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venerdì 15 aprile 2016

NO AL DEPOSITO DI GPL IN VAL DA RIO: BARBARA PENZO SI APPELLA AL GOVERNO

No al deposito di Gpl in Val Da Rio: Barbara Penzo si appella al Governo CHIOGGIA (15 apr.) - Barbara Penzo, candidata del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Chioggia, si schiera fermamente contro il progetto del deposito di Gpl, in costruzione a Punta Colombi, a due passi dal centro storico. Penzo ha sollecitato i vertici nazionali del Partito Democratico, affinché intervengano presso le competenti sedi istituzionali per fermare il contestato progetto. La responsabile nazionale Ambiente del Pd, on. Chiara Braga ha presentato, sulla questione, un'interrogazione al Ministro dell'ambiente e della Tutela del territorio e del mare, al Ministro dello Sviluppo economico e al Ministro dell'Interno, «al fine di verificare la legittimità di tutto l’iter autorizzativo dell'impianto di stoccaggio Gpl in Val Da Rio», appurando «se il progetto non pregiudichi effettivamente la sicurezza pubblica per tutto l'abitato di Chioggia». Il nulla osta alle opere accessorie al deposito di Gpl, atteso a giorni dalla Salvaguardia, teso a verificare la compatibilità del progetto con i piani urbanistici, darebbe il via libera al contestato progetto, prefigurando uno scenario disastroso per la città. A tal proposito interviene Barbara Penzo: «Rivolgendomi alla commissione Salvaguardia di Venezia», afferma la candidata del centrosinistra, «auspico che esprima velocemente un decisivo no alla possibilità di violare la nostra laguna e il nostro territorio con un impianto - deposito gpl, altamente pericoloso per la città di Chioggia». Si riporta, di seguito, il testo dell'interrogazione ai Ministeri competenti. Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12563 presentato da BRAGA Chiaratesto diGiovedì 17 marzo 2016, seduta n. 592 BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: come si evince da numerosi articoli di stampa locale e nazionale, a breve entrerà in funzione un importante impianto di stoccaggio GPL con capacità di 10.500 metri cubi, in «Val Da Rio» a 150 metri dal centro storico della città di Chioggia, in provincia di Venezia; la sopracitata area era stata indicata in passato idonea al trasferimento del locale mercato del pesce; quello citato è un intervento complesso sia sotto il profilo ambientale che della sicurezza pubblica. A quanto si apprende esso genererà un traffico veicolare di almeno 15 autobotti al giorno nella già trafficata SS. 309 «Romea». Quello di Val Da Rio sarà sostanzialmente un deposito, che verrà raggiunto dalle navi da cui partiranno i rifornimenti per i distributori del territorio; un articolo de La Nuova Venezia del 17 giugno 2015 descrive un iter autorizzativo corretto in merito al predetto impianto di stoccaggio Gpl; il gas propano liquido allo stato gassoso ha una densità superiore a quella dell'aria e ciò gli impedisce di diffondersi nell'atmosfera. In caso di fuoriuscite accidentali tende a concentrarsi ristagnando al suolo e nelle cavità, causando situazioni di accumulo molto pericolose, a rischio di incendio. Per questo, in passato, agli autoveicoli con bombole di GPL era vietato (in Italia) il parcheggio sotterraneo o al chiuso (nelle navi, per esempio), e tuttora è in genere vietato il parcheggio su piani inferiori al primo interrato. Il Gpl è stato il protagonista del pauroso incidente ferroviario di Viareggio –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda; se intendano verificare la legittimità di tutto l’iter autorizzativo dell'impianto di stoccaggio Gpl in Val Da Rio e se quanto esposto non pregiudichi effettivamente la sicurezza pubblica per tutto l'abitato di Chioggia; se così fosse, se non intendano mettere in campo, per quanto di competenza, urgenti iniziative di tutela ambientale e di incolumitàpubblica. (4-12563)

15 commenti:

