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mercoledì 2 giugno 2021

EMERGENZA CASA, IL PD CHIEDE AL COMUNE DI MAPPARE IL PATRIMONIO RESIDENZIALE PUBBLICO PER TROVARE SOLUZIONI ALLE 200 RICHIESTE D'ALLOGGIO POPOLARE

Le consigliere del Partito Democratico, Barbara Penzo ed Emilia Spagno, promuovono la presentazione di un ordine del giorno alla prossima seduta dell'assemblea cittadina, allo scopo di impegnare il sindaco e la giunta ad avviare quanto prima la mappatura del patrimonio residenziale pubblico nel Comune, considerando l'ipotesi di convocare ex post una commissione consiliare tecnico-politica specifica, che possa individuare le strategie migliori finalizzate a risolvere l'emergenza abitativa in tutto il territorio.
Il PD clodiense ritiene urgente e necessario aprire un dibattito sulle politiche abitative in città, valutando i possibili interventi da attivare sul patrimonio pubblico, oltre all'apertura di un tavolo di confronto con ATER per concordare possibili scelte di collaborazione e progettazione futura, in base al rapporto tra risorse fruibili e bisogno collettivo.
Nel programma delle opere pubbliche da finanziare con i fondi della Legge Speciale, scrivono Penzo e Spagno, possano essere considerate azioni di recupero e acquisto di immobili con tale finalità, oltre all'offerta di alloggi a canoni sociali, alla disponibilità di immobili e spazi pubblici inutilizzati, da sviluppare con fondi pubblico-privati e da offrire al mercato a prezzi calmierati, e a sostenere investimenti di social housing per potenziare l’offerta abitativa per le famiglie vulnerabili.
Negli ultimi scambi avvenuti con le associazioni di volontariato, attraverso l'incontro del "Tavolo sociale", è emersa la predominante ed urgente richiesta di alloggio da parte di cittadini che si rivolgono agli sportelli di ascolto: l'emergenza rischia di divenire marginalità cronica, dal momento che agli uffici delle Politiche Sociali oltre 200 famiglie risultano essere in graduatoria d'attesa per un alloggio, tra le quali giovani in forte difficoltà economica per via dei bassi redditi. I dati veneti relativi al 2019 parlano di 4500 case vuote di proprietà di ATER.

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