Che la campagna per l'elezione del futuro sindaco di Chioggia sia già cominciata, lo dice lo scambio di comunicati tra l'attuale maggioranza e la somma delle opposizioni, relativa ai lavori di somma urgenza nel fabbricato comunale di via Barbarigo 127 a Sottomarina. Dopo che le minoranze non avevano votato a favore del provvedimento in consiglio, motivandolo con l'assenza di un documento e col frequente ricorso ai caratteri di urgenza, sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle a rispondere attraverso un'altra nota.
«Ciò che è accaduto è veramente vergognoso - sostiene Daniele Padoan - e degno della peggiore politica. I consiglieri contrari hanno dimenticato che il loro ruolo è politico e non tecnico. La delibera già presentava in allegato il verbale di somma urgenza e la perizia giustificativa, con l’elenco dettagliato dei lavori eseguiti, ed era corredata del parere di regolarità tecnica e contabile, oltre che di quello dell’organo di revisione economico-finanziaria, ma tutto ciò ai consiglieri non bastava».
Secondo l'esponente del M5S, questa è «l’ennesima dimostrazione del perché le ultime due amministrazioni non hanno mai fatto niente. Ogni qual volta c’era qualcosa di buono da fare c’era sempre qualcuno che la bloccava. Stranamente, solo quando bisognava bloccare il deposito di gpl nessuno si è opposto. Se fossi un cittadino comune, in particolare i residenti dell’edificio di via Barbarigo, starei molto attento a come votare a giugno del prossimo anno».
Continua il capogruppo Paolo Bonfà: «Votare contro l'intervento per mettere in sicurezza un immobile dove vivono dei cittadini è l'ennesima dimostrazione della volontà di bloccare le azioni di chi agisce per fare il bene della città, al mero fine del consenso personale e di screditare l'avversario politico. Dopo la loro immobilità, negli anni in cui hanno amministrato, credo sia oramai evidente che soffrono all'idea che il M5S abbia ottenuto più risultati delle loro passate amministrazioni.
I lavori condotti sulle strade, le scuole, l'illuminazione pubblica sono evidenti agli occhi dei cittadini. L'unica possibilità degli oppositori rimane incolparci per non aver risolto i problemi ereditati dalla loro ventennale immobilità, facendo finta di non sapere che vi sono tante altre opere già finanziate, le quali aspettano solo i tempi burocratici tecnici per essere realizzate», conclude il capogruppo stellato.
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sabato 31 ottobre 2020
MANIFESTAZIONE AMBIENTALISTA STAMANE IN CORSO DEL POPOLO PER DIRE NO AL PARCHEGGIO SCAMBIATORE ALL'ISOLA DELL'UNIONE
Circa cinquanta persone hanno partecipato stamane al presidio davanti al Municipio di Chioggia, organizzato dall'associazione Insieme ArTe per protestare contro la costruzione del parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione.
Molti dei manifestanti indossavano cartelli con scritte ambientaliste, e una volta disposti in cerchio (osservando le distanze) hanno dato vita ad alcuni interventi: alle parole di Carla Neri, una delle promotrici, hanno fatto seguito quelle di Barbara Penzo, segretaria del locale circolo del Partito Democratico, e del segretario di Rifondazione Francesco Zennaro. Erano presenti, tra gli altri, esponenti del comitato No Gpl e del comitato per il Forte di San Felice.
L'accusa principale rivolta alla struttura in via di costruzione riguarda l'impatto paesaggistico, oltre alla scarsità di posti auto che ne verrebbero ricavati, rispetto alle reali esigenze anche in vista della ZTL in centro storico a Chioggia. Il cantiere però è attivo già da settembre, e ha messo fuori uso il parcheggio esistente, a raso, fino al prossimo febbraio.
Le chance di un ripensamento sono minime, considerata la forte penale che l'ente dovrebbe pagare nel caso al consorzio di imprese padovane, senza contare la restituzione allo Stato dei fondi ottenuti grazie ai patti territoriali.
Molti dei manifestanti indossavano cartelli con scritte ambientaliste, e una volta disposti in cerchio (osservando le distanze) hanno dato vita ad alcuni interventi: alle parole di Carla Neri, una delle promotrici, hanno fatto seguito quelle di Barbara Penzo, segretaria del locale circolo del Partito Democratico, e del segretario di Rifondazione Francesco Zennaro. Erano presenti, tra gli altri, esponenti del comitato No Gpl e del comitato per il Forte di San Felice.
