lunedì 16 settembre 2019
IL COMUNE DI CHIOGGIA RISPONDE AL COMITATO NO GPL: "HA SBAGLIATO L'INDIRIZZO DELLE SUE CRITICHE"
L'amministrazione comunale risponde alle recenti accuse mosse dal comitato No Gpl, quanto alla procedura per l'analisi dei rischi connessi al deposito di gpl in Val da Rio. «Non comprendiamo le vere ragioni della protesta che il comitato No Gpl sta portando avanti in questi giorni contro l'amministrazione», commentano il vicesindaco e assessore all'ambiente Marco Veronese e l'assessora alla protezione civile Genny Cavazzana, che hanno partecipato, assieme a tutti gli enti coinvolti, ai recenti incontri per la predisposizione del piano di emergenza esterna nella sede dei Comando dei Vigili del Fuoco a Mestre.
«Siamo tutti d'accordo - affermano i due assessori - che lo studio sul transito delle navi gasiere nel porto di Chioggia vada fatto, e l'iter infatti è in corso senza ritardi, nei tempi e nei modi consentiti dalla legge». Continua il vicesindaco Marco Veronese: «Lo studio potrà servire anche in sede delle commissioni ministeriali, perché potrà far emergere delle criticità, ma, voglio sottolineare, non è la panacea di tutti i mali e i cittadini lo devono sapere. Il comitato, a cui abbiamo sempre dato ascolto in un'ottica di collaborazione per un fine comune, sta dando troppa importanza a questo fascicolo, perché sono anche altre le questioni rilevanti su cui dobbiamo continuare a lavorare».
È stato proprio il Comune di Chioggia, nell'ambito dell'iter del piano di emergenza esterna del deposito, a chiedere agli enti coinvolti che venisse realizzato il piano di sicurezza del transito delle navi gasiere nel porto, poiché era presente un vuoto normativo da colmare dopo l'entrata in vigore della direttiva "Seveso III”, che prevede infatti che il piano di emergenza esterno venga redatto solo per l'impianto a terra, mentre prima del 2015 era la Capitaneria di Porto ad occuparsi del rapporto di sicurezza in ambito portuale. La Prefettura di Venezia ha dato il via libera per lo studio al Comune di Chioggia, che se ne è preso carico mettendo a bilancio la somma necessaria, ovvero 20mila euro.
«Il comitato sta sbagliando l'indirizzo dove far giungere le sue proteste – aggiunge il sindaco Alessandro Ferro – dal momento che come amministrazione fin dal nostro insediamento stiamo facendo tutto il possibile, anche in sede giudiziaria, ma la decisione se fermare il deposito spetta a Roma ed è lì che il comitato dovrebbe andare a dire la propria. Dal canto nostro, abbiamo già chiesto di essere convocati dal nuovo governo, al Ministero per lo Sviluppo Economico e al Ministero per le Infrastrutture».
«Siamo tutti d'accordo - affermano i due assessori - che lo studio sul transito delle navi gasiere nel porto di Chioggia vada fatto, e l'iter infatti è in corso senza ritardi, nei tempi e nei modi consentiti dalla legge». Continua il vicesindaco Marco Veronese: «Lo studio potrà servire anche in sede delle commissioni ministeriali, perché potrà far emergere delle criticità, ma, voglio sottolineare, non è la panacea di tutti i mali e i cittadini lo devono sapere. Il comitato, a cui abbiamo sempre dato ascolto in un'ottica di collaborazione per un fine comune, sta dando troppa importanza a questo fascicolo, perché sono anche altre le questioni rilevanti su cui dobbiamo continuare a lavorare».
È stato proprio il Comune di Chioggia, nell'ambito dell'iter del piano di emergenza esterna del deposito, a chiedere agli enti coinvolti che venisse realizzato il piano di sicurezza del transito delle navi gasiere nel porto, poiché era presente un vuoto normativo da colmare dopo l'entrata in vigore della direttiva "Seveso III”, che prevede infatti che il piano di emergenza esterno venga redatto solo per l'impianto a terra, mentre prima del 2015 era la Capitaneria di Porto ad occuparsi del rapporto di sicurezza in ambito portuale. La Prefettura di Venezia ha dato il via libera per lo studio al Comune di Chioggia, che se ne è preso carico mettendo a bilancio la somma necessaria, ovvero 20mila euro.
