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sabato 12 giugno 2021

NON SARÀ DANIELE BOSCOLO MENEGUOLO IL CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA A CHIOGGIA: SECCA SMENTITA DEL PRESIDENTE DEL PADOVA ALLE VOCI

Cade quasi dalle nuvole Daniele Boscolo Meneguolo, ingegnere di successo nell’ambito della sostenibilità e presidente del Calcio Padova, alla notizia -pubblicata nelle scorse ore, in forma ipotetica, da ChioggiaNews24- di una sua imminente candidatura a sindaco di Chioggia nella coalizione di centrodestra. Al tavolo di un ristorante del centro storico, convocato per il pranzo da alcuni importanti esponenti locali, Meneguolo non c’era, come rivela a Chioggia Azzurra: «Ero assieme alla squadra, stiamo preparando le finali dei playoff per la promozione in serie B contro l’Alessandria, e non ero certo in alcun ristorante». Il presidente del Padova, “marinante” doc ma residente da decenni nella città del Santo, smentisce quindi con forza e categoricamente il suo coinvolgimento nella campagna elettorale chioggiotta: «Non voglio entrare in beghe politiche di basso cabotaggio, sono rimasto sorpreso ed esterrefatto che sia uscita un’informazione di questo tipo».

L’ingegnere ammette che, tramite conoscenti, sia dal centrodestra che dal centrosinistra gli siano arrivate alcune avances: «Ad entrambi però ho detto che non entro in questa mischia, sia perché da tanti anni non vivo la città, sia perché sto svolgendo un’attività professionale importante, oltre all’impegno nel calcio. Non vedo oggi fattibile una mia candidatura, e mi dispiace anzi che questa voce venga usata per chissà quali motivi politici». Ciononostante, Daniele Meneguolo si sente comunque legato affettivamente al luogo che gli ha dato i natali: «Quanto sta avvenendo – prosegue l’artefice del gruppo Sorgent.E - evidenzia un grave problema che io vedo a Chioggia, ovvero la mancanza di un progetto che la possa portare a palcoscenici importanti.
Gli scontri politici di questo tipo hanno portato alla rovina e fanno solo male agli abitanti di una città che merita molto di più, ovvero una visione ampia che consenta di uscire dalle “Baruffe chiozzotte” del XXI secolo, dando invece risposte alle esigenze e ai grandi problemi ormai incancreniti della mia amata città natale, valorizzando e promuovendo le incredibili qualità del popolo chioggiotto e delle sue espressioni sociali, culturali ed economiche (porto, pesca, turismo, agricoltura) che dovrebbero assumere posizioni di leadership ben oltre i confini regionali». Anche la candidatura a capitale della cultura per il 2024 può essere utile? «Sarebbe un granello – conclude Daniele Boscolo Meneguolo – per il rilancio a livello globale. Ma serve una concomitante crescita generale: la candidatura non può essere una cattedrale nel deserto, se tutto il resto manca. Il dibattito politico dovrebbe servire a questo, non a “giocare” per il proprio interesse di basso cabotaggio».

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