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mercoledì 20 dicembre 2017

VARCO AL DEPOSITO GPL, IL VICESINDACO: “COSTA BIOENERGIE HA ESPRESSO SOLO UNA MANIFESTAZIONE D'INTERESSE, NIENTE RICORSO PER ORA”

Nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri, il vicesindaco Marco Veronese ha risposto alla consigliera Romina Tiozzo che il Comune non ha un titolo per fare ricorso al TAR avverso la richiesta di occupazione anticipata da parte di Costa Bioenergie riguardo il nuovo varco al deposito gpl di Val da Rio, ma può sollecitare la Capitaneria di Porto, come ha fatto tante volte. In sede di conferenza dei servizi -ha detto Veronese- è stata discussa una planimetria che comprende anche il varco in questione, quindi secondo il vicesindaco realizzare opere su quell'area per Costa Bioenergie è lecito. Alla polizia locale che ha chiesto informazioni sui lavori, i tecnici della Socogas hanno esibito il decreto ministeriale autorizzativo.
Veronese prosegue nel raccontare la cronistoria del varco: «Nel 2008 il Comune ha ricevuto in concessione dalla Capitaneria di Porto il tratto di via Maestri del Lavoro. La concessione scadeva nel 2011, il Comune ha richiesto un nuovo rinnovo con scadenza 2014. Nel 2015 A.S.Po. chiede alla Capitaneria una concessione nella stessa area con scadenza 2018. Il 18 novembre scorso, Costa Bioenergie formula una manifestazione d'interesse, l'autorità portuale la rende pubblica: ma ad oggi non ha rilasciato alcun titolo a Costa. Il Comune invia le proprie osservazioni tramite l'ufficio urbanistico». Il vicesindaco Veronese esclude la possibilità di addivenire a un ricorso: «Non possiamo farlo contro una manifestazione d'interesse. Quando si arriverà a un'istruttoria, o venisse rilasciata una concessione, potremo impugnarla».

8 commenti:

  1. Quel Decreto Interministeriale n. 17407 del 26-05-2015 che autorizza l’impianto GPL HA TITOLO EDILIZIO SOLO ALL’INTERNO DELL’AREA PORTUALE, anche se come abbiamo visto manca il parere VINCOLANTE della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna.
    Quel Decreto NON VALE all’esterno della stessa area portuale.

    La Socogas, anche se dovesse avere la concessione demaniale dell’area per la costruzione della bretella stradale, deve procedere con la richiesta di permesso a costruire, come fanno tutti i comuni cittadini. Quindi dovrà avere il via libera del comune e successivamente il via libera dalla Commissione di Salvaguardia.

    Quindi, già in sede della recente conferenza dei Servizi, il vice sindaco Marco Veronese o chi per esso presente in conferenza, doveva DA SUBITO CONTESTARE IL TITOLO EDILIZIO che per quell’area è nullo. Presumo che invece avrà fatto scena muta.

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    1. Perdonami, se fosse vincolante, come dici tu , avrebbero fermato i lavori, al contrario non hanno fermato un fico secco. Avevano solo sequestrato il primo varco perché era stato allargato il varco pre-esistente. Premesso sempre che se fosse stato fatto da un'altra parte sarebbe stato meglio ma la storia è che si sarebbe dovuto fermare PRIMA il rilascio delle autorizzazioni e non dopo quasi tre anni. Il minestero dello sviluppo autorizza un'attività strategica per l'italia e adesso lo ferma? A me sembra una cosa del tutto inverosimile. L'unica strada che potrebbe essere percorsa sarebbe quella della magistratura se la socogas avesse fatto qualche cosa di illegale non mi sembra però che questa gente, imprenditori che operano in questo settore da oltre 50 anni siano degli avventurieri la mia impressione è di gente seria che fina dal primo momento hanno operato per realizzare quell'impianto.

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    2. Guarda che il TAR deve ancora emettere la sentenza definitiva su qui sigilli messi dalla cap. di Porto al cantiere. Lo so che il TAR se la prende comoda e per questo è stato sollecitato dal Consiglio di Stato a darsi una mossa senza aspettare l'ottobre del 2018, data in precedenza fissata da TAR. Nei prossimi mesi si spera di avere la sentenza definitiva.

      C’è poi la Procura di Venezia che ancora indaga …..e lì c’è il penale, vedremo gli sviluppi.

      Per quanto riguarda Socogas, saranno anche gente seria, ma alla conferenza stampa tenuta recentemente a Mestre, oltre che minacciare la cittadinanza chioggiotta, hanno anche dichiarato fatti imprecisi che andrebbero attentamente vagliati.

      Comunque questo non cambia di una virgola quanto detto sulla bretella stradale,

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    3. Non è vero che hanno minacciato i chioggiotti, hanno minacciato, su provocazione di una persona, di perseguire legalmente chi utilizza e usa notizie palesemente false, mi sembra assolutamente giusto da parte di chi fino a prova contraria ha operato nell'assoluta legalità. Vorrei vedere te se venissi malfamato, inoltre da quello che mi ricordo di diritto che ho studiato a ragioneria la minaccia è la promessa di un male ingiusto, se io ti prometto di denunciarti perché mi diffami non è una minaccia è far valere i propri diritti. A oggi la socogas ha vinto tutto, questa è la realtà delle cose, vedremo cosa dirà il consiglio di stato. Che sia possibile che una parte dello stato dia torto ad un'altra parte dello stato? A me sembra fantascienza.

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    4. La Socogas tramite il suo avvocato Massimo Rutigliano ha minacciato, eccome se ha minacciato chiunque allarmi la cittadinanza che per loro (e solo per loro) dovessero essere ingiustificati.

      Relativamente alle imprecisioni che la Socogas ha detto in conferenza stampa :
      “Il GPL ha un pregio ambientale rilevante” dice Socogas. Nessuno lo mette in dubbio, ma è il sito dell’impianto che lo re nde incompatibile con l’ambiente lagunare veneziano che è patrimonio dell’umanità sin da 1987

      “la verifica della sicurezza con le sovrintendenze”. Forse hanno chiesto qualche cosa per la sicurezza dell’impianto, ma non sono certamente in possesso dell’autorizzazione della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.

      “lo stesso Comune di Chioggia nelle sedi preposte ha sempre espresso parere favorevole al progetto”. Mai il comune di Chioggia ha approvato il progetto del GPL. C’è stata solo quella conformità urbanistica del sito firmata dal Dirigente arch. Mohammad. E quel documento certamente non ha approvato il GPL.

      “l’area su cui sta sorgendo il deposito era stata già precedentemente scartata come nuova collocazione del mercato ittico”. Il comune di Chioggia non ha scartato un tubo. E’ stata A.S.Po. a porre il veto perché c’era già in ballo la concessione a Socogas per fare l’impianto GPL.

      Queste le inesattezze, se così le vogliamo benevolmente chiamare !

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    5. ero presente, per me non è stato così.

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    6. I virgolettati sono stati ricavati dalla registrazione video dagli interventi di : avv. Dario Soria, avv. Massimo Rutigliano, amministratore unico di Costa Bioenergie Renzo Zucchi.
      Se vuoi, per completezza, ti passo la trascrizione integrale degli interventi summenzionati.

      Un’altra volta stai più attento.

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  2. Manca l'intervento precedente , quello di Rossano Boscolo Gioacchina, che non ho messo che ha provocato quelli della socogas.... e loro gli hanno risposto

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