Pagine

mercoledì 9 giugno 2021

CONFLITTO TRA CAPITANERIA DI PORTO E COMUNE: «ORDINANZA BALNEARE PARZIALMENTE NON COMPETENTE, IL SINDACO LA RITIRI IN AUTOTUTELA»

Un serio conflitto di competenze tra enti pubblici è stato sollevato dalla Capitaneria di Porto di Chioggia nei confronti del Comune, in materia di sicurezza dei bagnanti. Attraverso una ordinanza emanata lo scorso lunedì 7 giugno, il comandante della locale Guardia Costiera, capitano di fregata Michele Messina, ha invitato il Comune di Chioggia ad annullare parzialmente -in autotutela- l'ordinanza sindacale numero 84 del 14 maggio, che regolava appunto (come ogni inizio di stagione estiva) le attività balneari di carattere ricreativo lungo il litorale di Sottomarina e Isolaverde.
«Com'è noto - scrive il comandante Messina - l’attuale assetto normativo, delineatosi a partire dai primi anni Duemila in poi, prevede un preciso riparto delle competenze tra enti locali e Capitaneria di Porto nell’ambito della gestione del Demanio marittimo. Nella Regione Veneto, i Comuni disciplinano l’esercizio delle attività che si svolgono sul sedime demaniale per finalità turistico ricreative, la Capitaneria di Porto regola gli aspetti legati alla sicurezza della navigazione e alla salvaguardia della vita umana in mare, con propria ordinanza».
Questi dettagli erano stati ribaditi anche durante un incontro lo scorso 3 maggio, al fine di evitare conflitti di attribuzione. Ma solo dieci giorni più tardi il Comune ha emesso appunto l'ordinanza numero 84, che all'articolo 4 riprende integralmente parte dell’ordinanza di sicurezza balneare numero 33/2020 della Capitaneria di Porto di Chioggia, andando a regolamentare un ambito che il legislatore nazionale ha voluto rimanesse nelle competenze esclusive degli organi statali.
Tale intendimento parrebbe quindi invadere le competenze proprie dell’autorità marittima, creando inoltre una duplicazione giudicata «inopportuna» della norma, con importanti risvolti anche riguardo l’attività sanzionatoria. Pertanto la Capitaneria di Porto di Chioggia ritiene che l'atto del Comune si viziato da inconpetenza relativa, e allo scopo di evitare un contenzioso tra pubbliche amministrazioni il comandante Messina invita il Comune ad annullare parzialmente la propria ordinanza, entro dieci giorni. Se così non fosse, la Guardia Costiera valuterà il ricorso giudiziale al TAR. Va ricordato che, in meno di un mese, questo è il terzo avvertimento della Capitaneria al Comune, che finora ha fatto "orecchie da mercante": senza dubbio, si tratta dell'avviso più perentorio. 

Nessun commento:

Posta un commento

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.