Hanno atteso sette ore -salva la pausa pranzo- la trattazione della propria causa al consiglio comunale di ieri, i residenti nelle 132 case centenarie sulla riva del Lusenzo a Sottomarina, ai quali l’Agenzia delle Entrate ha inviato cartelle anche di 128mila euro da pagare a titolo di canone per una mai risolta controversia demaniale in corso da anni. Ma prima c’erano da approvare i provvedimenti per i quali era stata convocata la seduta, così la questione ha avuto sfogo solo alle ore 18, nonostante i tentativi delle opposizioni di anticiparla. L’ordine del giorno presentato dal leghista Marco Dolfin è stato approvato all’unanimità dei presenti con 17 voti, e impegna l’amministrazione comunale a coinvolgere governo e Parlamento per una veloce soluzione.
la playlist di tutti gli interventi:
Due i temi caldi: il blocco delle cartelle esattoriali caldeggiato anche dal capogruppo del M5S Paolo Bonfà, e lo sblocco dell’acquisto dei beni immobili demaniali da parte dell’amministrazione comunale di Chioggia. Senza quest’ultimo passaggio, ha ricordato il consigliere Gianluca Naccari, non vi può essere la soluzione della vicenda: mercoledì il sindaco Ferro sarà a Roma e porterà all’attenzione dei parlamentari del territorio l’ordine del giorno approvato ieri senza divisioni politiche «né medaglie da appuntarsi», ammonisce Dolfin. I canali con la Capitale erano comunque già stati aperti da tutti i partiti, la forma preferenziale è il decreto anche se al Senato giace un disegno di legge firmato dalle grilline Bottici e Vanin che va calendarizzato.
Il vicesindaco Veronese -che assieme al primo cittadino aveva affrontato la situazione già in mattinata- ha ricordato che il problema risiede soprattutto nel pregresso, e non è esclusa una missione romana di tutte le forze rappresentate in consiglio: l’appuntamento verrà chiesto di modo da ottenerlo entro agosto. Ora i residenti sperano nella volontà politica di entrambe le forze al governo nazionale, dal momento che fino ad ora erano sopravvenuti vari blocchi da una parte e dall’altra, nella legge Finanziaria o nel decreto “sblocca cantieri”, con parere negativo della Ragioneria dello Stato. E se il consigliere Beniamino Boscolo rammenta come proprio il sottosegretario Cioffi del M5S aveva cassato l’istanza avanzata a suo tempo dal PD, c’è stato un filo di polemica tra la maggioranza e l’esponente di Forza Italia, che aveva tirato in ballo il condono fortemente voluto dal Movimento per la realtà di Ischia. Almeno formalmente sulla carta, comunque, ieri l’intero consiglio si è mostrato vicino a chi rischia di perdere tutto per via della burocrazia e delle pendenze di un secolo fa.
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martedì 30 luglio 2019
VELENI AL CONSIGLIO IPAB: I TRE AMMINISTRATORI DEL M5S, "CREPALDI DICE FANTASIE, VOLEVA DELEGA IN BIANCO. PERCHÉ LA SEGRETARIA PD ALLA CONFERENZA?"
I tre consiglieri d'amministrazione rimasti in forza al Centro Servizi per Anziani di Chioggia, ovvero Erika Boscolo Pantalin, Francesca Avanzi e Andrea Giovanni Zennaro, hanno firmato un documento in cui prendono le distanze dal presidente dimissionario Ortensio Crepaldi e auspicano che il sindaco rimpiazzi presto i due uscenti (Crepaldi e lo psicologo Giorgio Filippo), di modo da riprendere pienamente in sesto l'organico del CdA con «modalità organizzative e relazionali più proficue». I tre consiglieri, vicini al Movimento 5 Stelle, smentiscono «categoricamente qualsiasi forma di pressione ed ingerenza politica da parte dell'attuale amministrazione nello svolgimento delle attività del CdA. Fin dal primo giorno del nostro insediamento, ogni decisione è stata presa nella massima autonomia».
Pantalin, Avanzi e Zennaro attaccano Crepaldi, «libero di costruire le proprie fantasie, presumiamo da attribuire alla sua aspettativa di avere una delega in bianco al fine di gestire certe questioni che il CdA non era disposto ad attribuirgli. Quali siano le "cose strane" che il presidente avrebbe avvertito, ci piacerebbe proprio saperlo. Lo lasciamo comunque alle sue idee, preferiamo non perderci in fantasie e rimanere concentrati nel nostro impegno per un'amministrazione sana e efficiente dell'ente». Quindi i tre precisano che «in merito alla nomina del nuovo direttore, dopo due avvisi di selezione, abbiamo seguito l'indicazione chiara della Regione di procedere con un nuovo concorso e stipulare una convenzione con il direttore di un altro Ipab solo quale modalità provvisoria».
Mentre «per il progetto di ampliamento degli ulteriori 24 posti letto abbiamo cercato di pervenire ad un accordo con il Comune, con cui attualmente è in essere una convenzione per la gestione degli alloggi del primo piano della residenza Boschetto. Convenzione che non rendeva possibile procedere con il progetto di ampliamento dei posti in modo unilaterale. A dimostrazione della collaborazione con l’amministrazione comunale, i 24 posti letto richiesti sono stati autorizzati dal Comitato dei sindaci alla prima riunione utile». Infine, i tre amministratori residui hanno «ritenuto di dissociarsi dalle affermazioni dell'ex consigliere Giorgio Filippo all'atto di accettazione delle sue dimissioni».
Ancora una stoccata poi a Crepaldi in chiusura di testo: «Non possiamo fare a meno di prendere atto - scrivono Erika Pantalin, Francesca Avanzi e Andrea Zennaro - che il presidente uscente ha avvertito la necessità di coinvolgere nella conferenza stampa delle sue dimissioni esponenti dei partiti: saremmo noi quelli politicizzati?». Il riferimento è a Barbara Penzo, segretaria comunale del PD di Chioggia, presente appunto alla conferenza.
Pantalin, Avanzi e Zennaro attaccano Crepaldi, «libero di costruire le proprie fantasie, presumiamo da attribuire alla sua aspettativa di avere una delega in bianco al fine di gestire certe questioni che il CdA non era disposto ad attribuirgli. Quali siano le "cose strane" che il presidente avrebbe avvertito, ci piacerebbe proprio saperlo. Lo lasciamo comunque alle sue idee, preferiamo non perderci in fantasie e rimanere concentrati nel nostro impegno per un'amministrazione sana e efficiente dell'ente». Quindi i tre precisano che «in merito alla nomina del nuovo direttore, dopo due avvisi di selezione, abbiamo seguito l'indicazione chiara della Regione di procedere con un nuovo concorso e stipulare una convenzione con il direttore di un altro Ipab solo quale modalità provvisoria».
Mentre «per il progetto di ampliamento degli ulteriori 24 posti letto abbiamo cercato di pervenire ad un accordo con il Comune, con cui attualmente è in essere una convenzione per la gestione degli alloggi del primo piano della residenza Boschetto. Convenzione che non rendeva possibile procedere con il progetto di ampliamento dei posti in modo unilaterale. A dimostrazione della collaborazione con l’amministrazione comunale, i 24 posti letto richiesti sono stati autorizzati dal Comitato dei sindaci alla prima riunione utile». Infine, i tre amministratori residui hanno «ritenuto di dissociarsi dalle affermazioni dell'ex consigliere Giorgio Filippo all'atto di accettazione delle sue dimissioni».
Ancora una stoccata poi a Crepaldi in chiusura di testo: «Non possiamo fare a meno di prendere atto - scrivono Erika Pantalin, Francesca Avanzi e Andrea Zennaro - che il presidente uscente ha avvertito la necessità di coinvolgere nella conferenza stampa delle sue dimissioni esponenti dei partiti: saremmo noi quelli politicizzati?». Il riferimento è a Barbara Penzo, segretaria comunale del PD di Chioggia, presente appunto alla conferenza.
