«A causa del protrarsi della pandemia dovuta al Covid-19, stilare un bilancio triennale di previsione non è stato semplice», dichiara l'assessore al Bilancio e ai Tributi, Daniele Stecco, verso la presentazione del fondamentale documento al consiglio comunale di venerdî mattina. «Molti capitoli hanno subito riduzioni in fase di entrata - continua Stecco - soprattutto quelli legati al fondo per i crediti di dubbia esigibilità, la cui flessione ha reso indispensabile confermare l'aliquota dell'addizionale comunale sull'IRPEF allo 0.8%, in modo da non essere costretti a tagliare fondi ai servizi sociali e alla manutenzione di strade e scuole».
Inoltre, per quanto riguarda i ristori messi in campo da parte del governo, l'amministrazione comunale di Chioggia sta impegnando al momento la quota non ancora utilizzata a disposizione lo scorso anno: non appena saranno disponibili i nuovi stanziamenti, il bilancio verrà adeguatamente aggiornato. Sono previste per il 2021 entrate pari a 56 milioni di euro, provenienti dal pagamento dell'IMU, della TARI, appunto dell'addizionale IRPEF, dell'imposta di soggiorno e altro. Le spese correnti complessive sono state fissate a 53.5 milioni, ben undici in piû rispetto allo scorso anno: il bilancio, quindi, verrà concluso sostanzialmente in pareggio.
La fase previsionale si rende necessaria al fine di liberare le risorse necessarie agli uffici, per poter proseguire con le proprie attività.
Inoltre, come afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Marco Veronese, «l'approvazione del bilancio è fondamentale per dare il via libera al piano triennale delle opere pubbliche», che ora vede al centro dell'attenzione l'affidamento del primo stralcio del nuovo assetto del lungomare, il completamento del teatro Astra, l'attraversamento pedonale in via del Boschetto sempre a Sottomarina. «Se il bilancio non venisse approvato - conclude Veronese - molte opere importanti subirebbero un brusco stop, come i protocolli di intesa per le nuove sedi dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato».
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giovedì 29 aprile 2021
CONSIGLIO COMUNALE, PD PER LA RESPONSABILITÀ: «NO AL COMMISSARIO, LA CITTÀ NON PUÒ PERMETTERSELO. ALZEREBBE LE TASSE E PARALIZZEREBBE ADEMPIMENTI»
Il Partito Democratico di Chioggia spiega come intenderà comportarsi, con le sue consigliere Barbara Penzo ed Emilia Spagno, durante la seduta del consiglio comunale di domani. «Parteciperemo col solito senso di responsabilità - scrive la segretaria Penzo - perché una città commissariata è una città ferita, e non possiamo permettercelo in un momento come questo, anche a ridosso di una stagione turistica da avviare e promuovere.
Non perseguiamo sterili obiettivi elettorali - prosegue Penzo - e non accettiamo che si parli strumentalmente di nuova maggioranza. Chi polemizza pensi ai danni di un commissariamento che guarderebbe al solo pareggio dei conti, alzando le tasse se serve farlo, e non ai bisogni di chi vive di lavoro o un lavoro non ce l’ha. La mancata approvazione del bilancio di previsione renderebbe possibili solo atti di ordinaria amministrazione, e verrebbero paralizzate numerose azioni oggi importanti come la possibilità di assumere personale o l’impossibilità di introiettare importanti fondi e risorse economiche già previste dalla Regione Veneto in merito al Piano Povertà».
Il PD teme il congelamento e la mancata erogazione di contributi legati al Reddito d'Inclusione Attiva, il mancato avviamento dei Progetti Utili alla Collettività, né potrà essere applicato il piano di recupero della TARI e le riduzioni per le categorie economiche che hanno subito la chiusura a causa dell'emergenza sanitaria.
Quindi, secondo i democratici, il Piano di Assetto del Territorio verrebbe stoppato poiché non si può affidare il progetto per la Valutazione d'Incidenza Ambientale senza un bilancio approvato, così come tutte le opere pubbliche ormai avviate e che rischiano (come il teatro Astra) di perdere il finanziamento regionale in scadenza nel 2021, o quelli del Ministero per lo Sviluppo Economico, o i fondi comunitari FEAMP per la pesca.
Senza contare le ripercussioni per la candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura 2024. «Davvero vogliamo tutto questo?», si chiede Barbara Penzo. «Noi non saremo maggioranza e continueremo a vigilare sull’operato dell’amministrazione, valutando nel merito ogni singolo provvedimento, con un atteggiamento costruttivo ma non per questo meno critico. Il protagonismo polemico ed inconcludente non ci appartiene, a noi interessa solo il bene di Chioggia», conclude il comunicato del PD.
Non perseguiamo sterili obiettivi elettorali - prosegue Penzo - e non accettiamo che si parli strumentalmente di nuova maggioranza. Chi polemizza pensi ai danni di un commissariamento che guarderebbe al solo pareggio dei conti, alzando le tasse se serve farlo, e non ai bisogni di chi vive di lavoro o un lavoro non ce l’ha. La mancata approvazione del bilancio di previsione renderebbe possibili solo atti di ordinaria amministrazione, e verrebbero paralizzate numerose azioni oggi importanti come la possibilità di assumere personale o l’impossibilità di introiettare importanti fondi e risorse economiche già previste dalla Regione Veneto in merito al Piano Povertà».
Il PD teme il congelamento e la mancata erogazione di contributi legati al Reddito d'Inclusione Attiva, il mancato avviamento dei Progetti Utili alla Collettività, né potrà essere applicato il piano di recupero della TARI e le riduzioni per le categorie economiche che hanno subito la chiusura a causa dell'emergenza sanitaria.
Quindi, secondo i democratici, il Piano di Assetto del Territorio verrebbe stoppato poiché non si può affidare il progetto per la Valutazione d'Incidenza Ambientale senza un bilancio approvato, così come tutte le opere pubbliche ormai avviate e che rischiano (come il teatro Astra) di perdere il finanziamento regionale in scadenza nel 2021, o quelli del Ministero per lo Sviluppo Economico, o i fondi comunitari FEAMP per la pesca.
Senza contare le ripercussioni per la candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura 2024. «Davvero vogliamo tutto questo?», si chiede Barbara Penzo. «Noi non saremo maggioranza e continueremo a vigilare sull’operato dell’amministrazione, valutando nel merito ogni singolo provvedimento, con un atteggiamento costruttivo ma non per questo meno critico. Il protagonismo polemico ed inconcludente non ci appartiene, a noi interessa solo il bene di Chioggia», conclude il comunicato del PD.
