Il capogruppo del PD in consiglio comunale a Chioggia, Jonatan Montanariello, critica la decisione dell'amministrazione comunale di sospendere la Sagra del Pesce e ogni altro evento enogastronomico all'aperto per l'estate in corso. «La questione ha lasciato un grande amaro in bocca e senso di delusione nella città, a tutti i livelli - esordisce l'esponente democratico - certe scelte politiche sono davvero inspiegabili e incongruenti con altre. Vorrei capire quale sia la logica che autorizza il mercato in corso del Popolo, dove ci sono più vie di entrata e non quella di autorizzare la Sagra del Pesce, organizzandosi sicuramente in modo diverso per poter creare spazi isolati, e con entrate e uscite divise.
In un momento come questo, un'iniezione economica di quella portata sarebbe stata una cosa davvero importante per la comunità, dopo aver saltato le ricorrenze civili di aprile, maggio e giugno. Anche il no alla Festa del Pesce Azzurro all’isola dell’Unione, evento che si sta svolgendo in tutto il Veneto, getta ombre su quale senso logico guidi ed illumini il cammino di questa amministrazione. Non penso che nel Veneto tutti i Comuni abbiano territori morfologicamente circoscritti, ma credo solo che là ci sia la buona volontà di adoperarsi per la propria comunità.
La Sagra - prosegue Montanariello - si sarebbe potuta svolgere anche nelle piazze di Sottomarina, contingentando ogni stand in una di queste, collegando piazza Todaro a piazza Italia, campo Cannoni con piazza Europa e poi l'arena Duse, location facili da isolare, con un percorso di cicchetteria nel mezzo. Invece si può andare in spiaggia nella calca, al mercato del giovedì, a pieno carico nei mezzi pubblici ma niente situazioni di aggregazioni comuni a tutto il Veneto, in un momento in cui c'è necessità di tornare alla normalità. Un atteggiamento vergognoso e politicamente misero, e che mette in luce ancora una volta la mancanza di coraggio di questa amministrazione a 5 Stelle».
Il consigliere della minoranza ricorda come la giunta attuale abbia fatto saltare i fuochi di Ferragosto per non aver previsto il recupero, ha avuto controversie con le associazioni degli ambulanti del "zioba", non abbia confermato la ruota panoramica in diga, abbia bloccato lo street food festival in piazza Todaro e ora si oppone al ritorno delle sagre: «C'è bisogno di riconquistare quegli spazi persi a causa di questo delicato periodo, non di chiudersi a riccio - conclude Jonatan Montanariello - mentre attorno a noi c’è un mondo che si apre».
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