L'accusa principale rivolta alla struttura in via di costruzione riguarda l'impatto paesaggistico, oltre alla scarsità di posti auto che ne verrebbero ricavati, rispetto alle reali esigenze anche in vista della ZTL in centro storico a Chioggia. Il cantiere però è attivo già da settembre, e ha messo fuori uso il parcheggio esistente, a raso, fino al prossimo febbraio.
Le chance di un ripensamento sono minime, considerata la forte penale che l'ente dovrebbe pagare nel caso al consorzio di imprese padovane, senza contare la restituzione allo Stato dei fondi ottenuti grazie ai patti territoriali.
LAVORI DI SOMMA URGENZA IN UN FABBRICATO COMUNALE DI VIA BARBARIGO, POLEMICA TRA IL M5S E LE OPPOSIZIONI CHE NON VOTANO IL PROVVEDIMENTO
Assume strascichi polemici l'approvazione ieri, con i voti della sola maggioranza consiliare, dell'intervento ritenuto di somma urgenza per mettere in sicurezza l'immobile comunale sito in via Barbarigo 127 a Sottomarina. Un post del Movimento 5 Stelle accusa appunto le minoranze di essersi opposte al provvedimento; queste ultime rispondono per le rime, e con un testo scritto dalla segretaria del PD Barbara Penzo (ma approvato da tutti i consiglieri di opposizione) le accuse vengono rispedite al mittente.
«Non sono futili motivi - si legge nella nota - chiedere legittime spiegazioni e dettagli relativi a interventi non descritti in modo chiaro né preciso, a fronte di una spesa pubblica di 70mila euro. Già in commissione mancava all'analisi un documento, inoltrato solo poche ore prima della seduta di consiglio ieri. Pur tuttavia, gli interventi delle minoranze - continua il comunicato - chiarivano in modo corale la necessità di approvare tali opere, preparando una programmazione che eviti il ricorso agli strumenti d'urgenza o addirittura la messa in sicurezza in extremis da parte dei vigili del fuoco».
Una questione di metodo, quindi, che si è riverberata nella differenza al momento del voto: le opposizioni rilanciano la palla nel campo avversario, accusando il gruppo del M5S di aver abbandonato la seduta a distanza alle ore 22, facendo così mancare il numero legale alla discussione degli ordini del giorno che gli stessi esponenti del Partito Democratico, della Lega, di ChioggiaViva e di Forza Italia avevano presentato.
«Non sono futili motivi - si legge nella nota - chiedere legittime spiegazioni e dettagli relativi a interventi non descritti in modo chiaro né preciso, a fronte di una spesa pubblica di 70mila euro. Già in commissione mancava all'analisi un documento, inoltrato solo poche ore prima della seduta di consiglio ieri. Pur tuttavia, gli interventi delle minoranze - continua il comunicato - chiarivano in modo corale la necessità di approvare tali opere, preparando una programmazione che eviti il ricorso agli strumenti d'urgenza o addirittura la messa in sicurezza in extremis da parte dei vigili del fuoco».
Una questione di metodo, quindi, che si è riverberata nella differenza al momento del voto: le opposizioni rilanciano la palla nel campo avversario, accusando il gruppo del M5S di aver abbandonato la seduta a distanza alle ore 22, facendo così mancare il numero legale alla discussione degli ordini del giorno che gli stessi esponenti del Partito Democratico, della Lega, di ChioggiaViva e di Forza Italia avevano presentato.
venerdì 30 ottobre 2020
DOMANI MATTINA NUOVA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL MUNICIPIO: ASSOCIAZIONI E PARTITI CHIEDONO LO STOP AL PARCHEGGIO SCAMBIATORE DELL'ISOLA DELL'UNIONE
Non cessa l'opposizione di una parte importante della città alla decisione comunale di procedere comunque con la costruzione del cosiddetto parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione, ad opera di un consorzio di imprese padovane. Il discusso cantiere -destinato a recuperare il posto auto per circa 40 mezzi in più rispetto alla disponibilità attuale, è attivo ormai da settembre: e domani mattina -sabato 31 ottobre- l'associazione culturale Insieme ArTe - Amare Chioggia ha dato appuntamento alle ore 10.30 a un presidio statico davanti al municipio, per chiedere lo stop ai lavori.
