Pagine

giovedì 8 giugno 2017

UN ANNO DI SOCIALE: IL BILANCIO DELL’ASSESSORATO

“Il lavoro svolto in questo primo anno - afferma l’assessore cittadino alle politiche sociali, Patrizia Trapella – lo sottoponiamo al giudizio dei cittadini con la convinzione di aver operato, pur nelle grandi difficoltà legate alla ristrettezza di risorse che il Comune di Chioggia è costretto ad affrontare, con grande impegno e portando a casa grandi risultati”. L'assessore sottolinea come questi risultati siano stati raggiunti grazie alla collaborazione degli uffici, dei dirigenti e dei funzionari del Municipio. E grazie al lavoro svolto dalle assistenti sociali.   “Abbiamo operato guardando al problema – ricorda l'assessore - aperti ad ogni utile contributo da parte di chi ritiene di impegnarsi per la nostra comunità”.  LE AZIONI I numeri delle persone che si rivolgono ai Servizi Sociali rappresentano dati importanti: il Comune di Chioggia per la sua posizione geografica, per la crisi del mondo della pesca e del comparto dell’edilizia, sta vivendo un momento molto delicato.  “In questo contesto - precisa Trapella - l’Amministrazione è riuscita a garantire tutte le progettualità in essere”.  Ovvero l’assistenza domiciliare, l’assistenza ai minori, i contributi del minimo vitale, le ludoteche, le agevolazioni per  i soggiorni climatici, le integrazioni alle rette per le persone ospitate in case di cura e negli istituti per persone disabili. Una delle azioni più incisive intraprese dall’Amministrazione riguarda l’istituzione della task force per la ricognizione delle case comunali: l'iniziativa è partita alcuni mesi fa con lo scopo di fare chiarezza sul problema degli immobili comunali. “Lo voglio dire con molta fermezza – avverte l'assessore - è finito il far west delle case comunali. I cittadini onesti, i cittadini che rispettano le regole devono sapere che gli affitti vengono pagati, che le case non vanno occupate e che le assegnazioni devono avvenire nel rispetto della legge”.  “Ho ereditato situazioni, per quanto riguarda alcune emergenze abitative, e qui mi riferisco a persone ammalate e anziane che si trovano ai piani alti dei palazzi, sprovvisti di ascensori e di ausili per scendere – si rammarica Trapella - questi  casi particolari saranno oggetto di massima attenzione, in quanto intendiamo assolutamente dare dignità a queste realtà e risolvere una volta per tutte i loro disagi”.
Un intervento dell'assessore Trapella nel consiglio comunale del 17 maro scorso I CONTRIBUTI Sta cambiando inoltre l’approccio ai contributi economici: per la prima volta il Comune di Chioggia, in collaborazione con SST, ha presentato un progetto di lavori di pubblica utilità.   “15 persone troveranno lavoro – annuncia l'assessore - si tratta di utenti che si rivolgono ai servizi sociali per chiedere un occupazione. Sono persone che non vogliono assistenzialismo e saranno impiegati in lavori di ripristino degli alloggi comunali e di abbellimento della città. E questo è solo l’inizio di una più ampia progettazione”.  PROGETTI SOCIALI Per quanto riguarda i progetti sociali con la Caritas è stata rinnovata la convenzione per la “Tenda di Sara” e si stanno predisponendo gli appartamenti nella formula del “social housing”. Uno di questi appartamenti sarà adibito a sole donne e uno per soli uomini, come soluzione ai casi di coloro  che  hanno perso lavoro e sono sfrattati, “o ancora – dice l'esponente del governo cittadino - di coloro che da anni sono presenti nella nostra città senza fissa dimora costretti a vivere in modo precario e senza alcuna dignità”.  Deve cambiare il modo di far politica: “Chioggia ha bisogno di un cambio di passo – conclude Trapella - nessun bando di finanziamento, sia regionale che nazionale, sarà lasciato ad altri. Chioggia ha perso in questi anni tantissime opportunità, è tempo di riprendere il percorso di inclusione e recuperare il tempo perso, nell’interesse esclusivo di tutti i cittadini di Chioggia”.

Nessun commento:

Posta un commento

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.