APPROVATO TRA LE POLEMICHE IL REGOLAMENTO DELLA ZONA ADIBITA A CAMPER SERVICE NEL PARCHEGGIO DI BORGO SAN GIOVANNI
È stato approvato ieri con 12 voti della maggioranza (contrario Dolfin, astenuti Barbara Penzo, Boccato, Naccari e Beniamino Boscolo) il regolamento d'uso per la zona destinata a camper service entro il parcheggio di Borgo San Giovanni, adiacente al cimitero. L'approvazione non è stata scorrevole: il capogruppo del PD Montanariello aveva chiesto il ritiro del provvedimento in quanto ipoteticamente gravato da illegittimità, dal momento che -veniva asserito dalle opposizioni- per redigerlo era stato adoperato il codice della strada che non vale in un'area privata. Ma la dirigente Daniela Ballarin, convocata nell'aula del consiglio comunale, ha puntualizzato che l'area è destinata già ad uso parcheggio ed è gestita dal Comune, quindi non si parla di una zona terza e nuova. Dopo una lunga sospensione della seduta (il leghista Dolfin contestava anche un presunto contrasto con il regolamento della tassa di soggiorno), l'emendamento del consigliere Davide Penzo del M5S stralciava l'ultima parte ed è stato messo al voto tra le polemiche della minoranza.
Poco prima era stato lo stesso sindaco Ferro a delineare i caratteri della struttura: 16 piazzole di dimensioni 5x8 metri, attrezzate potendo attingere all'allacciamento idrico, all'impianto elettrico e servendosi dello scarico dei reflui. Si tratta di un'area a pagamento dove i camper e gli autocaravan possono sostare al massimo 48 ore e pagando la tassa di soggiorno per il pernotto. L'opera è stata finanziata dai patti territoriali e l'amministrazione intende velocizzare al massimo il suo effettivo avvio, dal momento che la stagione turistica è in pieno svolgimento. Dal canto suo la consigliera Maria Chiara Boccato ha fatto presente che, essendo la zona adiacente a un cimitero, è doveroso installare gli opportuni segnali affinché venga rispettato il silenzio e non siano autorizzati gesti sconvenienti in prossimità dei defunti.
Poco prima era stato lo stesso sindaco Ferro a delineare i caratteri della struttura: 16 piazzole di dimensioni 5x8 metri, attrezzate potendo attingere all'allacciamento idrico, all'impianto elettrico e servendosi dello scarico dei reflui. Si tratta di un'area a pagamento dove i camper e gli autocaravan possono sostare al massimo 48 ore e pagando la tassa di soggiorno per il pernotto. L'opera è stata finanziata dai patti territoriali e l'amministrazione intende velocizzare al massimo il suo effettivo avvio, dal momento che la stagione turistica è in pieno svolgimento. Dal canto suo la consigliera Maria Chiara Boccato ha fatto presente che, essendo la zona adiacente a un cimitero, è doveroso installare gli opportuni segnali affinché venga rispettato il silenzio e non siano autorizzati gesti sconvenienti in prossimità dei defunti.
lunedì 29 luglio 2019
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA VARIAZIONE DI BILANCIO: STANZIATI 70MILA EURO PER LA CAUSA VERSO SOCOGAS
Oggi in consiglio comunale è stata approvata la variazione generale di bilancio (13 voti a favore, 6 contrari, 1 astenuto). Entro il 31 luglio di ogni anno infatti, mediante la variazione di assestamento generale, deliberata dall’organo consiliare, si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. «Il disequilibrio riguardava circa 2 milioni di euro, suddivisi in vari capitoli di bilancio – spiega l'assessore ai tributi Daniele Stecco – e alcune variazioni sono relative alle parte in entrata, quali, in positivo, 20mila euro del contributo regionale per la riduzione consumi energia; 100mila euro del fondo regionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche; 40mila euro del contributo regionale per progetti di inserimento lavorativo e 110mila euro della riscossione canoni per le concessioni demaniali di navigazione interna.
Per quanto riguarda invece le voci relative alla parte uscite, si evidenziano 130mila euro per le manutenzioni delle scuole; 70mila euro stanziati per le cause in corso (tra cui quella verso Socogas per il deposito di gpl); 80mila euro di rimborso alla partecipata SST per alcune spese relative al verde pubblico; circa 145mila euro per la formazione e l’adeguamento degli strumenti per i piani (tra cui 20mila euro per l'elaborato tecnico “Rischio Incidente Rilevante - RIR” connesso al deposito di gpl). Dal fondo di riserva invece, che è extra equilibri, abbiamo prelevato 30 mila euro per il piano di sicurezza delle navi gasiere. Spiace constatare che una parte politica della minoranza abbia votato contro questi equilibri, che riguardano questioni fondamentali per la città».
Per quanto riguarda invece le voci relative alla parte uscite, si evidenziano 130mila euro per le manutenzioni delle scuole; 70mila euro stanziati per le cause in corso (tra cui quella verso Socogas per il deposito di gpl); 80mila euro di rimborso alla partecipata SST per alcune spese relative al verde pubblico; circa 145mila euro per la formazione e l’adeguamento degli strumenti per i piani (tra cui 20mila euro per l'elaborato tecnico “Rischio Incidente Rilevante - RIR” connesso al deposito di gpl). Dal fondo di riserva invece, che è extra equilibri, abbiamo prelevato 30 mila euro per il piano di sicurezza delle navi gasiere. Spiace constatare che una parte politica della minoranza abbia votato contro questi equilibri, che riguardano questioni fondamentali per la città».
GIORGIO BELLEMO (ASCOT) IRONIZZA SULL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE: «SAGRA DEL PESCE, IN VIGORE LA "MULTA ZERO"»
Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, ironizza sul "condono" in vista per gli stand della Sagra del Pesce che la sera di sabato 13 luglio hanno spostato i tavoli sotto i portici, il municipio e la Loggia dei Bandi in occasione del maltempo. «Come si sono inventati il "mandato zero" per le cariche pubbliche - dice il presidente di ASCOT - così ci può essere la "multa zero", ovvero la prima multa non si paga. Seriamente, è grottesco che una forza politica così contraria (a parole) ai condoni poi abbia l'idea perversa di non far applicare lo stesso regolamento che essa stessa ha scritto. Altrove si sarebbe proceduto al verbale e poi semmai l'interessato avrebbe avanzato ricorso al TAR. Qui, il M5S locale dice: il regolamento, che io ho votato, voglio che tu non lo applichi».
E stamane, in apertura di seduta al consiglio comunale, il gruppo di maggioranza ha cassato l'ipotesi -avanzata in extremis dal capogruppo PD Montanariello- di discutere di quanto avvenuto alla Sagra. Giorgio Bellemo, peraltro, critica anche la situazione di Forte Penzo: «Non può essere scollegata dalla trattazione delle altre questioni legate alla zona dei Reduci».
E stamane, in apertura di seduta al consiglio comunale, il gruppo di maggioranza ha cassato l'ipotesi -avanzata in extremis dal capogruppo PD Montanariello- di discutere di quanto avvenuto alla Sagra. Giorgio Bellemo, peraltro, critica anche la situazione di Forte Penzo: «Non può essere scollegata dalla trattazione delle altre questioni legate alla zona dei Reduci».
domenica 28 luglio 2019
PONTI COMUNALI AMMALORATI, CI VORRÀ PIÙ DI UN ANNO PER INIZIARE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
Almeno un anno per la posa della prima pietra nel rifacimento dei ponti comunali più disastrati. È la stima dell’architetto Marco Marangon, referente dell’ufficio Manutenzioni del Comune di Chioggia, enunciata lo scorso giovedì 25 luglio durante una seduta della IV commissione consiliare, chiesta dalle opposizioni proprio per conoscere tempi e modi degli interventi al ponte sul canale Novissimo, ai due che attraversano il canale Fossetta e al cavalcavia di Borgo San Giovanni. In queste opere sono state rilevate le criticità più urgenti rispetto a una verifica iniziale sopra 62 ponti e la successiva scrematura relativa a 19.
Alla seduta era presente l’ingegner Raffaele Fuser dello studio T14, che ha confermato come nel tempo non ci sia stata l’adeguata manutenzione di queste strutture: «Il degrado è legato alla vita di ogni ponte, che necessitava di interventi a lungo procrastinati. Come del resto avviene quasi dappertutto, con il rischio di deteriorare aspetti che potevano essere prevenuti». Il suo collega Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune, attende il progetto esecutivo da parte dello studio VKA di Mestre, che suggerisce di demolire il ponte piccolo sulla Fossetta (chiuso da tempo al traffico veicolare) anziché ristrutturarlo, in quanto presenta carenze ben più gravi rispetto agli altri collegamenti analizzati, tra loro omogenei.
