Si è tenuto stamane a Roma, negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra funzionari apicali del MISE e del Ministero per le Infrastrutture con una delegazione lagunare composta dal sindaco di Chioggia Alessandro Ferro, dal vicesindaco Marco Veronese e dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino. La riunione era stata richiesta congiuntamente dal sindaco Ferro e dal presidente Musolino al fine di ricevere dai Ministeri di riferimento le indicazioni precise riguardo al deposito costiero di gpl in corso di realizzazione a Chioggia, in modo tale da permettere agli enti coinvolti di sbloccare una situazione di stallo amministrativo e di lavorare in sintonia e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, a favore del rilancio e dello sviluppo dello scalo portuale clodiense.
Gli interlocutori dei due Ministeri hanno convenuto con i rappresentanti locali quanto alla necessità di procedere all’individuazione di un percorso tecnico e amministrativo che aiuti a giungere ad una soluzione, esprimendo la volontà di fare chiarezza relativamente alla situazione e ripercorrendo passo per passo l’iter amministrativo che ha condotto alla realizzazione dell’impianto. L’obiettivo è impostare nel più breve tempo possibile un percorso condiviso che possa garantire una soluzione praticabile.
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martedì 30 aprile 2019
EMANUELE MAZZARO CONFERMATO AMMINISTRATORE UNICO DELLA SOCIETÀ PARTECIPATA SST
Il sindaco Alessandro Ferro ha firmato il decreto di nomina dei nuovi dirigenti di SST, la società partecipata del Comune di Chioggia che gestisce parcheggi, mercato ittico all'ingrosso, cimiteri, affissioni e altre attività. Resta in sella, quale amministratore unico, l'avvocato padovano Emanuele Mazzaro, ed è confermata anche gran parte del collegio sindacale, con Claudio Doria, Nadia Crosara e Giancarlo Sesillo tra i membri effettivi, Massimo Crosara tra i supplenti. Unico avvicendamento, nell'altro seggio supplente al collegio sindacale, con Alessandra Idile che rileva Alessandra Penzo.
lunedì 29 aprile 2019
IL COMUNE DI CHIOGGIA VINCE IN PRIMO GRADO LA CAUSA LEGALE CONTRO ACTV: L'AZIENDA DEVE VERSARE QUASI 300MILA EURO
L'assessore ai trasporti e alle società partecipate Daniele Stecco comunica che la lite giudiziaria promossa da ACTV contro il Comune di Chioggia, volta ad ottenere il pagamento di oltre 13.5 milioni per presunte passività del servizio di trasporto pubblico locale in città fino all'anno 2009, sì è conclusa in primo grado con la sentenza n. 880 del 26 aprile scorso, emanata dal Tribunale di Venezia, che ha rigettato tutte le pretese di ACTV, in quanto il Comune di Chioggia ha rispettato il contratto di servizio, liberamente sottoscritto dalla stessa azienda di trasporti. Il Tribunale ha accolto la domanda riconvenzionale del Comune di Chioggia (fino al 2012, poiché la causa riguarda quel periodo) per ottenere il pagamento dei parcheggi comunali locati ad ACTV per lo svolgimento del servizio di trasporto, e condannato l'impresa a versare, in favore del Comune di Chioggia, l'importo di 294.846 euro, oltre al pagamento delle spese processuali alla Regione Veneto e allo stesso Comune di Chioggia.
«È una notizia molto positiva – commenta l'assessore Stecco – in quanto viene fatta chiarezza sul contratto di servizio di trasporto pubblico locale di Chioggia. Abbiamo voluto proseguire con la causa avviata da ACTV nel 2012, nonostante il tema e il rischio di un risarcimento ingente potesse creare delle difficoltà al bilancio del Comune, ma, a seguito di varie ipotesi come la cessione del parcheggio di Borgo San Giovanni, ritenevamo che ogni tipo di conciliazione fosse un riconoscimento non dovuto alla società partecipata di trasporti pubblici veneziana».
«La precedente amministrazione aveva intrapreso un percorso di transazione – aggiunge il sindaco Alessandro Ferro – prevedendo il trasferimento del ramo d'azienda dei parcheggi gestiti da SST ad ACTV per la rinuncia del proseguo della causa, facendolo rientrare in un riordino delle società partecipate previsto dal piano Cottarelli: una scelta discutibile in quanto si sarebbe persa la gestione diretta di tale servizio. Oggi il controllo del Comune di Chioggia è garantito, in quanto la gestione dei parcheggi rimane in capo a SST, come i rispettivi ricavi. Complimenti all'avvocatura civica per la grande professionalità dimostrata anche in questa occasione».
«È una notizia molto positiva – commenta l'assessore Stecco – in quanto viene fatta chiarezza sul contratto di servizio di trasporto pubblico locale di Chioggia. Abbiamo voluto proseguire con la causa avviata da ACTV nel 2012, nonostante il tema e il rischio di un risarcimento ingente potesse creare delle difficoltà al bilancio del Comune, ma, a seguito di varie ipotesi come la cessione del parcheggio di Borgo San Giovanni, ritenevamo che ogni tipo di conciliazione fosse un riconoscimento non dovuto alla società partecipata di trasporti pubblici veneziana».
«La precedente amministrazione aveva intrapreso un percorso di transazione – aggiunge il sindaco Alessandro Ferro – prevedendo il trasferimento del ramo d'azienda dei parcheggi gestiti da SST ad ACTV per la rinuncia del proseguo della causa, facendolo rientrare in un riordino delle società partecipate previsto dal piano Cottarelli: una scelta discutibile in quanto si sarebbe persa la gestione diretta di tale servizio. Oggi il controllo del Comune di Chioggia è garantito, in quanto la gestione dei parcheggi rimane in capo a SST, come i rispettivi ricavi. Complimenti all'avvocatura civica per la grande professionalità dimostrata anche in questa occasione».
martedì 23 aprile 2019
L'OSPEDALE DI CHIOGGIA TORNA "SPOKE" NEGLI EMENDAMENTI ALLE SCHEDE REGIONALI: ATTESA PER I POSTI LETTO E I PRIMARIATI
Buone notizie dalla Regione Veneto. L'assessora alla Sanità Manuela Lanzarin ha presentato oggi alla V commissione consiliare di palazzo Ferro Fini le bozze di modifica alle schede ospedaliere, che verranno formalizzate domani: l'ospedale di Chioggia torna a essere classificato come "spoke" rispetto all'hub di Mestre, e quindi non più "ospedale di base". Accanto a Chioggia, simile ripristino dovrebbe avvenire per gli ospedali di Villafranca (Verona), Montebelluna e Castelfranco (Treviso), mentre per il Civile di Venezia procede la modifica legislativa adeguata a corrispondere alle indicazioni nazionali. Pare quindi avere successo la mobilitazione congiunta dell'amministrazione comunale (martedì scorso il sindaco Ferro e l'assessore Frizziero sono stati auditi in commissione regionale), del PD, del comitato per la difesa della sanità pubblica nel Veneziano e del Movimento 5 Stelle.
La consigliera Erika Baldin, nel sottolineare la positività dell'evenienza, attende «ulteriori buone notizie perché si parla di una decina di apicalità in varie ULSS ad essere ripristinate. Continuiamo a lavorare per una sanità eccellente, la salute va messa al primo posto». La città resta quindi in attesa di conoscere se potrà recuperare i due primariati di Nefrologia e laboratorio Analisi, oltre ai 55 posti letto tagliati in prima istanza dalle schede ospedaliere, e allo sviluppo dell'hospice e dell'ospedale di comunità, di cui è parola già dal penultimo piano sociosanitario quadriennale.
Dal canto suo, il capogruppo del Partito Democratico Jonatan Montanariello manifesta la propria soddisfazione per l'evitato declassamento: «Bisogna opporsi a scelte sbagliate che vengono imposte dall’alto, e nonostante qualcuno si sia svegliato in ritardo dopo gli appelli per creare un’unità di intenti, probabilmente ciò ha risvegliato le coscienze anestetizzate dalle rassicurazioni di qualcuno». Il riferimento è all'amministrazione locale e alla consigliera Baldin: «Siamo profondamente delusi di essere stati tacciati come cassandre, e derubricati come litigiosi perché quanto sostenevamo stava in realtà per accadere. C'è il rammarico di doverci scontrare sempre con chi -invece di rappresentare la città nelle sedi opportune- punta il dito verso il prossimo: alla luce di quanto accaduto pesano come un macigno le parole di Erika Baldin il 20 dicembre 2018: “A differenza di quello che qualcuno va paventando, l'ospedale di Chioggia non corre nessuna penalizzazione, e ciò è stato da me personalmente appurato nel corso delle mie verifiche e dell'interessamento con gli addetti alla pianificazione sanitaria"». Secondo l'esponente democratico, «questa situazione ancora una volta ha dimostrato quanto importante sia non essere isolati come territorio ed essere degnamente rappresentati nelle sedi più opportune, per poter dare a Chioggia quel peso specifico che merita di avere»: per Montanariello «si sta creando un importante vuoto nei livelli istituzionali dove storicamente Chioggia vantava un’importante rappresentanza, di uno spessore che ci era invidiato in giro, a differenza di quello che oggi sta accadendo».