DOMANI CONSIGLIO COMUNALE PER IL BILANCIO DI PREVISIONE E LANCIARE LA CANDIDATURA DI CHIOGGIA CAPITALE DELLA CULTURA: PROVE DI MAGGIORANZA?
Domani mattina dalle ore 9.30 la nuova presidente del consiglio comunale di Chioggia, Maria Chiara Boccato, ha convocato in videoconferenza la seduta dell'assemblea cittadina, atta a deliberare in materia del nuovo Documento Unico di Programmazione valido per il periodo 2021-2023. Contestualmente i consiglieri saranno chiamati ad approvare il bilancio di previsione finanziario per lo stesso triennio; tra gli altri argomenti, l'elezione del nuovo vicepresidente del consiglio, la presentazione dell'assessora all'Urbanistica Giovanna Osti.
Importanti le questioni fiscali: all'esame del consiglio ci sarà la definizione dei criteri per rateizzare il pagamento della TARI relativa alle utenze non domestiche, oltre alla conferma dell'aliquota addizionale IRPEF per l'anno in corso, idem per quanto riguarda la nuova imposta municipale IMU. Infine, verrà valutato il regolamento che disciplinerà le attività balneari. Non meno importante, anche se collocato solo al termine dell'ordine del giorno, l'atto di indirizzo portato dal sindaco Alessandro Ferro per l'avanzamento della candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura nell'anno 2024.
Importanti le questioni fiscali: all'esame del consiglio ci sarà la definizione dei criteri per rateizzare il pagamento della TARI relativa alle utenze non domestiche, oltre alla conferma dell'aliquota addizionale IRPEF per l'anno in corso, idem per quanto riguarda la nuova imposta municipale IMU. Infine, verrà valutato il regolamento che disciplinerà le attività balneari. Non meno importante, anche se collocato solo al termine dell'ordine del giorno, l'atto di indirizzo portato dal sindaco Alessandro Ferro per l'avanzamento della candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura nell'anno 2024.
mercoledì 28 aprile 2021
CHIOGGIAVIVA PARTECIPERÀ ALLE ELEZIONI COMUNALI: «MA NON ENTRIAMO IN QUESTA MAGGIORANZA»
Dopo l'elezione di Maria Chiara Boccato alla presidenza del consiglio comunale, il gruppo di ChioggiaViva smentisce di essere entrato a far parte della nuova maggioranza che sostiene la giunta di Alessandro Ferro. «Siamo sempre stati critici con questa oramai ex maggioranza - spiega Leonardo Ranieri - che non ha saputo leggere all’interno del loro gruppo le vere necessità espresse dalla città. Il gruppo del Movimento 5 Stelle, nonostante avesse una maggioranza “bulgara”, non ha saputo comprendere l’importanza di ascoltare le istanze civiche».
ChioggiaViva «è più viva che mai», ribadisce lo stesso Ranieri, e «non fa alcun compromesso, bensì scelte di campo che impediscano ancora una volta che la litigiosità porti ancora più danno alle imprese e ai cittadini, alla vigilia dell'apertura di una stagione estiva determinante». Per quanto riguarda le prossime elezioni, ChioggiaViva intende partecipare «confrontandosi con l'elettorato e facendo scelte libere e democratiche come sempre». Proprio sabato scorso è terminata l'esperienza di Marcellina Segantin alla presidenza provvisoria del consiglio comunale.
«Ho cercato di fungere il più possibile da collante tra i vari gruppi politici», dichiara la capogruppo Segantin, che ha deciso di votare la nomina della Boccato «per ufficializzare la sua figura, che in qualità di consigliera anziana avrebbe comunque dovuto condurre le convocazioni del consiglio, venendo a mancare la mia disponibilità. Per due mesi abbiamo tentato di arrivare a un presidente condiviso espresso delle minoranze, inizialmente Beniamino Boscolo si era reso disponibile, ma poi il tentativo non è riuscito, avendo ricevuto qualche contrarietà».
Il gruppo di ChioggiaViva è giunto alla risoluzione di sostenere la candidatura della Boccato dopo essersi confrontato con le categorie che fin dall'inizio avevano supportato il progetto, per definire se potevano essereci le condizioni per arrivare a fine legislatura, facendo sì che alcuni provvedimenti importanti per la città vengano adottati. «Fondamentale per noi - conclude Marcellina Segantin - è arrivare alla rimodulazione delle tariffe della TARI e alle dilazioni di pagamento, approvare il nuovo regolamento edilizio sostenibile comunale, avviare i lavori del primo stralcio del nuovo lungomare Adriatico, approvare il nuovo regolamento della disciplina delle attività balneari.
Inoltre, avviare la zona a traffico limitato concordando con i commercianti anche la sperimentazione, estendere la gratuità dei plateatici almeno fino al 31 dicembre e allargare l’utilizzo anche alle categorie artigianali come le gelaterie, intervenire per il decoro urbano installando le schermature dei cassonetti e lavorare all’arredo verde, sistemare la viabilità in via del Boschetto, liberare da cicli e motocicli il centro di Sottomarina concedendo lo spazio pubblico alle attività di ristoro, sorvegliare le zone della città che sono in balia delle scorribande giovanili, aiutare la ripresa economica di riva Vena, stanziare i fondi della Legge Speciale per restaurare la Loggia dei Bandi e per finanziare il restauro delle residenze in centro storico».
ChioggiaViva «è più viva che mai», ribadisce lo stesso Ranieri, e «non fa alcun compromesso, bensì scelte di campo che impediscano ancora una volta che la litigiosità porti ancora più danno alle imprese e ai cittadini, alla vigilia dell'apertura di una stagione estiva determinante». Per quanto riguarda le prossime elezioni, ChioggiaViva intende partecipare «confrontandosi con l'elettorato e facendo scelte libere e democratiche come sempre». Proprio sabato scorso è terminata l'esperienza di Marcellina Segantin alla presidenza provvisoria del consiglio comunale.
«Ho cercato di fungere il più possibile da collante tra i vari gruppi politici», dichiara la capogruppo Segantin, che ha deciso di votare la nomina della Boccato «per ufficializzare la sua figura, che in qualità di consigliera anziana avrebbe comunque dovuto condurre le convocazioni del consiglio, venendo a mancare la mia disponibilità. Per due mesi abbiamo tentato di arrivare a un presidente condiviso espresso delle minoranze, inizialmente Beniamino Boscolo si era reso disponibile, ma poi il tentativo non è riuscito, avendo ricevuto qualche contrarietà».
