Un sopralluogo all'Arena Duse, nei giorni scorsi, ha consentito al capogruppo consiliare di Forza Italia, Beniamino Boscolo, di verificare alcune segnalazioni ricevute. L'esponente dell'opposizione si è sincerato del fatto che gruppi di ragazzini entrano nell'area della struttura da una breccia al muro del primo piano, con la conferma che c'è chi vi pernotta in sistemazioni di fortuna. Da una scaletta è possibile raggiungere anche il tetto, e vi sono stati trovati detriti di ceramica frantumata, che rendono ancora più pericoloso l'accesso alla zona. Boscolo, che è anche candidato alle prossime elezioni regionali del 20 settembre, chiede che l'amministrazione comunale intervenga con urgenza.
Inoltre, in una stanza dello stabile sono depositati alcuni importanti manufatti della tradizione artigiana clodiense, quali i vecchi vieri per la stabulazione delle moléche e alcune corde intrecciate dai mastri canevini prima della scomparsa della loro attività. Non solo: in loco ha trovato posto anche un bel bassorilievo raffigurante scene di vita marinara e una statua dalle sembianze di un pescatore, la cui fattura è stata attribuita al professor Luigi Tomaz, valente artista oltre ad essere stato sindaco della città. Questo materiale, va da sé, anziché rimanere rinchiuso e non fruito troverebbe ben più nobile collocazione al Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi o al Museo civico della Laguna sud.
«Ritengo assai gravi e vergognose queste due situazioni - afferma Boscolo - e se a stretto giro l'amministrazione non provvederà in proposito, anziché un'interrogazione mi vedrò costretto direttamente a produrre un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia». Il consigliere di minoranza rivolge un pensiero anche al giardinetto alberato, con roseti e lampioni, che si estende nella superficie delimitata dalle entrate laterali dell'Arena, dal Kursaal sul lungomare e di via del Boschetto.
«Oggi non esiste più - conclude Beniamino Boscolo - al suo posto c'è lo scavo per una vasca di laminazione che ancora non esiste, e che dovrebbe essere collegata al megatubo del lungomare. Quando piove, questo scavo si riempie d'acqua stagnante e diventa covo per zanzare, insetti e altri animali indesiderati. Mi meraviglio che l'amministrazione 5 Stelle abbia il coraggio di parlare di sensibilità "green", di parchi e di ambiente!».
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