Laura Doria, la mamma pasionaria che da qualche tempo sta intraprendendo battaglie per la sistemazione dei parchi pubblici cittadini, spara a zero contro la dirigenza locale della Lega Nord, partito al quale si era iscritta nel giugno 2015 e che dopo una intensa attività l'ha di fatto espulsa a seguito di lettere di richiamo, convocazioni, sospensioni a mezzo whatsapp e radiazioni via raccomandata. Questo, a suo dire, senza motivazioni plausibili né la possibilità di difendersi, e nonostante i suoi ricorsi siano stati rigettati dai vari livelli del movimento. «Da subito sono stata molto attiva, anche nei gazebo e nelle iniziative più lontane, come Milano o Pontida», racconta Laura. «Mi sono candidata alle comunali e informavo i cittadini attraverso video online sui vari temi di attività della Lega e i referendum dello scorso anno. Ma il direttivo della sezione di Chioggia mi ha mandato una lettera di richiamo, non firmata, invitandomi a sospendere l'attività sui referendum e convocandomi per comunicazioni urgenti. Ho chiesto di capire chi avesse firmato, e chi l'ha fatto mi ha stracciato il foglio in faccia, un gesto grave». Lo scontro non è stato verbalizzato a rapporto, quando poi un'altra goccia ha fatto traboccare il vaso: «Mi sono permessa, da sostenitrice “ultima arrivata”, di assistere a una seduta del consiglio regionale a Venezia. Non l'avessi mai fatto, sono stata cacciata senza motivazioni, né la minima possibilità di difendermi». Una vicenda che ha segnato la Doria: «La ritengo profondamente ingiusta, senza un motivo plausibile, e in contrasto con quanto ha detto Salvini al congresso di Parma, ovvero “date spazio alle nuove leve che hanno voglia di fare, non rimanete a circuito chiuso!”». Laura Doria si sente di dare un suggerimento a chi voglia intraprendere un'attività politica a livello locale: «Non metteteci troppa passione, non trascurate la famiglia, non impegnatevi privatamente con visibilità e nel volontariato. Per non essere espulsi, rimanete comodamente seduti, andate alle cene conviviali, pagate la vostra quota e rimanete anonimi e passivi». Non si farà attendere la replica ufficiale della Lega Nord.
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