L’architetto Marangon ha quindi tracciato la road map: se attorno a ferragosto verrà consegnato il progetto definitivo, con i successivi 15 giorni per l’approvazione, a settembre sarà firmata la determina a contrarre. Poi l’indagine di cantiere, e prima dell’arrivo dell’inverno l’approvazione del progetto definitivo, che diventerà esecutivo entro marzo 2020: da quel momento sarà diramata la gara d’appalto, e appunto a settembre del prossimo anno il via ai lavori su alcuni dei ponti. Chiaramente non tutti assieme, perché altrimenti si rischierebbe di bloccare ogni accesso alla città: gli interventi costeranno circa 5 milioni. Diverso è il discorso relativo al ponte Nicolò de’ Conti (detto del Musichiere), in quanto di competenza non già comunale, bensì dell’Autorità Portuale di Sistema per l’Adriatico settentrionale.
Critiche comunque le minoranze: Montanariello (PD) si chiede «se la legge di bilancio dice che si possono stanziare soldi, previo progetto di massima e studio di fattibilità, perché non sono stati stanziati almeno per la Fossetta?», mentre il leghista Dolfin teme che il Comune «stia buttando i soldi dalla finestra. Perché dare l’incarico da 40mila euro a un’altra impresa allo scopo di computare i calcoli del cemento armato al ponte piccolo sulla Fossetta, se ha deciso di buttarlo giù? E non è ancora stato chiesto il parere degli enti sovraordinati, come la Soprintendenza. Presenterò quindi un esposto alla Procura della Repubblica».
Alla seduta era presente l’ingegner Raffaele Fuser dello studio T14, che ha confermato come nel tempo non ci sia stata l’adeguata manutenzione di queste strutture: «Il degrado è legato alla vita di ogni ponte, che necessitava di interventi a lungo procrastinati. Come del resto avviene quasi dappertutto, con il rischio di deteriorare aspetti che potevano essere prevenuti». Il suo collega Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune, attende il progetto esecutivo da parte dello studio VKA di Mestre, che suggerisce di demolire il ponte piccolo sulla Fossetta (chiuso da tempo al traffico veicolare) anziché ristrutturarlo, in quanto presenta carenze ben più gravi rispetto agli altri collegamenti analizzati, tra loro omogenei.
L’architetto Marangon ha quindi tracciato la road map: se attorno a ferragosto verrà consegnato il progetto definitivo, con i successivi 15 giorni per l’approvazione, a settembre sarà firmata la determina a contrarre. Poi l’indagine di cantiere, e prima dell’arrivo dell’inverno l’approvazione del progetto definitivo, che diventerà esecutivo entro marzo 2020: da quel momento sarà diramata la gara d’appalto, e appunto a settembre del prossimo anno il via ai lavori su alcuni dei ponti. Chiaramente non tutti assieme, perché altrimenti si rischierebbe di bloccare ogni accesso alla città: gli interventi costeranno circa 5 milioni. Diverso è il discorso relativo al ponte Nicolò de’ Conti (detto del Musichiere), in quanto di competenza non già comunale, bensì dell’Autorità Portuale di Sistema per l’Adriatico settentrionale.
Critiche comunque le minoranze: Montanariello (PD) si chiede «se la legge di bilancio dice che si possono stanziare soldi, previo progetto di massima e studio di fattibilità, perché non sono stati stanziati almeno per la Fossetta?», mentre il leghista Dolfin teme che il Comune «stia buttando i soldi dalla finestra. Perché dare l’incarico da 40mila euro a un’altra impresa allo scopo di computare i calcoli del cemento armato al ponte piccolo sulla Fossetta, se ha deciso di buttarlo giù? E non è ancora stato chiesto il parere degli enti sovraordinati, come la Soprintendenza. Presenterò quindi un esposto alla Procura della Repubblica».
PRESTO LA COLONIA TURATI SARÀ UNA CASA DI RIPOSO PER ANZIANI AGIATI? PREOCCUPAZIONE PER I 90 POSTI DELL'OSPEDALE DI COMUNITÀ
La colonia Turati di Sottomarina intravede un futuro. Lo storico stabile in zona “Momolo”, riacquistato dal Comune di Chioggia sul finire degli anni Novanta e andato di nuovo in rovina per la sua mancata destinazione -tanto da aver spesso e volentieri solleticato il bivacco di vandali e malintenzionati, oltre che di persone senza casa- potrebbe presto diventare una casa di riposo per anziani facoltosi a due passi dal mare: è stata infatti presentata al Comune una forte manifestazione d’interesse da parte di alcuni imprenditori di origine polacca, intenzionati a trasformare la struttura.
Della cosa è stata fatta parola durante la conferenza stampa che ha annunciato le dimissioni di Ortensio Crepaldi dalla presidenza dell’IPAB: in tale sede, il presidente uscente e la segretaria del PD Barbara Penzo hanno rivelato i termini della questione, relati anche alla convenzione per 90 posti letto destinati ai pazienti non autosufficienti, ovvero l’ospedale di comunità. Questi ultimi erano stati approvati il 18 ottobre scorso e presentati all’ULSS 3 per l’inserimento nelle schede ospedaliere regionali, con riferimento appunto alla Turati.
Stando a quanto afferma la consigliera comunale Barbara Penzo, l’accordo tra l’amministrazione e i possibili acquirenti sarebbe già in fase avanzata, per una cifra che si avvicina ai 6 milioni: «La manifestazione di interesse – afferma Penzo – era arrivata ancora quando l’assessorato ai lavori pubblici era retto dall’architetto Elga Messina, e ha scatenato dibattito interno alla maggioranza, che però dovrebbe essere ora compatta nell’approvare l’affare».
Della cosa è stata fatta parola durante la conferenza stampa che ha annunciato le dimissioni di Ortensio Crepaldi dalla presidenza dell’IPAB: in tale sede, il presidente uscente e la segretaria del PD Barbara Penzo hanno rivelato i termini della questione, relati anche alla convenzione per 90 posti letto destinati ai pazienti non autosufficienti, ovvero l’ospedale di comunità. Questi ultimi erano stati approvati il 18 ottobre scorso e presentati all’ULSS 3 per l’inserimento nelle schede ospedaliere regionali, con riferimento appunto alla Turati.
Stando a quanto afferma la consigliera comunale Barbara Penzo, l’accordo tra l’amministrazione e i possibili acquirenti sarebbe già in fase avanzata, per una cifra che si avvicina ai 6 milioni: «La manifestazione di interesse – afferma Penzo – era arrivata ancora quando l’assessorato ai lavori pubblici era retto dall’architetto Elga Messina, e ha scatenato dibattito interno alla maggioranza, che però dovrebbe essere ora compatta nell’approvare l’affare».
LUNEDÌ CONSIGLIO COMUNALE, FRA I 13 TEMI L'APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO D'USO DELLA ZONA CAMPER AL PARCHEGGIO DI BORGO SAN GIOVANNI
È stata convocata per domani alle ore 9 la seduta del consiglio comunale di Chioggia. Tredici gli argomenti all'ordine del giorno: dopo la ratifica delle variazioni di bilancio, verrà approvato il regolamento per l'utilizzo dell'area attrezzata all'interno del parcheggio di Borgo San Giovanni, destinata alla sosta dei camper. Quindi le mozioni delle minoranze, aventi a tema l'edilizia residenziale pubblica, la piccola pesca e l'annosa vertenza che contrappone il Demanio ai residenti di decine di abitazioni lungo la riva del Lusenzo a Sottomarina. Infine, i consiglieri valuteranno la richiesta di istituire una nuova linea di autobus diretta da Chioggia e da Sottomarina all'ospedale all'Angelo di Mestre.
sabato 27 luglio 2019
ANNULLAMENTO DEL CARNEVALE ESTIVO, IL M5S VUOLE VEDERCI CHIARO: "ABBIAMO UN'IDEA DI COSA SIA SUCCESSO, ANDREMO FINO IN FONDO"
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, maggioranza al Comune di Chioggia, commenta l'annullamento del Carnevale estivo per questioni burocratiche legate alle prescrizioni della questura. «Negli ultimi mesi - osserva una nota del M5S locale - è stato scoperto che la ruota panoramica che doveva arrivare a Chioggia aveva la documentazione falsa. Successivamente, gli stessi organizzatori dello street food di ferragosto hanno rinunciato alla manifestazione per i limiti troppo restrittivi imposti dagli uffici comunali, e ora la Prefettura chiede documenti che prima non servivano, visto che in tutto il periodo pre e post Carnevale i carri hanno sfilato in numerosi Comuni della provincia anche senza i documenti ora richiesti.