All'iniziativa hanno aderito il Partito Democratico, Rifondazione Comunista, il sindacato pensionati della CGIL, la UILA Pesca del Veneto, la cooperativa sociale Prometeo. I promotori intendono sensibilizzare circa quella che viene definita «l'aggressione ambientale al paesaggio», e invitano il Comune a prendere in considerazione l'ex cementificio all'isola Saloni quale luogo idoneo a ospitare un parcheggio.
All'iniziativa hanno aderito il Partito Democratico, Rifondazione Comunista, il sindacato pensionati della CGIL, la UILA Pesca del Veneto, la cooperativa sociale Prometeo. I promotori intendono sensibilizzare circa quella che viene definita «l'aggressione ambientale al paesaggio», e invitano il Comune a prendere in considerazione l'ex cementificio all'isola Saloni quale luogo idoneo a ospitare un parcheggio.
EX COLONIA TURATI, IL MOVIMENTO 5 STELLE RISPONDE AL PD: «VIVONO IN UN'ALTRA REALTÀ, I LORO INTERVENTI SONO FUORI TEMPO E FUORI LUOGO»
Il Movimento 5 Stelle replica alle critiche del PD relative alla dichiarazione di pubblica utilità deliberata dalla giunta di Chioggia, relativa all'ex colonia Turati, con l'intento di destinarla a casa di riposo. «Ancora una volta - risponde Daniele Padoan, presidente della IV commissione Lavori Pubblici, Urbanistica e Patrimonio - i consiglieri del PD dimostrano di vivere in un’altra realtà, mettendo in dubbio l’utilità di una residenza per anziani o, peggio, rispolverando idee abbandonate ormai da dieci anni. I loro interventi sono fuori tempo e fuori luogo, e i commenti apparsi nei network in calce ai loro interventi lo dimostrano».
Continua Padoan: «Barbara Penzo e Jonatan Montanariello sapevano già da tempo quali erano le offerte di riutilizzo dell'immobile, visto che se ne era discusso a settembre in commissione. La cruda realtà è che l'immobile è inutilizzato ormai da decenni, e da quasi 10 anni -quando l'allora sindaco Romano Tiozzo ha fermato i lavori anche se mancava pochissimo al termine- è in balia dei vandali. Da qualche anno in meno, l'immobile è in vendita ad una cifra fuori mercato, proprio a causa dei troppi soldi spesi inutilmente, e di conseguenza nessuno si è mai visto interessato all’acquisto».
Poi è arrivata una proposta di trasformazione in casa di riposo che l'amministrazione, «pur consapevole che in quella location sarebbe stati più indicati altri utilizzi» - sono parole del consigliere Padoan - a fronte di un'effettiva necessità di posti letto nelle case di riposo, ha valutato l'effettivo interesse pubblico dell'offerta. «Nella valutazione generale - prosegue l'esponente del M5S - non va certamente sottovalutato l’aspetto occupazionale, visto che tale struttura impiegherò qualche decina di persone».
Non valutare positivamente l’interesse pubblico per tale istanza, secondo il Movimento, avrebbe significato «solo perdere un’ottima occasione per vedere finalmente e positivamente riutilizzata una cattedrale nel deserto. Le considerazioni del PD restano insensate, perché non è vero che la residenza per anziani bloccherà la "movida", visto che ben più vicini ad essa rispetto all'ex Turati esistono campeggi e parcheggi per camper che convivono con le attività dei locali notturni lungo la spiaggia».
Seppur vero che alcuni uffici comunali sono in carenza di spazi, «anche spendere 2-3 milioni per farne uffici - nota Daniele Padoan - sarebbe stato un ulteriore ed inutile spreco di soldi pubblici, in quanto l’amministrazione comunale sta già vagliando altre soluzioni, decisamente meno costose e più opportune per gli uffici e servizi comunali in difficoltà. Purtroppo a Chioggia il PD si sta rivelando il degno erede di quella politica del “tanto peggio tanto meglio”, che cerca di bloccare ogni iniziativa utile per la città».