Il gruppo di ChioggiaViva è giunto alla risoluzione di sostenere la candidatura della Boccato dopo essersi confrontato con le categorie che fin dall'inizio avevano supportato il progetto, per definire se potevano essereci le condizioni per arrivare a fine legislatura, facendo sì che alcuni provvedimenti importanti per la città vengano adottati. «Fondamentale per noi - conclude Marcellina Segantin - è arrivare alla rimodulazione delle tariffe della TARI e alle dilazioni di pagamento, approvare il nuovo regolamento edilizio sostenibile comunale, avviare i lavori del primo stralcio del nuovo lungomare Adriatico, approvare il nuovo regolamento della disciplina delle attività balneari.
Inoltre, avviare la zona a traffico limitato concordando con i commercianti anche la sperimentazione, estendere la gratuità dei plateatici almeno fino al 31 dicembre e allargare l’utilizzo anche alle categorie artigianali come le gelaterie, intervenire per il decoro urbano installando le schermature dei cassonetti e lavorare all’arredo verde, sistemare la viabilità in via del Boschetto, liberare da cicli e motocicli il centro di Sottomarina concedendo lo spazio pubblico alle attività di ristoro, sorvegliare le zone della città che sono in balia delle scorribande giovanili, aiutare la ripresa economica di riva Vena, stanziare i fondi della Legge Speciale per restaurare la Loggia dei Bandi e per finanziare il restauro delle residenze in centro storico».
martedì 27 aprile 2021
PLATEATICI SOPRA IL CANAL VENA, OBBIETTIVO CHIOGGIA: «CONVOCARE UN TAVOLO CON LA SOPRINTENDENZA, IL COMUNE E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA»
La questione dei plateatici sopra il canal Vena, respinti dalla Soprintendenza, alimenta il dibattito politico. «Ogni impegno per la riva - si legge in un comunicato della lista Obbiettivo Chioggia - è stato puntualmente disatteso, da almeno dieci anni. Oggi l'utilizzo della graduatoria di vecchio bando che istituiva l'ampliamento dei plateatici sopra lo specchio d'acqua è più che mai un'esigenza degli operatori: siamo convinti che sia necessario attuare al più presto un tavolo tecnico-politico coinvolgendo la Città Metropolitana e la Soprintendenza stessa, con la presenza del funzionario delegato al paesaggio».
Al tavolo, Obbiettivo Chioggia vede la presenza delle associazioni di categoria della città e l'amministrazione comunale nel ruolo di promotrice: «Urge una soluzione idonea a preservare la navigabilità del canale, dando risposte veloci e concrete alle attività che animano la riva. Questo attraverso lo stanziamento relativo al bando di riva Vena, a beneficiarne sarebbe la comunità intera, disincentivando degrado e criminalità. Basta coi rimbalzi tra gli enti, procrastinati nel tempo per smontare e affievolire le aspettative degli esercenti che operano in uno dei luoghi più belli del centro storico di Chioggia».
Al tavolo, Obbiettivo Chioggia vede la presenza delle associazioni di categoria della città e l'amministrazione comunale nel ruolo di promotrice: «Urge una soluzione idonea a preservare la navigabilità del canale, dando risposte veloci e concrete alle attività che animano la riva. Questo attraverso lo stanziamento relativo al bando di riva Vena, a beneficiarne sarebbe la comunità intera, disincentivando degrado e criminalità. Basta coi rimbalzi tra gli enti, procrastinati nel tempo per smontare e affievolire le aspettative degli esercenti che operano in uno dei luoghi più belli del centro storico di Chioggia».
sabato 24 aprile 2021
MOZIONE DI MARCO DOLFIN (LEGA): VENEZIA RISCHIA DI PERDERE LE CROCIERE A VANTAGGIO DI TRIESTE E RAVENNA, LE ISTITUZIONI INTERVENGANO PRESTO
Il consigliere regionale della Lega Marco Dolfin ha presentato una mozione a palazzo Ferro Fini affinché tutti gli enti preposti risolvano in maniera celere tutti gli attuali impedimenti alla stabilizzazione del flusso crocieristico nei porti di Venezia e Chioggia.
«Stiamo assistendo al fatto - commenta Dolfin - che tante compagnie si stanno dirigendo a Trieste e a Ravenna, data la maggiore operatività di quei porti, escludendo Venezia che rischia di passare in seconda fascia. Ciononostante il settore riparte, con l'arrivo di due navi MSC a giugno, che daranno un po' di respiro all'indotto».
Secondo l'esponente leghista, Venezia potrà tornare a essere il baricentro delle crociere in Adriatico: occorre accelerare i processi che porteranno provvisoriamente l'approdo a Marghera (entrando dalla bocca di porto di Malamocco) e, successivamente, la costruzione del porto offshore all'esterno della laguna. Nella partita entra anche Chioggia, destinata -alla Marittima dei Saloni- a ospitare navi di minor stazza.
«Stiamo assistendo al fatto - commenta Dolfin - che tante compagnie si stanno dirigendo a Trieste e a Ravenna, data la maggiore operatività di quei porti, escludendo Venezia che rischia di passare in seconda fascia. Ciononostante il settore riparte, con l'arrivo di due navi MSC a giugno, che daranno un po' di respiro all'indotto».
Secondo l'esponente leghista, Venezia potrà tornare a essere il baricentro delle crociere in Adriatico: occorre accelerare i processi che porteranno provvisoriamente l'approdo a Marghera (entrando dalla bocca di porto di Malamocco) e, successivamente, la costruzione del porto offshore all'esterno della laguna. Nella partita entra anche Chioggia, destinata -alla Marittima dei Saloni- a ospitare navi di minor stazza.
SCIOPERO DEI LAVORATORI DI ACTV, MONTANARIELLO: «IL MURO CONTRO MURO NON SERVE A NESSUNO, NO A LEZIONI DI COMPORTAMENTO»
Dopo lo sciopero di ieri, venerdì 23 aprile, che a Venezia in piazzale Roma ha visto riunirsi per l'ennesima volta i lavoratori della holding AVM, contro la decisione unilaterale presa dall'azienda di sospendere gli accordi integrativi di secondo livello, interviene il consigliere regionale Jonatan Montanariello, vicepresidente alla commissione Trasporti e dipendente di ACTV.
«L'atteggiamento del muro contro muro, tenuto dall'azienda - sostiene il consigliere = si dimostra dannoso. Per risolvere i problemi non si deve partire dall'insultare i lavoratori. Questo comportamento non può che inasprire gli animi e aumentare la tensione». E di ciò si è avuta dimostrazione durante lo sciopero, al quale ha aderito la quasi totalità dei dipendenti, nel momento in cui è stato deciso di bloccare il ponte della Libertà.
«Dare vita a un braccio di ferro, estenuante per i lavoratori - continua Montanariello - si dimostra una prova di forza inutile. Servono mediazione e dialogo, e questo lo deve attuare la politica locale. In questo momento le lezioni di comportamento e di morale sono totalmente fuori luogo, come è inutile e deleterio, per le trattative, pubblicare dichiarazioni dei redditi palesemente gonfiate, o additare i lavoratori che cercano strenuamente di difendere lo stipendio con cui mantengono le proprie famiglie».