Durante l’inverno è stata annullata un’altra manifestazione, in Corso del Popolo sempre per problemi burocratici». Quindi il capogruppo Paolo Bonfà ricorda che «il Carnevale estivo è stato reintrodotto dall'amministrazione 5 Stelle dopo più di dieci anni di assenza, grazie soprattutto all’impegno e collaborazione di Ascom, consorzio ConChioggiaSi e ChioggiaTV, ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti. Ma per quanto l’amministrazione comunale si impegni finanziando, programmando e organizzando eventi per la città e per il turismo, c’è sempre qualcosa che va storto. Non riesco a capire come mai mercatini, ruote e street food nel resto d’Italia svolgono normalmente la loro attività, e solo quando dovrebbero arrivare a Chioggia non hanno le carte in regola, o le regole imposte sono troppo restrittive. Per caso Chioggia è un Comune a statuto speciale, o una sorta di Stato indipendente?».
Prosegue il consigliere Daniele Padoan: «Vogliamo vedere chiaro, ci sono troppe fatalità ed incongruenze in questi annullamenti. Abbiamo un’idea di quanto sta succedendo, per questo nei prossimi giorni chiederemo tutta la documentazione agli uffici preposti e, quali che saranno i risultati, li diffonderemo in modo che ognuno possa poi valutarli».
Durante l’inverno è stata annullata un’altra manifestazione, in Corso del Popolo sempre per problemi burocratici». Quindi il capogruppo Paolo Bonfà ricorda che «il Carnevale estivo è stato reintrodotto dall'amministrazione 5 Stelle dopo più di dieci anni di assenza, grazie soprattutto all’impegno e collaborazione di Ascom, consorzio ConChioggiaSi e ChioggiaTV, ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti. Ma per quanto l’amministrazione comunale si impegni finanziando, programmando e organizzando eventi per la città e per il turismo, c’è sempre qualcosa che va storto. Non riesco a capire come mai mercatini, ruote e street food nel resto d’Italia svolgono normalmente la loro attività, e solo quando dovrebbero arrivare a Chioggia non hanno le carte in regola, o le regole imposte sono troppo restrittive. Per caso Chioggia è un Comune a statuto speciale, o una sorta di Stato indipendente?».
Prosegue il consigliere Daniele Padoan: «Vogliamo vedere chiaro, ci sono troppe fatalità ed incongruenze in questi annullamenti. Abbiamo un’idea di quanto sta succedendo, per questo nei prossimi giorni chiederemo tutta la documentazione agli uffici preposti e, quali che saranno i risultati, li diffonderemo in modo che ognuno possa poi valutarli».
BLOCCO STRADALE DELLA FOSSETTA, IL SINDACO: "MANIFESTAZIONE FUORI LUOGO, PILOTATA DALLA MINORANZA. FAREI SALTARE IL PONTE ANCHE DOMANI"
Il sindaco Alessandro Ferro trova «fuori luogo» la manifestazione stamane degli abitanti di via della Fossetta, che hanno bloccato la circolazione nella sede stradale adiacente per protesta contro il perdurare della chiusura del ponte sul canale omonimo. «Non condivido minimamente questa forma di agitazione – commenta il sindaco – che stamane ha comportato la chiusura di viale Mediterraneo, unico accesso ai lidi di Sottomarina, in una giornata di traffico da bollino rosso: mi sembra chiaro che dietro tutto ciò ci siano i soliti consiglieri di minoranza, che altro non fanno che soffiare sul fuoco, alimentando tensioni in città e sfiducia nella politica. Protestare è lecito, ma questa manifestazione l'ho trovata fuori luogo, in tutti i sensi. Abbiamo già avuto diversi incontri con i rappresentanti della zona, spiegando loro i tempi d'azione e ribadendo che il ponte piccolo della Fossetta è tra le nostre priorità. Se dipendesse da me, lo avrei già fatto demolire con la dinamite, ma evidentemente ciò non è possibile. Ora attendiamo le indicazioni della Soprintendenza e l'esito dell'incarico di valutazione economica, tra ristrutturarlo o rifarlo ex novo».
Si dice «rammaricata» anche l'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo: «Appena qualche giorno fa abbiamo incontrato una rappresentanza dei cittadini del quartiere della Fossetta, e spiegato loro la situazione, rimanendo a disposizione e tenendo aperto un tavolo di dialogo continuo. Inoltre avevo proposto di incontrare anche chi in quest’occasione non era riuscito a venire. Lo scorso giovedì pomeriggio abbiamo tenuto una commissione in Municipio proprio relativa a questo tema, alla presenza dei tecnici comunali e anche esterni, alla quale erano stati invitati i vari comitati della città. Mi spiace constatare, infine, come alcuni consiglieri di opposizione non perdano occasione di strumentalizzare la situazione e di mettere in discussione non solo noi, ma anche l’operato dei tecnici, che seguono scrupolosamente le procedure amministrative necessarie».
Si dice «rammaricata» anche l'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo: «Appena qualche giorno fa abbiamo incontrato una rappresentanza dei cittadini del quartiere della Fossetta, e spiegato loro la situazione, rimanendo a disposizione e tenendo aperto un tavolo di dialogo continuo. Inoltre avevo proposto di incontrare anche chi in quest’occasione non era riuscito a venire. Lo scorso giovedì pomeriggio abbiamo tenuto una commissione in Municipio proprio relativa a questo tema, alla presenza dei tecnici comunali e anche esterni, alla quale erano stati invitati i vari comitati della città. Mi spiace constatare, infine, come alcuni consiglieri di opposizione non perdano occasione di strumentalizzare la situazione e di mettere in discussione non solo noi, ma anche l’operato dei tecnici, che seguono scrupolosamente le procedure amministrative necessarie».
venerdì 26 luglio 2019
ORTENSIO CREPALDI SI È DIMESSO DA PRESIDENTE DEL CENTRO ANZIANI: "È VENUTA MENO LA FIDUCIA DEI CONSIGLIERI, RAVVISO PRESSIONI ESTERNE"
Erano state in pratica annunciate lo scorso lunedì 22 luglio, da un articolo di Chioggia Azzurra, e puntualmente sono arrivate stamane le dimissioni di Ortensio Crepaldi dalla presidenza del Centro Servizi per Anziani di Chioggia. Il massimo dirigente dell’IPAB ha convocato una conferenza stampa alla quale era presente anche lo psicologo Giorgio Filippo, altro consigliere recentemente dimissionario, allo scopo di spiegare i motivi che l’hanno spinto a una decisione comunque gravosa: sono principalmente due, ovvero la mancata fiducia dei consiglieri d’amministrazione nei suoi confronti e l’aleggiare di pressioni esterne per la nomina del nuovo direttore dell’ente.
Quanto alla prima questione, Crepaldi si è dimesso per via del documento che i tre consiglieri superstiti -Erika Boscolo Pantalin, Andrea Giovanni Zennaro e Francesca Avanzi- hanno approvato col suo parere contrario, e che manifestava sostegno alle politiche sociali dell’amministrazione comunale a 5 Stelle, accettando la rinuncia all’incarico di Giorgio Filippo. «Faccio un passo indietro – ha detto Ortensio Crepaldi – perché il sindaco Ferro aveva riposto su di me una fiducia politica e gestionale, ma ora è venuta meno». Inoltre, la scelta del direttore: un problema «di grande evidenza economica» nelle parole di Crepaldi, che abbisognava di debite valutazioni relative alla persona più opportuna: ma il presidente uscente ha ravvisato «pressioni da altre parti» per una conduzione diversa dell’istituto, quanto alle linee guida e alle risorse umane.
