Dopo che il sindaco Ferro aveva annunciato l'accordo raggiunto con i dipendenti comunali per porre fine alla vertenza riguardo agli incentivi nelle remunerazioni, i sindacati CGIL e CISL -che pure avevano indetto l'assemblea dei lavoratori assieme a UIL e alle RSU- hanno fatto marcia indietro e organizzato un referendum interno, disertato dalla maggioranza degli aventi diritto al voto. Flashback: a fine novembre gli impiegati hanno deciso di terminare l'agitazione a seguito di un voto che a maggioranza aveva dato il via libera alle sigle sindacali per sottoscrivere l'accordo offerto dall'amministrazione. Non rispettando gli esiti di questa risoluzione, la CGIL e la CISL della Funzione Pubblica hanno indetto una consultazione partecipata solo da una novantina dei 230 aventi diritto: di questi, 81 i voti contrari all'accordo. Ben 140 quindi coloro che non si sono presentati alle urne avendo già deliberato in precedenza. È comunque intenzione delle rappresentanze dei lavoratori riaprire il tavolo già a gennaio -e non in autunno- per riuscire a recuperare nel 2018 ciò che non hanno potuto ottenere nell'anno che va a chiudersi, ovvero i fondi nel capitolo progetti anziché in quello di riduzione della spesa. Vale notare che comunque i dipendenti non hanno perso niente in termini economici, essendo state mantenute le retribuzioni precedenti.
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