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lunedì 4 aprile 2022

IL PRESIDIO CGIL OGGI ALL’OSPEDALE DI CHIOGGIA - SERVE PIU’ PERSONALE

La tappa del presidio della CGIL presso gli ospedali della ULSS 3 Serenissima questa volta era a Chioggia con la presenza del consigliere Jonatan Montanariello.

Secondo quest’ultimo “La carenza di medici, infermieri e oss, sta depotenziando fortemente la sanità pubblica a Chioggia e nel suo territorio. 


Alla centralità crescente di quest'area, meta peraltro di flussi turistici di assoluto rilievo, sta corrispondendo un processo che riduce questa a realtà di serie B nello scenario regionale.

Diventa indispensabile ed urgente che la Giunta Zaia metta in campo un piano per rispondere in modo adeguato alle emergenze che, come in un domino senza fine, stanno mettendo in ginocchio i servizi”.


A parere del consigliere i lavoratori segnalano l’impossibilità di assolvere in pieno i propri compiti, le motivazioni sono il carico di lavoro eccessivo e le ”condizioni di salute e sicurezza del personale che non sono quelle che ci auspichiamo”.

Si richiedono quindi nuove assunzioni e che vada dismesso il precariato.

Fa notare, il consigliere,” i ripetuti episodi di aggressioni ai danni degli operatori sanitari

per i quali si riscontra”, afferma, “un’assenza di contromisure di protezione”. 

“È ormai cronica”, continua, “la fragilità strutturale di ambiti di particolare delicatezza come la salute mentale, le disabilità e la neuropsichiatria. Senza contare” conclude ”che manca una pianificazione chiara, in grado di stabilire una collocazione efficiente dei servizi, sia riguardo la casa della Comunità che la Cittadella sanitaria di Cavarzere. 

Insomma, c'è la necessità di ricomporre un quadro in maniera approfondita e non, come sta facendo il governo veneto, di abbandonare Chioggia, Cona e Cavarzere al loro destino”.
La CGIL ha cominciato a muoversi nel territorio veneziano ancora alla fine di marzo, chiedendo gli Stati Generali della Salute per immaginare un nuovo piano sociosanitario e sociale.

Chioggia non è l’unica tappa, ma l’ultima di una serie partita il 23 marzo al Giustinian, il 25 a Dolo, il 29 a Mestre all’Angelo, il 30 al Civile di Venezia, il 31 a Mirano , il primo aprile a Noale.
Sono le prestazioni arretrate un tema portato alla ribalta da parte del sindacato in quanto colpisce in modo particolare le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani.

La situazione “personale” è drammatica, servono assunzioni e l’avvicendamento del personale che va in pensione o che è sospeso, in malattia, o ancora in maternità. Servono turni di riposo che riducano il peso del lavoro e garantiscano il riposo dovuto.
Gli Stati Generali della Salute, secondo il sindacato, vanno aperti su tutto il territorio.



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