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domenica 28 luglio 2019

PONTI COMUNALI AMMALORATI, CI VORRÀ PIÙ DI UN ANNO PER INIZIARE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

Almeno un anno per la posa della prima pietra nel rifacimento dei ponti comunali più disastrati. È la stima dell’architetto Marco Marangon, referente dell’ufficio Manutenzioni del Comune di Chioggia, enunciata lo scorso giovedì 25 luglio durante una seduta della IV commissione consiliare, chiesta dalle opposizioni proprio per conoscere tempi e modi degli interventi al ponte sul canale Novissimo, ai due che attraversano il canale Fossetta e al cavalcavia di Borgo San Giovanni. In queste opere sono state rilevate le criticità più urgenti rispetto a una verifica iniziale sopra 62 ponti e la successiva scrematura relativa a 19.

Alla seduta era presente l’ingegner Raffaele Fuser dello studio T14, che ha confermato come nel tempo non ci sia stata l’adeguata manutenzione di queste strutture: «Il degrado è legato alla vita di ogni ponte, che necessitava di interventi a lungo procrastinati. Come del resto avviene quasi dappertutto, con il rischio di deteriorare aspetti che potevano essere prevenuti». Il suo collega Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune, attende il progetto esecutivo da parte dello studio VKA di Mestre, che suggerisce di demolire il ponte piccolo sulla Fossetta (chiuso da tempo al traffico veicolare) anziché ristrutturarlo, in quanto presenta carenze ben più gravi rispetto agli altri collegamenti analizzati, tra loro omogenei.
L’architetto Marangon ha quindi tracciato la road map: se attorno a ferragosto verrà consegnato il progetto definitivo, con i successivi 15 giorni per l’approvazione, a settembre sarà firmata la determina a contrarre. Poi l’indagine di cantiere, e prima dell’arrivo dell’inverno l’approvazione del progetto definitivo, che diventerà esecutivo entro marzo 2020: da quel momento sarà diramata la gara d’appalto, e appunto a settembre del prossimo anno il via ai lavori su alcuni dei ponti. Chiaramente non tutti assieme, perché altrimenti si rischierebbe di bloccare ogni accesso alla città: gli interventi costeranno circa 5 milioni. Diverso è il discorso relativo al ponte Nicolò de’ Conti (detto del Musichiere), in quanto di competenza non già comunale, bensì dell’Autorità Portuale di Sistema per l’Adriatico settentrionale.
Critiche comunque le minoranze: Montanariello (PD) si chiede «se la legge di bilancio dice che si possono stanziare soldi, previo progetto di massima e studio di fattibilità, perché non sono stati stanziati almeno per la Fossetta?», mentre il leghista Dolfin teme che il Comune «stia buttando i soldi dalla finestra. Perché dare l’incarico da 40mila euro a un’altra impresa allo scopo di computare i calcoli del cemento armato al ponte piccolo sulla Fossetta, se ha deciso di buttarlo giù? E non è ancora stato chiesto il parere degli enti sovraordinati, come la Soprintendenza. Presenterò quindi un esposto alla Procura della Repubblica».

1 commento:

  1. Suggerisco all’Amministrazione pentastellata, al fine di accorciare i tempi, di telefonare a Toninelli affinché promuova una perizia costi-benefici.

    A parte la battuta, mi cascano le braccia sentire questi discorsi a 20 mesi della chiusura del ponte sulla Fossetta …..e degli altri ponti messi male.

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