venerdì 4 giugno 2021
CAOS NEI VAPORETTI ACTV, MONTANARIELLO SOLIDARIZZA COI DIPENDENTI E CHIEDE AL COMUNE DI VENEZIA E ALLA REGIONE DI AUMENTARE LE CORSE
«Ancora lavoratori di Actv aggrediti! Siamo preoccupati per il numero crescente di episodi, dovuti all’esasperazione per un servizio di trasporto pubblico palesemente inadeguato». Il consigliere regionale Jonatan Montanariello rinnovo la solidarietà personale e del PD: «Comprendo la rabbia degli utenti, ma le responsabilità vanno cercate altrove e la violenza, comunque, non è la risposta giusta. Con la ripartenza i disagi erano prevedibili, però nonostante l’insistenza dei sindacati, non c’è stata una vera pianificazione. E oggi vediamo i risultati».
Il vicepresidente della commissione regionale Trasporti si chiede «cosa pensa il presidente Zaia di questa situazione, considerato il suo ruolo di "influencer" per la promozione del Veneto. È normale che i lavoratori vengano presi a botte, e che cittadini e turisti debbano fare i conti con un disservizio continuo? Visto che il Veneto chiede maggiore autonomia, oltre alle nuove competenze, sarebbe il caso di esercitare al meglio quelle attuali, come il trasporto pubblico locale. Deve esserci a breve un cambiamento di rotta, altrimenti valuteremo anche se ci sono gli estremi per convocare una commissione di inchiesta».
Conclude Montanariello, che è anche dipendente di ACTV: «C’è una tensione evidente, e ne fa le spese chi svolge il proprio dovere facendo rispettare la norma anti-Covid relativa alla capienza. Giovedì sono stati aggrediti due marinai, il giorno prima era capitato ai dipendenti degli uffici al Lido, due settimane fa un altro episodio a Murano. E sono solo i casi più gravi, dove dalle parole si è passati alle mani. Ai cittadini va garantito il diritto alla mobilità, ma non a scapito della sicurezza; non si può chiedere ai lavoratori di derogare alle regole, a maggior ragione quando c’è di mezzo una pandemia. Comune e Regione si assumano le proprie responsabilità e investano per aumentare le corse, evitando che la situazione peggiori ulteriormente, com’è assai probabile visto il ritorno dei turisti. O vogliamo aspettare che qualche dipendente finisca in ospedale, prima di intervenire?».
Il vicepresidente della commissione regionale Trasporti si chiede «cosa pensa il presidente Zaia di questa situazione, considerato il suo ruolo di "influencer" per la promozione del Veneto. È normale che i lavoratori vengano presi a botte, e che cittadini e turisti debbano fare i conti con un disservizio continuo? Visto che il Veneto chiede maggiore autonomia, oltre alle nuove competenze, sarebbe il caso di esercitare al meglio quelle attuali, come il trasporto pubblico locale. Deve esserci a breve un cambiamento di rotta, altrimenti valuteremo anche se ci sono gli estremi per convocare una commissione di inchiesta».
Conclude Montanariello, che è anche dipendente di ACTV: «C’è una tensione evidente, e ne fa le spese chi svolge il proprio dovere facendo rispettare la norma anti-Covid relativa alla capienza. Giovedì sono stati aggrediti due marinai, il giorno prima era capitato ai dipendenti degli uffici al Lido, due settimane fa un altro episodio a Murano. E sono solo i casi più gravi, dove dalle parole si è passati alle mani. Ai cittadini va garantito il diritto alla mobilità, ma non a scapito della sicurezza; non si può chiedere ai lavoratori di derogare alle regole, a maggior ragione quando c’è di mezzo una pandemia. Comune e Regione si assumano le proprie responsabilità e investano per aumentare le corse, evitando che la situazione peggiori ulteriormente, com’è assai probabile visto il ritorno dei turisti. O vogliamo aspettare che qualche dipendente finisca in ospedale, prima di intervenire?».
1 commento:
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- Primo: i cittadini e gli utenti sono i primi a farne le spese del disservizio.
RispondiElimina- Secondo: perché il sig. Montanariello tira in ballo sempre Zaia? Forse perché non appartiene alla sua parte politica?
- Terzo: ACTV è una azienda che risponde ad un Presidente, un Consiglio di Amministrazione, ai Dirigenti apicali - tutti profumatamente remunerati. Quindi sono costoro che i sindacati dovrebbero additare.
- Quarto: I sindacati non dicono che gli animi degli utenti sono esasperati perché i dipendenti mettono in atto lo “sciopero bianco”, applicando
alla lettera il regolamento, senza un minimo margine di tollerabilità. Tale comportamento è sato adottato dai sindacati perché l’Azienda ha disdetto il contratto integrativo di secondo livello, quindi una ripicca.