Riguardo all’altra offerta arrivata, per i grillini questa avrebbe comportato «il fortissimo rischio di vederla trasformata, probabilmente con una importante sopraelevazione, nell’ennesimo palazzone ad utilizzo residenziale, visto che tale destinazione d’uso è prevista nel Piano Regolatore Generale. Anzi, avremmo certamente assistito proprio a quello che la consigliera Penzo sta tanto inutilmente contestando riguardo il piano dei Ghezzi, ovvero una speculazione edilizia».
Aggiunge il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Non appena insediata, questa amministrazione si è mossa per recuperare, ove possibile, gli immobili che avevano visto l'impegno di soldi pubblici per poi essere abbandonati. L'ex colonia Turati è uno di questi, e questa amministrazione ha accolto qualsiasi forma di interesse, prefiggendosi di valutarne preventivamente la valenza pubblica».
Conclude il capogruppo stellato, Paolo Bonfà: «Ciò che mi lascia perplesso è che solo oggi, dopo oltre dodici anni di abbandono, tutti saprebbero cosa farne e a cosa adibirla... Ma siamo di fronte a chi Chioggia l'ha amministrata, e non a nuovi virgulti della politica locale. Sarebbe curioso, in caso di cessione dell'immobile, capire se l'eventuale danno erariale sarebbe imputabile a chi gettò letteralmente i soldi dei cittadini al vento, o a chi cerca di dare un senso a quella spesa, togliendo di fatto dalla città una brutta immagine, oltre che il ricettacolo di spiacevoli situazioni».
Continua Padoan: «Barbara Penzo e Jonatan Montanariello sapevano già da tempo quali erano le offerte di riutilizzo dell'immobile, visto che se ne era discusso a settembre in commissione. La cruda realtà è che l'immobile è inutilizzato ormai da decenni, e da quasi 10 anni -quando l'allora sindaco Romano Tiozzo ha fermato i lavori anche se mancava pochissimo al termine- è in balia dei vandali. Da qualche anno in meno, l'immobile è in vendita ad una cifra fuori mercato, proprio a causa dei troppi soldi spesi inutilmente, e di conseguenza nessuno si è mai visto interessato all’acquisto».
Poi è arrivata una proposta di trasformazione in casa di riposo che l'amministrazione, «pur consapevole che in quella location sarebbe stati più indicati altri utilizzi» - sono parole del consigliere Padoan - a fronte di un'effettiva necessità di posti letto nelle case di riposo, ha valutato l'effettivo interesse pubblico dell'offerta. «Nella valutazione generale - prosegue l'esponente del M5S - non va certamente sottovalutato l’aspetto occupazionale, visto che tale struttura impiegherò qualche decina di persone».
Non valutare positivamente l’interesse pubblico per tale istanza, secondo il Movimento, avrebbe significato «solo perdere un’ottima occasione per vedere finalmente e positivamente riutilizzata una cattedrale nel deserto. Le considerazioni del PD restano insensate, perché non è vero che la residenza per anziani bloccherà la "movida", visto che ben più vicini ad essa rispetto all'ex Turati esistono campeggi e parcheggi per camper che convivono con le attività dei locali notturni lungo la spiaggia».
Seppur vero che alcuni uffici comunali sono in carenza di spazi, «anche spendere 2-3 milioni per farne uffici - nota Daniele Padoan - sarebbe stato un ulteriore ed inutile spreco di soldi pubblici, in quanto l’amministrazione comunale sta già vagliando altre soluzioni, decisamente meno costose e più opportune per gli uffici e servizi comunali in difficoltà. Purtroppo a Chioggia il PD si sta rivelando il degno erede di quella politica del “tanto peggio tanto meglio”, che cerca di bloccare ogni iniziativa utile per la città».
Riguardo all’altra offerta arrivata, per i grillini questa avrebbe comportato «il fortissimo rischio di vederla trasformata, probabilmente con una importante sopraelevazione, nell’ennesimo palazzone ad utilizzo residenziale, visto che tale destinazione d’uso è prevista nel Piano Regolatore Generale. Anzi, avremmo certamente assistito proprio a quello che la consigliera Penzo sta tanto inutilmente contestando riguardo il piano dei Ghezzi, ovvero una speculazione edilizia».
