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martedì 6 ottobre 2020

COLPO DI SCENA IN REGIONE, ERIKA BALDIN (M5S) PROCLAMATA CONSIGLIERA DOPO LA PRESENTAZIONE DI UNA MEMORIA ALLA CORTE D'APPELLO

Uno scossone ieri pomeriggio ha mutato, per quanto possibile, il quadro politico presente nel prossimo consiglio regionale veneto, uscito dal voto del 20 e 21 settembre. La Corte d'Appello di Venezia ha infatti accolto la memoria presentata dal Movimento 5 Stelle contro la mancata ammissione dello stesso nell'assemblea, riconoscendo fondato il criterio del quorum raggiunto dal candidato presidente Enrico Cappelletti (3.3%) anziché dalla lista del Movimento (2.7%), e capovolgendo così ogni previsione fondata sul dettato legislativo regionale, che attribuiva la soglia di sbarramento alle liste più o meno coalizzate.

In base a tale discutibile valutazione, il consesso viene ridisegnato con l'ingresso di Erika Baldin in luogo di Roberta Vianello, eletta nella lista Zaia, mentre è fuori dai giochi il candidato presidente Cappelletti in quanto la legge regionale attribuisce i seggi solo ai primi due candidati presidenti (Zaia e Lorenzoni). La formazione che si ispira al presidente della giunta regionale esperirà sicuramente ricorso al TAR: intanto -almeno fino all'esito di tale ricorso- Chioggia torna così ad avere tre esponenti nel contesto veneziano, con la consigliera uscente di Sant'Anna che ritorna a palazzo Ferro Fini, dove troverà Marco Dolfin della Lega e Jonatan Montanariello del Partito Democratico.

1 commento:

  1. Complimenti alla Baldin. Una cosa però è certa, critichiamo il Parlamento di Roma per le leggi farraginose che emana, ma poi la Regione fa di peggio. Possibile che non si possa fare una legge regionale chiara e comprensibile a tutti e non dai soli soloni togati regionali?

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