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martedì 29 dicembre 2020

CONTROLLI NELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO, LA POLIZIA LOCALE: «ESPLOREREMO ANCHE IL WEB, MA NON ENTREREMO NELLE CASE»

Controlli sì, invasione della sfera domiciliare no. Il presidio della notte di San Silvestro nel territorio comunale avverrà secondo i pieni crismi della Costituzione: lo ribadisce il comandante della Polizia Locale di Chioggia, Michele Tiozzo, chiudendo la polemica nata ieri da un tweet del sindaco Alessandro Ferro, il quale aveva scritto che gli agenti «provvederanno a verificare, tramite i social network, l'organizzazione di feste private. Tali aggregazioni verranno sanzionate».

Il Comando, risponde Tiozzo in una nota, «ha da sempre acquisito informazioni operative nelle varie piattaforme online. Si ricordano ad esempio le indagini contro i cosiddetti "leoni da tastiera" per offese al Corpo, oppure gli interventi preventivi di diffida agli organizzatori di spettacoli non autorizzati, eppure promossi in rete. Avevo anzi già dato indicazione ai funzionari di verificare la possibilità di tracciare eventi di questo tipo durante le festività di fine anno.
Quello che però ho inteso precisare - continua il comandante Tiozzo - è che tutti questi interventi hanno per obiettivo lo svolgimento di feste private (quindi non aperte al pubblico) in locali da ballo o altro genere di pubblici esercizi, i quali devono restare chiusi: sono siti dove è sempre possibile intervenire e accedere, anche nei momenti di chiusura dell’attività, proprio perchè diversi dal domicilio privato.
Preciso comunque che agli agenti di Polizia Locale non è possibile accedere nelle abitazioni per i controlli relativi al Covid, in quanto nelle case si entra solo su mandato dell'autorità giudiziaria o in flagranza di reati gravi. Ciò non impedisce, nel caso si venisse a conoscenza di una festa in un’abitazione, di effettuare verifiche all’uscita dall’edificio, senza così ledere in alcun modo i diritti costituzionali.
Ribadisco la raccomandazione a tutta la cittadinanza di rispettare le regole fissate dal governo per arginare la pandemia, e quindi di trascorrere il Capodanno all’interno delle proprie abitazioni, con gli strettissimi congiunti, facendo particolare attenzione alle regole di distanza e di protezione individuale». Il comandante Tiozzo ha anche espresso tali concetti durante la seduta di stamane del consiglio comunale.
Ieri comunque il tweet del sindaco ha scatenato una serie di reazioni negative della politica: se il presidente del consiglio comunale Endri Bullo non ha concordato nel metodo, trovando chiara l'esposizione di Tiozzo («penso il sindaco abbia sbagliato»), il consigliere regionale Marco Dolfin parla di «uscita fuori luogo, ridicola in uno Stato di diritto». Più articolate nelle critiche le posizioni dei capigruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, e del Partito Democratico, Barbara Penzo.
Il primo rileva come «la stupidità politico/amministrativa di questa comunicazione ha toccato il fondo. Grazie ad essa, chi la leggerà sapendo di essere in torto cercherà di evitare il più possibile l'utilizzo dei network, e di conseguenza la faticosa attività della Polizia Locale nel rinvenire attività negligenti sarà più difficile. Tra l'altro sarebbe opportuno che le comunicazioni ufficiali dell'amministrazione comunale transitassero per canali, appunto, ufficiali. Ma questa è una questione di stile che abbiamo visto non essere appannaggio dei 5 Stelle».
Anche Barbara Penzo trova «fuori luogo» le parole del sindaco: «I controlli si fanno senza annunciarli, mi aspettavo un appello soprattutto ai giovani, i più sofferenti nel non poter celebrare la ricorrenza tra amici. Il vaccino è solo un segnale di speranza, ma i dati sono ancora quelli che conosciamo, cifre fuori controllo. La comunicazione doveva essere ufficiale, e i controlli vanno fatti nel territorio come già disposti. Lo stesso prefetto Zappalorto aveva chiesto di segnalare eventuali feste alle Polizie Locali: questo poteva dirlo anche lo stesso Ferro».

1 commento:

  1. - il comandante della Polizia locale Tiozzo ci ha messo una pezza alle sparate del sindaco Ferro.

    D’altra parte cosa ci si può aspettare da un sindaco che ha fatto un bando per i risciò, che ha fatto una ordinanza per vietare il fumo nelle spiagge (controllato da chi?) che non vuole la plastica, ma anche non vuole i termovalorizzatori. Non dimentichiamo che il sindaco deriva dalla cultura grillina che ha dato gli incentivi statali per i monopattini ed ha speso un sacco di soldi per i banchi scolastici a rotelle, inservibili.

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