giovedì 23 luglio 2020
IL GOVERNO BLOCCA LE ORDINANZE ANTI-5G: DIVENTA INEFFICACE ANCHE QUELLA DIRAMATA A CHIOGGIA
Grosse novità in arrivo dal decreto legge 76 del 16 luglio scorso, il cosiddetto decreto Semplificazione. All'interno del testo normativo, assieme a misure che agevolano l'innovazione digitale e la semplificazione burocratica, il governo ha deciso che non spetta ai sindaci vietare l'installazione di antenne e reti per il protocollo tecnologico di ultima generazione 5G all'interno del rispettivo territorio comunale.
Questa disposizione rende inefficace quindi anche l'ordinanza che il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro aveva emanato il 14 aprile scorso, con la quale sospendeva in via precauzionale l'attivazione e la diffusione della tecnologia 5G. Allora il primo cittadino aveva ritenuto opportuno applicare un principio precauzionale, volendo prima essere rassicurato dagli enti preposti che le radiazioni emanate dalle nuove reti siano al di sotto del limite in grado di creare problemi di salute.
Alessandro Ferro così commenta la decisione romana: «Il governo, di fatto, priva dell'autorità i sindaci, che rappresentano la massima autorità sanitaria locale. Non sarà più possibile opporsi alle antenne di quinta generazione nel proprio Comune, come avevano fatto tanti sindaci in tutta Italia, a tutela della salute pubblica dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Mi sto già confrontando con i colleghi per capire se dovremo giocoforza annullare le ordinanze, che comunque deventano inefficaci, allo scopo di rispettare le direttive statali».
Questa disposizione rende inefficace quindi anche l'ordinanza che il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro aveva emanato il 14 aprile scorso, con la quale sospendeva in via precauzionale l'attivazione e la diffusione della tecnologia 5G. Allora il primo cittadino aveva ritenuto opportuno applicare un principio precauzionale, volendo prima essere rassicurato dagli enti preposti che le radiazioni emanate dalle nuove reti siano al di sotto del limite in grado di creare problemi di salute.
Alessandro Ferro così commenta la decisione romana: «Il governo, di fatto, priva dell'autorità i sindaci, che rappresentano la massima autorità sanitaria locale. Non sarà più possibile opporsi alle antenne di quinta generazione nel proprio Comune, come avevano fatto tanti sindaci in tutta Italia, a tutela della salute pubblica dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Mi sto già confrontando con i colleghi per capire se dovremo giocoforza annullare le ordinanze, che comunque deventano inefficaci, allo scopo di rispettare le direttive statali».
5 commenti:
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Cosa scrissi nel commentare la delibera di giunta sul blocco di istallazuoni ponti radio territoriale del 5G? "Ubi major, minor cessat"...
RispondiEliminaSbaglio o la governance major è Giallo-rossa? Chissà con chi se la prenderà il sindaco pentastellato Ferro per lo "sgambetto", se con Crimi, piuttosto che con Fico o col capo Politico DiMaio...
RispondiEliminaSindaco Ferro, la sua ordinanza n. 22 del 14/04/2020 che stoppava le antenne 5G NON SERVE A NULLA.
RispondiEliminaCon il DL Semplificazioni, i primi cittadini dovranno attenersi alle direttive statali: se le infrastrutture rispetteranno i limiti di emissione dei campi elettromagnetici e i piani urbanistici, non potrà essere vietata la loro installazione.
Incarta e porta a casa!
5 stelle e PD parlano di economia” green”.
RispondiEliminaIl governo concede incentivi agli acquisti di monopattini e bici elettriche.
Il nostro sindaco Ferro, oltre a non volere le antenne 5G, pensa al “no smoke” (no fumo) sulle spiagge che nessuno controllerà mai ed al servizio di “risciò” turistici.
E questi individui che ci governano sarebbero le persone che dovrebbero affrontare le sfide dell’Italia oltre il 2020. In che mani…..
bella roba vi siete accorti come ci stanno schiacciando?
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