In mattinata sono arrivate le parole dell'amministrazione comunale: «Si presuppone la tutela, se non l'implementazione, di alcuni servizi, l'assegnazione dei primariati ad oggi deserti e l'adeguamento conseguente dei posti letto previsti dalla programmazione regionale», ha detto il sindaco Ferro. Fa eco l'assessore Frizziero: «Sembra logico che l'ospedale di Chioggia mantenga il suo ruolo di spoke, in quanto unico presidio ospedaliero di primo livello nell'ambito del Distretto numero 4, costituito dall'ambito territoriale dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona». Sindaco e assessore si erano resi latori delle osservazioni contenute nell'ordine del giorno firmato da tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale per la salvaguardia del servizio sanitario clodiense: il testo sottolineava le specificità condivise con Venezia, legate al territorio e alla laguna, compresa la distanza e le difficoltà infrastrutturali per raggiungere l'hub di riferimento a Mestre.
La consigliera Erika Baldin, nel sottolineare la positività dell'evenienza, attende «ulteriori buone notizie perché si parla di una decina di apicalità in varie ULSS ad essere ripristinate. Continuiamo a lavorare per una sanità eccellente, la salute va messa al primo posto». La città resta quindi in attesa di conoscere se potrà recuperare i due primariati di Nefrologia e laboratorio Analisi, oltre ai 55 posti letto tagliati in prima istanza dalle schede ospedaliere, e allo sviluppo dell'hospice e dell'ospedale di comunità, di cui è parola già dal penultimo piano sociosanitario quadriennale.
Dal canto suo, il capogruppo del Partito Democratico Jonatan Montanariello manifesta la propria soddisfazione per l'evitato declassamento: «Bisogna opporsi a scelte sbagliate che vengono imposte dall’alto, e nonostante qualcuno si sia svegliato in ritardo dopo gli appelli per creare un’unità di intenti, probabilmente ciò ha risvegliato le coscienze anestetizzate dalle rassicurazioni di qualcuno». Il riferimento è all'amministrazione locale e alla consigliera Baldin: «Siamo profondamente delusi di essere stati tacciati come cassandre, e derubricati come litigiosi perché quanto sostenevamo stava in realtà per accadere. C'è il rammarico di doverci scontrare sempre con chi -invece di rappresentare la città nelle sedi opportune- punta il dito verso il prossimo: alla luce di quanto accaduto pesano come un macigno le parole di Erika Baldin il 20 dicembre 2018: “A differenza di quello che qualcuno va paventando, l'ospedale di Chioggia non corre nessuna penalizzazione, e ciò è stato da me personalmente appurato nel corso delle mie verifiche e dell'interessamento con gli addetti alla pianificazione sanitaria"». Secondo l'esponente democratico, «questa situazione ancora una volta ha dimostrato quanto importante sia non essere isolati come territorio ed essere degnamente rappresentati nelle sedi più opportune, per poter dare a Chioggia quel peso specifico che merita di avere»: per Montanariello «si sta creando un importante vuoto nei livelli istituzionali dove storicamente Chioggia vantava un’importante rappresentanza, di uno spessore che ci era invidiato in giro, a differenza di quello che oggi sta accadendo».
In mattinata sono arrivate le parole dell'amministrazione comunale: «Si presuppone la tutela, se non l'implementazione, di alcuni servizi, l'assegnazione dei primariati ad oggi deserti e l'adeguamento conseguente dei posti letto previsti dalla programmazione regionale», ha detto il sindaco Ferro. Fa eco l'assessore Frizziero: «Sembra logico che l'ospedale di Chioggia mantenga il suo ruolo di spoke, in quanto unico presidio ospedaliero di primo livello nell'ambito del Distretto numero 4, costituito dall'ambito territoriale dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona». Sindaco e assessore si erano resi latori delle osservazioni contenute nell'ordine del giorno firmato da tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale per la salvaguardia del servizio sanitario clodiense: il testo sottolineava le specificità condivise con Venezia, legate al territorio e alla laguna, compresa la distanza e le difficoltà infrastrutturali per raggiungere l'hub di riferimento a Mestre.
NIENTE RECINZIONI A DUE METRI DI ALTEZZA PER GLI STABILIMENTI BALNEARI, LA VISTA DELL'ADRIATICO DAL LUNGOMARE È SALVA
Le recinzioni degli stabilimenti balneari verso ovest, ovvero verso il lungomare, non saranno alzate a 2 metri. Nel corso delle osservazioni alle nuove norme tecniche di attuazione del piano dell’arenile di Sottomarina, infatti, sarà recepita la mozione presentata dai consiglieri di ChioggiaViva Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri, affinché rimanga in vigore l’attuale articolo 8 del piano che prevede un’altezza massima di 1.50 metri, mascherata da siepi. La questione è stata sollevata dal momento che gli uffici tecnici del Comune hanno dovuto valutare l’istanza di alcune associazioni di categoria per elevare a 2 metri il limite, cosa che avrebbe portato all’impossibilità di vedere il mare dalla strada se non per i giganti.
Ma durante la prossima approvazione delle regole, in sede di giunta comunale, verrà formalizzato il ripristino all’altezza massima di 1.50 metri: l’ipotesi di innalzamento peraltro non è mai entrata in vigore nel passaggio tra osservazione ed eventuale adozione, permanendo valida la disposizione più restrittiva prevista dal piano, che era stato adottato durante l’amministrazione di Romano Tiozzo Pagio. L’associazione che raggruppa i concessionari balneari, ASCOT, fa comunque sapere di non essere la promotrice della modifica. In ogni caso la possibilità di continuare a vedere l’Adriatico -un bene comune di pubblico godimento- per chi cammina sul marciapiede del lungomare o va in bici lungo la pista ciclabile è fortunatamente salva: e non solo attraverso i quattro varchi diretti, aperti più o meno anche durante l’inverno.
Ma durante la prossima approvazione delle regole, in sede di giunta comunale, verrà formalizzato il ripristino all’altezza massima di 1.50 metri: l’ipotesi di innalzamento peraltro non è mai entrata in vigore nel passaggio tra osservazione ed eventuale adozione, permanendo valida la disposizione più restrittiva prevista dal piano, che era stato adottato durante l’amministrazione di Romano Tiozzo Pagio. L’associazione che raggruppa i concessionari balneari, ASCOT, fa comunque sapere di non essere la promotrice della modifica. In ogni caso la possibilità di continuare a vedere l’Adriatico -un bene comune di pubblico godimento- per chi cammina sul marciapiede del lungomare o va in bici lungo la pista ciclabile è fortunatamente salva: e non solo attraverso i quattro varchi diretti, aperti più o meno anche durante l’inverno.
venerdì 19 aprile 2019
IL FUTURO DELLA PESCHERIA DI CHIOGGIA: PRESTO LA NUOVA COPERTURA VERSO IL CANAL VENA, MA IL TRASLOCO NON È UN TABÙ
Importante seduta della VI commissione consiliare ieri pomeriggio, avente a tema il futuro della pescheria di Chioggia, che è tradizione, promozione turistica e soprattutto economia. Tre gli argomenti prevalentemente affrontati, ovvero la copertura del telone nello spazio tra il Granaio e riva Vena, gli effetti della prossima ZTL e l’ipotesi di uno spostamento del mercato ittico al minuto -oltre che di quello all’ingrosso- ventilata nelle scorse settimane dal presidente del consiglio comunale Endri Bullo. Quanto alla copertura, la presidente del consorzio La Pescarìa de Ciosa, Patrizia Trapella, ha rappresentato al sindaco le istanze dei pescivendoli: dentro la struttura piove, e i gabbiani lo sanno. Piove sul pesce e sugli operatori.
Il primo cittadino ha confermato i lavori di riparazione, fissandoli a quando sarà possibile spendere il “tesoretto” della Legge Speciale, ovvero dopo l’approvazione del bilancio a maggio: ma le traversie dell’impalcatura del Granaio bloccano un intervento totale anche nella parte ovest, quindi inizialmente sarà sistemata solo la parte verso il canale. In tal senso l’amministrazione concorderà con i gestori dei banchi i giorni migliori per operare riducendo i problemi. Quanto alla ZTL, elogiata dal comandante della polizia locale Michele Tiozzo in quanto «tutte le città che la praticano hanno avuto dei benefici», Trapella ha rimarcato che per quanto sia utile deve tenere conto delle esigenze della pescheria: quindi suggerisce l’apertura dei varchi almeno fino a mezzogiorno se non all’una, dal momento che specie a inizio settimana l’attività dei 32 consorziati e degli altri commercianti di pesce scarseggia dopo le ore 10 del mattino.
Per ciò che concerne invece l’eventuale trasferimento della sede, due anni fa un incontro tra il Comune e i pescivendoli non trovò questi ultimi contrari: alla richiesta del sindaco di confermare l’opzione o meno, nel caso individuando un sito ideale, Eris Gallo del direttivo del consorzio La Pescarìa de Ciosa ha spiegato che la disponibilità astratta c’è, ma cozza con la tradizione della passeggiata a cui molti chioggiotti e anche tantissimi turisti non sono disposti a rinunciare, costituendo essa anche un veicolo di promozione e d’immagine della città. Anche perché sostituire il mercato ittico all’ingrosso in via Poli ripresenterebbe gli stessi problemi per cui lo si rimpiazzerebbe, mentre l’isola dell’Unione (dove i pescivendoli si trasferirono con profitto nel 2000) sarebbe utile solo in caso si mantenesse per intero il parcheggio attuale. Se la penalizzazione dei centri storici – continua Gallo fra gli applausi dei suoi numerosi colleghi – è interesse dei soli centri commerciali, ben si capisce come il mercato ittico al minuto, la gloriosa pescheria sotto il tendone rosso, sia destinata felicemente a rimanere dov’è. A patto che cessi la concorrenza sleale di venditori di pesce non autorizzati tra la riva Vena e quella di Sottomarina.
