venerdì 21 agosto 2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE BENIAMINO PROPONE COME AIUTARE I COLPITI DAL MALTEMPO
Visto che è un po' complicato vedere soldi da richieste per calamità naturali ( abbiamo avuto due "acque alte" eccezionali negli ultimi tre anni, e non se ne sa più nulla dei moduli compilati dalle aziende e cittadini al Comune), Ci aspettiamo un intervento dell'Amministrazione Comunale da protagonista sulla vicenda del disastroso evento metereologico.
Infatti, l'unica cosa certa, è che il 20 agosto, dopo aver pagato le inique tasse allo Stato del Governo Renzi, alcuni chioggiotti hanno avuto la sgradita sorpresa, in alcuni punti della Città, di vedersi portare via tutto dal disastro naturale delle avversità atmosferiche. Eppure, questa volta l'Amministrazione Comunale deve esserne protagonista, come hanno fatto i comuni della Riviera quando è successo a loro.
Si chiede che si intervenga almeno subito, per coloro che hanno perso tutto in Agricoltura ( e hanno perso tutto il raccolto del radicchio, ma anche le piantine da far crescere per il prossimo periodo autunnale) e chi in spiaggia, del turismo balneare, ha avuto i danni peggiori (installazioni, tende, coperture, ecc...) , senza però escludere nessuno nella conta dei danni.
La PRIMA PROPOSTA, che avanziamo, è sul pagamento delle tasse, imposte, tariffe locali, il Sindaco con la giunta e il consiglio comunale può decidere di sollevarle, sospenderle o rateizzarle, utilizzando avanzo di amministrazione oppure economie che non saranno spese durante l'anno e che andranno comunque a residuo.
La SECONDA PROPOSTA, riguarda le attività del demanio, e chiediamo che venga ripristinata la delibera 44/2010 (preparata anche dal sottoscritto durante la Giunta Romano Tiozzo), ovviamente aggiustata e aggiornata, e venga conseguentemente modificato il regolamento del Demanio, per acconsentire un notevole risparmio ai concessionari, senza danneggiare le casse comunali, facendo pagare il canone demaniale marittimo per l'effettivo utilizzo del demanio (vuol dire far pagare massimo 6 mesi, da Aprile a Settembre, circa, la porzione di demanio della fascia B, dove ci sono sdrai e ombrelloni). - la commissione consigliare è già stata richiesta in tal senso, coinvolgendo anche altri consiglieri di diversi schieramenti -.
Se serve che sia convocata subito la commissione consigliare, la giunta comunale o il consiglio, noi faremo la nostra parte, all'uopo. Il gioco di squadra è fondamentale, Per chi vuole mettersi a lavorare in tal senso, noi ci siamo!
10 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I sostegno agli agricoltori è sensato ma quello agli imprenditori balneari sicuramente no.
RispondiEliminaCon quello che guadagnano in spiaggia possono benissimo pagare il canone (ridicolamente basso) per intero senza ulteriori sconti. Speriamo si arrivi presto alla messa all'asta delle concessioni balneari (applicando finalmente la direttiva europea) in modo da interrompere un monopolio che va avanti indecentemente da generazioni!!!
le concessioni possono anche andare all'asta in subordine agli investimenti effettuati, gli investimenti degli operatori turistici del veneto creano economia e posti di lavoro...si mette all'asta uno scoglio a genova dove montano a malapena un chiosco non certo un campeggio o uno stabilimento balneare che ha investito milioni di euro, altrimenti nessuno investirebbe un euro....
EliminaCon tutto il rispetto le cose non stanno come da lei descritto. Tutte le concessioni demaniali possono andare all'asta a prescindere dagli investimenti fatti. Il fatto che qualcuno abbia investito non significa nulla, magari non conosce nemmeno la Bolkestein o semplicemente pensa che le cose si "aggiusteranno" i qualche modo, all'italiana. Basta avere pazienza, il tempo è galantuomo.