Il consiglio di amministrazione in carica peraltro, con tre membri su cinque nella pienezza della propria posizione, continuerà a essere effettivamente vigente: il Comune dovrà procedere all’integrazione di due nuovi elementi in sostituzione di Filippo e Crepaldi, prima che il nuovo consiglio elegga il futuro o la futura presidente.
la playlist video:
Proprio lo psicoterapeuta, amareggiato, commenta: «Mi dispiace moltissimo per le dimissioni del presidente, perché ha lavorato con passione, competenza e presenza quotidiana». Entrambi i dimissionari, essendo in pensione, non percepivano onorario e hanno consentito un risparmio di 25mila euro all’ente.
Quanto alla prima questione, Crepaldi si è dimesso per via del documento che i tre consiglieri superstiti -Erika Boscolo Pantalin, Andrea Giovanni Zennaro e Francesca Avanzi- hanno approvato col suo parere contrario, e che manifestava sostegno alle politiche sociali dell’amministrazione comunale a 5 Stelle, accettando la rinuncia all’incarico di Giorgio Filippo. «Faccio un passo indietro – ha detto Ortensio Crepaldi – perché il sindaco Ferro aveva riposto su di me una fiducia politica e gestionale, ma ora è venuta meno». Inoltre, la scelta del direttore: un problema «di grande evidenza economica» nelle parole di Crepaldi, che abbisognava di debite valutazioni relative alla persona più opportuna: ma il presidente uscente ha ravvisato «pressioni da altre parti» per una conduzione diversa dell’istituto, quanto alle linee guida e alle risorse umane.
Il consiglio di amministrazione in carica peraltro, con tre membri su cinque nella pienezza della propria posizione, continuerà a essere effettivamente vigente: il Comune dovrà procedere all’integrazione di due nuovi elementi in sostituzione di Filippo e Crepaldi, prima che il nuovo consiglio elegga il futuro o la futura presidente.
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Proprio lo psicoterapeuta, amareggiato, commenta: «Mi dispiace moltissimo per le dimissioni del presidente, perché ha lavorato con passione, competenza e presenza quotidiana». Entrambi i dimissionari, essendo in pensione, non percepivano onorario e hanno consentito un risparmio di 25mila euro all’ente.
giovedì 25 luglio 2019
RIPASCIMENTO DI ISOLAVERDE ED ESCAVO DEI CANALI DI ACCESSO AL PORTO DI CHIOGGIA, ARRIVANO NUOVE RISORSE
Fresco afflusso di denaro dalle casse pubbliche per la salvaguardia e lo sviluppo di Chioggia e del suo hinterland. Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha infatti stanziato quasi 3 milioni e 500mila euro per proteggere e ricostruire la spiaggia di Isolaverde: il ripascimento avrà luogo in due stralci, e sarà finanziato anche dalla Regione Veneto. Il provvedimento ministeriale finanzia 34 interventi in tutta la regione, dieci dei quali già pronti a partire.
Risale invece a due giorni fa la notizia che, nella variazione del bilancio di previsione 2019, l'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale disporrà di 27 milioni per l'escavo dei canali di accesso ai porti di Venezia e Chioggia. Rimane però da risolvere il protocollo dei fanghi, con l'individuazione dei siti dove riversarli: la questione è al centro anche del dibattito attorno al destino delle grandi navi da crociera. Nelle intenzioni del presidente Pino Musolino c'è l'anticipo delle infrastrutture previste dal 2020.
Risale invece a due giorni fa la notizia che, nella variazione del bilancio di previsione 2019, l'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale disporrà di 27 milioni per l'escavo dei canali di accesso ai porti di Venezia e Chioggia. Rimane però da risolvere il protocollo dei fanghi, con l'individuazione dei siti dove riversarli: la questione è al centro anche del dibattito attorno al destino delle grandi navi da crociera. Nelle intenzioni del presidente Pino Musolino c'è l'anticipo delle infrastrutture previste dal 2020.
mercoledì 24 luglio 2019
NUOVE CELLE FRIGORIFERE AL MERCATO ORTICOLO DI BRONDOLO. GIUSEPPE PALO: "CHIUDERÀ QUELLO DI ROSOLINA, HO INVITATO GLI OPERATORI DA NOI"
Sono state inaugurate stamane le nuove celle frigorifere del mercato ortofrutticolo di Brondolo. La cerimonia alla presenza del presidente di Chioggia Ortomercato del Veneto, Giuseppe Boscolo Palo, del sindaco Alessandro Ferro, dell’assessore ai mercati Daniele Stecco e dell’amministratore della partecipata SST Emanuele Mazzaro: si tratta di due ambienti rispettivamente da 281 e 168 metri quadri, per un volume di 1350 metri cubi, dove potrà arrivare la merce già finita e pronta per la commercializzazione, senza necessità di portare all’asta il prodotto grezzo. «Un passo avanti per una struttura che mancava – ha detto Giuseppe Palo - frutto dei patti territoriali e conclusione di un percorso che ha saputo ascoltare le esigenze del mercato. Erano infatti previste celle più piccole nel progetto iniziale: invece la struttura attuale accoglie il prodotto con le varie pedane. Sono stati installati anche pannelli fotovoltaici che verranno utilizzati per procurare l’energia necessaria, e un impianto di telecamere di videosorveglianza per i controlli interni al mercato».
la playlist video degli interventi:
Palo ha ricordato Graziano Boscolo Manera, mancato il 13 luglio, a capo della prima azienda che «ha colto il nuovo nel mercato già dal 2010, scegliendo di esservi presente con i suoi camion e la logistica». Un mese fa è stata firmata la convenzione tra SST e Chioggia Ortomercato del Veneto, che riconosce gli ammortamenti agli operatori: ora la notizia della chiusura del mercato orticolo di Rosolina, per la crisi di conferimenti nonostante i tavoli tecnici. «Ho invitato gli operatori di Rosolina a venire qua – conclude il presidente Giuseppe Boscolo Palo - senza individualismi che uccidono l’ortofrutta. Dico no alle “parrocchiette”, che limitano il peso contrattuale nel sistema di filiera verso la grande distribuzione e verso le istituzioni».
la playlist video degli interventi:
Palo ha ricordato Graziano Boscolo Manera, mancato il 13 luglio, a capo della prima azienda che «ha colto il nuovo nel mercato già dal 2010, scegliendo di esservi presente con i suoi camion e la logistica». Un mese fa è stata firmata la convenzione tra SST e Chioggia Ortomercato del Veneto, che riconosce gli ammortamenti agli operatori: ora la notizia della chiusura del mercato orticolo di Rosolina, per la crisi di conferimenti nonostante i tavoli tecnici. «Ho invitato gli operatori di Rosolina a venire qua – conclude il presidente Giuseppe Boscolo Palo - senza individualismi che uccidono l’ortofrutta. Dico no alle “parrocchiette”, che limitano il peso contrattuale nel sistema di filiera verso la grande distribuzione e verso le istituzioni».
martedì 23 luglio 2019
PUBBLICATO DOPO NOVE ANNI IL NUOVO BANDO PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE POPOLARE NEL COMUNE DI CHIOGGIA, SCADE IL PROSSIMO 20 SETTEMBRE
Il Comune di Chioggia ha pubblicato il bando di concorso di edilizia residenziale popolare per l'anno 2019, valido per l'assegnazione degli alloggi che si renderanno disponibili nel periodo di validità della graduatoria, localizzati nell'ambito territoriale del Comune. Le domande vanno presentate all'ufficio Protocollo entro le ore 12 di venerdì 20 settembre; in alternativa possono essere presentate anche mediante posta elettronica certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno, seguendo le indicazioni del bando. Coloro i quali hanno già presentato istanza nel bando precedente e non sono risultati assegnatari di una casa (l'ultimo bando è stato indetto nel 2010, con 343 domande pervenute, 333 ammesse e 28 alloggi assegnati) sono tenuti, qualora ancora interessati, a ripresentare la domanda nei termini e con le modalità previste dal bando attuale, in quanto la graduatoria precedente è scaduta.