Il primo cittadino ha confermato i lavori di riparazione, fissandoli a quando sarà possibile spendere il “tesoretto” della Legge Speciale, ovvero dopo l’approvazione del bilancio a maggio: ma le traversie dell’impalcatura del Granaio bloccano un intervento totale anche nella parte ovest, quindi inizialmente sarà sistemata solo la parte verso il canale. In tal senso l’amministrazione concorderà con i gestori dei banchi i giorni migliori per operare riducendo i problemi. Quanto alla ZTL, elogiata dal comandante della polizia locale Michele Tiozzo in quanto «tutte le città che la praticano hanno avuto dei benefici», Trapella ha rimarcato che per quanto sia utile deve tenere conto delle esigenze della pescheria: quindi suggerisce l’apertura dei varchi almeno fino a mezzogiorno se non all’una, dal momento che specie a inizio settimana l’attività dei 32 consorziati e degli altri commercianti di pesce scarseggia dopo le ore 10 del mattino.
Per ciò che concerne invece l’eventuale trasferimento della sede, due anni fa un incontro tra il Comune e i pescivendoli non trovò questi ultimi contrari: alla richiesta del sindaco di confermare l’opzione o meno, nel caso individuando un sito ideale, Eris Gallo del direttivo del consorzio La Pescarìa de Ciosa ha spiegato che la disponibilità astratta c’è, ma cozza con la tradizione della passeggiata a cui molti chioggiotti e anche tantissimi turisti non sono disposti a rinunciare, costituendo essa anche un veicolo di promozione e d’immagine della città. Anche perché sostituire il mercato ittico all’ingrosso in via Poli ripresenterebbe gli stessi problemi per cui lo si rimpiazzerebbe, mentre l’isola dell’Unione (dove i pescivendoli si trasferirono con profitto nel 2000) sarebbe utile solo in caso si mantenesse per intero il parcheggio attuale. Se la penalizzazione dei centri storici – continua Gallo fra gli applausi dei suoi numerosi colleghi – è interesse dei soli centri commerciali, ben si capisce come il mercato ittico al minuto, la gloriosa pescheria sotto il tendone rosso, sia destinata felicemente a rimanere dov’è. A patto che cessi la concorrenza sleale di venditori di pesce non autorizzati tra la riva Vena e quella di Sottomarina.
giovedì 18 aprile 2019
PROGETTO SU.TR.A., RIUNIONE A CAORLE: CHIOGGIA MARCIA VERSO IL BIKE SHARING E IL COLLEGAMENTO NAUTICO CON LA COSTA CROATA
Questa settimana, martedì 16 aprile, si è tenuta a Caorle la prima riunione operativa del progetto SUstainable TRansport in Adriatic coastal areas and hinterland (SU.TR.A.), che ha impegnato tutti i 10 partner, tra cui il Comune di Chioggia rappresentato da Daniele Stecco, assessore alle Politiche Comunitarie, e dal relativo ufficio. Il progetto SU.TR.A si inserisce nella programmazione InterReg Italia-Croazia 2014-2020, e prevede attività nel territorio clodiense, come la realizzazione di un sistema di bike-sharing all'interno del centro di Chioggia e Sottomarina mediante l'acquisto di circa una trentina di bici muscolari e la sistemazione della banchina centrale sul Lusenzo all'Isola dell'Unione, necessaria e propedeutica alla nascita di una linea giornaliera di navigazione, che metta in collegamento Chioggia con la costa croata.
«Alla base dell'idea progettuale – spiega l'assessore Stecco – c'è la volontà di dirottare nel trasporto acqueo parte dei flussi turistici che oggi arrivano in città con l'auto o con il pullman, sviluppando così un turismo verde e alleggerendo la viabilità e il traffico urbano. All'incontro sono state condivise e approvate il metodo e le strategie che verranno seguite nei 30 mesi di durata del progetto SU.TR.A., che coinvolge dieci partner tra enti comunali, enti di ricerca e agenzie di sviluppo. Questa iniziativa è utile anche verso il futuro ampliamento della rete di contatti internazionali, come apripista ad ulteriori progetti ad ampio raggio». Il budget totale finanziato al 100% dall'Unione Europea è pari a quasi 3 milioni, la quota parte spettante alla partecipazione di Chioggia prevede una serie di attività del valore complessivo di 288mila euro.
«Alla base dell'idea progettuale – spiega l'assessore Stecco – c'è la volontà di dirottare nel trasporto acqueo parte dei flussi turistici che oggi arrivano in città con l'auto o con il pullman, sviluppando così un turismo verde e alleggerendo la viabilità e il traffico urbano. All'incontro sono state condivise e approvate il metodo e le strategie che verranno seguite nei 30 mesi di durata del progetto SU.TR.A., che coinvolge dieci partner tra enti comunali, enti di ricerca e agenzie di sviluppo. Questa iniziativa è utile anche verso il futuro ampliamento della rete di contatti internazionali, come apripista ad ulteriori progetti ad ampio raggio». Il budget totale finanziato al 100% dall'Unione Europea è pari a quasi 3 milioni, la quota parte spettante alla partecipazione di Chioggia prevede una serie di attività del valore complessivo di 288mila euro.
mercoledì 17 aprile 2019
AL VIA A CHIOGGIA GLI INTERVENTI DEL REDDITO D'INCLUSIONE ATTIVA: COINVOLTE CINQUE ASSOCIAZIONI E 14 SOGGETTI ATTIVI
Continua la politica voluta dall’amministrazione comunale per superare la logica di erogazione di contributi economici puramente assistenziali. I contributi previsti dal progetto di reinserimento sociale vengono riconosciuti solo in cambio di un coinvolgimento lavorativo dei destinatari in attività utili per tutta la collettività: sono 5 le associazioni di volontariato del territorio clodiense che, a titolo gratuito, in questi ultimi mesi hanno sottoscritto con il Comune di Chioggia un protocollo d'intesa in merito all'attuazione del progetto regionale R.I.A. – Reddito di Inclusione Attiva. Si tratta nello specifico del centro di solidarietà Anna Dupuis della Compagnia delle Opere; del circolo AUSER di Chioggia; della Carità Clodiense; di Vivere Anteas e dell'Arena Artis. Sono invece 14 le persone individuate dal settore Servizi Sociali, che in questi giorni stanno iniziando le attività nelle Associazioni aderenti per una durata di 6 mesi, rinnovabile per ulteriori sei.
Il R.I.A. è un progetto attuato grazie al finanziamento regionale, rivolto alle persone in carico ai Servizi Sociali dei Comuni partecipanti (Chioggia è capofila nell'ambito del territorio della provincia sud) ed è finalizzato al coinvolgimento attivo di cittadini in situazione di disagio socioeconomico, in prospettiva del reinserimento sociale, valorizzandone le capacità e superando l’approccio puramente assistenziale di erogazione dei contributi economici. Il finanziamento regionale per svolgere queste attività, acquisito dal Comune di Chioggia, è di quasi 45mila euro; in aggiunta, il R.I.A. prevede il cofinanziamento del 20% a carico del Comune, cioè poco meno di 9mila euro. «I cittadini coinvolti sono impiegati in diverse attività, individuate a seconda delle singole attitudini - commenta l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – ad esempio come addetti alle piccole manutenzioni, alla preparazione e al confezionamento di generi alimentari, alla segreteria, quali aiutanti in alcune attività educative o nel trasporto di persone in difficoltà. Riceveranno un riconoscimento economico mensile intorno ai 250 euro, a seguito dell'impegno dimostrato e della valutazione dell'assistente sociale. Ringrazio le associazioni di volontariato che hanno aderito al progetto: se altre realtà volessero inserirsi, è ancora aperta la possibilità di adesione».
Il R.I.A. è un progetto attuato grazie al finanziamento regionale, rivolto alle persone in carico ai Servizi Sociali dei Comuni partecipanti (Chioggia è capofila nell'ambito del territorio della provincia sud) ed è finalizzato al coinvolgimento attivo di cittadini in situazione di disagio socioeconomico, in prospettiva del reinserimento sociale, valorizzandone le capacità e superando l’approccio puramente assistenziale di erogazione dei contributi economici. Il finanziamento regionale per svolgere queste attività, acquisito dal Comune di Chioggia, è di quasi 45mila euro; in aggiunta, il R.I.A. prevede il cofinanziamento del 20% a carico del Comune, cioè poco meno di 9mila euro. «I cittadini coinvolti sono impiegati in diverse attività, individuate a seconda delle singole attitudini - commenta l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – ad esempio come addetti alle piccole manutenzioni, alla preparazione e al confezionamento di generi alimentari, alla segreteria, quali aiutanti in alcune attività educative o nel trasporto di persone in difficoltà. Riceveranno un riconoscimento economico mensile intorno ai 250 euro, a seguito dell'impegno dimostrato e della valutazione dell'assistente sociale. Ringrazio le associazioni di volontariato che hanno aderito al progetto: se altre realtà volessero inserirsi, è ancora aperta la possibilità di adesione».
