Il presidente di ASCOT, Giorgio Bellemo, esprime le proprie perplessità in merito alla modifica del regolamento di polizia urbana per la civica convivenza, approvato oggi dal consiglio comunale di Chioggia, secondo il quale le attività economiche che non fossero in regola con il pagamento di tributi comunali, plateatici e TARI verranno avvertite per mettersi in regola, poi scatterà la sospensione o addirittura la revoca della licenza. «Sono contrario alla repressione preventiva - esordisce Bellemo - e viene da chiedersi se chi abita nella casa ATER e non paga la Tari riceve poi uno sfratto esecutivo. Ci sono già tanti esercizi chiusi, constato che ad esempio a Cona le imprese vengono aiutate, qua no». Nel ragionamento del presidente dei concessionari balneari, «se ci sono problemi di pagamento del dovuto, possono essere anche dovuti a difficoltà incontrate temporaneamente dalle imprese. Altrimenti non si spiegherebbero i rimedi alle "cartelle pazze", la rottamazione delle tasse comunali per cui il governo si è posto il problema di solvibilità. Se mi chiudi il negozio, come trovo i soldi per pagarti? Io sono per la prevenzione, non per la repressione».
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