Chioggia Azzurra ha testimoniato stamane, con cospicue testimonianze videografiche, la drammatica situazione del litorale di Isolaverde dopo le mareggiate dei giorni scorsi. Vento e pioggia hanno fatto sì che il materiale preparato per il ripascimento venisse portato via dalle acque, e che fossero addirittura intaccate le strutture degli stabilimenti balneari. «È una costante, ormai siamo costretti a ripetere sempre le stesse cose», esordisce Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari di ASCOT.
«Gli interventi leggeri -continua Bellemo- sono in capo agli operatori, ma qui si tratta invece di un problema ambientale forte, e non può venir meno l'intervento delle amministrazioni a tutti i livelli». Il presidente di ASCOT nota come «non partono gli interventi strutturali. Quelli “soft” nascono male e finiscono peggio, sono soldi buttati letteralmente in acqua». Di qui l'appello al Comune di Chioggia: «Quali iniziative prende a livello regionale? Mi pare ci sia molta disattenzione attorno alla questione. Mentre per altre vicende la consigliera Erika Baldin è molto attenta -penso all'applicazione della direttiva Bolkenstein per gli ambulanti, sulla quale ho la sua stessa posizione- non vedo analogo impegno per la difesa del litorale».
Bellemo rimarca come «soffre tutta la costa, ma Chioggia e Isolaverde più degli altri luoghi». Quindi «L'amministrazione comunale deve farsi sentire vigorosamente in sede regionale, perché il problema è grave e vanno messe in campo tutte le azioni». Duro infine il giudizio di Giorgio Bellemo riguardo l'attività della giunta: «Un anno e mezzo di lenta agonia, non vedo azioni mirate né a difendere l'ambiente né i posti di lavoro. È triste ma è così».
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