Conclude il vicepresidente della commissione regionale Trasporti: «Il crollo del turismo, duvuto alla pandemia, ha provocato problemi che non devono cadere in capo ai lavoratori, con la disdetta dell'integrativo, o alla cittadinanza, con i tagli delle corse. Sono offerte che non possono essere accettate. Serve invece un percorso che azienda e amministrazione comunale dovrebbero intraprendere, in modo da arrivare a un tavolo di concertazione con i sindacati, cercando di ascoltare le richieste dei lavoratori«».
«L'atteggiamento del muro contro muro, tenuto dall'azienda - sostiene il consigliere = si dimostra dannoso. Per risolvere i problemi non si deve partire dall'insultare i lavoratori. Questo comportamento non può che inasprire gli animi e aumentare la tensione». E di ciò si è avuta dimostrazione durante lo sciopero, al quale ha aderito la quasi totalità dei dipendenti, nel momento in cui è stato deciso di bloccare il ponte della Libertà.
«Dare vita a un braccio di ferro, estenuante per i lavoratori - continua Montanariello - si dimostra una prova di forza inutile. Servono mediazione e dialogo, e questo lo deve attuare la politica locale. In questo momento le lezioni di comportamento e di morale sono totalmente fuori luogo, come è inutile e deleterio, per le trattative, pubblicare dichiarazioni dei redditi palesemente gonfiate, o additare i lavoratori che cercano strenuamente di difendere lo stipendio con cui mantengono le proprie famiglie».
Conclude il vicepresidente della commissione regionale Trasporti: «Il crollo del turismo, duvuto alla pandemia, ha provocato problemi che non devono cadere in capo ai lavoratori, con la disdetta dell'integrativo, o alla cittadinanza, con i tagli delle corse. Sono offerte che non possono essere accettate. Serve invece un percorso che azienda e amministrazione comunale dovrebbero intraprendere, in modo da arrivare a un tavolo di concertazione con i sindacati, cercando di ascoltare le richieste dei lavoratori«».
BOCCATO NUOVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE: CHIOGGIAVIVA VOTA ASSIEME AL M5S E AL PD, LE OPPOSIZIONI DI CENTRODESTRA ESCONO DALLA SALA
Nel corso di un'animata seduta straordinaria del consiglio comunale di Chioggia, questa mattina, Maria Chiara Boccato è stata eletta nuova presidente dell'assemblea cittadina. Boccato, già nelle file del Movimento 5 Stelle e poi dissidente approdata al gruppo misto, ha ricevuto i consensi proprio degli ex compagni di lista, più quelli del Partito Democratico e -novità politica della giornata- quelli dei due esponenti di ChioggiaViva, Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri.
In tutto 15 voti dei 15 presenti in aula al momento, dopo che i consiglieri di centrodestra avevano deciso di non partecipare al voto, sostenendo che la maggioranza attorno al sindaco Ferro non fosse piû tale.
Da Forza Italia con Beniamino Boscolo, dalla Lega con Marco Dolfin, da Fratelli d'Italia e dalla lista Casson - Chioggia è Libera le accuse verso la nuova "coalizione Boccato" di aver messo in piedi una manovra elettorale finalizzata a saldare PD, M5S e magari altri alle consultazioni del prossimo autunno.
Ribattono questi ultimi, con le rispettive capogruppo Barbara Penzo e Genny Mantoan, sostenendo che la città dev'essere amministrata fino alla fine naturale della legislatura, dal momento che venerdì 30 aprile arriveranno in consiglio comunale il bilancio di previsione triennale e il documento unico di programmazione, oltre all'organizzazione di una stagione estiva difficile per il turismo balneare.
Dalle file di Obbiettivo Chioggia, la lista che raccoglie gli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle, l'ex capogruppo Paolo Bonfà polemizza contro la presunta, mancata coerenza della consigliera Boccato, rievocando passati dissapori col resto del gruppo tuttora assiso in consiglio, che pure stamane l'ha votata.
«Certe persone - commenta Bonfà rivolto alle sue ex colleghe - per mantenere la poltrona sono pronte a tutto». Dal canto suo la nuova presidente del consiglio, alle telecamere di Chioggia Azzurra, rivendica per sé uno stile personale nella conduzione delle prossime sedute, dichiarando di voler apparire meno e di non voler "controllare" il sindaco nê la giunta.
In tutto 15 voti dei 15 presenti in aula al momento, dopo che i consiglieri di centrodestra avevano deciso di non partecipare al voto, sostenendo che la maggioranza attorno al sindaco Ferro non fosse piû tale.
Da Forza Italia con Beniamino Boscolo, dalla Lega con Marco Dolfin, da Fratelli d'Italia e dalla lista Casson - Chioggia è Libera le accuse verso la nuova "coalizione Boccato" di aver messo in piedi una manovra elettorale finalizzata a saldare PD, M5S e magari altri alle consultazioni del prossimo autunno.
Ribattono questi ultimi, con le rispettive capogruppo Barbara Penzo e Genny Mantoan, sostenendo che la città dev'essere amministrata fino alla fine naturale della legislatura, dal momento che venerdì 30 aprile arriveranno in consiglio comunale il bilancio di previsione triennale e il documento unico di programmazione, oltre all'organizzazione di una stagione estiva difficile per il turismo balneare.
Dalle file di Obbiettivo Chioggia, la lista che raccoglie gli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle, l'ex capogruppo Paolo Bonfà polemizza contro la presunta, mancata coerenza della consigliera Boccato, rievocando passati dissapori col resto del gruppo tuttora assiso in consiglio, che pure stamane l'ha votata.
«Certe persone - commenta Bonfà rivolto alle sue ex colleghe - per mantenere la poltrona sono pronte a tutto». Dal canto suo la nuova presidente del consiglio, alle telecamere di Chioggia Azzurra, rivendica per sé uno stile personale nella conduzione delle prossime sedute, dichiarando di voler apparire meno e di non voler "controllare" il sindaco nê la giunta.
venerdì 23 aprile 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA: SPAZI GRATUITI ALL'APERTO A TUTTE LE ATTIVITÀ (NON NECESSARIAMENTE ADIACENTI) E PLATEATICI AMPLIATI FINO AL 2022
Da lunedì la Regione Veneto tornerà in zona gialla, e anche a Chioggia bar e ristoranti avranno la possibilità di riaprire per poter servire gli ospiti al tavolo, non più quindi solo per asporto. Al momento ciò sarà possibile soltanto negli spazi esterni, all'aperto, essendo ancora vietata la permanenza nelle sale interne. Per molte realtà questa è sembrata essere una beffa, non avendo la possibilità di gestire spazi esterni in quanto mancanti.