Aggiunge il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Non appena insediata, questa amministrazione si è mossa per recuperare, ove possibile, gli immobili che avevano visto l'impegno di soldi pubblici per poi essere abbandonati. L'ex colonia Turati è uno di questi, e questa amministrazione ha accolto qualsiasi forma di interesse, prefiggendosi di valutarne preventivamente la valenza pubblica».
Conclude il capogruppo stellato, Paolo Bonfà: «Ciò che mi lascia perplesso è che solo oggi, dopo oltre dodici anni di abbandono, tutti saprebbero cosa farne e a cosa adibirla... Ma siamo di fronte a chi Chioggia l'ha amministrata, e non a nuovi virgulti della politica locale. Sarebbe curioso, in caso di cessione dell'immobile, capire se l'eventuale danno erariale sarebbe imputabile a chi gettò letteralmente i soldi dei cittadini al vento, o a chi cerca di dare un senso a quella spesa, togliendo di fatto dalla città una brutta immagine, oltre che il ricettacolo di spiacevoli situazioni».
giovedì 29 ottobre 2020
CONSIGLIO COMUNALE VENERDÌ POMERIGGIO, A DISTANZA E IN STREAMING: SI PARLERÀ ANCHE DI CANAL DI VALLE E DELLO STATO DI CRISI POST TROMBA D'ARIA
Domani pomeriggio, venerdì 30 ottobre, è stato convocato in seduta straordinaria il consiglio comunale di Chioggia dalle ore 14.30, per deliberare attorno a 13 argomenti. I consiglieri parteciperanno a distanza, e la riunione sarà trasmessa in diretta streaming nel sito dell'ente. Fra i temi in discussione, l'approvazione del regolamento volto a disciplinare il conferimento delle cittadinanze onorarie, degli encomi e della consegna delle chiavi della città, oltre a un intervento di somma urgenza nello stabile comunale di via Barbarigo 127 a Sottomarina.
Quindi gli ordini del giorno dei consiglieri, quasi tutti afferenti alle minoranze, tra cui la situazione di degrado e abbandono a Canal di Valle, la pista ciclabile lungo il ponte che attraversa il Brenta, lo stato di crisi dopo la tromba d'aria dello scorso 15 ottobre. Ordini del giorno, nello specifico, promossi dai capigruppo del PD, Jonatan Montanariello e di ChioggiaViva, Marcellina Segantin.
Quindi gli ordini del giorno dei consiglieri, quasi tutti afferenti alle minoranze, tra cui la situazione di degrado e abbandono a Canal di Valle, la pista ciclabile lungo il ponte che attraversa il Brenta, lo stato di crisi dopo la tromba d'aria dello scorso 15 ottobre. Ordini del giorno, nello specifico, promossi dai capigruppo del PD, Jonatan Montanariello e di ChioggiaViva, Marcellina Segantin.
mercoledì 28 ottobre 2020
EX COLONIA TURATI, BARBARA PENZO (PD): «LA CASA DI RIPOSO NON ERA L'UNICA OFFERTA GIUNTA AL COMUNE. E NON È CIÒ CHE LA CITTÀ SI ASPETTA IN QUEL LUOGO»
Il Partito Democratico di Chioggia boccia la decisione della giunta comunale a guida Movimento 5 Stelle, riguardo l'ex colonia Turati, destinata a diventare una residenza per anziani. La segretaria Barbara Penzo, pur precisando di avere a cuore che l'immobile venga restituito all'utilità pubblica per la città, annota che «per l'ennesima volta non c'è stata condivisione né trasparenza da parte della giunta, che ha deciso al suo interno senza aprire un dibattito pubblico con le altre forze politiche e con la città».
Quella della società padovana Altinia non era l'unica offerta arrivata al tavolo del Comune: c'era infatti un'altra ipotesi, che prevedeva la cessione dell'area per fini residenziali e commerciali. «Entrambe discutibili - sostiene Penzo - ma certo una casa di riposo in quel luogo non è ciò che la città si aspettava. C'è bisogno di aumentare i posti per gli anziani, quando mancano ancora l'hospice, l'ospedale di comunità, l'assistenza domiciliare nel territorio?», si chiede la consigliera del PD.