«La novità rispetto all'ultimo bando del 2010 – spiega l'assessore alla casa e alle politiche sociali Luciano Frizziero – è che possono partecipare non solo i residenti nel Comune, che comunque ricevono un punteggio anche in base agli anni di residenza a Chioggia, ma anche chi ha residenza anagrafica nel Veneto da almeno cinque anni, anche non consecutivi e calcolati negli ultimi dieci anni. Fermo restando che il richiedente deve essere, comunque, residente nel Veneto alla data di scadenza del bando». Per facilitare la presentazione della domanda il settore Servizi Sociali ha stipulato apposita convenzione, con costi a proprio carico, con otto Centri di Assistenza Fiscale: CGIL in calle Olivi, CISL in via Cesare Battisti, UIL in calle Scopici, CIA in via Vespucci, CAF Lavoro e Fisco in viale Verona 13, ACLI in piazza Poliuto Penzo, Tributaristi in via San Marco 1935 e lo studio Terrentin in viale Verona 29.
Il modulo di domanda può essere scaricato dal sito del Comune di Chioggia oppure può essere ritirato al front office della sede dei Servizi Sociali a palazzo Morosini, in corso del Popolo 1327 nonché nelle sedi dei CAAF convenzionati. Al momento della domanda il richiedente deve essere munito di documento d’identità in corso di validità, codice fiscale proprio e di tutti i componenti del nucleo familiare; titolo per il soggiorno in Italia proprio e di tutti i componenti del nucleo familiare (se proveniente da Paesi stranieri); ISEE in corso di validità. Qualora la domanda riguardi specifiche condizioni soggettive e oggettive, il richiedente deve essere munito della ulteriore documentazione indicata nel bando.
«La novità rispetto all'ultimo bando del 2010 – spiega l'assessore alla casa e alle politiche sociali Luciano Frizziero – è che possono partecipare non solo i residenti nel Comune, che comunque ricevono un punteggio anche in base agli anni di residenza a Chioggia, ma anche chi ha residenza anagrafica nel Veneto da almeno cinque anni, anche non consecutivi e calcolati negli ultimi dieci anni. Fermo restando che il richiedente deve essere, comunque, residente nel Veneto alla data di scadenza del bando». Per facilitare la presentazione della domanda il settore Servizi Sociali ha stipulato apposita convenzione, con costi a proprio carico, con otto Centri di Assistenza Fiscale: CGIL in calle Olivi, CISL in via Cesare Battisti, UIL in calle Scopici, CIA in via Vespucci, CAF Lavoro e Fisco in viale Verona 13, ACLI in piazza Poliuto Penzo, Tributaristi in via San Marco 1935 e lo studio Terrentin in viale Verona 29.
Il modulo di domanda può essere scaricato dal sito del Comune di Chioggia oppure può essere ritirato al front office della sede dei Servizi Sociali a palazzo Morosini, in corso del Popolo 1327 nonché nelle sedi dei CAAF convenzionati. Al momento della domanda il richiedente deve essere munito di documento d’identità in corso di validità, codice fiscale proprio e di tutti i componenti del nucleo familiare; titolo per il soggiorno in Italia proprio e di tutti i componenti del nucleo familiare (se proveniente da Paesi stranieri); ISEE in corso di validità. Qualora la domanda riguardi specifiche condizioni soggettive e oggettive, il richiedente deve essere munito della ulteriore documentazione indicata nel bando.
lunedì 22 luglio 2019
MARETTA AI VERTICI DEL CENTRO SERVIZI PER ANZIANI, IL PRESIDENTE CREPALDI SULL'ORLO DELLE DIMISSIONI?
Acque agitate al Centro Servizi per Anziani di Sottomarina. Dopo le dimissioni del consigliere Giorgio Filippo, in polemica con l’amministrazione comunale, anche il presidente Ortensio Crepaldi non nasconde il proprio malumore: in seguito alle dimissioni di Filippo, il consiglio di amministrazione ha approvato una delibera in cui manifestava il proprio sostegno alle politiche sociali operate dal Comune, ovvero proprio quelle criticate dal consigliere uscente.
La presa di posizione dei consiglieri Erika Boscolo Pantalin, Andrea Giovanni Zennaro e Francesca Avanzi è stata giudicata irrituale dal presidente Crepaldi, che ha votato contro creando una situazione inedita ai vertici dell’ente. Fra gli altri motivi di contrasto, la nomina del direttore: da tempo infatti il ruolo era ricoperto dal facente funzioni Piergiorgio Penzo, nominalmente vicedirettore.
La prassi del bando, caldeggiata dal cda, avrebbe secondo Crepaldi potuto portare alla nomina di un dirigente senza esperienza dell’ambiente sanitario: così è stato stretto un accordo con IRE, l’Istituto di Ricovero ed Educazione di Venezia che si occupa di oltre mille assistiti, per ottenere “a scavalco” la condivisione dell’incarico al locale direttore Antonio Rizzato. Intanto Ortensio Crepaldi ha convocato per giovedì mattina, nella sede della struttura in via del Boschetto a Sottomarina, una conferenza stampa: a questo punto nessuna ipotesi è esclusa.
La presa di posizione dei consiglieri Erika Boscolo Pantalin, Andrea Giovanni Zennaro e Francesca Avanzi è stata giudicata irrituale dal presidente Crepaldi, che ha votato contro creando una situazione inedita ai vertici dell’ente. Fra gli altri motivi di contrasto, la nomina del direttore: da tempo infatti il ruolo era ricoperto dal facente funzioni Piergiorgio Penzo, nominalmente vicedirettore.
La prassi del bando, caldeggiata dal cda, avrebbe secondo Crepaldi potuto portare alla nomina di un dirigente senza esperienza dell’ambiente sanitario: così è stato stretto un accordo con IRE, l’Istituto di Ricovero ed Educazione di Venezia che si occupa di oltre mille assistiti, per ottenere “a scavalco” la condivisione dell’incarico al locale direttore Antonio Rizzato. Intanto Ortensio Crepaldi ha convocato per giovedì mattina, nella sede della struttura in via del Boschetto a Sottomarina, una conferenza stampa: a questo punto nessuna ipotesi è esclusa.
sabato 20 luglio 2019
L'EUROPARLAMENTARE ROSANNA CONTE INCONTRA LE COOPERATIVE DELLA PESCA DI CHIOGGIA
L'onorevole Rosanna Conte, in qualità di componente della commissione Pesca al Parlamento Europeo (al cui interno è coordinatrice del gruppo Identità e Democrazia) ha incontrato, assieme al sottosegretario alle Politiche Agricole Franco Manzato, i responsabili della cooperative di pesca di Chioggia per fare il punto della situazione del settore, anche alla luce della nuova programmazione 2021–2027. «È stato un incontro del tutto interlocutorio – dichiara l'europarlamentare – in occasione della tradizionale Sagra del Pesce che si tiene in questo periodo a Chioggia, ma è comunque servito per disegnare un primo percorso sulle cose da fare per la pesca italiana nei prossimi anni, con un'analisi, seppur molto generica per il momento, delle esigenze di un settore che necessita sempre di attenzioni, oltre che di sostegno anche attraverso le politiche europee». Dopo l'estate – aggiunge Rosanna Conte – «avremo tempo e modo di definire meglio come operare, e ringrazio in particolar modo le cooperative di pescatori che mi hanno garantito il loro appoggio, nonché ovviamente il sottosegretario Manzato con il quale sicuramente opereremo in modo congiunto, nel'ambito dei rispettivi ruoli e per quanto di competenza, per questo importante versante di valenza sia economica che sociale».
