«Io sono un tecnico, non faccio politica ma condivido i principi della Lega e voglio essere utile alla mia città». Pierluigi Serafini, appena nominato assessore al bilancio della giunta Armelao, si racconta a Chioggiaazzurra e “svela” alcuni misteri che lo circondano, smentendo le impressioni della prima ora.
Ad esempio quella di essere un “foresto”. «Mio padre è stato comandante della capitaneria di porto. Io sono arrivato a Chioggia, che avevo 6 anni e ci sono rimasto fino ai 19, quando mi sono trasferito a Ferrara per studiare all'università. Ma sono tornato di nuovo a Chioggia per fare il praticante nello studio dell’avvocato Gennari. Mi sono stabilito a Ferrara, ho lavorato in regione Veneto e a Rovigo ma, da un paio d’anni, sono tornato a vivere Chioggia».
E un altro equivoco è che Serafini non c'entri nulla con la Lega. «Conosco bene l’Aldino Padoan (il segretario). L'ho incontrato spesso e ci fermavamo a parlare ai banchetti della Lega. Ho firmato anche per i referendum sulla giustizia. Io condivido l'idea di riforma dello Stato della Lega. Venti regioni con cinque a Statuto speciale è assurdo, per uno come me, laureato in giurisprudenza. E poi siamo il Paese con le tasse più alte e i peggiori servizi. Ma, ripeto, io sono un tecnico, ho fatto un'ottima carriera all'Ulss Polesana, con incarichi importanti e non potevo fare politica attiva».
L'incarico di assessore è nato dalla segnalazione di un amico. «Mi ha chiamato Armelao e mi ha detto “Ho visto il tuo curriculum”. E io ho risposto “In cosa posso esservi utile?”. Io, dopo anni in cui la frequentavo a sprazzi, sono stato riaccolto dalla città e voglio mettere a disposizione la mia competenza ed esperienza».
Serafini, però, non sarà assessore a tempo pieno. «E come faccio? All'ulss mi hanno già chiesto se farò l’assessore e ho detto di sì. Ma io sono grato all’azienda che mi ha dato la possibilità di fare una bella carriera professionale e sono grato alla mia città, troverò il modo di organizzarmi e, per adesso, farò l’assessore part time»
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