ELEZIONI EUROPEE, LA SENATRICE ROBERTA TOFFANIN, ELETTA NEL 2018 PER IL COLLEGIO CHIOGGIA-RIVIERA-POLESINE, PROBABILE CANDIDATA PER FORZA ITALIA
Il 26 maggio i cittadini italiani saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo. In questi giorni i partiti stanno definendo le liste, e per quanto riguarda Forza Italia viene data per molto probabile la candidatura di Roberta Toffanin, senatrice padovana eletta il 4 marzo 2018 nel collegio Chioggia-Riviera del Brenta-Polesine. L'ufficialità dovrebbe arrivare a ore, ma il nome della Toffanin appare solidamente inserito nelle liste: nelle elezioni per l'assemblea di Bruxelles sono comunque decisive le preferenze personali, non essendo le liste bloccate. Dal momento che le due cariche di parlamentare nazionale ed europeo sono incompatibili, nel caso Toffanin dovesse risultare eletta allora si renderebbero necessarie elezioni suppletive per il Senato nello stesso collegio di Chioggia, Riviera del Brenta e Polesine.
TRE SEDUTE DI COMMISSIONE CONSILIARE IN DUE GIORNI: OGGI IL FOCUS È SUL TERMINAL CROCIERISTICO PROGETTATO IN VAL DA RIO
Intensa attività delle commissioni consiliari permanenti nelle giornate di oggi e domani. Due appuntamenti questo pomeriggio: alle ore 15.30 si riunisce la V commissione bilancio, recentemente passata alla presidenza di Beniamino Boscolo, che dovrà discutere di politiche comunitarie e dei piani futuri dell'amministrazione per intercettare i finanziamenti europei. Sempre in sala consiliare, dalle ore 17, il presidente della IV commissione urbanistica e trasporti Daniele Padoan ha convocato la seduta congiunta anche della II e della VI commissione, destinate a valutare il progetto di Venezia Terminal Passeggeri per un impianto crocieristico in località Val da Rio. Alla riunione è stato invitato l'ingegner Galliano di Marco di VTP, oltre alle società che operano nel porto di Chioggia e alle principali associazioni di categoria nei settori turistico, balneare e ittico. Di recente, sia in sede veneziana che romana, era emersa la possibilità che lo scalo clodiense diventasse la soluzione per distogliere il traffico dal bacino di San Marco a Venezia, ancorché l'ingresso in laguna dalla bocca di Sottomarina presenti limiti effettivi e non solo di pescaggio. Domani infine, dalle ore 16, la VI commissione presieduta da Maria Chiara Boccato tornerà a riunirsi per parlare della situazione della pescheria al minuto, tra il restauro di palazzo Granaio e l'ipotesi (peregrina) di un suo spostamento ai Saloni: in materia sono stati invitati anche Cristian Varisco dell'associazione di pescatori Nuovi Orizzonti e l'ex assessora Patrizia Trapella, ora presidente del consorzio tra i commercianti della pescheria. Tutte le sedute sono aperte al pubblico, ma non verranno trasmesse in streaming dal sito del Comune.
martedì 16 aprile 2019
OSPEDALE DI CHIOGGIA, SINDACO E ASSESSORE ASCOLTATI STAMANE IN REGIONE: RIFIUTATA LA "COMPENSAZIONE" DEI POSTI LETTO CON ALTRI COMUNI
Questa mattina il sindaco Ferro e l'assessore alle politiche sociali Frizziero sono stati ascoltati a Venezia dalla V commissione consiliare regionale, competente in materia di sanità. Assieme ai due amministratori chioggiotti anche i presidenti dei comitati dei sindaci nel territorio dell'ULSS 3 Serenissima, per discutere le schede ospedaliere approvate dal consiglio regionale: la non accettabilità dei tagli a due primariati e 55 posti letto nel nosocomio clodiense è stata rappresentata dal sindaco, che paventa una «pericolosa spirale di declassamento, nonostante gli investimenti svolti fino ad ora per alcuni reparti e servizi all'utenza».
Durante l'audizione è stato chiesto se per Chioggia fosse possibile "compensare" alcuni posti letto con i Comuni di altri Distretti sanitari nella stessa ULSS, ma l'assessore Frizziero ha respinto con forza questa possibilità: «Non è una questione di scambiare posti letto, ma di salvaguardare un diritto a un servizio sanitario di qualità, che serve moltissime persone tra residenti e turisti. Chioggia condivide con Venezia la specificità lagunare e i complessi collegamenti viari, e deve rimanere presidio ospedaliero di primo livello, non ospedale di base». L'amministrazione chioggiotta attende una risposta entro il prossimo martedì 23 aprile.
Dal canto suo, la consigliera regionale Erika Baldin (sempre del M5S) ha ricordato i tempi di percorrenza da Chioggia all'ospedale all'Angelo di Mestre, anche 90 minuti: «Non vogliamo che questa peculiarità si rifletta in meno servizi - ha detto Baldin in aula - i quali invece dovrebbero essere garantiti, come previsto dal Decreto Ministeriale n.70 del 2015 e dallo Statuto regionale del Veneto. Il declassamento dell’ospedale di Chioggia deve essere evitato dalla Regione attraverso una specifica deroga, rispettando le norme di settore. Non si possono tagliare i posti letto, e le strutture di cura intermedie -hospice e ospedale di comunità- dopo tanti proclami e previsioni devono diventare realtà in Veneto. Solo per Chioggia sono 20 posti letto per l’ospedale di comunità e 5 per l’hospice, che si completano con gli altri 10 previsti per Cavarzere, città che fa parte del medesimo distretto socio-sanitario. Viceversa però la giunta regionale aumenta i posti letto per le strutture private: si rischia di fare la fine di alcuni Paesi in cui la sanità è un lusso a pagamento. Allo stesso modo, in Veneto si taglia sul pubblico per ingrassare il privato».
Durante l'audizione è stato chiesto se per Chioggia fosse possibile "compensare" alcuni posti letto con i Comuni di altri Distretti sanitari nella stessa ULSS, ma l'assessore Frizziero ha respinto con forza questa possibilità: «Non è una questione di scambiare posti letto, ma di salvaguardare un diritto a un servizio sanitario di qualità, che serve moltissime persone tra residenti e turisti. Chioggia condivide con Venezia la specificità lagunare e i complessi collegamenti viari, e deve rimanere presidio ospedaliero di primo livello, non ospedale di base». L'amministrazione chioggiotta attende una risposta entro il prossimo martedì 23 aprile.
Dal canto suo, la consigliera regionale Erika Baldin (sempre del M5S) ha ricordato i tempi di percorrenza da Chioggia all'ospedale all'Angelo di Mestre, anche 90 minuti: «Non vogliamo che questa peculiarità si rifletta in meno servizi - ha detto Baldin in aula - i quali invece dovrebbero essere garantiti, come previsto dal Decreto Ministeriale n.70 del 2015 e dallo Statuto regionale del Veneto. Il declassamento dell’ospedale di Chioggia deve essere evitato dalla Regione attraverso una specifica deroga, rispettando le norme di settore. Non si possono tagliare i posti letto, e le strutture di cura intermedie -hospice e ospedale di comunità- dopo tanti proclami e previsioni devono diventare realtà in Veneto. Solo per Chioggia sono 20 posti letto per l’ospedale di comunità e 5 per l’hospice, che si completano con gli altri 10 previsti per Cavarzere, città che fa parte del medesimo distretto socio-sanitario. Viceversa però la giunta regionale aumenta i posti letto per le strutture private: si rischia di fare la fine di alcuni Paesi in cui la sanità è un lusso a pagamento. Allo stesso modo, in Veneto si taglia sul pubblico per ingrassare il privato».
SCINTILLE IN CONSIGLIO COMUNALE, NON VIENE AMMESSA LA MOZIONE DEL PD PER LA NOTA SPESE RELATIVA AL VIAGGIO DELL'AMMINISTRAZIONE A ROMA
Bagarre questa mattina alla seduta del consiglio comunale di Chioggia, che per via dei venti argomenti all’ordine del giorno ha continuato quella iniziata ieri alla stessa ora. Nell’assenza del sindaco e dell’assessore Frizziero, entrambi a Venezia per partecipare alla V commissione regionale in materia di sanità, non è stata discussa la mozione del Partito Democratico riguardo le spese per il viaggio a Roma di una delegazione dell’amministrazione -cinque in tutto i componenti- allo scopo di incontrare il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli.
È stata infatti elevata la questione pregiudiziale da parte dei banchi del M5S, secondo i cui consiglieri il tema non è di competenza del consiglio comunale: corroborati in questo dal parere della segretaria generale Michela Targa. La pregiudiziale di non ammissibilità è passata con gli undici voti degli esponenti stellati, scatenando l’ira del neocapogruppo democratico Montanariello, il quale si è avvicinato ai banchi della presidenza per interloquire proprio con la segretaria: in quel frangente, il presidente dell’assemblea cittadina Endri Bullo ha minacciato l’intervento della polizia locale per riaccompagnare al posto il consigliere dell’opposizione.
Durante la mattina di lavori non è stato discusso l’ordine del giorno di Gianluca Naccari in merito alle consulenze esterne in tema di urbanistica, per assenza del proponente, mentre l’ingegner Stefano Penzo (dirigente del settore Lavori Pubblici) ha confermato la necessità della scuola elementare Merlin a Ridotto Madonna di essere ampliata con la mensa e i laboratori, oltre all’esigenza di nuovi uffici di segreteria alla scuola secondaria Olivi di Borgo San Giovanni, la quale però è in comodato d’uso perenne alla Città Metropolitana.
