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venerdì 5 maggio 2017

CASO ULTIMA SPIAGGIA, ECCO LA DENUNCIA DELLE OPPOSIZIONI AL SINDACO FERRO

I consiglieri di opposizione Marco Dolfin (Lega Nord), Beniamino Boscolo (Forza Italia), Barbara Penzo e Jonathan Montanariello (PD) comunicano che il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro (MoVimento 5 Stelle) è stato ufficialmente denunciato attraverso un esposto alla Procura delle Repubblica presso il tribunale di Venezia per il caso Ultima Spiaggia, emerso nei consigli comunali del 17 e 30 gennaio scorsi. «Stiamo parlando -dicono i consiglieri- del ben noto caso che, ad inizio anno, è salito agli onori della cronaca sui quotidiani nazionali, tv regionali, blog locali e del pubblico dibattito in consiglio comunale, e del quale il sindaco non ha voluto rispondere a domande, accuse e richieste di chiarimenti, non assumendosi le proprie responsabilità». Continuano i quattro oppositori: «Vista la mancanza di onestà intellettuale e trasparenza da parte del sindaco e della maggioranza grillina, abbiamo provveduto a chiedere che la verità emerga nelle sedi competenti, presentando un esposto di 9 pagine e 19 allegati per complessive ottanta pagine di memorie». L’esposto è molto semplice nella sua complessità, ovvero i consiglieri chiedono di effettuare le necessarie verifiche e relative indagini per verificare se ci siano ipotesi di reato nei confronti del sindaco e/o di altre persone, essendo comunque garantisti e trasferendo il giudizio a chi di dovere. Questo il testo:

"I sottoscritti consiglieri comunali, da una sentenza pubblicata nel web che riteneva illegittimo un sub-ingresso, sono venuti a conoscenza nel corso della loro attività istituzionale che il sindaco Alessandro Ferro era socio accomandante della società Ultima Spiaggia oggetto della sentenza. Che in seguito ad un accesso agli atti, emergeva:
- il sub ingresso diretto, tra attività commerciale (Ultima Spiaggia) e parrocchia no profit (Parrocchia di Ca' Lino), era oggetto di un preliminare economicamente oneroso, e della quale veniva presentata successivamente una SCIA trasformandola attività economica.
- Il sindaco ha tenuto la delega al demanio proprio nel periodo in questione, in una sorta di conflitto di interessi e che mai ha fatto dichiarazione di astensione nella vicenda, volendola gestire direttamente?
- Nei primi mesi di mandato l’Ultima Spiaggia è subentrata ad una concessione di 19 anni che era della moglie del sindaco (nella quale grava ricorso da parte del chiosco confinante). Unico vero atto fatto dall’ufficio demanio in questo periodo.
- Nei consigli comunali del 17 e 30 Gennaio 2017 il Sindaco Ferro ha trattato con superficialità le domande dei consiglieri di opposizione e i consiglieri di maggioranza sviavano il discorso e invitavano ad andare dalle autorità inquirenti (e così abbiamo fatto!). - Nessuno ha mai risposto perché gli uffici non hanno dato seguito alla sentenza citata, e cioè ritirare la concessione citata e riassegnarla con un bando.
- Nonostante gli atti fossero di competenza degli uffici, il sindaco -per trattare un affare privato- con email privata rispondeva direttamente all’avvocato del chiosco confinante che sollecitava nuovo bando per la concessione in questione.
- L'uso della stessa email privata del sindaco si è notato nella documentazione di contatto con gli uffici comunali per le concessioni della spiaggia e relative denuncie di inizio attività, progetti del chiosco della spiaggia, comunicazione prezzi, ecc.. mettendo il dubbio se l'accomandatario fosse un prestanome.
- C’è stata anche, tra le date delle sedute dei due consigli comunali, la tardiva rimozione di strutture temporanee e da ritenersi in abuso edilizio, prontamente documentate da fotografie in consiglio comunale.
- Da sottolineare anche delle “sospette” comunicazioni inviate dal sindaco agli uffici, all’indomani dall’aver ceduto le deleghe di demanio e ambiente, per trattare problemi relativi al demanio, all’ambiente e al turismo di Isolaverde (dove insiste, guarda caso, l’Ultima Spiaggia).

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