A tal proposito la lista Obbiettivo Chioggia, nel recepire le difficoltà del settore e l'impegno economico che le aziende della ristorazione devono affrontare per adeguarsi alle norme, chiede all'amministrazione comunale di intervenire a riguardo in modo tempestivo, concedendo spazi gratuiti all'aperto a tutte le attività -non necessariamente adiacenti all'attività stessa- e prorogando inoltre i plateatici almeno fino al prossimo anno, in modo da incentivare ulteriori investimenti per gli arredi mobili che così possano avere maggior tempo per essere ammortizzati.
Il movimento politico auspica un cambio di passo nella mentalità delle istituzioni che, mai come ora, devono dimostrarsi attente alle necessità della popolazione, attività o privati cittadini che siano, cercando soluzioni a breve e a lungo termine in grado di aiutare a risolvere i problemi senza farsi scudo di burocrazia e tecnicismi. In alcuni comuni, anche limitrofi al territorio clodiense, è già stata data la possibilità di allestire nuove aree all'aperto, usufruendo degli spazi pubblici, e collocandovi arredi mobili in modo che risultino funzionali ed armonizzati con l'ambiente urbano.
Ciò mediante una semplice richiesta allo sportello Attività Produttive, sia da parte delle attività che possiedono l'autorizzazione per i plateatici esterni, sia per quelle che al momento non hanno alcuna concessione di suolo pubblico. Molti comuni hanno inoltre deliberato la proroga ai plateatici, derogandola al lungo termine anziché scadere (come a Chioggia) il 30 giugno, all'inizio della tanto desiderata -mai quanto ora- stagione turistica.
A tal proposito la lista Obbiettivo Chioggia, nel recepire le difficoltà del settore e l'impegno economico che le aziende della ristorazione devono affrontare per adeguarsi alle norme, chiede all'amministrazione comunale di intervenire a riguardo in modo tempestivo, concedendo spazi gratuiti all'aperto a tutte le attività -non necessariamente adiacenti all'attività stessa- e prorogando inoltre i plateatici almeno fino al prossimo anno, in modo da incentivare ulteriori investimenti per gli arredi mobili che così possano avere maggior tempo per essere ammortizzati.
Il movimento politico auspica un cambio di passo nella mentalità delle istituzioni che, mai come ora, devono dimostrarsi attente alle necessità della popolazione, attività o privati cittadini che siano, cercando soluzioni a breve e a lungo termine in grado di aiutare a risolvere i problemi senza farsi scudo di burocrazia e tecnicismi. In alcuni comuni, anche limitrofi al territorio clodiense, è già stata data la possibilità di allestire nuove aree all'aperto, usufruendo degli spazi pubblici, e collocandovi arredi mobili in modo che risultino funzionali ed armonizzati con l'ambiente urbano.
Ciò mediante una semplice richiesta allo sportello Attività Produttive, sia da parte delle attività che possiedono l'autorizzazione per i plateatici esterni, sia per quelle che al momento non hanno alcuna concessione di suolo pubblico. Molti comuni hanno inoltre deliberato la proroga ai plateatici, derogandola al lungo termine anziché scadere (come a Chioggia) il 30 giugno, all'inizio della tanto desiderata -mai quanto ora- stagione turistica.
CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO D’URGENZA SABATO MATTINA PER ELEGGERE IL PRESIDENTE
È stata convocata d'urgenza per domani mattina alle ore 9.30 la seduta del consiglio comunale di Chioggia, in modalità videoconferenza, chiamato a eleggere il nuovo o la nuova presidente dell'assemblea cittadina. La sessione di sabato (visibile dal sito dell'ente) si rende dovuta quanto straordinaria, dopo la doccia fredda degli scorsi giorni, quando dal Ministero dell'Interno era arrivata l'attesa risposta a un quesito inviato dalle opposizioni.
Sei degli eletti (Marco Dolfin, Beniamino Boscolo, Domenico Zanni, Romina Tiozzo, Gianluca Naccari e Giuseppe Casson) lo scorso mese si erano rivolti appunto al governo centrale, al fine di dirimere l'effettività o meno della conduzione delle sedute da parte di Marcellina Segantin, vicepresidente vicaria prima che Endri Bullo si dimettesse da consigliere.
Il parere dei tecnici del Ministero, formulato il 22 marzo, è stato pubblicato l'8 aprile e ha escluso che la vicepresidente sostituisca un presidente dimissionario. Secondo Roma, le dimissioni dalla carica del presidente effettivo comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente, cadendo l'ufficio di presidenza precedentemente costituito. Ma le due votazioni fin qui hanno portato solo a schede bianche.
La supplenza infatti può essere esercitata occasionalmente, nel caso di impedimento del presidente e quindi di una sua necessaria sostituzione, non quando questi si è dimesso. Ora i sei consiglieri dell'opposizione, tutti dell'area di centrodestra, cercheranno di far annullare i provvedimenti assunti dal consiglio durante la (breve) presidenza di Marcellina Segantin.
Sei degli eletti (Marco Dolfin, Beniamino Boscolo, Domenico Zanni, Romina Tiozzo, Gianluca Naccari e Giuseppe Casson) lo scorso mese si erano rivolti appunto al governo centrale, al fine di dirimere l'effettività o meno della conduzione delle sedute da parte di Marcellina Segantin, vicepresidente vicaria prima che Endri Bullo si dimettesse da consigliere.
Il parere dei tecnici del Ministero, formulato il 22 marzo, è stato pubblicato l'8 aprile e ha escluso che la vicepresidente sostituisca un presidente dimissionario. Secondo Roma, le dimissioni dalla carica del presidente effettivo comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente, cadendo l'ufficio di presidenza precedentemente costituito. Ma le due votazioni fin qui hanno portato solo a schede bianche.
La supplenza infatti può essere esercitata occasionalmente, nel caso di impedimento del presidente e quindi di una sua necessaria sostituzione, non quando questi si è dimesso. Ora i sei consiglieri dell'opposizione, tutti dell'area di centrodestra, cercheranno di far annullare i provvedimenti assunti dal consiglio durante la (breve) presidenza di Marcellina Segantin.
giovedì 22 aprile 2021
PONTE SUL BRENTA, LA LISTA OBBIETTIVO CHIOGGIA: «PER DEVIARE I CAMION IN AUTOSTRADA SERVONO PEDAGGI GRATUITI»
Nella videoconferenza tenutasi ieri tra i sindaci di Chioggia, Cavarzere e Adria e il prefetto di Venezia, riguardante i disagi causati dal cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria sul ponte sul Brenta, si è deciso di suggerire ai mezzi pesanti -senza obbligarli- di non abbandonare l'autostrada per immettersi sulla Romea.
