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venerdì 24 luglio 2020

DAL 27 LUGLIO AL 31 AGOSTO SOPPRESSI GLI STALLI DEL PARCHEGGIO ALL'ISOLA DELL'UNIONE VICINI AL CAMPO SPORTIVO, PER OPERE PRELIMINARI ALLO SCAMBIATORE

Come prevedibile, la battaglia tra il Movimento 5 Stelle di Chioggia e gli uffici comunali in merito al parcheggio scambiatore previsto all'isola dell'Unione e poi ricusato conosce un nuovo episodio. A metterlo a segno è il settore Lavori Pubblici del Comune, che ha chiesto al comandante della polizia locale l'emanazione di un'ordinanza atta a istituire il divieto di sosta, da lunedì 27 luglio fino a tutto il 31 agosto, relativo a un tratto dell'attuale parcheggio ovest dell'isola, allo scopo di mettere in cantiere le opere propedeutiche alla realizzazione dello scambiatore.
Si tratta degli stalli siti nella prima fila a est dell'area, antistante il campo sportivo in uso alle giovanili dell'Union Clodiense: questi posti auto saranno inagibili con divieto di sosta per tutte le 24 ore e rimozione del mezzo. Lo scorso lunedì 20 luglio, infatti, Chioggia Azzurra aveva segnalato la determinazione dell'ingegner Stefano Penzo, dirigente al settore Lavori Pubblici, la quale affidava allo stesso Consorzio stabile di imprese padovane (che ha in carico il parcheggio scambiatore) le opere di restrizione dell'impianto sportivo, necessarie a procedere col cantiere principale.
Pare proprio di capire che la cosiddetta "parte tecnica" del Comune intenda tirare diritto dopo la firma del contratto con il Consorzio, avvenuta il 26 giugno scorso, e nonostante l'ultima mozione del consiglio comunale, approvata martedì 21 luglio con i soli voti della maggioranza stellata, che dichiara decaduto l'interesse pubblico alla realizzazione del parcheggio scambiatore in quel luogo. Sullo sfondo, come è stato fatto notare dalle opposizioni che citano sia l'Avvocatura civica sia la segretaria generale dell'ente Michela Targa, si profilano richieste d'indennizzo e forse di responsabilità amministrativa avanti la Corte dei Conti.

4 commenti:

  1. Nell’intervento in consiglio comunale il capogruppo “cinquestelle” sig. Paolo Bonfà ha incolpato l’Assemblea di avere poco coraggio, mettendo in relazione l’iniziativa “in autotutela” di rescissione dal contratto del parcheggio all’isola dell’Unione con quella, sempre “in autotutela”, col ritiro della conformità urbanistica dell’impianto GPL.
    Nulla di più errato. La faccenda ha solo in comune i pareri del Dirigente il Settore Lavori Pubblici ing. Stefano Penzo.
    Procediamo con ordine:
    - per l’impianto GPL, l’ing. Penzo in Consiglio comunale dell’ottobre 2016 ha dichiarato che non vi erano gli estremi per il ritiro della conformità urbanistica rilasciata dall’allora dirigente arch. Mohammad Taliehnoori.
    - per il parcheggio all’isola dell’Unione, sempre l’ing. Penzo ha relazionato che non vi sono gli estremi per recedere dal contratto, se non incorrere in risarcimenti alla ditta appaltatrice.

    Ora c’è da fare una riflessione: perché nel caso del GPL i cinquestelle hanno seguito le direttive dell’ing. Penzo, mentre per il parcheggio, in pratica se ne infischiano della sua relazione, avvallata anche dall’avvocatura civica.

    C’è da dire che nel parcheggio, i 5 stelle hanno avuto a disposizione 4 anni per cambiare il progetto, ma non l’hanno fatto. Sono invece andati orgogliosamente avanti col paraocchi, anzi vantandosi di avere recuperato i finanziamenti dei “patti territoriali”, salvo svegliarsi solo dopo la firma del contratto.

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    1. Montanariello mi dice che il progetto è stato modificato 4 volte durante l'amministrazione grillina.

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    2. Se è vero quello che dice Montanariello, per i cinquestelle la faccenda è ancora più complicata.
      Chi ha dato le direttive per la modifica al progetto? Non credo che l’ing. Penzo abbia agito di sua iniziativa.

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    3. Stefano Penzo è un ottimo ingegnere e una gran brava persona.

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