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sabato 19 dicembre 2020

IL COMITATO PER IL FORTE DI SAN FELICE POLEMIZZA PER IL DIMEZZAMENTO DEGLI ORARI DI FRUIZIONE DELL'EX BATTERIA ADIACENTE: «RISPETTATE LA CONVENZIONE»

Ha avuto luogo questa mattina alle 11, davanti la Loggia dei Bandi in corso del Popolo, il secondo previsto presidio dell'associazione Insieme Arte - Amare Chioggia, che ha inteso proseguire nelle denunce relative alla cementificazione, alla mancanza di verde e al degrado del centro storico, lasciando spazio e megafono anche ad altre realtà attive nel contesto cittadino, come il comitato dei volontari del Forte San Felice.

Il referente Erminio Boscolo Bibi ha annunciato la possibilità di nuovi finanziamenti per il recupero del Forte, e polemizzato con l'amministrazione comunale in merito alla delibera di giunta che consentirà di nuovo da febbraio la fruizione dell'ex Batteria, ora incorporata nella darsena Mosella: «Con sorpresa - si legge in una nota - verifichiamo che i tempi di fruizione pubblica vengono letteralmente dimezzati.
Secondo gli orari stabiliti dalla convenzione del 2016, erano previste 77 ore settimanali nei mesi da maggio a settembre e 46 ore settimanali nei mesi di febbraio, marzo, aprile ed ottobre. Con gli orari previsti dalla nuova delibera, quelle ore si riducono rispettivamente a 32.5 e 27.5! Inaccettabile che il lunedì e il martedì la Batteria sia chiusa per pulizia e sfalcio d’erba».
Continua Erminio Bibi: «Di fronte alle richieste della società Mosella di limitare il più possibile l’apertura, l’amministrazione ha deciso di ridurre i diritti del Comune, che sono i diritti dei cittadini. L’apertura al pubblico della Batteria non è una gentile concessione della società Mosella, ma un obbligo che le deriva dalla convenzione sottoscritta con il Comune a seguito della variante approvata dal consiglio comunale, che ha permesso alla società di realizzare il suite-hotel e la sistemazione di darsena e parcheggio.
In cambio di quel permesso è previsto un vincolo ad uso pubblico della Batteria (4949 metri quadrati), con oneri di gestione e manutenzione completamente a carico della società, e le limitazioni orarie previste da una delibera di Giunta del 2015. L’uso pubblico riguarda tutta la Batteria, non solo il rilevato erboso con i bunker, ma anche la parte monumentale verso la riva, che invece è sempre stata preclusa. La società Mosella ha realizzato i propri interessi ed ora ha chiesto di ridurre quanto a suo carico.
Il Comune da convenzione deve avere 100 e ora si accontenta di 50, a scapito dei cittadini. Credo - conclude Bibi - che se si trattasse dei propri interessi privati, sindaco e assessori non si comporterebbero così. Chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di rivedere quanto deliberato. Abbiamo anche avuto notizia che la Soprintendenza ha effettuato un sopralluogo, per verificare il rispetto delle condizioni previste nell’atto di alienazione: ne attendiamo gli esiti».

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