Secondo la lista Obbiettivo Chioggia, il consiglio potrebbe non essere sufficiente ma andrebbe sostenuto con azioni concrete, una delle quali potrebbe essere il pedaggio gratuito per il tratto autostradale da percorrere al fine di evitare i disagi lungo la Romea. «L'ipotesi non è stata tenuta minimamente in considerazione in questo frangente - commenta Obbiettivo Chioggia - ma era stata attuata in un caso analogo in Liguria quando, nel dicembre 2019, a causa dell'impraticabilità della strada del Turchino, il traffico dei mezzi pesanti è stato deviato in autostrada senza spese ulteriori a carico dell'utenza».
Servirebbe, in questo caso, una concertazione delle forze politiche di maggioranza e di minoranza: «La necessità di trovare soluzioni alla viabilità nel territorio clodiense - continua il gruppo politico - sarebbe da sottoporre al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che potrebbe cercare rimedi significativi e risolutivi, soprattutto in vista di probabili ulteriori interventi di manutenzione alle strade nei pressi delle frazioni, Valli e Sant'Anna, i quali potrebbero portare disagi analoghi alla viabilità». L'unica possibilità sembra essere un'azione condivisa tra i sindaci dei territori limitrofi, con il sostegno della Regione Veneto, in modo da trovare soluzioni risolutive a lungo termine.
Secondo la lista Obbiettivo Chioggia, il consiglio potrebbe non essere sufficiente ma andrebbe sostenuto con azioni concrete, una delle quali potrebbe essere il pedaggio gratuito per il tratto autostradale da percorrere al fine di evitare i disagi lungo la Romea. «L'ipotesi non è stata tenuta minimamente in considerazione in questo frangente - commenta Obbiettivo Chioggia - ma era stata attuata in un caso analogo in Liguria quando, nel dicembre 2019, a causa dell'impraticabilità della strada del Turchino, il traffico dei mezzi pesanti è stato deviato in autostrada senza spese ulteriori a carico dell'utenza».
Servirebbe, in questo caso, una concertazione delle forze politiche di maggioranza e di minoranza: «La necessità di trovare soluzioni alla viabilità nel territorio clodiense - continua il gruppo politico - sarebbe da sottoporre al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che potrebbe cercare rimedi significativi e risolutivi, soprattutto in vista di probabili ulteriori interventi di manutenzione alle strade nei pressi delle frazioni, Valli e Sant'Anna, i quali potrebbero portare disagi analoghi alla viabilità». L'unica possibilità sembra essere un'azione condivisa tra i sindaci dei territori limitrofi, con il sostegno della Regione Veneto, in modo da trovare soluzioni risolutive a lungo termine.
LA NUOVA ASSESSORA ALL’URBANISTICA SI PRESENTA ALLA CITTÀ: GIOVANNA OSTI, «HO TROVATO I CASSETTI PIENI DI PROGETTI»
Primi giorni di lavoro al Comune di Chioggia per Giovanna Osti, la nuova assessora all'Urbanistica, all'Edilizia privata e alla Transizione Ecologica, voluta dal sindaco Alessandro Ferro per riempire il vuoto lasciato dalla dimissionaria Alessandra Penzo. Architetto come la precedente responsabile delle deleghe (e come lo stesso primo cittadino), Osti è stata per cinque anni assessora ai medesimi referati tecnici nel Comune di Rubano: in dialogo con Chioggia Azzurra, la neo esponente della giunta dichiara di essere stata spinta ad accettare l'offerta di incarico data anche la sua brevità, dal momento che le prossime elezioni comunali avranno luogo a inizio ottobre.
«Ciononostante - spiega l'assessora Osti - in questo periodo è comunque possibile fare qualcosa, soprattutto per gettare le basi della nuova pianificazione. L'impegno che ho ricevuto va nel senso della sostenibilità ambientale delle costruzioni e degli interventi, per espressa volontà del sindaco». Frequentatrice di Chioggia e di Sottomarina fin da piccola, l'architetto Osti ha avuto parole di elogio per i tecnici degli uffici comunali a lei sottoposti, che sta conoscendo in questi giorni: «Meno male - ha detto "fuori onda" - che ho trovato i cassetti pieni di progetti da mettere in pratica». Questa mattina alle 11, riunione operativa assieme agli altri assessori con i rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo balneare, per mettere a sistema le novità obbligate dell'imminente stagione turistica.
«Ciononostante - spiega l'assessora Osti - in questo periodo è comunque possibile fare qualcosa, soprattutto per gettare le basi della nuova pianificazione. L'impegno che ho ricevuto va nel senso della sostenibilità ambientale delle costruzioni e degli interventi, per espressa volontà del sindaco». Frequentatrice di Chioggia e di Sottomarina fin da piccola, l'architetto Osti ha avuto parole di elogio per i tecnici degli uffici comunali a lei sottoposti, che sta conoscendo in questi giorni: «Meno male - ha detto "fuori onda" - che ho trovato i cassetti pieni di progetti da mettere in pratica». Questa mattina alle 11, riunione operativa assieme agli altri assessori con i rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo balneare, per mettere a sistema le novità obbligate dell'imminente stagione turistica.
mercoledì 21 aprile 2021
IL PREFETTO AI SINDACI: TABELLONI IN ROMEA PER SUGGERIRE AI CAMION DI DEVIARE IN AUTOSTRADA E DILUIRE IL TRAFFICO AL CANTIERE SUL BRENTA
Tabelloni stradali per suggerire, e non obbligare, i conducenti dei mezzi pesanti ad abbandonare la Romea e imboccare la rete autostradale. È la soluzione scovata stamane, durante l'incontro virtuale convocato dal prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, per ridurre l'impatto del traffico in corrispondenza del cantiere al ponte che attraversa il Brenta: alla riunione hanno partecipato i sindaci di Chioggia Alessandro Ferro, di Cavarzere Henri Tommasi, di Adria Omar Barbierato, oltre ai tecnici di ANAS Ettore de la Grennelais e Mario Liberatore, e ai rappresentanti delle società autostradali.
Nei primi dieci giorni dopo l'installazione di questi cartelli nei luoghi topici della Romea, lungo la tangenziale di Mestre e a sud del Comune di Chioggia, verrà monitorato l'andamento del traffico per comprendere la sua evoluzione. Nel caso fosse necessario -ha spiegato il sindaco Ferro a Chioggia Azzurra- sarà possibile realizzare nuovi segnali relativi anche alla circolazione automobilistica. I primi tabelloni dovrebbero recare, come ha detto il sindaco di Cavarzere Tommasi, l'avvertenza che nel tratto interessato dal cantiere è assai possibile il formarsi di una lunga coda: nella speranza, appunto, che una parte del traffico venga effettivamente deviata.