Tra le domande inevase, secondo l'esponente democratica, quelle relative alla gestione, alla partnership tra pubblico e privato, alle ricadute sull'attuale IPAB: «Non ho gli elementi per dire che la decisione presa sia la più saggia - conclude Barbara Penzo - ma intenderò verificarlo anche attraverso l'accesso agli atti, e coinvolgendo la Regione».
Quella della società padovana Altinia non era l'unica offerta arrivata al tavolo del Comune: c'era infatti un'altra ipotesi, che prevedeva la cessione dell'area per fini residenziali e commerciali. «Entrambe discutibili - sostiene Penzo - ma certo una casa di riposo in quel luogo non è ciò che la città si aspettava. C'è bisogno di aumentare i posti per gli anziani, quando mancano ancora l'hospice, l'ospedale di comunità, l'assistenza domiciliare nel territorio?», si chiede la consigliera del PD.
Tra le domande inevase, secondo l'esponente democratica, quelle relative alla gestione, alla partnership tra pubblico e privato, alle ricadute sull'attuale IPAB: «Non ho gli elementi per dire che la decisione presa sia la più saggia - conclude Barbara Penzo - ma intenderò verificarlo anche attraverso l'accesso agli atti, e coinvolgendo la Regione».
EX COLONIA TURATI, MONTANARIELLO CONTRO LA GIUNTA: «CASA DI RIPOSO INCOMPATIBILE CON SPIAGGE E MOVIDA, MEGLIO TRASFERIRVI UFFICI COMUNALI»
Il consigliere comunale e regionale Jonatan Montanariello, al microfono di Chioggia Azzurra, rincara la propria contrarietà al progetto di casa di riposo che la giunta sta avallando all'ex colonia Turati di Sottomarina. «Politicamente non è possibile prendere una decisione così importante a pochi mesi dal voto - sostiene - con possibile cambio di maggioranza alle viste».
Oltre alla forma, anche nella sostanza le obiezioni di Montanariello sono nette: «Se ancora c'è un po' di divertimento estivo per i giovani, grazie alle attività d'impresa, è da queste parti. E queste iniziative consentono ai più giovani di non mettersi in viaggio su strade pericolose. Collocare qui una casa di riposo è sbagliato, perché non sarebbe garantita manco la tranquillità acustica agli anziani. Oltre a non tenere conto della pianificazione futura della città, che deve invece svilupparsi a vocazione turistica».
Inoltre il consigliere valuta che «se anche una residenza per anziani dovesse servire, potrebbe non trattarsi di posti letto aggiuntivi: «Gli accreditamenti regionali per Chioggia già ci sono - dice Montanariello - e anzi già ora alcune stanze dell'IPAB in via del Boschetto non sono accreditate, prevedendo rette differenti all'interno. Una nuova casa di riposo non farà rivedere il piano sanitario regionale: la mia paura, legittima, è che gli accreditamenti dell'attuale casa di riposo possano essere spostati da una parte all'altra. Servono invece posti in case di riposo a regime pubblico».
Quanto alle osservazioni relative al tempo d'inerzia trascorso, Montanariello obietta che «fino alla giunta Casson c'era in vigore il patto di stabilità, così i 40 milioni della Legge Speciale non potevano essere spesi. Oggi invece questa amministrazione può spendere, ed è inutile che dia la colpa a chi è venuto prima. Ci sono i soldi per completare i lavori interni e destinare diversamente l'ex colonia».
Montanariello è esplicito nel vedere, quale assegnazione dello spazio, il bisogno di uffici comunali più confortevoli: «Quello delle Politiche Sociali in corso del Popolo è irraggiungibile con la piazza chiusa alle auto alle 10, ma anche il Comando della Polizia Locale ai Saloni è già in discussione, senza contare la sede dei Lavori Pubblici del tutto inadeguata. Qui non creerebbero problemi a chi lavora d'estate, essendo chiusi la sera. Useremo il tempo e gli strumenti legislativi a disposizione, anche creando un comitato se del caso, viste le decine di telefonate che ho ricevuto».