venerdì 19 luglio 2019
A DIRE NO ALLE GRANDI NAVI DA CROCIERA A CHIOGGIA ANCHE IL COMANDANTE GREGORIO DE FALCO
Anche il comandante Gregorio de Falco, diventato celebre per l'intimazione al pilota Francesco Schettino di tornare a bordo della Costa Concordia, e ora senatore espulso dal Movimento 5 Stelle, è intervenuto -per via telefonica- al convegno che Rifondazione Comunista ha organizzato ieri nel tardo pomeriggio alla sala conferenze del Museo civico in campo Marconi a Chioggia, avente a tema le grandi navi e il futuro delle crociere in laguna sud. De Falco ha corroborato con esempi ed estremi di diritto della navigazione la tesi secondo cui le navi di grosso tonnellaggio non possono entrare nelle acque lagunari, quale che sia il pescaggio dei canali. Ad argomentare la questione, oltre alla moderatrice Bruna Mestrini, anche Armando Danella del comitato veneziano No Grandi Navi, Flavio Cogo dell'associazione AmbienteVenezia, Sara Monaci di Fridays For Future e Stefano Ranzato dell'Osservatorio Ambiente e Territorio di Chioggia. Tutti concordi per cercare di evitare che le grandi navi da crociera vengano dirottate al porto clodiense, anche se finora c'è solo un'intenzione astratta del ministro grillino Toninelli e della giunta locale a guida M5S, ma nessun progetto esecutivo (se non quello in fieri della Venezia Terminal Passeggeri). Nei discorsi è stato analizzato anche l'impatto del Mose, che modificherà in maniera decisiva l'equilibrio tra mare e laguna, interferendo con le attività umane.
la playlist video degli interventi:
la playlist video degli interventi:
IL COMITATO DEI SALONI SEGNALA AL COMUNE IL PARCHEGGIO SELVAGGIO NELL'ISOLA DURANTE LA SAGRA DEL PESCE
Il neonato comitato tra i residenti dei Saloni stigmatizza, attraverso un post nella propria pagina fb, la situazione venutasi a creare nell'isola in conseguenza dello svolgimento della Sagra del Pesce in centro storico a Chioggia.
Martedì scorso il comitato ha protocollato al Comune una segnalazione relativa al parcheggio selvaggio che il quartiere «è costretto a subire»: nel weekend del 12-14 luglio, scrivono i referenti, «il caos ha regnato sovrano.
Veicoli parcheggiati in ogni angolo del quartiere, sopra i marciapiedi ed addirittura occupando intere corsie di carreggiata». Gli abitanti dei Saloni sono stanchi di tutte le questioni che insistono nel quartiere, a iniziare dal ponte del Musichiere, del quale «non si hanno più notizie da mesi».
Secondo il comitato, «i Saloni risultano abbandonati a se stessi», e viene chiesta alle autorità locali la presenza nel territorio e l'impegno alla soluzione di questo e altri problemi «che ad oggi paiono interessare solo ai cittadini». Nell'isola peraltro è ubicato uno dei parcheggi comunali all'aperto gestito da SST davanti allo stabilimento CAM e il parcheggio Giove, al coperto e con tariffe vantaggiose.
Martedì scorso il comitato ha protocollato al Comune una segnalazione relativa al parcheggio selvaggio che il quartiere «è costretto a subire»: nel weekend del 12-14 luglio, scrivono i referenti, «il caos ha regnato sovrano.
Veicoli parcheggiati in ogni angolo del quartiere, sopra i marciapiedi ed addirittura occupando intere corsie di carreggiata». Gli abitanti dei Saloni sono stanchi di tutte le questioni che insistono nel quartiere, a iniziare dal ponte del Musichiere, del quale «non si hanno più notizie da mesi».
Secondo il comitato, «i Saloni risultano abbandonati a se stessi», e viene chiesta alle autorità locali la presenza nel territorio e l'impegno alla soluzione di questo e altri problemi «che ad oggi paiono interessare solo ai cittadini». Nell'isola peraltro è ubicato uno dei parcheggi comunali all'aperto gestito da SST davanti allo stabilimento CAM e il parcheggio Giove, al coperto e con tariffe vantaggiose.
OGGI COMMISSIONE CONSILIARE RELATIVA AI PROGETTI PER FORTE SAN FELICE E FORTE PENZO DI SOTTOMARINA
È stata convocata per oggi pomeriggio alle ore 16 la seduta della IV commissione consiliare permanente (urbanistica, lavori pubblici, trasporti, demanio), presieduta da Daniele Padoan, per discutere l'adozione della variante al Piano Regolatore Generale atta a modificare la scheda tecnica del progetto per il Forte e l'oasi di San Felice, oltre che il progetto urbanistico relativo all'ex Batteria di Forte Penzo a Sottomarina, con osservazioni e controdeduzioni.
IL FUTURO DELLE NAVI DA CROCIERA A CHIOGGIA IN UN INCONTRO CRITICO OGGI DALLE ORE 18.30 AL MUSEO CIVICO
Oggi dalle ore 18.30 il Partito della Rifondazione Comunista ha organizzato, alla sala conferenze del Museo civico in campo Marconi a Chioggia, un incontro pubblico in merito al futuro delle navi da crociera in laguna sud. All'iniziativa partecipano esponenti del comitato No Grandi Navi di Venezia, dell'Osservatorio Ambiente e Territorio di Chioggia, dell'associazione AmbienteVenezia e dei meeting studenteschi Friday For Future, che la scorsa primavera hanno animato l'intera Europa mettendo in guardia sul clima e sugli sconvolgimenti dimensionali nelle acque.
Tutte queste organizzazioni sono fortemente avverse all'impianto di attività crocieristica verso le grandi navi nel porto di Chioggia, e segnatamente al progetto di terminal in Val da Rio, per via dell'impatto ambientale e paesaggistico che rende la laguna di Chioggia non diversa da quella di Venezia. «Su sollecitazione del ministro Toninelli e dell’amministrazione locale guidata dal M5S, da alcuni mesi si parla di un futuro crocieristico a Chioggia», dicono i proponenti. «Intendiamo quindi portare all'attenzione del dibattito cittadino i problemi tecnici e strutturali, l’impatto ambientale, economico e logistico di un progetto tanto declamato ma tuttora inesistente».
Tutte queste organizzazioni sono fortemente avverse all'impianto di attività crocieristica verso le grandi navi nel porto di Chioggia, e segnatamente al progetto di terminal in Val da Rio, per via dell'impatto ambientale e paesaggistico che rende la laguna di Chioggia non diversa da quella di Venezia. «Su sollecitazione del ministro Toninelli e dell’amministrazione locale guidata dal M5S, da alcuni mesi si parla di un futuro crocieristico a Chioggia», dicono i proponenti. «Intendiamo quindi portare all'attenzione del dibattito cittadino i problemi tecnici e strutturali, l’impatto ambientale, economico e logistico di un progetto tanto declamato ma tuttora inesistente».
mercoledì 17 luglio 2019
L'EURODEPUTATA LEGHISTA ROSANNA CONTE (ELETTA IN VENETO) È STATA NOMINATA COORDINATRICE DI GRUPPO NELLA COMMISSIONE PESCA DI BRUXELLES
Rosanna Conte, l'avvocata e consigliera comunale di Caorle eletta all'Europarlamento nelle file della Lega, è diventata coordinatrice per il gruppo Identità e Democrazia (di cui appunto fa parte la Lega) nella commissione Pesca dell'assemblea di Bruxelles e Strasburgo. Conte, che fin dalla campagna elettorale e anche dopo l'elezione ha manifestato interesse per le questioni che riguardano la pesca adriatica e i litorali, si dice «particolarmente lieta, oltre che onorata, per essere stata nominata oggi coordinatrice del gruppo in commissione. Ringrazio naturalmente i colleghi che mi hanno dato la loro fiducia, ed è per me un importante traguardo che mi consente sin dall'avvio di questa legislatura di avere un ruolo ancor più rilevante e di grande responsabilità per seguire e gestire all'interno della Commissione le istanze e risolvere i problemi dei pescatori. È un incarico che svolgerò con massimo impegno, nella consapevolezza che sono molti i fronti aperti relativi alla pesca; ma so di poter contare anche sul contributo di tutti coloro che mi hanno appoggiata, e con i quali vedrò di collaborare con assoluta continuità e partecipazione, senza fare promesse ma garantendo un assiduo lavoro per tutelare e sostenere, per quanto possibile, il settore ittico in generale». L'onorevole Rosanna Conte è una dei soli 6 italiani dell'eurogruppo Identità e Democrazia ad essere stati nominati coordinatori all'interno delle rispettive commissioni di appartenenza.
