Una stagione turistica molto positiva a Sottomarina, almeno fino al 31 agosto, prima della debacle col maltempo di settembre. È il giudizio di Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, l'associazione che raggruppa i concessionari balneari: «C'è stata una grande affluenza di escursionisti, anche nelle realtà limitrofe. Questa riscoperta dei luoghi vicini non è aliena da una certa paura ad andare all'estero, per i noti motivi». Eppure non sono tutte rose e fiori: «Non abbiamo al momento le condizioni ottimali per aumentare le presenze, ovvero per far rimanere qui i turisti oltre i sabati e le domeniche», nota Bellemo. «Il settore ricettivo, sia alberghiero che in altre forme, manifesta alcune carenze, e certe strutture andrebbero riconvertite per agganciare un turismo diverso. Occorre anche reperire aree adeguate alla sosta dei camper, anziché imbarcarsi in guerre sbagliate».
Ma la critica del presidente di Ascot investe anche l'amministrazione comunale: «Le loro cinque stelle simboliche, a rappresentare ambiente, sviluppo, connettività, acqua pubblica e mobilità sostenibile, ancora non le abbiamo viste. E dopo un anno il rodaggio è certamente finito». Bellemo osserva con dispiacere che «tutte le pratiche presentate dagli operatori balneari vengono cassate dal Comune, come la costruzione di piscine e servizi igienici per disabili, con modifiche a standard urbanistici. Mentre c'è una esasperata crescita dell'immobiliare residenziale, come negli anni '70. Viene costruito anche negli ambiti vicini ai cimiteri». Per quanto il piano casa regionale lo consenta, «i comparti quasi raddoppiano le cubature, e la politica deve equilibrare. Il calo di residenti non giustifica il boom edilizio esagerato, è una contraddizione in termini». Secondo Giorgio Bellemo, va rivisto il piano regolatore verso la sostenibilità, soppesando gli strumenti a disposizione: «Ci sono tanti alberghi dismessi che diventano oggetto di trasformazione edilizia in senso residenziale». E -aggiungiamo- a Chioggia e Sottomarina ancora non v'è traccia del modello degli alberghi diffusi, che sta facendo la fortuna di tanti centri storici caratteristici.
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