Questa mattina a Roma si è riunita la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato, chiamata ad aprire la discussione attorno alla vertenza demaniale relativa alle case lungo la riva nord del Lusenzo a Sottomarina. Il tema del disegno di legge riguarda il trasferimento dell'area dal Demanio al patrimonio del Comune di Chioggia. «La cautela è d'obbligo – commenta il vicesindaco e assessore al demanio Marco Veronese – ma possiamo dirci ottimisti, perché oggi si è segnato un primo passo verso la risoluzione dell'annoso problema, che preoccupa circa 200 famiglie. A seguito dell'esposizione della situazione da parte dell'Agenzia centrale del Demanio, ci auguriamo che a breve venga convocata la commissione in sede deliberante, dove verrà espresso anche il parere della Ragioneria dello Stato. Da tutte le forze politiche ci attendiamo unanimità nel voto favorevole al disegno di legge 1149, presentato dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Laura Bottici».
Nel corso della sessione è stato audito il direttore dell'Agenzia centrale del Demanio Riccardo Carpino, il quale ha ricordato innanzitutto che si tratta di una controversia non indifferente, partita negli anni '50 e '60 e che abbraccia tutte le istituzioni. Una strada possibile da seguire sarebbe quella indicata dalla legislazione nazionale, che è costellata di esempi di questo tipo: sono stati richiamati infatti cinque casi in cui la legislazione è intervenuta per risolvere le controversie.
Ad esempio la legge 177/92 (richiamata in questa proposta di legge e già applicata anche a Chioggia per il compendio di Brondolo) nel 2018 ha portato alla risoluzione di situazioni analoghe per alcune aree in provincia di Rovigo; oppure con una legge del 1973 a Vibo Valentia, dove l'Agenzia demaniale ha trasferito un appezzamento di circa 150mila metri quadrati al Comune.
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