«Il comitato sta sbagliando l'indirizzo dove far giungere le sue proteste – aggiunge il sindaco Alessandro Ferro – dal momento che come amministrazione fin dal nostro insediamento stiamo facendo tutto il possibile, anche in sede giudiziaria, ma la decisione se fermare il deposito spetta a Roma ed è lì che il comitato dovrebbe andare a dire la propria. Dal canto nostro, abbiamo già chiesto di essere convocati dal nuovo governo, al Ministero per lo Sviluppo Economico e al Ministero per le Infrastrutture».
23 commenti:
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il vice sindaco dice:
RispondiElimina«….lo studio sul transito delle navi gasiere nel porto di Chioggia….e l'iter infatti è in corso senza ritardi, nei tempi e nei modi consentiti dalla legge»
Risposta:
- la legge prevede anche che l’incarico per detto studio, l’Amministrazione possa darlo direttamente, saltando i tempi tecnici per indire una gara d’appalto. Ma tanto so che è tempo perso, sono sordi ai suggerimenti che potrebbero accorciare di almeno due mesi l’iter amministrativo.
E nel frattempo, mentre si danno la colpa uno con l'altro (e qualcuno gli va dietro vedo) il tempo passa e si fa sempre più buio.
RispondiEliminaAnche il comitato nogpl sembra incartato, bloccato, senza un'idea valida. Mi sembra che abbia esaurito tutte le cartucce e che non sappia più che pesci pigliare. E sì che secondo me aveva lavorato bene all'inizio!
Peccato perché Bisogna venirne fuori. Si puo' e si deve.
Non voglio far arrabbiare nessuno, lo ripeto ogni volta, anche io avrei preferito ovviamente che quell'impianto venisse costruito altrove. Però ormai lo hanno fatto e anche un bambino si rende conto che è impossibile, almeno in tempi brevi, che si possa farlo spostare,. La strada da percorrere non è certo quella di mettere il comune nelle condizioni di dover sborsare risarcimenti milionari. Non possono parlare a nome della città soggetti come Roberto Rossi che nel periodo in cui è stato amministratore ha contribuito a recare danni da milioni di euro alla nostra città. Andreste a farvi operare da un chirurgo a cui sono morti più di qualche volte pazienti sotto i ferri? Andreste a farvi fare il progetto della casa da un architetto a cui sono crollate le case che ha costruito? Questo è quanto rappresenta Roberto Rossi, con una grande differenza; un chirurgo, un professionista ha una carriera professionale e può sbagliare (ma ne paga le conseguenze) Rossi è poco più di un bidello che ha fatto solo danni enormi.
EliminaLei continua la sua campagna denigratoria contro il sig. Rossi. Anche oggi afferma: “Rossi è poco più di un bidello…”, come se un titolo di studio o una laurea fosse un metro per misurare il valore e l’integrità di una persona.
EliminaA titolo di informazione, le rammento che nel nuovo governo Conte bis c’è un neo ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che si chiama Teresa Bellanova, una ex bracciante il cui titolo di studio è la terza media.
Nessuna denigrazione solo fatti oggettivi: Rossi è stato nell'amministrazione Guarnieri il suo gruppetto, indispensabile a Guarnieri per governare, è stato l'artefice nr uno della campagna (quella sì che è stata una campagna denigratoria) contro degli imprenditori locali che invece di investire all'estero volevano fare nella nostra città, dove prima c'erano sporcizia e topi oggi c'è la più bella darsena di tutto il territorio comunale, per inciso, oggi si parla di investimenti sostenibili, quella darsena, al contrario di TUTTE le altre è realizzata quasi interamente in legno (pensi lei che razza di "verdi") c'erano con Guarnieri, Lo scherzetto di Rossi e dei suoi colleghi ci è costato due milioni di euro, per inciso c'è un procedimento in corso della corte dei conti su questa cosa. Se Rossi vuole smentirmi siamo qui quando vuole, ovviamente davanti ad una telecamera. Per quanto riguarda la Bellanova ma come può confrontarla con Rossi? Vada a guardarsi il curriculum, perda due minuti e vada a leggerselo (capisco che documentarsi è fatica ed è più facile bersi le balle che propina certa gente) AVERCENE donne come la Bellanova, Rossi anche se avesse 10 lauree non peserebbe L'UNGHIA di quella donna.
