Dallo scorso dicembre 2019 l'ufficio postale di Cavanella d'Adige è chiuso per teorici lavori di ristrutturazione ed adeguamento, secondo quanto affisso in un cartello poco prima di Natale. Il Comune di Chioggia, nella propria pagina Facebook, informava i residenti che l'ufficio avrebbe ripreso l'attività il 20 gennaio 2020. I lavori però non sono mai iniziati, senza che se ne conosca la motivazione: ad oggi non vi è alcuna notizia da parte della direzione territoriale di Poste Italiane, la quale non ha diffuso alcun comunicato di aggiornamento in merito né alla programmazione futura dell'ufficio, né alla sua auspicabile riapertura.
La chiusura dell'ufficio postale rappresenta un disservizio notevole per la frazione, obbligando i cittadini a recarsi al più vicino servizio postale di riferimento -sito nella frazione di Sant'Anna- costringendoli così a percorrere la pericolosa strada Romea e ritrovandosi in aree prive di parcheggio per le auto. Senza contare che i mezzi pubblici a disposizione per raggiungere Sant'Anna non sono sufficientemente accessibili in termini di frequenza e orari, e le difficoltà delle persone anziane e disabili.
Più volte il comitato di frazione e gli stessi residenti hanno sottoposto il bisogno all'amministrazione e richiesto risposte in merito, ma senza alcun esito. Per questa ragione avrà luogo un presidio domenica 19 luglio dalle ore 10.30, proprio in piazza Baldin e Mantovan a Cavanella, organizzato da Rifondazione Comunista, dal Partito Democratico e dal gruppo misto in consiglio comunale. Le consigliere Barbara Penzo e Maria Chiara Boccato hanno inoltre sottoscritto un ordine del giorno che verrà discusso nella seduta del 21 luglio, per sollecitare il sindaco nei confronti delle Poste, chiedendo anche all'amministrazione la disponibilità a formulare ipotesi di luoghi alternativi.
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