È stata infatti elevata la questione pregiudiziale da parte dei banchi del M5S, secondo i cui consiglieri il tema non è di competenza del consiglio comunale: corroborati in questo dal parere della segretaria generale Michela Targa. La pregiudiziale di non ammissibilità è passata con gli undici voti degli esponenti stellati, scatenando l’ira del neocapogruppo democratico Montanariello, il quale si è avvicinato ai banchi della presidenza per interloquire proprio con la segretaria: in quel frangente, il presidente dell’assemblea cittadina Endri Bullo ha minacciato l’intervento della polizia locale per riaccompagnare al posto il consigliere dell’opposizione.
Durante la mattina di lavori non è stato discusso l’ordine del giorno di Gianluca Naccari in merito alle consulenze esterne in tema di urbanistica, per assenza del proponente, mentre l’ingegner Stefano Penzo (dirigente del settore Lavori Pubblici) ha confermato la necessità della scuola elementare Merlin a Ridotto Madonna di essere ampliata con la mensa e i laboratori, oltre all’esigenza di nuovi uffici di segreteria alla scuola secondaria Olivi di Borgo San Giovanni, la quale però è in comodato d’uso perenne alla Città Metropolitana.
lunedì 15 aprile 2019
OSPEDALE "DECLASSATO", DOMANI SINDACO E ASSESSORE ALLA V COMMISSIONE REGIONALE. IL CONSIGLIO COMUNALE HA APPROVATO UN ODG A DIFESA
Domani il sindaco Alessandro Ferro, l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero e il presidente del consiglio comunale Endri Bullo porteranno al tavolo della V commissione regionale Sanità le istanze della città di Chioggia in difesa del suo ospedale, evidenziate anche dall'ordine del giorno firmato oggi da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. «Mi fa piacere portare domani in Regione le linee guida di tutto il consiglio per la salvaguardia e il mantenimento dei livelli delle prestazioni del servizio sanitario cittadino – commenta l'assessore Frizziero – a dispetto di quanto previsto nelle schede di dotazione ospedaliera sanitarie di cure intermedie delle ULSS, chiederemo con forza il mantenimento dei 55 posti letto previsti, e anche la salvaguardia dei due primariati di Nefrologia e di laboratorio Analisi. Chioggia deve avere dignità al pari di altre città».
Aggiunge il sindaco Ferro: «Ci batteremo come amministrazione affinché non si verifichino i tagli prospettati e per mantenere inalterati i servizi sanitari di cui la città dispone. Invito tutti i consiglieri ad accompagnarci, per essere il più rappresentativi possibile. Il territorio di Chioggia ha peculiarità evidenti, ad esempio per i collegamenti viari difficili con il suo entroterra, il grande bacino di utenza e l'afflusso turistico. Chiederemo che anche Chioggia ritorni alla qualifica di presidio ospedaliero di primo livello, come è stato fatto per l'ospedale Civile di Venezia, grazie a una modifica del piano sociosanitario 2019-2023 approvato dalla giunta regionale».
Nell'ordine del giorno approvato all'unanimità oggi in consiglio comunale si chiede anche che si attivino rapidamente i 20 posti di ospedale di comunità e i 5 di hospice per il territorio di Chioggia, come anche che vengano istituiti i 10 posti di ospedale di comunità per il Comune di Cavarzere, che fa parte del medesimo Distretto sociosanitario. Inoltre si chiede alla Regione di riconoscere all'ospedale di Chioggia, come per l'ospedale Civile di Venezia, la specificità legata al territorio e alla laguna di Venezia: in data 13 marzo infatti la giunta regionale attraverso la DGR 22-2019 ha classificato l'ospedale di Chioggia quale presidio ospedaliero di base e ha approvato le schede di dotazione ospedaliera delle strutture sanitarie di cure intermedie delle ULSS, che saranno domani all'esame della V commissione consiliare regionale.
Aggiunge il sindaco Ferro: «Ci batteremo come amministrazione affinché non si verifichino i tagli prospettati e per mantenere inalterati i servizi sanitari di cui la città dispone. Invito tutti i consiglieri ad accompagnarci, per essere il più rappresentativi possibile. Il territorio di Chioggia ha peculiarità evidenti, ad esempio per i collegamenti viari difficili con il suo entroterra, il grande bacino di utenza e l'afflusso turistico. Chiederemo che anche Chioggia ritorni alla qualifica di presidio ospedaliero di primo livello, come è stato fatto per l'ospedale Civile di Venezia, grazie a una modifica del piano sociosanitario 2019-2023 approvato dalla giunta regionale».
Nell'ordine del giorno approvato all'unanimità oggi in consiglio comunale si chiede anche che si attivino rapidamente i 20 posti di ospedale di comunità e i 5 di hospice per il territorio di Chioggia, come anche che vengano istituiti i 10 posti di ospedale di comunità per il Comune di Cavarzere, che fa parte del medesimo Distretto sociosanitario. Inoltre si chiede alla Regione di riconoscere all'ospedale di Chioggia, come per l'ospedale Civile di Venezia, la specificità legata al territorio e alla laguna di Venezia: in data 13 marzo infatti la giunta regionale attraverso la DGR 22-2019 ha classificato l'ospedale di Chioggia quale presidio ospedaliero di base e ha approvato le schede di dotazione ospedaliera delle strutture sanitarie di cure intermedie delle ULSS, che saranno domani all'esame della V commissione consiliare regionale.
CABINA ENEL IN CALLE MANFREDI, DIETROFRONT DELLA SOVRINTENDENZA: NIENTE LOGGIA DEI BANDI, FORSE SARÀ UBICATA NEL CORTILE DEL MUNICIPIO
La grande cabina elettrica che serve 400 utenze nel centro storico di Chioggia, attualmente ancora ubicata in calle Manfredi nonostante una sentenza abbia dato ragione al ricorso della famiglia Camuffo che ne chiedeva lo spostamento per l’esposizione alle alte temperature nelle pareti adiacenti, non troverà posto alla Loggia dei Bandi lasciata libera a febbraio dalla polizia locale. Lo ha comunicato stamane il vicesindaco Marco Veronese, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Marco Dolfin relativa al futuro utilizzo della loggia stessa: a quanto ha riferito il vicesindaco, la Sovrintendenza veneziana ha mutato parere riguardo la destinazione dell’immobile, rispetto al nulla osta iniziale a seguito della ricerca compiuta dal Comune per conto di E-Distribuzione, la società che amministra la rete di distribuzione dell’energia. Dal momento che la centrale deve rimanere in una zona non distante, l’opzione dovrebbe cadere sul cortile all’interno del municipio, che avrebbe l’autorizzazione della Sovrintendenza stessa.
BARBARA PENZO NUOVA SEGRETARIA DEL PD DI CHIOGGIA, ACCORPATI I DUE CIRCOLI PER RIPARTIRE NELL'INIZIATIVA POLITICA
Questa sera, dalle ore 20.45 nella sede di calle Padovani 20, il Partito Democratico locale si riorganizza accorpando i due circoli di Chioggia e Sottomarina in una unica unità ed eleggendo la nuova segreteria. A guidare il PD sarà Barbara Penzo, che è stata "investita" dalla richiesta di 40 iscritti firmatari di un documento in cui si afferma la necessità di «tornare ad essere competitivi in vista delle prossime scadenze e prepararsi al governo di questa città ormai politicamente allo sbando». In questo scenario, senza distinzione alcuna di corrente, i democratici hanno pensato ad una candidatura unitaria e trasversale alle varie mozioni congressuali che si sono fronteggiate alle ultime primarie nazionali:
il nome sulla quale i massimi esponenti locali hanno trovato la convergenza è quello della consigliera Barbara Penzo, che stamane ha lasciato il ruolo di capogruppo in consiglio comunale a Jonatan Montanariello. Secondo i dem, «la figura di Barbara può dare quella spinta propulsiva che serve per tornare al centro del dibattito politico cittadino».
sabato 13 aprile 2019
LUNEDÌ CONSIGLIO COMUNALE: TRA I 20 ARGOMENTI IL PAVENTATO DECLASSAMENTO DELL'OSPEDALE E LE CONSULENZE ESTERNE IN URBANISTICA
È stato convocato per lunedì 15 aprile dalle ore 9 il consiglio comunale di Chioggia, la cui seduta verterà su 20 argomenti, tanto da rendere quasi scontata la proroga all'indomani, ovvero martedì 16. Sarà il debutto per la neoassessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo, e anche in casa PD avverrà il cambio della guardia nel ruolo di capogruppo tra l'uscente Barbara Penzo (che la sera stessa sarà probabilmente eletta segretaria comunale del Partito Democratico) e il subentrante Jonatan Montanariello. Il consiglio dovrà poi nominare i comitati di gestione di due asili nido e approvare il regolamento di servizio per il trasporto scolastico comunale. Quindi i consiglieri prenderanno atto dell'intervento di somma urgenza alla scuola de' Conti per mettere in sicurezza le strutture in cemento armato. Fra le mozioni delle minoranze, viene ripresentata quella sulle vasche di acquacoltura lungo la Romea, e vengono avanzate quelle relative al futuro dei Saloni, al paventato declassamento dell'ospedale con due testi diversi di opposizioni (esclusa la Lega che amministra la Regione e i gruppi suoi alleati alle elezioni del 2016) e maggioranza, infine le consulenze esterne in materia di urbanistica e lavori pubblici.