SARÀ DI GIANNI SCARPA LA PRIMA “SPIAGGIA DI TOLLERANZA” D’ITALIA? L'ANPI: «NOI STIAMO CON LINA MERLIN»
Gianni Scarpa ne ha fatta un'altra delle sue. Il 67enne ex bagnino della spiaggia Punta Canna, verso le foci del Brenta a Sottomarina, era già assurto alle cronache nazionali per i cartelli di chiara impostazione fascista che aveva affisso allo stabilimento due estati fa, e che sono stati fatti rimuovere dalla Questura. Dopo aver pensato ad abbandonare la città, e dopo che i gestori dello stabilimento avevano annunciato di licenziarlo, stamane il Corriere del Veneto in edicola riporta la notizia che nelle intenzioni del vulcanico personaggio ci sarebbe l'apertura della prima "spiaggia di tolleranza" italiana in un terreno di sua proprietà familiare, che non c'entra con lo stabilimento Punta Canna: «Me ne sono andato e là ho lasciato tutto in mano ai ragazzi, io andrò in pensione dopo morto...».
All'esterno, infatti, Scarpa ha affisso uno dei suoi celebri cartelli, il quale reca la scritta "Basta portare soldi ai casini in Austria! Grazie al nuovo governo e una cordata di imprenditori leghisti veneti, qui sorgerà la prima casa di tolleranza d'Italia per uomini e donne. Legge Merlin addio!". Scarpa infatti si dice in contatto con alcuni finanziatori, interessati a importare il business del sesso a pagamento che già alligna fuori confine: della cosa -secondo il promotore- sarebbero favorevoli Salvini, Giorgia Meloni, lo stesso Berlusconi e pure il grillino Di Maio.
Affinché i sogni o i progetti diventino realizzabili occorre, prima di tutto, che il Parlamento abroghi la legge Merlin in vigore dal 1958, dal nome della senatrice di origine chioggiotta che fu madre del provvedimento di chiusura delle case chiuse. A Roma giace infatti un disegno di legge di matrice leghista, senza contare i pronunciamenti più volte emersi in seno al Consiglio Regionale veneto: gli stessi 5 Stelle, con la consigliera locale Erika Baldin, si sono fatti interpreti testuali della volontà di riaprire le case quale soluzione alla prostituzione per strada e all'irresponsabilità fiscale del "mestiere più antico del mondo".
Di opinione opposta invece l'ANPI, che attraverso una nota stigmatizza il «tentativo di farsi pubblicità a scapito dell'etica»: secondo il comitato locale dell'Associazione Partigiani, Scarpa «almeno i limiti della legge, se non dell’intelligenza e del decoro, non li può infrangere: per quanto giacciano in Parlamento due disegni di legge che abrogherebbero la legge di civiltà del 1958, l’azione della senatrice chioggiotta Lina Merlin è ancora diritto vigente e la difenderemo con tutte le nostre forze.
L'uso del corpo femminile (e maschile, come negli intendimenti dell’ipotesi al cartellone) per il piacere altrui dietro pagamento di denaro è una delle forme più abiette e immorali di dominio tribale, antistorica, vile e negatrice di ogni educazione all’affettività e alla sessualità. Avvisiamo Gianni Scarpa che siamo quasi nel 2020, e non nel 1930, anche in Italia». Si attendono ora altre prese di posizione da partiti, sindacati e associazioni non solo femministe.
All'esterno, infatti, Scarpa ha affisso uno dei suoi celebri cartelli, il quale reca la scritta "Basta portare soldi ai casini in Austria! Grazie al nuovo governo e una cordata di imprenditori leghisti veneti, qui sorgerà la prima casa di tolleranza d'Italia per uomini e donne. Legge Merlin addio!". Scarpa infatti si dice in contatto con alcuni finanziatori, interessati a importare il business del sesso a pagamento che già alligna fuori confine: della cosa -secondo il promotore- sarebbero favorevoli Salvini, Giorgia Meloni, lo stesso Berlusconi e pure il grillino Di Maio.
Affinché i sogni o i progetti diventino realizzabili occorre, prima di tutto, che il Parlamento abroghi la legge Merlin in vigore dal 1958, dal nome della senatrice di origine chioggiotta che fu madre del provvedimento di chiusura delle case chiuse. A Roma giace infatti un disegno di legge di matrice leghista, senza contare i pronunciamenti più volte emersi in seno al Consiglio Regionale veneto: gli stessi 5 Stelle, con la consigliera locale Erika Baldin, si sono fatti interpreti testuali della volontà di riaprire le case quale soluzione alla prostituzione per strada e all'irresponsabilità fiscale del "mestiere più antico del mondo".
Di opinione opposta invece l'ANPI, che attraverso una nota stigmatizza il «tentativo di farsi pubblicità a scapito dell'etica»: secondo il comitato locale dell'Associazione Partigiani, Scarpa «almeno i limiti della legge, se non dell’intelligenza e del decoro, non li può infrangere: per quanto giacciano in Parlamento due disegni di legge che abrogherebbero la legge di civiltà del 1958, l’azione della senatrice chioggiotta Lina Merlin è ancora diritto vigente e la difenderemo con tutte le nostre forze.
L'uso del corpo femminile (e maschile, come negli intendimenti dell’ipotesi al cartellone) per il piacere altrui dietro pagamento di denaro è una delle forme più abiette e immorali di dominio tribale, antistorica, vile e negatrice di ogni educazione all’affettività e alla sessualità. Avvisiamo Gianni Scarpa che siamo quasi nel 2020, e non nel 1930, anche in Italia». Si attendono ora altre prese di posizione da partiti, sindacati e associazioni non solo femministe.
domenica 14 luglio 2019
"POCHI MEDICI AL PRONTO SOCCORSO", DICE IL PD. "NON CI SONO ORE DI ATTESA", RISPONDE IL PRIMARIO. A FINE MESE STRUTTURA A REGIME CON ORGANICO PIENO
Botta e risposta tra il Partito Democratico di Chioggia e il primario del reparto di Pronto Soccorso del locale ospedale, dottor Andrea Tiozzo, in merito alle disponibilità di organico durante l'estate e ai conseguenti tempi di attesa per le visite. «La carenza di personale medico – scrivono la segretaria Barbara Penzo e il consigliere regionale Bruno Pigozzo – è un problema diffuso e produce code in astanteria che mettono a dura prova le capacità di sopportazione dei pazienti, costretti ad interminabili ore di attesa.
Per non parlare del personale sanitario che, pur prodigandosi per dare il meglio, si ritrova vittima di improperi o peggio ancora di minacce. La causa di tutto ciò è la carenza del personale in servizio, visto che degli 11 medici in organico previsti, in questo momento ne sono presenti solo 6 e di questi, a breve, altri due se ne andranno via». Risponde il dottor Tiozzo: «Sostituiremo i professionisti che cessano l'attività, senza creare allarmi che sminuiscono il lavoro svolto.
Attualmente nel pronto soccorso sono in servizio 10 medici, e alla fine del mese saranno 11, cui si aggiunge il medico di medicina turistica già operante tutti i giorni dalle 8 alle 20, rispondendo così alle esigenze dei tanti turisti. In astanteria non ci sono ore di attesa: i tempi sono coerenti con le indicazioni regionali, chi attende di più lo fa perché necessita di una osservazione prolungata e di controlli ripetuti».
Per non parlare del personale sanitario che, pur prodigandosi per dare il meglio, si ritrova vittima di improperi o peggio ancora di minacce. La causa di tutto ciò è la carenza del personale in servizio, visto che degli 11 medici in organico previsti, in questo momento ne sono presenti solo 6 e di questi, a breve, altri due se ne andranno via». Risponde il dottor Tiozzo: «Sostituiremo i professionisti che cessano l'attività, senza creare allarmi che sminuiscono il lavoro svolto.
Attualmente nel pronto soccorso sono in servizio 10 medici, e alla fine del mese saranno 11, cui si aggiunge il medico di medicina turistica già operante tutti i giorni dalle 8 alle 20, rispondendo così alle esigenze dei tanti turisti. In astanteria non ci sono ore di attesa: i tempi sono coerenti con le indicazioni regionali, chi attende di più lo fa perché necessita di una osservazione prolungata e di controlli ripetuti».