Oltre alla forma, anche nella sostanza le obiezioni di Montanariello sono nette: «Se ancora c'è un po' di divertimento estivo per i giovani, grazie alle attività d'impresa, è da queste parti. E queste iniziative consentono ai più giovani di non mettersi in viaggio su strade pericolose. Collocare qui una casa di riposo è sbagliato, perché non sarebbe garantita manco la tranquillità acustica agli anziani. Oltre a non tenere conto della pianificazione futura della città, che deve invece svilupparsi a vocazione turistica».
Inoltre il consigliere valuta che «se anche una residenza per anziani dovesse servire, potrebbe non trattarsi di posti letto aggiuntivi: «Gli accreditamenti regionali per Chioggia già ci sono - dice Montanariello - e anzi già ora alcune stanze dell'IPAB in via del Boschetto non sono accreditate, prevedendo rette differenti all'interno. Una nuova casa di riposo non farà rivedere il piano sanitario regionale: la mia paura, legittima, è che gli accreditamenti dell'attuale casa di riposo possano essere spostati da una parte all'altra. Servono invece posti in case di riposo a regime pubblico».
Quanto alle osservazioni relative al tempo d'inerzia trascorso, Montanariello obietta che «fino alla giunta Casson c'era in vigore il patto di stabilità, così i 40 milioni della Legge Speciale non potevano essere spesi. Oggi invece questa amministrazione può spendere, ed è inutile che dia la colpa a chi è venuto prima. Ci sono i soldi per completare i lavori interni e destinare diversamente l'ex colonia».
Montanariello è esplicito nel vedere, quale assegnazione dello spazio, il bisogno di uffici comunali più confortevoli: «Quello delle Politiche Sociali in corso del Popolo è irraggiungibile con la piazza chiusa alle auto alle 10, ma anche il Comando della Polizia Locale ai Saloni è già in discussione, senza contare la sede dei Lavori Pubblici del tutto inadeguata. Qui non creerebbero problemi a chi lavora d'estate, essendo chiusi la sera. Useremo il tempo e gli strumenti legislativi a disposizione, anche creando un comitato se del caso, viste le decine di telefonate che ho ricevuto».
EX COLONIA TURATI, IL PD CONTRO LA SCELTA DEL COMUNE: «CASA DI RIPOSO INCOMPATIBILE CON LE SPIAGGE DELLA MOVIDA, MEGLIO TRASFERIRVI UFFICI»
Il Partito Democratico di Chioggia boccia la decisione della giunta comunale a guida Movimento 5 Stelle, riguardo l'ex colonia Turati, destinata a diventare una residenza per anziani. La segretaria Barbara Penzo, pur precisando di avere a cuore che l'immobile venga restituito all'utilità pubblica per la città, annota che «per l'ennesima volta non c'è stata condivisione né trasparenza da parte della giunta, che ha deciso al suo interno senza aprire un dibattito pubblico con le altre forze politiche e con la città».
Quella della società padovana Altinia non era l'unica offerta arrivata al tavolo del Comune: c'era infatti un'altra ipotesi, che prevedeva la cessione dell'area per fini residenziali e commerciali. «Entrambe discutibili - sostiene Penzo - ma certo una casa di riposo in quel luogo non è ciò che la città si aspettava. C'è bisogno di aumentare i posti per gli anziani, quando mancano ancora l'hospice, l'ospedale di comunità, l'assistenza domiciliare nel territorio?», si chiede la consigliera del PD.
Tra le domande inevase, secondo l'esponente democratica, quelle relative alla gestione, alla partnership tra pubblico e privato, alle ricadute sull'attuale IPAB: «Non ho gli elementi per dire che la decisione presa sia la più saggia - conclude Barbara Penzo - ma intenderò verificarlo anche attraverso l'accesso agli atti, e coinvolgendo la Regione».
Dal canto suo il consigliere comunale e regionale Jonatan Montanariello, intervistato da Chioggia Azzurra, ribadisce la sua contrarietà al progetto: «Penalizzerà le spiagge della "movida" giovanile, dal momento che gli anziani ospiti cercheranno tranquillità. Andavano invece completati i lavori per trasferire alla ex colonia Turati gli uffici comunali in sofferenza, dalle Politiche Sociali ai Lavori Pubblici, alla Polizia Locale. Faremo ogni cosa in nostro potere affinché si cambi rotta».