venerdì 12 aprile 2019
DEPOSITO DI GPL, IL COMUNE "PRESSA" L'AUTORITÀ PORTUALE PER AVVIARE IL PIANO REGOLATORE NECESSARIO AL TRANSITO DELLE NAVI GASIERE
Sindaco e vicesindaco sollecitano l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico settentrionale, competente per gli scali di Venezia e di Chioggia, a definire e avviare il percorso di adozione del nuovo piano regolatore portuale della laguna sud, necessario e propedeutico all'eventuale transito delle navi gasiere dirette al deposito di gpl in Val da Rio. Il piano regolatore dovrà essere valutato e deliberato dal comitato di gestione, in base alla legge 84/1994 di concerto con l’amministrazione comunale: «È chiaro che l'Amministrazione rimarrà sulla sua posizione, contrastando in qualsiasi sede la messa in funzione dell'impianto», premette il sindaco Alessandro Ferro. «Negli ultimi incontri avvenuti a Roma – continua il primo cittadino – il Ministero delle Infrastrutture e quello dello Sviluppo Economico hanno evidenziato che il decreto 17407 del 26 maggio 2015 non è omnicomprensivo, mancando di fatto l'autorizzazione al transito delle navi gasiere nel porto di Chioggia. Ciò comporta, come è stato sottolineato più volte dalla Capitaneria di Porto e dallo stesso Ministero delle Infrastrutture, che è necessario dotarsi di un nuovo piano regolatore del porto. Anche la non assoggettabilità alla verifica di Valutazione d'Impatto Ambientale, come indicava sempre nel 2015 la Città Metropolitana, era condizionata dall’approvazione delle necessarie varianti conseguenti all’introduzione del nuovo traffico. Attendiamo di sapere a breve come e quando si muoverà l'Autorità di Sistema».
Dal canto suo il vicesindaco Marco Veronese stamane ha incontrato la Capitaneria di Porto per visionare (tramite accesso agli atti) la relazione tecnica che l'impresa Costa Bioenergie ha inviato a tutti gli organi competenti: «Si tratta di un’analisi e studi connessi alla accessibilità nautica delle navi che trasportano gpl - spiega Veronese - nonché alla definizione dei rischi connessi alla navigazione all’interno del porto di Chioggia. Ora che abbiamo in mano la relazione, la approfondiremo assieme ai tecnici; chiederemo anche all’Autorità Portuale di farlo, e anche di realizzare uno studio proprio per valutare la compatibilità dell'insediamento del deposito di gpl nei futuri scenari di sviluppo del porto. Il prossimo passo sarà fornire agli enti preposti, per completezza di informazione, il nuovo piano protezione civile, che contiene un documento sul transito delle navi gasiere nel porto, che indica i problemi in caso di incidente e il piano di evacuazione conseguente».
Dal canto suo il vicesindaco Marco Veronese stamane ha incontrato la Capitaneria di Porto per visionare (tramite accesso agli atti) la relazione tecnica che l'impresa Costa Bioenergie ha inviato a tutti gli organi competenti: «Si tratta di un’analisi e studi connessi alla accessibilità nautica delle navi che trasportano gpl - spiega Veronese - nonché alla definizione dei rischi connessi alla navigazione all’interno del porto di Chioggia. Ora che abbiamo in mano la relazione, la approfondiremo assieme ai tecnici; chiederemo anche all’Autorità Portuale di farlo, e anche di realizzare uno studio proprio per valutare la compatibilità dell'insediamento del deposito di gpl nei futuri scenari di sviluppo del porto. Il prossimo passo sarà fornire agli enti preposti, per completezza di informazione, il nuovo piano protezione civile, che contiene un documento sul transito delle navi gasiere nel porto, che indica i problemi in caso di incidente e il piano di evacuazione conseguente».
RIFONDAZIONE COMUNISTA APRE A CHIOGGIA LA CAMPAGNA PER LE ELEZIONI EUROPEE SABATO MATTINA NELLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE AMICA
Si scaldano i motori per le elezioni europee del 26 maggio. Sabato 13 aprile dalle ore 10.30, nella sede dell'associazione Amica in corso del Popolo 947 (a fianco della libreria Giunti), il circolo di Rifondazione Comunista organizza un incontro pubblico per promuovere il tesseramento e per dibattere i temi della lista La Sinistra con cui si presenta alle elezioni (assieme a Sinistra Italiana ed altre realtà). «Per noi il tesseramento non è un momento di chiusura identitaria - dice il segretario Francesco Zennaro - ma un momento di incontro e di dialogo, basato sulla ricerca di un linguaggio comune con cui ricominciare a parlare, fosse anche cercando nuove parole. Questo incontro pubblico vuole essere appunto un momento di discussione aperta con altre realtà cittadine e non solo, che come noi lottano per un lavoro giusto, per l’eguaglianza e
l’inclusione sociale senza distinzione alcuna, per l’istruzione e la sanità libera e gratuita.
Sarà l’occasione per presentare alla città La Sinistra, una lista contro il neoliberismo, contro i nazionalismi, femminista, ambientalista e antirazzista che sarà presente sulla scheda delle elezioni europee del 26 maggio. Con La Sinistra vogliamo costruire uno spazio politico alternativo sia alla prosecuzione delle politiche neoliberiste, causa di disuguaglianze e povertà, sia al crescere della barbarie dei razzismi e dei nazionalismi. È uno spazio aperto al movimento delle donne, al movimento per il clima e l’ambiente, a chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza, a chi lotta per la difesa dei beni comuni e i diritti civili e sociali, a chi si oppone alle privatizzazioni e alla precarizzazione del lavoro. Uno spazio per chi si schiera apertamente contro xenofobia e razzismo. L’invito è aperto a tutti coloro che si riconoscono in queste parole, partiti politici, associazioni e collettivi, singole cittadine e cittadini che si riconoscono in queste parole».
Sarà l’occasione per presentare alla città La Sinistra, una lista contro il neoliberismo, contro i nazionalismi, femminista, ambientalista e antirazzista che sarà presente sulla scheda delle elezioni europee del 26 maggio. Con La Sinistra vogliamo costruire uno spazio politico alternativo sia alla prosecuzione delle politiche neoliberiste, causa di disuguaglianze e povertà, sia al crescere della barbarie dei razzismi e dei nazionalismi. È uno spazio aperto al movimento delle donne, al movimento per il clima e l’ambiente, a chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza, a chi lotta per la difesa dei beni comuni e i diritti civili e sociali, a chi si oppone alle privatizzazioni e alla precarizzazione del lavoro. Uno spazio per chi si schiera apertamente contro xenofobia e razzismo. L’invito è aperto a tutti coloro che si riconoscono in queste parole, partiti politici, associazioni e collettivi, singole cittadine e cittadini che si riconoscono in queste parole».
giovedì 11 aprile 2019
LAVORI ALLA SCUOLA DE' CONTI, NELLA DELIBERA DI GIUNTA MANCANO 500 EURO DI SPESA DOVUTA: LA V COMMISSIONE SE NE ACCORGE E MODIFICA L'ATTO
In extremis ieri la V commissione consiliare Bilancio, presieduta per la prima volta da Beniamino Boscolo dopo il ribaltone nei rapporti di forza, è riuscita a evitare che una delibera di giunta arrivasse alla seduta del consiglio comunale con un errore di 500 euro sull’IVA. Si tratta dell’atto che riconosce, con somma urgenza, l’esborso di fondi per opere di manutenzione alla scuola Nicolò de’ Conti, approvato dalla giunta con i poteri del consiglio, e quindi da ratificare in aula alla prima occasione utile -ovvero la prossima settimana- e comunque entro trenta giorni. Alla lettura della delibera, Boscolo si è accorto che i calcoli erano sbagliati, il funzionario lo ha riconosciuto, così i 500 euro che mancavano per coprire i lavori sono stati aggiunti d’ufficio, e l’atto arriverà corretto sul tavolo dei consiglieri. «La delibera era passata per le mani dell’ufficio Lavori Pubblici – spiega Beniamino Boscolo – quindi adottata dalla giunta dopo che i revisori dei conti ne avevano certificato la spesa, infine arrivata in commissione dove è stata emendata in zona Cesarini, pocho giorni prima del consiglio». Come diceva il tale, la domanda sorge spontanea: ma nessuno l’aveva letta?
mercoledì 10 aprile 2019
MARE, PESCA E AMBIENTE NELL'INCONTRO DI OGGI AL MUSEO CIVICO (ORE 18) CON L'EURODEPUTATO MARCO AFFRONTE
Il prossimo 26 maggio l'Europa sceglierà i suoi rappresentanti al Parlamento comune di Bruxelles e Strasburgo. In questo quadro, l'eurodeputato verde Marco Affronte sarà oggi a Chioggia (sala del Museo civico in campo Marconi, ore 18) per una iniziativa avente a tema il mare, la pesca e l'ambiente: con l'onorevole conferiranno Otello Giovanardi dell'ISPRA e Piero Mescalchin dell'associazione Tegnùe di Chioggia.
martedì 9 aprile 2019
IL PD E LE SCHEDE OSPEDALIERE, TERZO "ROUND" MERCOLEDÌ IN MUNICIPIO PER EVITARE IL DECLASSAMENTO DI CHIOGGIA
Ancora un incontro pubblico del Partito Democratico di Chioggia in materia di sanità, e specificamente delle nuove schede ospedaliere in via di approvazione al consiglio regionale. Mercoledì 10 aprile dalle ore 18, nella sala polivalente del municipio, il PD affronterà per l'ennesima volta il tema dei probabili tagli di posti letto e primariati all'ospedale di Chioggia, dialogando con i cittadini e con gli operatori della sanità. Oltre ai vertici locali sarà presente il consigliere regionale Bruno Pigozzo, impegnato a evitare il declassamento del nosocomio clodiense.
sabato 6 aprile 2019
CORSA CONTRO IL TEMPO PER L'AFFIDAMENTO DELL'UFFICIO TURISTICO IN LUNGOMARE: IL COMUNE LO VUOLE RIAPERTO DAL 15 APRILE
L'ufficio di informazioni turistiche in lungomare Adriatico è vacante. È scaduta infatti lo scorso 31 dicembre la gestione dello sportello da parte del consorzio di promozione Lidi di Chioggia, che si era estesa per due anni e mezzo nei crismi dell'OGD, l'organizzazione per la gestione della destinazione turistica. Nel maggio 2016, a fronte della necessità di garantire in tempi brevi l'apertura dell'ufficio di informazioni e accoglienza all'ospite, il consorzio aveva presentato un piano di gestione immediato, approvato dal Comune inizialmente fino alla fine dello stesso anno, poi con proroga fino al 31 dicembre 2018, concomitante alla scadenza naturale del triennio di start up dell'OGD, recentemente "azzerata" dall'assessora Isabella Penzo.