Eliminacon altrettanto rispetto non è come dici tu, è vero che la direttiva europea chiede , giustamente, che le concessioni vengano messe all'asta, ma le cose vanno fatte con un giudizio. Sulla stampa dei giorno scorsi si è molto evidenziato tra i motivi della bassissima crescita ( lo zero virgola due - ripeto 0,2) i bassi investimenti. Gli operatori turistici del Veneto investono ogni anno complessivamente ( ricordo forse a spanne ) almeno mezzo miliardo di euro ( forse uno) prova lontanamente ad immaginare che cosa significhi in termine di occupazione....secondo te un operatore economico investirebbe milioni di euro sapendo che il prossimo anno la suo concessione va all'asta? Si bloccherebbe tutto, ci troveremmo con ancora più disoccupazione, recessione e stabilimenti sporchi e obsoleti. Sbaglierò , ma chi invoca tanto la blokstein è probabilmente chi non vuole neppure spendere 5 euro per l'ombrellone e il posto auto, spero di sbagliarmi nei tuoi confronti.
RispondiEliminaProvo a spiegarmi meglio. Nessuno nega la validità e le conseguenze positive degli investimenti fatti, il punto è che, aldilà della proroga in essere (non ancora confermata dalla Corte di Giustizia Europea, attenzione) esiste una direttiva europea chiara e semplice (Bolkestein) che mira a rompere il regime di monopolio in cui versa il demanio italiano (e non solo) dando la possibilità a nuovi operatori di entrare sul mercato. Non ci vedo nulla di male che ogni tot anni le concessioni vadano all'asta (e l'occupazione non diminuirebbe affatto). Si chiama mercato libero ed è duro da digerire a chi per anni (o addirittura generazioni) ha occupato (legalmente, per carità) spazi pubblici, a canoni irrisori, traendone benefici finanziari enormi. Un po' d'aria nuova e spazio anche agli altri, grazie. Con rispetto, saluti.
EliminaPs
Sono certo che una buona fetta di operatori della Bolkestein non sa assolutamente nulla, mentre chi lo sa pensa che si risolverà come al solito a tarallucci e vino. Questa volta è diverso, decide l'Europa non l'Italia, finalmente.
premesso che non mi sembra proprio che tutto quello che arriva dall'UE abbia il bollino dell'infallibilità, vedi: sentenza che voleva farci togliere il Crocefisso dalle aule, vedi quello che sta accadendo nel mondo della pesca con regole e regolamenti su cui ci sono ormai certezze ENORMI che facciano più danni che altro, per non dire di quello che è successo in Libia per aver deciso la caduta di Gheddafi e tutta la conseguente gestione dei migranti, vuoi che parliamo anche della Crimea? Con questo io continuo a considerarmi un europeista ma l'impressione che ho io, magari sbagliata, è che molto spesso le famose direttive europee siano state recepite senza prima contestualizzarle a livello delle regioni europee, il metodi di pesca del mare del nord non può essere calato nella realtà dell'adriatico ( con una Croazia confinante che continua a pescare come gli pare ) e tornando alla bolkestein avrà un senso per lo scoglio dove fanno la pesca alle trote o prendono il sole i naturisti non può essere applicato a certe regioni d'italia dove, non occorre essere geni dell'economia, i risultati della messa all'asta delle concessioni tout court produrrebbero solo un disastro. Il concessionario dello stabilimento fa un investimento da un milione di euro, la concessione deve essere rinnovata per un periodo equivalente che garantisca l'ammortamento non fa investimenti va all'asta, se l'europa serve a rovinare l'economia nazionale meglio uscirne domani mattina.
EliminaA torto o a ragione quello che pensiamo io e lei conta meno di zero.
EliminaSe a Bruxelles decidono una cosa noi possiamo lamentarci e battere i piedi quanto vogliamo ma alla fine ci adegueremo come è sempre successo, punto e basta. Bolkestein è e Bolkestein sarà, piaccia o no, investimenti o no. Non sarà un legge valida in alcune zone ed in altre no, sarà valida su tutto il territorio nazionale (anche in Veneto e a Sottomarina che mi risultano essere ancora in Italia). Resta da vedere se entrerà in vigore già dal prossimo anno oppure fra cinque anni (come da deroga richiesta), il resto sono chiacchiere da bar. Buona giornata.
Certamente, resta però un punto sul quale non il pirla del sottoscritto ma chiunque dotato di una minima cultura economica e di buon senso capisce, fermare gli investimenti è da pazzi. Ripeto, e spero di sbagliarmi, non vorrei che lei fosse uno di quegli elementi che piuttosto che spendere cinque euro di parcheggio venderebbero la moglie.
EliminaNon si preoccupi per gli investimenti, li faranno chi subentrerà agli attuali gestori.
Eliminanon li faranno, perché sapendo che andrà all'asta limiteranno al massimo l'investimento, cmq non si preoccupi non andrà come dice lei
Elimina