EliminaSe Rossi è stato nell’Amministrazione Guarnieri ai tempi del contenzioso con la S. Felice, finito amaramente per il comune, la responsabilità principale è di Guarnieri, sindaco pro tempore, non certo di Rossi.
EliminaCome, secondo me, l’artefice principale che ha consentito l’insediamento del GPL, è di Tiozzo Romano Pagio, massimo esponente di CL catapultato a sindaco di Chioggia dal trampolino della Camera di Commercio, in ottimi rapporti con ASPO (costola della camera di commercio). Eppure nessuno si sognerebbe di attribuire le sue scelte ai consiglieri comunali che costituivano la sua maggioranza.
Tornando alla responsabilità di Guarnieri, c’è da precisare che il caso si è riaperto nel maggio 2016 quando l’ex sindaco Guarnieri ha scoperto che in fase di discussione al Consiglio di Stato il Comune non si era difeso, “dimenticando” di produrre un documento che avrebbe potuto ribaltare la sentenza. Il documento era un atto di transizione del 2001 tra amministrazione e società che prevedeva la rivisitazione del piano particolareggiato e impegnava le parti a spegnere qualsiasi contenzioso.
La darsena S. Felice, come lei dice, “realizzata quasi interamente in legno”, non è stata una scelta ecologista dei fratelli Tiozzo (titolari della darsena), ma una prescrizione delle norme attuative del Piano Particolareggiato cui hanno dovuto sottostare se volevano realizzare la darsena. A proposito, quel piano particolareggiato imponeva la realizzazione di un parcheggio a due piani, uno interrato e uno a raso. Dopo venti anni, solo adesso si vede una struttura metallica, ma di due piani fuori terra e l’interrato è sparito, suppongo per una variante urbanistica che di certo non ha danneggiato economicamente la darsena.
E diamo a Cesare quel che è di Cesare. Bisogna plaudire chi investe a Chioggia, tutti, indistintamente.
E' vero infatti l'ho sempre detto: la responsabilità politica sta in capo a Guarnieri, era lui il sindaco, ma chi ha orchestrato quella vergognosa campagna contro la realizzazione della darsena è stato Rossi e i suoi "verdi" (per niente verdi) che hanno OBBLIGATO l'amministrazione a quelle scelte di cui abbiamo visto i risultati, ma non è l'unica volta che Rossi è i suoi hanno sollecitato campagne IDIOTE sono di fatto i responsabili di non aver fatto realizzare il termovalorizzatore (la copia era in centro a Vienna) oggi abbiamo una bolletta di svariati milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti che sarebbe stata molto più leggere se avessimo avuto un nsotro impianto. Insomma Rossi e altri, che hanno pure la faccia di bronzo di autoproclamarsi "amanti" della nostra città hanno solo combinato DANNI ENORMI. per quanto riguarda quel documento con tutto il rispetto di Fortunato Guarnieri che, a mio avviso, è stato probabilmente il miglio sindaco che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni (con tutti gli errori che ha fatto - ne facciamo tutti) quel documento a cui tu accenni non credo abbia alcun valore in quanto, come ho già scritto più volte, quell'accordo con la società Porto San felice non è stato rispettato dal comune , la licenza a costruire allora fu rilasciata da un commissario ad acta. Usa la logica: facciamo l'accordo che mi lasci costruire ma poi la licenza la concede il commissario secondo te chi NON ha rispettato l'accordo? Siamo stati fortunati che i Boscolo hanno non hanno continuato le cause aspetta che arrivi quella della socogas.... il risarcimento della San felice sarà il minimo.... e secondo te la responsabilità morale di chi è?
