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martedì 13 giugno 2017

SILENZIO-ASSENSO, E PASSANO TUTTI I PROGETTI. COMMISSIONE DI SALVAGUARDIA DIMENTICATA DAGLI ENTI

Ha destato clamore la notizia secondo la quale molti dei progetti edilizi fermi da mesi al vaglio della Commissione di Salvaguardia, alcuni dei quali stavano per scadere, in realtà vengano approvati senza l'analisi della Commissione stessa, che ha evitato accuratamente di riunirsi dal mese di ottobre 2016 fino alla scorsa settimana. C'è il timore infatti soprattutto per quelli la cui istruttoria comunale presenta delle criticità o sia stata negativa, in presenza di abusi o speculazioni. Ma la legge è chiara, e dice che se entro 90 giorni dal ricevimento del progetto la Salvaguardia non si esprime allora scatta il cosiddetto “silenzio-assenso”. Il motivo della disfunzione è dovuto al fatto che alcuni enti avrebbero dovuto nominare i propri rappresentanti in seno alla commissione, e non lo hanno fatto per tutto questo tempo: se la Città Metropolitana ha individuato solo dopo mesi in Massimiliano Tiozzo Caenazzo la figura ideale per valutare argomenti così importanti e specificamente tecnici, anche il Comune di Venezia -guidato dalla stessa persona che dirige la Città Metropolitana- non nomina il suo rappresentante da ben due anni, adducendo a motivo il fatto di aver adeguato il proprio piano regolatore al Palav, e per ciò stesso dal 2011 non manda i progetti alla Salvaguardia. Vale sottolineare che altri enti coinvolti nella formazione della Commissione, tra cui i ministeri, usavano la prassi di designare da vent'anni sempre gli stessi elementi, per cui l'adeguamento altrui alle mutate condizioni avrebbe dovuto valere anche per queste rendite di posizione. Certo è che un organismo stabilito da una legge nazionale come la Legge Speciale per Venezia e Chioggia deve funzionare senza l'incuria di chi non se ne occupa. Pare comunque che ora la situazione stia per sbloccarsi: anche in tal senso sarebbe importante l'approvazione definitiva del piano particolareggiato dei centri storici di Chioggia e di Sottomarina, adeguando così a nostra volta il piano regolatore generale al Palav, ed evitando di dover conferire i progetti della città a un ente che manco si riunisce per esaminarli.

1 commento:

  1. Bene. Complimenti. Bel regalo alla difesa della Socogas!

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