L'amministrazione comunale di Chioggia nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere la convocazione di una nuova conferenza di servizi in materia di deposito gpl. Sul tavolo ci sono le difformità riscontrate rispetto al progetto dell'impianto, autorizzato con decreto interministeriale del maggio 2015, per cui il settore Urbanistica del Comune ha aperto un procedimento per abuso edilizio in data 9 maggio 2018. Tra le difformità più rilevanti è stata riscontrata ad esempio la dimensione della struttura a tronco di piramide che sovrasta i serbatoi di gpl, che ha una base di 34,45 x 76 metri anziché di 29,75 x 59,43 metri; oppure la collocazione delle basi di carico delle autobotti e il loro ingombro massimo (30 x 31 metri invece di 24 x 24 metri). Anche la palazzina degli uffici e servizi differisce per la posizione del sedime e le dimensioni in pianta (15 x 10 metri invece di 12 x 5).
«Gli uffici dei Controlli Edilizi si sono subito attivati per capire se queste variazioni siano compatibili con il progetto originario – commenta il vicesindaco Marco Veronese – poiché ci sono difformità non da poco, per esempio le dimensioni del sarcofago, che sono legate alla quantità di gpl stoccato. Inoltre il deposito non è conforme al piano regolatore del porto, come ha rilevato la Capitaneria. Con questa lettera chiediamo al Ministero di indire una nuova conferenza di servizi per riesaminare la legittimità e l'opportunità dell'opera realmente in costruzione». Nel 2015 il Ministero ha definito «strategico» l'impianto in questione.
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