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martedì 17 dicembre 2019

CONSIGLIO COMUNALE, PASSA L'ACCORDO CON L'AUTORITÀ PORTUALE. POLEMICHE IN AULA, MA È STATO AFFIDATO LO STUDIO PER LA VIABILITÀ AI SALONI

Si è rischiata la bagarre, ieri pomeriggio in consiglio comunale, quando era in trattazione l'accordo di programma tra il Comune e l'Autorità Portuale di Sistema riguardo la definizione delle competenze operative e decisionali in vari luoghi della città, tra cui punta Poli, Val da Rio e l'isola Saloni. Proprio il comitato tra i residenti di quest'ultima ha animato la platea: circa 50 abitanti del quartiere si sono presentati con cartelli stampati che recitavano "no mercato ittico ai Saloni", anche se il tema in sé non fa parte dell'accordo.
I cartelli sono stati esposti anche dai banchi di alcuni esponenti dell'opposizione, mentre l'assessora all'urbanistica Alessandra Penzo li ha attaccati accusandoli di fomentare la strumentalizzazione dei residenti stessi: «Oggi non si discute del mercato ittico ai Saloni - ha detto Penzo - ciononostante nell'androne di casa mia, che abito nell'isola, domenica mattina è comparso un manifesto che annunciava una raccolta di firme in dissenso rispetto a quell'intenzione, invitando le persone a partecipare alla "riunione" di oggi in quanto si sarebbe trattato di quel trasloco. Ma con ogni evidenza non è così». L'assessora si è rivolta a Mattia Boscolo Chiodoro, presidente del comitato, invitandolo a prendere contatti: «È venuto una sola volta a parlare con me, credo sia tra gli artefici di questi "messaggi" nei condomìni».
Alessandra Penzo è poi entrata nel vivo dell'accordo, che il consiglio comunale ha poi approvato con i 14 voti favorevoli della maggioranza stellata (la minoranza era uscita per proteste): «L'intesa è propedeutica al nuovo Piano Regolatore Portuale, e riteniamo plausibile l'arrivo di una nave da crociera ogni due giorni». A chi invoca un'area verde in luogo dell'ex cementificio, l'esponente della giunta ricorda come la zona dal 2004 sia interessata da un Piruea a carattere residenziale, che contemplava un condominio da 400 appartamenti».
A niente sono serviti i tentativi di prendere tempo, scorporando il provvedimento, e metterlo in attesa come hanno fatto altri enti tra cui il Comune di Venezia: il rinvio ipotizzato da Beniamino Boscolo non è passato in aula, e così il M5S ha avuto campo libero nel dare mandato al sindaco Alessandro Ferro di firmare il documento assieme al presidente dell'Autorità Portuale, Pino Musolino. Gli emendamenti presentati non sono stati ritenuti ammissibili. Alla popolazione che invocava comunque una differente viabilità, l'assessora Penzo ha annunciato di aver affidato ieri stesso l'incarico per lo studio di pre-fattibilità dell'ipotesi mercato e della doppia viabilità commerciale e residenziale, anche a prescindere che poi il mercato venga spostato oppure no.

7 commenti:

  1. Entriamo nel merito squisitamente tecnico.
    Attualmente il mercato ittico all’ingrosso insiste su un’area di 11.000 mq.
    Se si volesse spostarlo ai Saloni, l’area ex portuale interessata (stralciando le banchine nord e l’area circostante) sarebbe di 17.000 mq.
    Quindi apparentemente il mercato ittico ai Saloni, ci dovrebbe comodamente stare. Apparentemente, ripeto, perché da tale area si deve stralciare quella per una nuova viabilità, cioé una nuova strada che minimo comporterà una detrazione di 4.000 mq.
    Restano quindi a disposizione per il nuovo mercato ittico mq. 13.000, quindi pressappoco quella attuale, senza possibilità di ampliamento. A meno che non si incorpori l’area dell’ex cementificio. Ma questa tutta un’altra storia.

