non voglio difendere nè attaccare nessuno, ma è certo che come UGL Polizia di Stato non accettiamo critiche gratuite contro le forze dell’ordine presenti sul territorio. Il signor Bullo forse dimentica che gli uomini del Commissariato di Chioggia sono costantemente impegnati nella vigilanza della base di Conetta dove si trovano circa 1400 profughi, oltre che a tutti gli altri siti sensibili, inoltre sono impegnati nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, in servizi di ordine pubblico e di prevenzione o repressione di furti, rapine, scippi. Il personale dell’ufficio immigrazione ha soli 4 agenti, che erogano servizi alla collettività per rilascio licenze, passaporti, permessi di soggiorno nonché tutte le pratiche dei richiedenti protezione internazionale. Questi soli 4 agenti, ferie escluse, potrebbero essere impegnati quotidianamente ad effettuare i servizi in spiaggia come vuole Endri Bullo? Così i passaporti sarebbero consegnati dopo più di un mese, idem i permessi di soggiorno, e tutto il resto delle pratiche amministrative che sono in capo alla Polizia di Stato». Il sindacato aveva denunciato pubblicamente questa situazione prima dell’estate: «Non mi sembra di aver letto interrogazioni del M5S a Roma sulla situazione delle forze dell’ordine a Chioggia», prosegue il vicesegretario. «Spero che il presidente del consiglio comunale si ravveda e cambi rotta, continuando sulla strada già tracciata dal sindaco Ferro della collaborazione reciproca e conoscenza delle difficoltà degli organi statali e comunali. E mi riferisco al progetto del nuovo Commissariato di Chioggia, visti i vari incontri già effettuati tra sindaco e Questore di Venezia. Chioggia vanta una bellissima e storica realtà di collaborazione tra forze dell’ordine, compresa la Polizia Locale, e per questo non accettiamo che le esternazioni -pur comprensibili per alcuni aspetti- possano mettere a rischio questa collaborazione tra enti. Il presidente del consiglio dia invece un segnale importante, e si impegni affinché gli uffici del commissariato possano finalmente trovare collocazione nell’ex cittadella della giustizia, e poi (grazie agli alloggi che verranno costruiti all'interno) chieda e pretenda più uomini per l’estate, che non andrebbero così a gravare sui conti pubblici, quantomeno per il costo dell’alloggio».
La nota di Armelao conclude così: «Finiamola con questo scaricabarile che non fa altro che screditare il lavoro altrui, ognuno pensi ai propri problemi e continui a lavorare per il bene della collettività. È assodato che la situazione del commercio illegale sul litorale non sia accettabile, ma le responsabilità di quello che i cittadini vedono è riconducibile alla politica nazionale e alle sue scelte. Qui nessuno si "gratta", e pertanto non si manchi di rispetto: tanto più quando queste esternazioni, dalla chiara vena polemica, provengono da chi ricopre una carica istituzionale in una città importante come Chioggia. Spero che i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione che non la pensano come Bullo si facciano sentire e prendano le distanze».

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