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domenica 14 febbraio 2016

FORZA ITALIA: NON SOLO SUSSIDI...PUNTIAMO SU UNA POLITICA RIGENERATIVA

Non solo sussidi… puntiamo su di una politica rigenerativa: la nuova sfida La crisi economica che caratterizza la società civile e l’affiancarsi nel contesto sociale di nuove povertà richiede non solo un cambiamento delle politiche sociali, ma anche un cambio di mentalità, nei confronti delle persone che versano in situazione di difficoltà. Serve una terapia d'urto! E’ necessario quindi, in un contesto di continuo cambiamento con nuove richieste di aiuto e nuove povertà, offrire strumenti e opportunità diverse per coloro i quali hanno risorse personali e capacità tali da poter affrontare con dignità le difficoltà della vita, ma che necessitano di forme di accompagnamento e sostegno. Creare nuove prassi, sostenere progettualità diversificate, essere soggetti promotori di politiche attive; è questo il compito e la sfida del futuro per promuovere il benessere e la qualità della vita delle persone. Dinanzi alla fascia dei giovani, degli adulti, delle famiglie mono genitoriali, dei nuclei con minori e più in generale di tutti gli aventi bisogno, le politiche sociali dovrebbero promuovere maggiormente strumenti di aiuto volti all’autonomia personale e familiare attraverso borse lavoro per disoccupati, assegnazione di lavori socialmente utili, percorsi di tirocinio, orientamento ed avviamento professionale, protocolli d’intesa (come avviene in altri comuni) per lo sviluppo di progetti di inserimento lavorativo. Fatto salvo l'intervento, doveroso e costituzionalmente sancito, a chi è un soggetto svantaggiato per età, malattia, disabilità, ecc.... L’erogazione di interventi meramente di natura economica non risulta propriamente risolutivo dei problemi delle persone e molte volte si incorre nel rischio di creare condizioni di dipendenza assistenziale e di emarginazione, anche a discapito di chi ne ha veramente bisogno. Questo perché il soggetto in età da lavoro, in piena salute psico-fisica, non viene stimolato all’autodeterminazione e alla ricerca di soluzioni in prima persona. Così facendo si corre il rischio di stigmatizzare le persone ed etichettarle come indigenti. E’ pur vero che tutti possono incorrere in momenti di difficoltà, ma solo attraverso una attenta valutazione dei bisogni e delle potenzialità di ciascuno si può avviare un percorso di cambiamento. A fronte di tagli continui alle Pubbliche Amministrazioni è necessario sempre più il coinvolgimento di tutti gli attori della vita sociale: dal volontariato all’associazionismo, dalla rete familiare al vicinato, dagli enti locali alle cooperative sociali per creare sinergie positive e coordinate.              Il coordinatore                                                                                              La vicecoordinatrice Vincenzo Boscolo Bachetto                                                                                      Serena De Perini

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