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lunedì 14 agosto 2017

IL VICESINDACO SCRIVE AL PREFETTO: PER FERRAGOSTO URGE PRESIDIARE LA SPIAGGIA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE

Il vicesindaco Marco Veronese ha inviato una lettera al Prefetto di Venezia, Carlo Boffi, per sottolineare come -nonostante le sollecitazioni operate già a luglio- il problema relativo alla sicurezza pubblica causato dal perdurare del commercio illegale lungo la battigia di Sottomarina sia tuttora presente, se non addirittura aumentato ed assolutamente sovradimensionato rispetto alle limitatissime risorse di polizia locale disponibili. «Ho sottolineato come -spiega il vicesindaco -la massiccia ed incontrollata presenza di venditori irregolari lungo il litorale di Sottomarina, con particolare riferimento alla zona nord, continua a provocare un impedimento ed un concreto ostacolo all’esercizio delle attività di primo intervento e soccorso in spiaggia. Tant’è che, in almeno un’occasione, ciò ha determinato l’adozione precauzionale dell’avviso di pericolo per la balneazione, con l’esposizione della bandiera rossa ai sensi dell’art. 4, comma 2, della vigente ordinanza balneare». Le dimensioni assunte dal commercio in tale sito rischiano, infatti, di determinare un gravissimo pericolo per l’incolumità dei bagnanti e tale circostanza potrà acquistare maggior rilievo nel corso della giornata festiva di domani. 1Ho chiesto nuovamente al Prefetto, con questa nota -continua Veronese -di promuovere l’intervento dei reparti mobili delle forze dell'ordine o comunque di idoneo personale di rinforzo, al fine di porre in essere efficaci azioni repressive per limitare l’entità del fenomeno con specifico riguardo all’area nord del litorale di Sottomarina. Spero in questo modo che il fenomeno possa finalmente trovare una soluzione». In materia interviene anche il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Ho sollecitato anche questa mattina l’invio di questa lettera al Prefetto, proprio per far capire che per l’emergenza deve essere quanto prima trovata una soluzione. È impensabile che la sicurezza dei bagnanti debba essere messa in pericolo da chi pratica il commercio senza autorizzazione e non in regola, come chi invece paga tasse e licenze». Vale ricordare che nei mesi scorsi un bando per l'arruolamento di 6 agenti di polizia locale per l'estate andò dapprima semideserto, poi i tre che avrebbero avuto i titoli per lavorare sul litorale hanno rinunciato all'incarico.

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