La soddisfazione dei due primi cittadini è relativa anche al quadro generale emerso con la spiegazione dei tempi di attesa: Ferro ha avanzato ancora una volta l'esigenza di procedere a lavori notturni e festive, oltre a disporre di maggiori maestranze. Quanto alla prima richiesta, le travi in acciaio sono arrivate al cantiere e consentiranno l'avvio di opere notturne dai primi giorni di maggio, preventive rispetto al getto in calcestruzzo con additivi, al fine di accelerare la maturazione del cemento armato rispetto ai suoi canonici 28 giorni. Difficile invece che ANAS decida di sospendere il cantiere dopo che verrà completata la semicarreggiata in atto, per riprenderli alla fine dell'estate: i tecnici hanno parlato di difficoltà di simmetria, trattandosi di una sella Gerber obsoleta, ma si riservano ulteriori verifiche.
Nei primi dieci giorni dopo l'installazione di questi cartelli nei luoghi topici della Romea, lungo la tangenziale di Mestre e a sud del Comune di Chioggia, verrà monitorato l'andamento del traffico per comprendere la sua evoluzione. Nel caso fosse necessario -ha spiegato il sindaco Ferro a Chioggia Azzurra- sarà possibile realizzare nuovi segnali relativi anche alla circolazione automobilistica. I primi tabelloni dovrebbero recare, come ha detto il sindaco di Cavarzere Tommasi, l'avvertenza che nel tratto interessato dal cantiere è assai possibile il formarsi di una lunga coda: nella speranza, appunto, che una parte del traffico venga effettivamente deviata.
La soddisfazione dei due primi cittadini è relativa anche al quadro generale emerso con la spiegazione dei tempi di attesa: Ferro ha avanzato ancora una volta l'esigenza di procedere a lavori notturni e festive, oltre a disporre di maggiori maestranze. Quanto alla prima richiesta, le travi in acciaio sono arrivate al cantiere e consentiranno l'avvio di opere notturne dai primi giorni di maggio, preventive rispetto al getto in calcestruzzo con additivi, al fine di accelerare la maturazione del cemento armato rispetto ai suoi canonici 28 giorni. Difficile invece che ANAS decida di sospendere il cantiere dopo che verrà completata la semicarreggiata in atto, per riprenderli alla fine dell'estate: i tecnici hanno parlato di difficoltà di simmetria, trattandosi di una sella Gerber obsoleta, ma si riservano ulteriori verifiche.
martedì 20 aprile 2021
SEGANTIN NON PUÒ SOSTITUIRE BULLO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE SE NON VIENE VOTATA: IL PARERE DEL MINISTERO SCUOTE LA POLITICA
Doccia fredda per il consiglio comunale di Chioggia. Sei degli eletti nell'assemblea cittadina (Marco Dolfin, Beniamino Boscolo, Domenico Zanni, Romina Tiozzo, Gianluca Naccari e Giuseppe Casson) lo scorso mese si erano rivolti al Ministero dell'Interno, per dirimere l'effettività o meno della conduzione delle sedute da parte di Marcellina Segantin, vicepresidente vicaria prima che Endri Bullo si dimettesse da consigliere.
Il parere dei tecnici del Ministero, formulato il 22 marzo, è stato pubblicato l'8 aprile e ha escluso che la vicepresidente sostituisca un presidente dimissionario. Secondo Roma, le dimissioni dalla carica del presidente effettivo comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente, cadendo l'ufficio di presidenza precedentemente costituito. Ma le due votazioni fin qui hanno portato solo a schede bianche.
La supplenza infatti può essere esercitata solo occasionalmente, nel caso di impedimento del presidente e quindi di una sua necessaria sostituzione, non quando questi si è dimesso. Ora i sei consiglieri dell'opposizione, tutti dell'area di centrodestra, cercheranno di far annullare i provvedimenti assunti dal consiglio durante la (breve) presidenza di Marcellina Segantin.
Il parere dei tecnici del Ministero, formulato il 22 marzo, è stato pubblicato l'8 aprile e ha escluso che la vicepresidente sostituisca un presidente dimissionario. Secondo Roma, le dimissioni dalla carica del presidente effettivo comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente, cadendo l'ufficio di presidenza precedentemente costituito. Ma le due votazioni fin qui hanno portato solo a schede bianche.
La supplenza infatti può essere esercitata solo occasionalmente, nel caso di impedimento del presidente e quindi di una sua necessaria sostituzione, non quando questi si è dimesso. Ora i sei consiglieri dell'opposizione, tutti dell'area di centrodestra, cercheranno di far annullare i provvedimenti assunti dal consiglio durante la (breve) presidenza di Marcellina Segantin.
IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE E IL BILANCIO DI PREVISIONE TRIENNALE OGGI E DOMANI ALL'ESAME DELLA V COMMISSIONE CONSILIARE
Doppia seduta della V commissione comunale Bilancio, presieduta da Beniamino Boscolo, nei pomeriggi di oggi -martedì 20 aprile- e di domani, mercoledì 21. Al centro dell'attenzione dei consiglieri saranno rispettivamente il Documento Unico di Programmazione per il trienni 2021-2023 e il bilancio di previsione relativo allo stesso periodo, licenziati recentemente dalla giunta comunale.
Dopo l'analisi della commissione, i due fondamentali provvedimenti saranno portati alla prossima sessione del consiglio comunale. Nel frattempo, sia il Documento di Programmazione che il bilancio sono stati resi pubblici all'interno dell'albo pretorio, nel sito ufficiale dell'ente. Le sedute di oggi e domani avranno luogo in modalità videoconferenza.
Dopo l'analisi della commissione, i due fondamentali provvedimenti saranno portati alla prossima sessione del consiglio comunale. Nel frattempo, sia il Documento di Programmazione che il bilancio sono stati resi pubblici all'interno dell'albo pretorio, nel sito ufficiale dell'ente. Le sedute di oggi e domani avranno luogo in modalità videoconferenza.
BIVACCHI E CONSUMO DI ALCOOLICI ALL'APERTO, BENIAMINO BOSCOLO CHIEDE UN GIRO DI VITE ALL'AMMINISTRAZIONE: «SUBITO UN'ORDINANZA»
Alla luce dell’eccellente lavoro di volontariato, di raccolta di immondizie e pulizia, esercitato dalle associazioni in questi anni, non ultime Amico Giardiniere e Azione Cattolica che hanno operato lo scorso fine settimana, il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale Beniamino Boscolo ritiene «indispensabile una stretta di vite nei confronti di bivacchi e consumazioni di alcoolici all’aperto, da parte di compagnie di giovani e meno giovani, i quali da tempo sporcano e imbrattano la passeggiata del Lusenzo, il portico del Municipio, l’isola dell’Unione, i giardini pubblici e qualunque altro luogo considerato ambientalmente e socialmente sensibile».