EliminaE’ doveroso precisate che il commissario ad acta è stato nominato dalla Regione Veneto, su richiesta della S. Felice.
EliminaUna volta nominato il commissario, lo stesso è arrivato a delle decisioni. Ciò non toglie che l’accordo fra il Comune e la S. Felice ci sia stato.
I fratelli Contadin, non sono stupidi e se si sono fermati là significa che gli è andata bene e non avevano nessun interesse a scoperchiare scomodi “altarini”.
I fratelli contadin che conosco da almeno 45 anni, Marco è sposato con Antonella che abitava a 50 metri da casa mia, sono grandi lavoratori e se non hanno continuato con ulteriori richieste danni è semplicemente perché sostanzialmente sono persone semplici ed erano stra stufi di passare per tribunali. Questa è una mia opinione assolutamente soggettiva invece per quanto riguarda SOCOGAS è una situazione ben diversa e temo, spero di sbagliarmi, che al contrario continueranno le loro azioni risarcitorie con tutte le conseguenze negative per il nostro comune.
Elimina-e , a oggi, di tasca sua, non ci ha rimesso un euro..io spero vivamente che la socoga chieda i danni anche a lui.
RispondiEliminaQualcuno che nel 2015 capeggiava l’Amministrazione comunale diceva che le partite si svolgono in due tempi. Il primo tempo se l’era aggiudicato la Soccogas avendo ottenuto il Decreto per l’autorizzazione dell’impianto, ma il secondo tempo mancante delle autorizzazioni per la messa in finzione dello stesso diceva che era ancora tutto da giocare.
RispondiEliminaAdesso praticamente siamo alla fine di questo secondo tempo e penso che nemmeno i supplementari basteranno a battere gli avvocati della Socogas.
A quel capo dell’amministrazione di allora (che fra l’altro è praticamente sparito dal Consiglio Comunale) chiederei umilmente lumi.
Grazie dell’ospitalità.
E' vero l'ex sindaco Casson diceva queste cose mentre Rossi diceva altro fatalità però dopo che ANCHE il consiglio di stato a Roma diede ragione alla socogas TUTTI, ma proprio tutti ripresero lo stesso ragionamento di Casson da Di Maio, a Rossi all'amministrazione comunale. Beninteso, io non so proprio dire se ci sono effettive possibilità di fermare tutto, magari anche ci sono, ma sicuramente non con i metodi di Rossi che cmq non ne ha né le competenze né la minima capacità. L'unica "capacità" è che è "attrezzato" per questo genere di "battaglie" sa bene come insinuare, come sfruttare le paure della gente, lo conosciamo bene, lo abbiamo visto all'opera in passato e soprattutto abbiamo visto i risultati.
EliminaLa verità è che è questione di allenatori...
Eliminarisposta per andrea comparato - 17 settembre 2019 10:10
EliminaLei è proprio ossessionato da Rossi, al pari di Masiero direi.
Che c’entra Rossi con Casson?? Il primo (Rossi) ai tempi dell’Amministrazione Casson, nemmeno era in Consiglio Comunale, ma soprattutto del GPL non ne ha mai parlato. Successivamente, dopo la campagna elettorale delle amministrative perse da Casson è nato il comitato capeggiato da Rossi.
C’è stato anche qualche scontro fra i due in Consiglio Comunale aperto, ma solo durante l’Amministrazione grillina.
La sua antipatia nei confronti di Rossi, pari alla simpatia nei confronti di Casson, le fa mischiare le carte, confondendo e assommando le capre con i cavoli.
