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giovedì 13 agosto 2020

IL MINISTRO D'INCÀ STAMANE A CHIOGGIA: PER RISARCIRE SOCOGAS DEL DEPOSITO DI GPL, LO STATO HA PRONTI 29 MILIONI IN TRE ANNI

Passerella chioggiotta, questa mattina, per il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico d'Incà, a pochi giorni dall'approvazione del decreto "agosto" che, nel suo articolo 89, blocca l'entrata in funzione del deposito di gpl in Val da Rio. D'Incà, venuto a sostenere la campagna elettorale di Erika Baldin e del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali, era accompagnato dalla deputata Arianna Spessotto, tra le artefici del provvedimento in questione, e che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale questa sera o al più tardi domattina.
Il ministro ha attraversato il corso del Popolo durante il mercato settimanale, da campo Marconi fino al Granaio, entrando poi trionfalmente all'auditorium San Nicolò dove l'amministrazione stellata aveva convocato un momento d'incontro per fare il punto della situazione anche riguardo l'Autorità per la Laguna di Venezia, che dovrà gestire il MOSE una volta in funzione. Nella sala (non troppo gremita di pubblico, tra cui i referenti del comitato No Gpl), d'Incà ha ringraziato la ministra alle infrastrutture Paola de Micheli e tutta la maggioranza di governo per il risultato raggiunto.

la playlist video degli interventi:


«Come per la vicenda delle case costruite sopra la riva del Lusenzo a Sottomarina - ha dichiarato l'esponente del governo - lo stop al deposito di gpl era un impegno elettorale del M5S, e la politica deve vivere di promesse mantenute». D'Incà ha poi comunicato che la Ragioneria Generale dello Stato ha reperito anche le risorse per fronteggiare la richiesta di risarcimento dei danni che sicuramente proverrà dall'impresa costruttrice, ovvero Costa Bioenergie: si tratta di un milione nel 2020, di 15 milioni nel 2021 e di 13 milioni nel 2022, per un totale di 29 milioni.

4 commenti:

  1. Se ho capito paga lo stato cioè tutti noi. E" propria una bella vittoria.se era una promessa dei 5s dovrebbero pagare loro.

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  2. Elezioni regionali Veneto sondaggio: Zaia in testa con il 70%
    - il responso del sondaggio Dire-Tecne' sulle prossime elezioni regionali in Veneto:
    - oscilla tra il 68 e il 72% di consensi a favore dello Zaia bis;
    - staccatissimo il candidato del centrosinistra, Arturo Lorenzoni, accreditato di una forbice di preferenze che oscilla tra il 16 e il 20%;
    - il 5 STELLE Enrico Cappelletti, VARIA TRA il 4 e l'8%;
    - si piazza quarta la renziana Daniela Sbrollini, che corre per Italia viva e alcune liste civiche, 2-6%.

    Conclusioni, le passerelle dei 5 stelle a poco servono, GPL incluso.

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