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  2. C'è un fatto non da poco conto da valutare. Il mercato ittico nella posizione dove è attualmente è fonte di un disagio ENORME per tutta la città. I mezzi pesanti passano per i centri di Sottomarina e, spesso e volentieri, anche per il centro storico. Ai saloni, certamente con una viabilità rivista profondamente, non solo si sposterebbe DEL TUTTO questo disagio ma si liberando l'area attuale del mercato ittico la si potrebbe riqualificare come zona dedicata ai parcheggi. Si potrebbero E-L-I-M-I-N-A-R-E totalmente le auto dal centro storico di Chioggia, le calli sgombre, più auto. Sarebbe un nuovo rinascimento per Chioggia e Sottomarina, avremmo turismo tutto l'anno. Un'azienda, una città una comunità non può essere legata a chi pensa che il top della vita sia avere l'auto sotto il sedere come diritto acquisito. Bene che un'amministrazione, non mi frega un fico secco, se grillina bianca rossa o nera si prenda la responsabilità (io direi il merito) di fare (finalmente) una scelta coraggiosa.

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  3. Levare il mercato ittico in un centro abitato per spostarlo in un altra zona dove gli abitanti per 30 anni hanno visto camion in fila per una vita ma questo non lo possono sapere chi è venuto ad abitare adesso è una vergogna secondo il mio punto di vista mio padre povera anima si è sempre combattuto perché il porto e il mercato ittico fossero spostati si ma in una zona lontano da case e famiglie comunque lo sappiamo come sempre chi ha la poltrona decide senza ascoltare mai i cittadini grazie di cuore per questo.

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  4. Abbiate pazienza, ma non ci capisco più nulla.
    Io abito ai Saloni ed ho votato i 5 stelle proprio perché nel loro programma, a contrasto del Piano Regolatore vigente, c’era lo spostamento del mercato ittico in Val da Rio, anziché ai Saloni.

    A riprova di quanto detto, riporto il PROGRAMMA ELEZIONI COMUNALI 2016 – movimento 5 stelle:
    - punto 4.3 Pesca: NUOVO MERCATO ITTICO ZONA VAL DA RIO (località Punta Colombi) con finanziamenti europei, concentrando così nello stesso luogo del mercato all'ingrosso, organi di controllo, capannoni delle varie ditte per la lavorazione del prodotto locale e del prodotto importato e oggetto di lavorazione prima della vendita;

    Le motivazioni dello spostamento del mercato ittico da sito attuale elencate da Comparato sono condivisibili, ma perché si è cambiata idea da Val da Rio ai Saloni. Eppure vari comunicati all’inizio della tornata amministrativa confermavano quanto previsto dal programma. Cosa è cambiato?? Non sarà che da Roma i ministeri e i politici 5 stelle danno per certa oramai la messa in funzione dell’impianto GPL in val Da Rio??
    Il sindaco Ferro sulla questione non apre bocca, il vice sindaco è muto, l’assessore alle partecipate Stecco si gira dall’altra parte. Cosa è successo??

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    1. Non c'è MAI stata la possibilità di spostare il mercato ittico all'ingrosso in Val Da Rio in quanto le norme non lo consentono non è possibile che un mercato di generi alimentari possa operare confinante con un porto commerciale che produce polveri e gas che certamente non possono convivere con gli alimenti. Purtroppo questa possibilità è stata più volte ventilata sia per la mancanza di esperienza amministrativa da parte dei 5 stelle (e non solo da loro) sia per la strumentalizzazione effettuata da Roberto Rossi del comitato no gpl che allo scopo di alimentare il terrorismo contro l'impianto di gpl ne ha fatto le fondamenta delle BALLE che ha messo in piedi non tanto per allontanare l'impianto ma solo per resuscitare polticamente dalla tomba in cui era finito lui e il suo gruppetto di incapaci.

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    2. Resta il fatto che i 5 stelle hanno gabbato i residenti dei Saloni e, in definitiva, gran parte della città. Alle prossime elezioni, col cavolo che avranno il mio voto.

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    3. Non sono un sostenitore dei grillini ma non mi sembra proprio sia così.

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