Il presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, Giorgio Bellemo, risponde alle dichiarazioni rilasciate stamane dal sindaco Alessandro Ferro ad alcuni organi di stampa, in cui l'operatore turistico veniva invitato a cambiare tono (con riferimento all'apertura del supermercato Aldi) e a non accusare l'ufficio Edilizia del Comune, peraltro in organico esiguo. Negli articoli, Ferro annunciava anche modifiche ai piani per l'arenile e per il lungomare.
«Non voglio essere castrato come il sopranista settecentesco Farinelli - esordisce in modo colorito Bellemo, davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra - quindi non cambierò tono, perché ci sono già tanti rappresentanti di associazioni di categoria che fuori dalla porta minacciano fuoco e fiamme, salvo non fare niente quando sono al cospetto dell'autorità».
Il vertice di ASCOT trova che «il sindaco dovrebbe fare ordine mentale rispetto alla confusione di cui è preda, se pur essendo architetto definisce "ricettivo" un supermercato. Quanto ai piani, nei cassetti langue dal maggio 2018 la delibera 98 che lo autorizza a modificare il piano del lungomare, cosa aspetta? Se vogliono, lo possono fare». Bellemo infine dice di «invidiare la velocità di certe pratiche, a fronte di altri operatori che avevano presentato progetti non passati perché non sono piaciuti a qualche consigliere comunale».
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