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sabato 18 luglio 2020

IL "PARCO DEL LUSENZO" QUALE ALTERNATIVA AL PIANO DEI GHEZZI? SE N'È DISCUSSO STAMANE IN AUDITORIUM CON L'OSSERVATORIO AMBIENTE E TERRITORIO

Decisamente partecipato l'incontro di questa mattina all'auditorium San Nicolò di Chioggia, avente a tema il discusso piano dei Ghezzi e il progetto di un parco per il Lusenzo. Organizzata dall'Osservatorio Ambiente e Territorio, l'iniziativa ha avuto quali ospiti l'architetto Marina Pacchiani (autrice del PRG) e l'ingegner Piero Pedrocco, che hanno conferito rievocando la genesi e gli obiettivi secondo il piano regolatore generale vigente.
L'introduzione è stata affidata alla consigliera comunale Barbara Penzo, molto critica nei confronti del piano dei Ghezzi così com'è stato approvato dalla giunta, mentre gli interventi dei relatori sono stati moderati dall'ex assessore all'Urbanistica Roberto Boscolo Bisto.
Leitmotiv della mattinata è stata la necessità di uno sforzo più grande, per allargare lo sguardo all'ipotetico parco del Lusenzo e non solo al piano dei Ghezzi, sorvolando le lottizzazioni attuali e una mobilità che ancor oggi risulta troppo compressa sul transito delle autovetture.
Secondo Barbara Penzo dell'Osservatorio, le scelte insediative ed infrastrutturali di grande portata devono essere assunte dopo aver avviato e valutato con sguardo ampio le reali e possibili opportunità tra connessioni ambientali, sociali ed economiche. L'architetto Pacchiani ha definito «obsoleto» alla luce della green economy e della mobilità lenta il suo stesso piano regolatore, aggiungendo che «il piano dei Ghezzi non pone interrogativi per nuovi scenari».
Il professor Pedrocco dell'Università di Udine vede l'anello lungo il Lusenzo come «l'ombelico di Chioggia», ulteriori suggestioni sono arrivate dai tecnici AntoniO Ravalli e Roberto Zago che erano presenti in platea: il primo, docente all'Università di Ferrara, aveva allestito un progetto per i Ghezzi nel 2014, il secondo si è occupato di potenziali strutture sull'acqua.

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