Guardi faccio un lavoro che mi sono inventato, ricevi TUTTI i giorni, ma proprio tutti i giorni decine di manifestazioni di stima da parte di svariatissimi tipologie di persone, come età, sesso, colore politico, professione. Non c'è NULLA che mi ossessioni il massimo che mi si può contestare è che potrei essere leggermente più moderato (forse) ma siccome tutte queste situazioni le ho viste e siccome assisto al DISASTRO a cui stiamo andando incontro i cui protagonisti hanno già un'ampia (e conosciuta) storia mi è difficile dire le cose con...delicatezza. Ci sono molte altre cose che alimentano la mia irritazione nei confronti di questi soggetti, per carità, potrei fregarmene...potrei anche stare alla finestra purtroppo ho questo carattere, in vita mia non sono mai stato indifferente alle cose... sono fatto così. Aspetta che le cose andranno come ho predetto e allora vedrai veramente se sono "ossessionato" o meno.
EliminaIo penso che i lumi non vadano chiesti all'ex sindaco.
RispondiEliminaDopo il linciaggio politico mediatico ha fatto la sua parte con gli esposti, chiudendosi in un riserbo dignitoso in attesa della verità.
I lumi vanno chiesti a chi ha ignorato forse volontariamente valutazioni e suggerimenti suoi e l'unica via mai praticata in questi anni: quella del piano regolatore del porto.
I lumi vanno chiesti a chi ha voluto giocare il secondo tempo con un allenatore diverso e invece di pensare alla squadra avversaria (Roma e l'impianto) si è divertito a cercare tra i compagni di squadra il responsabile degli errori del primo tempo, sprecando buona parte dei secondi 45 minuti.
Forse il vecchio allenatore avrebbe iniziato subito a fare quello che si è fatto dopo e tardi e male in tre anni e mezzo SPRECATI.
I lumi vanno chiesti a chi ha lasciato giocare solo la squadra avversaria senza neppure scendere in campo. Soprattutto bisognerebbe chiedergli PER QUALE SCOPO.
Mi direte che sono di parte: FINALMENTE un commento decente
EliminaRisposta per andrea comparato (17 settembre 2019-10:03)
RispondiEliminaIo l’ho guardato il curriculum del neo ministro sig.ra Bellanova e non ci trovo nulla di esaltante:
- Bracciante agricola in Puglia dall' età di 14 anni, a soli 15 la Bellanova aveva già smesso di lavorare, per entrare nel sindacato come capolega della federazione dei braccianti della Cgil nella Camera del Lavoro della sua città, Ceglie Messapica. A 20 anni, era già coordinatrice regionale.
Dove la conoscono bene, non la votano, infatti è arrivata in Senato grazie al listino bloccato del proporzionale, ripescata nella rossa Emilia-Romagna dopo essere stata battuta nel collegio nominale di casa sua. Il nuovo ministro all'Agricoltura, signora Teresa Bellanova, deve tutto alla Cgil, e in particolare alla ex ministra Fedeli, la titolare dell'Istruzione con la terza media, anche lei ras della Cgil, la quale le ha spianato la strada tra i compagni lavoratori, forse per la simpatia dovuta al fatto che le due condividono il medesimo titolo di studio.
Mi sa che non lo hai guardato in modo molto superficiale, leggi con più attenzione.
EliminaInfatti non l’ho guardato in modo superficiale, ma con concentrazione e riflessione.
EliminaCi sono degli ottimi oculisti, non ti devi vergognare sono in grado di aiutarti.
EliminaQuando scrivi “non lo hai guardato in modo molto superficiale”, significa il contrario, che l’ho guardato. Quel NON deve essere tolto.
EliminaQuindi non è questione di OCCHIALI, ma di SAPERE SCRIVERE IN ITALIANO.
Pensavo ci arrivassi da solo, ma mi sbagliavo.
Guarda avere problemi con la vista non è un problema, oltre agli oculisti, posso leggertelo io, senza che ti nascondi dietro l'anonimato ci troviamo davanti ad una telecamerina ti leggo tutto io.... siccome mi sembra, magari sbaglio, che tu sei il classico leone da tastiera a parte qualche altro commento anonimo, non farai altro. Concordo con te non è questione di occhiali ma di attributi, che tu noi hai di sicuro. Ciao
Elimina