Ora la situazione di tre anni fa si ripresenta: alle soglie della stagione balneare, la giunta di Chioggia ha deliberato un atto di indirizzo al dirigente del settore Promozione del territorio, affinché lo stesso provveda (in dialogo con le associazioni di categoria) all'affidamento del servizio per l'anno in corso: i soggetti professionalmente qualificati opereranno in autonomia ma attenendosi agli indirizzi espressi dall'amministrazione comunale di concerto con il tavolo dell'OGD, attraverso l'impiego di personale adeguatamente selezionato e formato e con una buona conoscenza delle lingue straniere. Oltre alla distribuzione di materiale cartaceo e alla divulgazione di ogni informazione utile, dovranno elaborare contenuti per le piattaforme di social media, con grafica, immagini, video. L'ufficio dovrà restare aperto 5 mesi, ovvero dal 15 aprile al 15 settembre, con la possibilità di prolungare l'orario fino alle 22 nel periodo di maggior afflusso turistico per un massimo di sette giornate. Resta ancora inevasa, peraltro, la domanda di un ufficio analogo nel centro storico di Chioggia, al cui scopo potrebbe prestarsi ad esempio la Loggia dei Bandi, lasciata libera dalla polizia locale lo scorso febbraio.
Ora la situazione di tre anni fa si ripresenta: alle soglie della stagione balneare, la giunta di Chioggia ha deliberato un atto di indirizzo al dirigente del settore Promozione del territorio, affinché lo stesso provveda (in dialogo con le associazioni di categoria) all'affidamento del servizio per l'anno in corso: i soggetti professionalmente qualificati opereranno in autonomia ma attenendosi agli indirizzi espressi dall'amministrazione comunale di concerto con il tavolo dell'OGD, attraverso l'impiego di personale adeguatamente selezionato e formato e con una buona conoscenza delle lingue straniere. Oltre alla distribuzione di materiale cartaceo e alla divulgazione di ogni informazione utile, dovranno elaborare contenuti per le piattaforme di social media, con grafica, immagini, video. L'ufficio dovrà restare aperto 5 mesi, ovvero dal 15 aprile al 15 settembre, con la possibilità di prolungare l'orario fino alle 22 nel periodo di maggior afflusso turistico per un massimo di sette giornate. Resta ancora inevasa, peraltro, la domanda di un ufficio analogo nel centro storico di Chioggia, al cui scopo potrebbe prestarsi ad esempio la Loggia dei Bandi, lasciata libera dalla polizia locale lo scorso febbraio.
venerdì 5 aprile 2019
LA REGIONE CONFERMA LA PROROGA DI QUINDICI ANNI PER LE CONCESSIONI BALNEARI, E AUSPICA CHE I COMUNI AGISCANO CON CELERITÀ NELLE NOTIFICHE
La direzione Turismo della Regione Veneto ha espresso un parere non vincolante, inviandolo agli uffici Demanio dei Comuni costieri, quanto all'interpretazione della legge 145/2018 che prolunga fino al 1° gennaio 2034 la durata delle concessioni balneari. L'iter è sorto in seguito alla richiesta pervenuta da uno dei Comuni alla Regione, allo scopo di ottenere indicazioni quanto agli adempimenti procedurali in materia di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa. Venezia conferma la rideterminazione della durata, eccetto le concessioni per la nautica da diporto; la legge tuttavia non dà ai Comuni indicazioni relative alla concretizzazione della nuova durata dei titoli, e a formalizzare quindi il diritto acquisito dal concessionario. Il Comune deve solo notificargli la nuova durata, determinando il ricalcolo del valore della concessione con scadenza 2034, se necessario con atto di ricognizione. La Regione tuttavia manifesta l'opportunità che il procedimento venga attivato e concluso in tempi ragionevoli, prima dell'inizio della stagione balneare. Soddisfatto Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari in ASCOT: «Possiamo lavorare con più serenità ben sapendo che abbiamo ancora un percorso né agevole nè brevissimo. Adesso attendiamo fiduciosi provvedimenti esaustivi anche per i pertinenziali».
CAOS VIABILITÀ, IL COMITATO DEI SALONI DICE NO AL TRASLOCO DEL MERCATO ITTICO. MA IL GRUPPO M5S INSISTE: PRESTO LO STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICA
Animato incontro ieri nel tardo pomeriggio alla sala conferenze del Museo civico in campo Marconi a Chioggia, dove l’amministrazione comunale aveva convocato il comitato dei residenti ai Saloni per dibattere l’eventuale trasferimento del mercato ittico all’ingrosso nella vecchia marittima a nord dell’isola. A relazionare si sono presentati il capogruppo del M5S Paolo Bonfà, il suo vice Daniele Padoan e il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, davanti a una platea gremita non solo di abitanti del quartiere, ma anche dalle consigliere stellate Elisa Busetto e Genny Mantoan, di esponenti dell’opposizione come Lucio Tiozzo e Beniamino Boscolo, di alcuni militanti del comitato No Gpl con Roberto Rossi e Mariarosa Chio.
Come è stato fatto notare da alcuni dei presenti, mancava la giunta: e potrebbe non essere casuale, dal momento che nelle scorse settimane sia il vicesindaco Veronese che l’assessore alla pesca Daniele Stecco si erano espressi in modo freddo quanto all’evenienza, sebbene il sindaco -durante l’ultima seduta del consiglio- avesse ventilato il futuro avanzamento dell’ordine del giorno in questione, dopo dialoghi con le categorie e con i cittadini. Secondo Daniele Padoan, che riferisce pareri dei tecnici comunali, la doppia viabilità (cardine dell’operazione) sarebbe possibile, sgravando così il ponte del Musichiere e la zona abitata: un incontro preliminare in materia avverrà il prossimo 24 aprile assieme al presidente dell’Autorità Portuale di Venezia e Chioggia, Pino Musolino.
Tuttavia la maggior parte degli intervenuti ha dichiarato di non volere comunque lo spostamento del mercato ittico ai Saloni, in quanto interferirebbe non solo con la viabilità e la sicurezza statica delle abitazioni provate dal transito dei camion, ma anche con le attività portuali e soprattutto con le speranze per la crocieristica. Da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle viene ribadito l’interesse a spendere il “tesoretto” di 40 milioni nella risistemazione viaria del territorio, e l’esigenza di uno studio di fattibilità tecnica preliminare a ogni discorso relativo al trasloco del mercato.
Come è stato fatto notare da alcuni dei presenti, mancava la giunta: e potrebbe non essere casuale, dal momento che nelle scorse settimane sia il vicesindaco Veronese che l’assessore alla pesca Daniele Stecco si erano espressi in modo freddo quanto all’evenienza, sebbene il sindaco -durante l’ultima seduta del consiglio- avesse ventilato il futuro avanzamento dell’ordine del giorno in questione, dopo dialoghi con le categorie e con i cittadini. Secondo Daniele Padoan, che riferisce pareri dei tecnici comunali, la doppia viabilità (cardine dell’operazione) sarebbe possibile, sgravando così il ponte del Musichiere e la zona abitata: un incontro preliminare in materia avverrà il prossimo 24 aprile assieme al presidente dell’Autorità Portuale di Venezia e Chioggia, Pino Musolino.
Tuttavia la maggior parte degli intervenuti ha dichiarato di non volere comunque lo spostamento del mercato ittico ai Saloni, in quanto interferirebbe non solo con la viabilità e la sicurezza statica delle abitazioni provate dal transito dei camion, ma anche con le attività portuali e soprattutto con le speranze per la crocieristica. Da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle viene ribadito l’interesse a spendere il “tesoretto” di 40 milioni nella risistemazione viaria del territorio, e l’esigenza di uno studio di fattibilità tecnica preliminare a ogni discorso relativo al trasloco del mercato.
L'ARCHITETTO ALESSANDRA PENZO È LA NUOVA ASSESSORA ALL'URBANISTICA E AI LAVORI PUBBLICI
A differenza di altre volte, in cui la sostituzione degli assessori dimissionari è stata molto lenta e faticosa, la giunta Ferro ha già risolto il rebus del rimpiazzo per quanto riguarda Elga Messina, fino a martedì scorso titolare delle deleghe all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. La nuova assessora -che rispetta gli equilibri di genere- sarà l’architetto Alessandra Penzo, 38enne di Chioggia, sposata e con due figlie: laureata allo IUAV nel 2007, ha insegnato negli istituti scolastici clodiensi e ha fatto parte di studi professionali di ingegneria e progettazione, svolgendo tirocinio per operatrice di gare, appalti e contratti. Attualmente è impegnata in uno studio di comunicazione e grafica. Alessandra Penzo ha fama di essere perfezionista nel lavoro e di non accontentarsi mai.
