mercoledì 23 agosto 2017
I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE: "LE PROVE SMONTANO LE BUGIE DELL'ASSESSORE STECCO SULL'ISPETTORE VERITAS, SI DIMETTA"
«Non ci sono più ombre e più dubbi sulle motivazioni e sui fatti del diverbio tra l’assessore alle società partecipate, Daniele Stecco, e l’ispettore di Veritas trasferito e punito». Lo affermano i consiglieri comunali Beniamino Boscolo (FI), Jonathan Montanariello (PD) e Marco Dolfin (Lega). dopo aver ricevuto la documentazione da Veritas a seguito di un accesso agli atti (prot. 48347 del 26 luglio scorso). Secondo la ricostruzione dell’assessore, interpellato in consiglio comunale da Beniamino Boscolo, a seguito delle dichiarazioni ricevute da Chioggia Azzurra, il fatto non sussisteva e si configurava quale «notizia infondata»; lo stesso assessore dichiarava di «eseguire personalmente la raccolta differenziata che gli spetta, oltre a promuoverla in quanto amministratore», e che l’ispettore aveva sbagliato a riferirsi a lui in luogo pubblico, anche se perciò Stecco dichiarava «di non aver fatto alcuna pressione sull’azienda, nè fatto segnalazioni». In tale occasione il membro dichiarava anche di aver contattato il consigliere grillino Daniele Padoan, dipendente di Veritas, «per avere informazioni sull’ispettore ambientale» (ad avviso dei consiglieri di opposizione, in violazione della privacy: «ci piacerebbe sapere il ruolo del consigliere sulla vicenda», scrivono nella nota). Infine, Daniele Stecco ha affermato che «quando si è recato in Veritas per altri motivi, l’azienda era già a conoscenza del fatto e avviato provvedimenti disciplinari».
Dopo aver ricevuto tutti gli atti da Veritas (la corrispondenza interna, fotografie dei cassonetti, documenti inerenti la contestazione disciplinare), Boscolo, Montanariello e Dolfin asseriscono di «poter smontare totalmente la ricostruzione dell’accaduto, per la trasparenza tanto decantata dal Movimento 5 Stelle quando riguarda gli altri». E continuano: «Innanzitutto, la notizia del mancato conferimento e rispetto della raccolta differenziata è fondata. Le fotografie parlano chiaro: addirittura nei documenti viene definita “piccolo disastro”. Quindi se l’assessore Daniele Stecco esegue personalmente la raccolta differenziata, come dice, è meglio che la faccia fare a qualcun altro». Proseguono i tre amministratori: «In secondo luogo, a quanto risulta dal carteggio, il dipendente Veritas ammette di aver sbagliato sulla forma -chiedendo scusa quattro volte nella stessa lettera- anche se assicura di aver usato la giusta discrezione. Ma è stato l’assessore ad averlo minacciato, in maniera adirata, dicendo che avrebbe fatto fare una interpellanza comunale (forse per questo ha chiamato il consigliere Padoan?). E comunque il dipendente che secondo Veritas ha sbagliato è stato punito, e con il massimo della pena: ma l’assessore che con tanto di foto è stato colto in flagrante, è stato punito? A noi non risulta neppure ci sia stata una multa. Anzi, alcuni cittadini ci hanno chiesto di incontrare Stecco per farsi spiegare come fare per "scamparla" dagli ispettori ambientali».
Concludono Boscolo, Montanariello e Dolfin: «Infine, la bugia più bella, ovvero essersi recato in Veritas per altri motivi, viene smontata dalla corrispondenza interna. L’assessore subito dopo l’accaduto (dopo le ore 9) ha chiamato l’ufficio legale di Veritas per avere un appuntamento, senza indicare il motivo. Appuntamento che veniva fissato alle ore 11.30 e che durerà all’incirca tre quarti d’ora. In questo "importantissimo e urgentissimo" incontro hanno parlato di stazione di travaso, alghe, altri progetti, e discusso dell’accaduto della mattina con l’ispettore ambientale. Il tutto in meno di un’ora. Questo è quanto risulta dalla documentazione in nostro possesso: non possiamo fare finta di nulla, nè può fare finta di nulla l’assessore o il sindaco. Se l’assessore Stecco non darà le dimissioni o il sindaco non revocherà il suo mandato, saremo costretti a chiedere di discuterne il prossimo consiglio comunale, con la motivazione che il pessimo esempio dimostrato, da assessore alla differenziata, nel dovere civico e l’utilizzo della propria figura pubblica per risolvere i propri problemi privati gettano nocumento a tutta l’amministrazione comunale, sia di maggioranza che di opposizione».
1 commento:
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Bene. Come cittadini si chiede che si sorvegli chi amministra la città. Il fatto Che i cinque stelle si presentino come i puri non significa assolutamente che lo siano per davvero. O meglio : ce lo devono dimostrare. Con la vicenda "ultima spiaggia" per esempio non lo hanno fatto, perché il sindaco non ha spiegato chiaramente e in modo trasparente il tutto. Ora è giusto che si tenti di chiarire anche questa vicenda .
RispondiEliminaForza e coraggio quindi ai tre...