giovedì 7 dicembre 2017
APPELLO UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE AL CAPO DELLO STATO PER ANNULLARE L'AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE AL DEPOSITO GPL
L’amministrazione comunale all’unanimità si appella al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’autorizzazione interministeriale n. 17407/2015 che autorizzò la costruzione del deposito di gpl in Val da Rio a Chioggia. La lettera inviata oggi fa seguito all’atto di indirizzo votato all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale del 28 novembre scorso. «Si tratta dell’ennesimo atto dell’amministrazione per provare a bloccare la costruzione del deposito», commenta il vicesindaco Marco Veronese. «Sappiamo benissimo che sarà una manifestazione di intenti la quale difficilmente produrrà atti concreti, ma è necessario assolutamente formalizzare tali volontà, tra l’altro unanimi da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio».
Argomenta il vicesindaco: «Nella lettera chiediamo un incontro preventivo con il Presidente e con i Ministri alle Infrastrutture e ai Beni Culturali, per far comprendere nel dettaglio l’incompatibilità dell’ambiente lagunare e del centro urbano di Chioggia con il sito individuato per il deposito di gpl. Tra l’altro era già stata inviata richiesta ai ministri citati, ma senza aver ricevuto ad oggi nessun riscontro». Nel frattempo sono stati avviati dei lavori per la costruzione di un nuovo accesso carrabile al deposito Gpl, sono in corso verifiche se la società Socogas -che ieri ha spiegato il proprio punto di vista in una conferenza a Marghera- ha la disponibilità dell’area per la realizzazione dell’intervento.
Argomenta il vicesindaco: «Nella lettera chiediamo un incontro preventivo con il Presidente e con i Ministri alle Infrastrutture e ai Beni Culturali, per far comprendere nel dettaglio l’incompatibilità dell’ambiente lagunare e del centro urbano di Chioggia con il sito individuato per il deposito di gpl. Tra l’altro era già stata inviata richiesta ai ministri citati, ma senza aver ricevuto ad oggi nessun riscontro». Nel frattempo sono stati avviati dei lavori per la costruzione di un nuovo accesso carrabile al deposito Gpl, sono in corso verifiche se la società Socogas -che ieri ha spiegato il proprio punto di vista in una conferenza a Marghera- ha la disponibilità dell’area per la realizzazione dell’intervento.
2 commenti:
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Ancora con l’appello al Presidente della Repubblica. Ma se è stato fatto un apposito RICORSO presentato proprio dall’Amministrazione chioggiotta allora vigente che non è stato nemmeno preso in considerazione dall’avvocatura di Stato, figuriamoci cosa potrà sortire una semplice lettera.
RispondiEliminaInvece, per quanto riguarda la bretella stradale di cui si sta discutendo in questi giorni, si devono fare alcune considerazioni.
Tale bretella, che l'avvocato Massimo Rutigliano in conferenza stampa di ieri 06-12-2017 svoltasi a Marghera ha detto che è parte integrante del progetto di cui al Decreto Interministeriale e che quindi anch’essa ha titolo edilizio, non tiene conto di un fatto essenziale.
Il Decreto autorizzativo l’impianto GPL che il Ministero ha potuto emanare riguarda l’area all’interno del perimetro portuale, ma la bretella stradale ricadendo al di fuori di tale area, deve assoggettarsi all’iter delle norme urbanistiche comunali.
Spetta quindi al comune rilasciare il Permesso a Costruire su istanza della richiedente Socogas. Il comune trasmetterà poi la pratica alla Commissione per la Salvaguardia di Venezia esprimendo il proprio parere, affinché a sua volta la Salvaguardia esprima il proprio parere vincolante.
Preciso che nel PRG comunale non è prevista alcuna bretella.
Quindi il boccino adesso, per quanto riguarda la bretella, c’è l’ha in mano l’Amministrazione comunale. Vedremo se in quest’occasione saprà farsi valere. Non vorrei facesse la stessa fine del provvedimento per l’annullamento in autotutela della conformità urbanistica, lasciato cadere per viltà.
(boscolo)
Il comitato deve smetterla: se il turismo morirà sarà a causa dell'allarme sociale che ha creato. Questa cosa è un boomerang per la città! Basta! Smettetela! Fate campagna elettorale in altro modo, non sulla pelle della città.
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