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venerdì 14 agosto 2015

CASSON: " SULLA QUESTIONE PROFUGHI, LO STATO RISPETTI LE PROPRIE REGOLE "

“Sulla questione profughi, lo Stato garantisca il rispetto delle proprie regole”. Alla chiusura dell’incontro con il comitato civico di Ca’ Bianca, il sindaco Casson scrive al Prefetto una missiva per porre all’attenzione un problema di gestione dei profughi non più sostenibile per la città. La decisone è stata presa al termine dell’assemblea che si è svolta stamattina in maniera pacata e ragionevole in cui i cittadini hanno espresso le loro preoccupazioni per la ventilata ipotesi di nuovi arrivi nell’ex base missilistica della frazione. “E’ un problema di credibilità per lo stesso Stato – dichiara il sindaco – La legge prevede che ci sia un rapporto di un migrante ogni mille abitanti per garantire l’accettazione sociale e sostenibilità del territorio. Finora Chioggia ha dimostrato un grande spirito di responsabilità accogliendo anche più arrivi del dovuto. Rischiamo di creare una situazione inaccettabile e di inasprire gli animi anche di cittadini che non avrebbero nulla contro queste persone”. “Abbiamo condiviso l’idea che questo tipo di operazione non è sopportabile per il territorio – commenta l’assessore alle politiche sociali, Massimiliano Tiozzo – Queste situazioni di convivenza imposta, forzata ed improvvisa, invece che alimentare un clima positivo, rischiano di produrre difficoltà anche nei confronti di persone aperte, pacate e disponibili. Nelle ultime riunioni in prefettura abbiamo già espresso la necessità di ridistribuire tra i Comuni gli arrivi in eccesso, che a Chioggia sono quasi il doppio di quelli previsti per legge. Oggi ribadiamo questa urgenza”.
Fulvio Pivetta
Sulla stessa linea il vice presidente del Comitato, Fulvio Pivetta: “Come parrocchia e comitato cittadino in tempi non sospetti abbiamo già incontrato con i giovani della frazione una decina di profughi, qualche mese fa, attraverso le missioni di Villaregia e la Caritas. Questa è la maniera reale di interagire e di fare integrazione. Destinare un numero imprecisato di persone allo sbando alla nostra comunità, non significa creare integrazione. Ho già constatato con un sopralluogo la situazione di degrado che si sta creando in contesti simili ad Agna e Conetta. Tali numeri e tali persone non sono gestibili dal nostro territorio. Non possiamo assolutamente accettare qualcosa di devastante sia in termini di numero che in termini di metodo”.

2 commenti:

  1. ecco il nostro primo cittadino coadivato dal suo fedele assessore entrambi catto-opportunististi che prendono coraggiosamente posizione. Dopo il buono BEBE ecco un'altra iniziativa da veri politici di spessore.

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  2. abbiamo un Sindaco che è un SUPEREROE, cittadini "clodiensi" non abbiamo la consapevolezza di avere una simile fortuna, Ogni sua parola, ogni sua promessa , ogni suo gesto si trasforma in qualcosa di magico. Dobbiamo assolutamente avere fiducia in lui, se dice che risolverà questo problema, stiamo tranquilli che lo farà.

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