«Sono al corrente di alcuni importanti problemi – queste le prime parole della neo assessora – che da oggi avrò modo di approfondire e affrontare, consapevole della grande responsabilità dell’incarico. Farò del mio meglio per migliorare la città in cui vivo». Il suo profilo rafforza la componente locale dell’amministrazione dopo che a lungo molti referati erano stati assegnati a esponenti di fuori città. Nell’occasione il sindaco Ferro ha redistribuito anche alcune deleghe tra chi già faceva parte della giunta, come il vicesindaco Marco Veronese che perde la titolarità della Polizia Locale e della Protezione Civile a vantaggio di Genny Cavazzana, la quale cede le Politiche Giovanili a Isabella Penzo.
«Sono al corrente di alcuni importanti problemi – queste le prime parole della neo assessora – che da oggi avrò modo di approfondire e affrontare, consapevole della grande responsabilità dell’incarico. Farò del mio meglio per migliorare la città in cui vivo». Il suo profilo rafforza la componente locale dell’amministrazione dopo che a lungo molti referati erano stati assegnati a esponenti di fuori città. Nell’occasione il sindaco Ferro ha redistribuito anche alcune deleghe tra chi già faceva parte della giunta, come il vicesindaco Marco Veronese che perde la titolarità della Polizia Locale e della Protezione Civile a vantaggio di Genny Cavazzana, la quale cede le Politiche Giovanili a Isabella Penzo.
mercoledì 3 aprile 2019
ARMELAO (SINDACATO FSP POLIZIA DI STATO): "ATTRIBUIRE LA LOGGIA DEI BANDI DI CHIOGGIA ALL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE"
Attribuire la Loggia dei Bandi all'ufficio del giudice di pace. La richiesta arriva da Mauro Armelao, segretario regionale del sindacato FSP Polizia di Stato, che intende così far rivivere il centralissimo edificio vicino al municipio, lasciato deserto dalla polizia locale dopo il trasferimento dello scorso 14 febbraio: «È un peccato che rimanga chiusa e chissà per quanto, in attesa di una destinazione. Traslocandovi il giudice di pace, verrebbero liberati gli spazi in uso all'ex tribunale, destinando al Commissariato di Pubblica Sicurezza l'intera cittadella della giustizia.
Per questo auspichiamo, in un clima di massima collaborazione, che quanto da noi avanzato venga preso in debita considerazione dagli enti che fin qui hanno lavorato assiduamente per raggiungere lo scopo, ovvero il sindaco e il vicesindaco di Chioggia con gli uffici tecnici comunali, l'Agenzia del Demanio di Venezia, il Questore di Venezia, il dirigente del Commissariato clodiense e l’ufficio tecnico logistico della Polizia di Stato di Venezia e Padova».
Per questo auspichiamo, in un clima di massima collaborazione, che quanto da noi avanzato venga preso in debita considerazione dagli enti che fin qui hanno lavorato assiduamente per raggiungere lo scopo, ovvero il sindaco e il vicesindaco di Chioggia con gli uffici tecnici comunali, l'Agenzia del Demanio di Venezia, il Questore di Venezia, il dirigente del Commissariato clodiense e l’ufficio tecnico logistico della Polizia di Stato di Venezia e Padova».
DIMISSIONI DELL'ASSESSORA MESSINA, BELLEMO (ASCOT): "NON HA VOLUTO O POTUTO METTERE FRENI DI DECENZA ALLE ESAGERAZIONI DEL PIANO CASA IN CITTÀ"
Come al solito pungente, la risposta del presidente di ASCOT Giorgio Bellemo alle dimissioni dell'assessora ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica Elga Messina, protocollate ieri. «Se ho ben capito - esordisce il presidente dei concessionari balneari - all'assessora uscente dispiace, al sindaco dispiace, ai consiglieri dispiace, insomma dispiace a tutti.
Forse ai palazzinari che imperversano grazie a un'applicazione esasperata del "piano casa", basta girare per la città per rendersene conto: a questo fatto mi pare che nessuno nell'amministrazione comunale abbia voluto o potuto mettere un freno di decenza. Non so se però di queste dimissioni dispiaccia agli operatori che attendono risposte da anni, in barba alle leggi vigenti».
Forse ai palazzinari che imperversano grazie a un'applicazione esasperata del "piano casa", basta girare per la città per rendersene conto: a questo fatto mi pare che nessuno nell'amministrazione comunale abbia voluto o potuto mettere un freno di decenza. Non so se però di queste dimissioni dispiaccia agli operatori che attendono risposte da anni, in barba alle leggi vigenti».
SST, SCADONO GLI INCARICHI DI AMMINISTRATORE E DEL COLLEGIO SINDACALE: CI SI PUÒ CANDIDARE ENTRO IL 23 APRILE
Giungono a scadenza gli incarichi di amministratore unico e del collegio sindacale di SST, e del rappresentante del Comune di Chioggia nel collegio sindacale di ACTV. Con l'approvazione del bilancio consuntivo, infatti, termina il periodo di vigenza dell'avvocato padovano Emanuele Mazzaro ai vertici della società partecipata al 100% dal Comune di Chioggia: l'amministratore comunque può essere rieletto per tre mandati, così come i tre componenti effettivi e i due supplenti all'interno del collegio sindacale, che dura in carica un triennio. In quest'ultimo consesso deve essere rispettato il principio di equilibrio di genere. Per coloro che volessero concorrere, la scadenza di presentazione della domanda è fissata alle ore 12 del prossimo martedì 23 aprile: il fac simile si trova nel sito del Comune, chioggia.org
Anche per quanto riguarda il ruolo di membro del collegio sindacale in seno ad ACTV, la designazione scade alle ore 12 del 23 aprile: è l'intero collegio a essere rinnovato dopo il bilancio, e Chioggia vi concorre con un esponente. L'avviso e il fac simile della domanda si trovano egualmente nel sito del Comune, ovvero chioggia.org
Anche per quanto riguarda il ruolo di membro del collegio sindacale in seno ad ACTV, la designazione scade alle ore 12 del 23 aprile: è l'intero collegio a essere rinnovato dopo il bilancio, e Chioggia vi concorre con un esponente. L'avviso e il fac simile della domanda si trovano egualmente nel sito del Comune, ovvero chioggia.org
MERCATO ITTICO AI SALONI, GIOVEDÌ L'AMMINISTRAZIONE INCONTRA IL COMITATO DEI RESIDENTI. SI PARLERÀ ANCHE DEL PONTE DEL MUSICHIERE
L'amministrazione comunale riparte alla carica per spostare il mercato ittico all'ingrosso ai Saloni, negli spazi della vecchia marittima siti alla parte a nord dell'isola. Nonostante lo stop provvisorio deciso dal gruppo del Movimento 5 Stelle al proprio ordine del giorno, è stato lo stesso sindaco Alessandro Ferro ad annunciare in aula, durante l'ultima seduta del consiglio comunale lo scorso lunedì, che il documento verrà ripresentato una volta avvenuti gli opportuni incontri con le parti in causa e il coinvolgimento degli enti preposti alla viabilità e alla nautica. Così, dopo averne già parlato con i pescatori, giovedì 4 aprile dalle ore 18.30 alla sala conferenze del Museo civico in campo Marconi l'amministrazione incontrerà il comitato dei residenti dei Saloni, con il quale dibatterà non solo dello spostamento del mercato, ma anche dell'annosa questione relativa al ponte Nicolò de' Conti, ovvero il ponte "del Musichiere", più volte dato per pericolante e limitato o alleggerito nella circolazione da ordinanze provvisorie.
Proprio la doppia viabilità è uno dei nodi da risolvere prima di iniziare a ragionare della fattibilità del progetto, assieme all'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale e alla Capitaneria di Porto di Chioggia: già oggi gli abitanti dei Saloni soffrono la presenza dei camion diretti al porto e alle imprese di trasformazione ittica. La risoluzione avanzata dal sindaco è comunque una novità, dal momento che autorevoli esponenti della giunta quali il vicesindaco Marco Veronese (che ai Saloni risiede) e l'assessore alla Pesca Daniele Stecco si erano espressi in senso dubbioso se non contrario, quantomeno nel metodo. Così pure, a più riprese, il Partito Democratico che postula Val da Rio quale luogo ideale per il mercato ittico all'ingrosso.
Proprio la doppia viabilità è uno dei nodi da risolvere prima di iniziare a ragionare della fattibilità del progetto, assieme all'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale e alla Capitaneria di Porto di Chioggia: già oggi gli abitanti dei Saloni soffrono la presenza dei camion diretti al porto e alle imprese di trasformazione ittica. La risoluzione avanzata dal sindaco è comunque una novità, dal momento che autorevoli esponenti della giunta quali il vicesindaco Marco Veronese (che ai Saloni risiede) e l'assessore alla Pesca Daniele Stecco si erano espressi in senso dubbioso se non contrario, quantomeno nel metodo. Così pure, a più riprese, il Partito Democratico che postula Val da Rio quale luogo ideale per il mercato ittico all'ingrosso.