  1. Trovo meritevole l’iniziativa della candidata Penzo. Una pressione sulle istituzioni non può che far bene.
    Pare però che l’intervento arrivi un po’ tardi e abbia tutto il SAPORE DI UNA MOSSA ELETTORALE neanche tanto sapientemente orchestrata, in modo da giungere a ridosso delle prossime scelte dei cittadini.
    Perché il PD ha aspettato tanto a contattare i suoi a Roma? Perché ha lasciato per tanto tempo Casson da solo a interagire con Delrio e altri? Faceva così anche mentre governava con lui.
    Che speranze reali ci sono che il governo intervenga a nostro favore, quando le sue scelte hanno agevolato gli interessi di petrolieri e bella compagnia al punto che un ministro si è dimesso?
    E che speranze ha la Penzo di trovare udienza presso chi invita a boicottare il prossimo referendum su materie simili?
    Meglio ha fatto Casson a ricorrere al Presidente della Repubblica, ultimo garante dei nostri diritti tutelati dalle leggi, che almeno dovrà rimetterci la faccia se permetterà un comportamento smaccatamente contrario alle leggi dello Stato. Dov’era il PD allora? E sì che in questo blog non si è parlato di altro per tanto tempo.

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  2. Bene. Fa piacere vedere che dopo Casson anche altri hanno deciso di agire con atti ufficiali e non solo a parole!

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  3. Per Anonimo 15 aprile 2016 13:22,
    il ricorso di Casson al Presidente della Repubblica, finché non lo vedo, non ci credo. O meglio, anche se l’avesse fatto, bisogna verificare se è stato inoltrato entro i termini : 120 giorni dalla notifica del Decreto Interministeriale n. 17407 del 26-05-2015. Se così non fosse, sarebbe solo una mossa elettorale che gli si ritorcerà contro. (boscolo)

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    1. Appunto. Perciò se ne inventi una di PIU' ATTENDIBILE.

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    2. per Anonimo 16 aprile 2016 04:40
      Abbiate il coraggio di tirarlo fuori sto ricorso, ammesso che l’abbiate visto !!! (boscolo)

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    3. Francamente non so perché Casson non lo tiri fuori... Mi piacerebbe tanto che lo facesse per un dispetto a lei. Ma temo che non abbia tempo per queste cose. Forse nemmeno ci legge.

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    4. Anonimo 17 aprile 2016 11:40

      Considerata la stima che nutre nei confronti di Casson, provi ad interpellarlo in merito. Non si sa mai. (boscolo)

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  4. Toh guarda. Stavolta ha firmato. Lei dunque riesce a parlare con Brugnaro? Considerata la stima che gli porta...

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  5. Ho appena letto la risposta di Casson alla Segantin sul deposito di GPL. Grande Casson!!!

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    1. per Anonimo 19 aprile 2016 08:03
      Grande Casson ?? Invece di schernire la Segantin, tiri fuori una buona questo ricorso al Presidente della Repubblica !!
      In alternativa dobbiamo ricorrere alla trasmissione “chi l’ha visto” ?? (boscolo)

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    2. Mononotematico, noioso, maniacalmente fissato...

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    3. per Anonimo 20 aprile 2016 04:17
      Sì, e continuerò.

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  6. Ma questi politici credono che abbiamo tempo e voglia di stare dietro a tutto quello che salta loro in mente? Sto benedetto GPL non piace a nessuno ma mettetevi d'accordo come dice oggi il nostro sindaco nella lettera alla Segantin e unitevi tutti se volete davvero il bene della città. Altrimenti noi capiamo solo una cosa è cioè che vi interessa solo vincere le elezioni e nulla di più. Vi interessa dimostrare che fate per prendere voti. Ma perché non ci mostrate una buona volta che vi unite per un obiettivo? E invece in tutti a mostrare il loro capolavoro! Ma che ridere!

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  7. Al signor boscolo
    Io non schernisco la signora Segantin. Non faccio come lei che il sindaco, in questi mesi, lo ha schernito per bene. Ho apprezzato solamente la sua capacità e la chiarezza con cui ha smontato le affermazioni della signora. Grande Casson? Secondo me sì, perché mi sembra l'unico politicamente competente, e perché è l'unico che mi dà garanzie che verrà fatto il ponte sul brenta appena la situazione si sarà sbloccata. Sì, Boscolo, il ponte sul Brenta. Senza ma e senza se. Credo che sia ora che si pensi al bene di tutti.

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    1. per Anonimo 20 aprile 2016 05:21
      Non bastano più le parole per incantare gli stolti, oggi ci vogliono i documenti. E’ ORA DI TIRARLO FUORI STO CAVOLO DI RICORSO !!

      Il ponte sul Brenta ?? Quando mai ho detto di no. Non mischiamo le carte al fine di fare confusione, il ponte è un’altra faccenda. (boscolo)

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