Oltre alla sporcizia, prosegue Boscolo, «esistono regole igienico-sanitarie e di decoro urbano da non sottovalutare. Ecco perché, oltre a vietare l’assembramento e il bivacco nei luoghi summenzionati, servirebbe anche un divieto di sedersi, sdraiarsi o dormire sopra i gradini di immobili pubblici o di monumenti, o comunque in area pubblica. C'è bisogno di adeguati cartelloni affissi ed esposti in città, al fine di educare al rispetto e alla pulizia, a contrasto del degrado e a favore del pubblico decoro e della vivibilità urbana, coinvolgendo anche le vetrine dei negozi e dei pubblici esercizi.
Necessario anche il potenziamento del sistema di videosorveglianza, per prevenire e presidiare il territorio. Non penso serva un’interrogazione o una mozione nei confronti dell’amministrazione - conclude Beniamino Boscolo - perché credo che il buon senso e l’amore per la città (che si impegnerà a partecipare alla candidatura verso la capitale della cultura 2024) possa partire anche da questo piccolo, grande gesto».
Oltre alla sporcizia, prosegue Boscolo, «esistono regole igienico-sanitarie e di decoro urbano da non sottovalutare. Ecco perché, oltre a vietare l’assembramento e il bivacco nei luoghi summenzionati, servirebbe anche un divieto di sedersi, sdraiarsi o dormire sopra i gradini di immobili pubblici o di monumenti, o comunque in area pubblica. C'è bisogno di adeguati cartelloni affissi ed esposti in città, al fine di educare al rispetto e alla pulizia, a contrasto del degrado e a favore del pubblico decoro e della vivibilità urbana, coinvolgendo anche le vetrine dei negozi e dei pubblici esercizi.
Necessario anche il potenziamento del sistema di videosorveglianza, per prevenire e presidiare il territorio. Non penso serva un’interrogazione o una mozione nei confronti dell’amministrazione - conclude Beniamino Boscolo - perché credo che il buon senso e l’amore per la città (che si impegnerà a partecipare alla candidatura verso la capitale della cultura 2024) possa partire anche da questo piccolo, grande gesto».
lunedì 19 aprile 2021
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E RIAPERTURE, MONTANARIELLO ATTACCA ZAIA: «LAMENTARSI NON BASTA, SCARICARE IL BARILE NEMMENO»
Jonatan Montanariello, consigliere regionale e vicepresidente della commissione Trasporti a palazzo Ferro Fini, ribatte alle considerazioni rilasciate dal presidente della giunta veneta Luca Zaia in tema di trasporti, verso le imminenti riaperture degli istituti scolastici.
Mentre Zaia pare "scaricare" la responsabilità dei mezzi mancanti sopra il governo centrale, auspicando la continuazione della didattica a distanza in modo da prendere tempo per affrontare al meglio la questione, Montanariello si chiede «cosa sia stato fatto per potenziare il trasporto pubblico, non solo in questi ultimi mesi ma anche negli anni precedenti, quando la situazione già si presentava grave, con autobus paragonabili a carri bestiame.
Il governo - conclude l'esponente della minoranza - aveva stanziato per il trasporto pubblico locale 1.1 miliardi in una prima tranche, esauriti i quali sarà possibile accedere ad altri 300 milioni già stanziati. L'unico responsabile del caos trasporti in Regione è proprio Zaia».
Mentre Zaia pare "scaricare" la responsabilità dei mezzi mancanti sopra il governo centrale, auspicando la continuazione della didattica a distanza in modo da prendere tempo per affrontare al meglio la questione, Montanariello si chiede «cosa sia stato fatto per potenziare il trasporto pubblico, non solo in questi ultimi mesi ma anche negli anni precedenti, quando la situazione già si presentava grave, con autobus paragonabili a carri bestiame.
Il governo - conclude l'esponente della minoranza - aveva stanziato per il trasporto pubblico locale 1.1 miliardi in una prima tranche, esauriti i quali sarà possibile accedere ad altri 300 milioni già stanziati. L'unico responsabile del caos trasporti in Regione è proprio Zaia».
IL SINDACO ALESSANDRO FERRO, CON IL 52%, BATTE AL "BALLOTTAGGIO" MAURO ARMELAO E VINCE IL GIOCO ELETTORALE DI CHIOGGIA AZZURRA
Con la vittoria del sindaco in carica, Alessandro Ferro, termina il gioco elettorale di Chioggia Azzurra, che per alcune settimane ha tenuto desta l'attenzione attorno alle prossime elezioni amministrative, programmate per l'inizio di ottobre.
Sono stati 1732 i voti ricevuti questa settimana, in forza dei quali il primo cittadino uscente ha prevalso, col 52% dei consensi, su Mauro Armelao, il segretario regionale del sindacato FSP della Polizia di Stato, tra i papabili alla nomination nel centrodestra in quota Lega. Si è trattato -vale ripeterlo ancora una volta- di un gioco e non di un sondaggio, mancando i crismi di scientificità all'operazione.
Frattanto lo stesso Ferro, nel Gazzettino in edicola oggi, risponde alle critiche lanciate da alcuni esercenti durante la manifestazione di sabato scorso: «È assurdo considerarci "casta" - dice il sindaco al giornalista Diego Degan - perché non abbiamo privilegi e mai abbiamo rifiutato il dialogo. Per quanto riguarda la zona a traffico limitato, chi ora fa il furbo non la passerà più liscia».
Sono stati 1732 i voti ricevuti questa settimana, in forza dei quali il primo cittadino uscente ha prevalso, col 52% dei consensi, su Mauro Armelao, il segretario regionale del sindacato FSP della Polizia di Stato, tra i papabili alla nomination nel centrodestra in quota Lega. Si è trattato -vale ripeterlo ancora una volta- di un gioco e non di un sondaggio, mancando i crismi di scientificità all'operazione.
Frattanto lo stesso Ferro, nel Gazzettino in edicola oggi, risponde alle critiche lanciate da alcuni esercenti durante la manifestazione di sabato scorso: «È assurdo considerarci "casta" - dice il sindaco al giornalista Diego Degan - perché non abbiamo privilegi e mai abbiamo rifiutato il dialogo. Per quanto riguarda la zona a traffico limitato, chi ora fa il furbo non la passerà più liscia».