Quella della società padovana Altinia non era l'unica offerta arrivata al tavolo del Comune: c'era infatti un'altra ipotesi, che prevedeva la cessione dell'area per fini residenziali e commerciali. «Entrambe discutibili - sostiene Penzo - ma certo una casa di riposo in quel luogo non è ciò che la città si aspettava. C'è bisogno di aumentare i posti per gli anziani, quando mancano ancora l'hospice, l'ospedale di comunità, l'assistenza domiciliare nel territorio?», si chiede la consigliera del PD.
Tra le domande inevase, secondo l'esponente democratica, quelle relative alla gestione, alla partnership tra pubblico e privato, alle ricadute sull'attuale IPAB: «Non ho gli elementi per dire che la decisione presa sia la più saggia - conclude Barbara Penzo - ma intenderò verificarlo anche attraverso l'accesso agli atti, e coinvolgendo la Regione».
Dal canto suo il consigliere comunale e regionale Jonatan Montanariello, intervistato da Chioggia Azzurra, ribadisce la sua contrarietà al progetto: «Penalizzerà le spiagge della "movida" giovanile, dal momento che gli anziani ospiti cercheranno tranquillità. Andavano invece completati i lavori per trasferire alla ex colonia Turati gli uffici comunali in sofferenza, dalle Politiche Sociali ai Lavori Pubblici, alla Polizia Locale. Faremo ogni cosa in nostro potere affinché si cambi rotta».
EX COLONIA TURATI, FUTURO DA CASA DI RIPOSO: IL VICESINDACO, «3 MILIONI E MEZZO BUTTATI DALLA GIUNTA DI ROMANO TIOZZO PAGIO»
Al bando per trasformare l'ex colonia Turati in residenza per anziani potranno partecipare altre imprese, oltre alla società padovana Altinia che ne ha promosso il cambio di destinazione d'uso. Lo ha dichiarato questa mattina il vicesindaco e assessore al Patrimonio, Marco Veronese, in collegamento con Chioggia Azzurra: «È un progetto valido, di pubblica utilità e di servizio alla cittadinanza - afferma l'amministratore del M5S - perché le esigenze del territorio richiedono anche una nuova casa di riposo, oltre all'IPAB comunale che è in sofferenza nel numero di posti. La Regione infatti ha accreditato alla città ulteriori 90 posti letto».
Ieri la giunta comunale ha approvare la manifestazione d'interesse di Altinia in project financing, ovvero una partnership pubblico-privato che mantiene all'ente la proprietà del bene, concedendolo in gestione per 35 anni, ma ha chiesto che vengano apportate migliorie per la pubblica utilità: «Nell'ala che sovrasta l'ex mercatino di San Felice - continua Veronese - i parcheggi andranno compensati con posti auto destinati alla cittadinanza, e inoltre bisognerà aumentare la quota di verde pubblico».
Quando l'impresa produrrà le integrazioni richieste, verranno valutate dal Comune: «Se saranno ritenute valide - prosegue ancora il vicesindaco - occorrerà una nuova delibera di giunta, per assegnare all'immobile e al progetto il ruolo di pubblica utilità, come previsto dal codice degli appalti. Quindi verrà emanato il bando, al quale potranno partecipare anche altre aziende, per trasformare l'ex colonia Turati in una residenza sociale e assistenziale per gli anziani».
Marco Veronese ripercorre l'iter dello stabile: «Andiamo a recuperare un bene, che se restasse ancora abbandonato potrebbe configurare il reato di danno erariale, secondo la Corte dei Conti. Nel 2010 era stata la giunta di Romano Tiozzo Pagio a decidere di alienarla quando i lavori per trasformarla in uffici comunali (del settore Lavori Pubblici, ndr) erano stati completati al 90%, dopo l'acquisto avvenuto anni prima da parte della giunta Guarnieri con i fondi della Legge Speciale per Venezia.
Abbiamo calcolato - conclude l'assessore al Patrimonio - che sono stati gettati 3 milioni e 500mila euro per l'adeguamento, il mio parere è che quelle opere dovessero procedere. In ogni caso, negli ultimi dieci anni, nessuno ha avanzato richieste significative di acquisto, tanto meno a finalità di residence o di ostello per la gioventù. Dell'attuale struttura rimarrà solo l'involucro esterno, tutta la parte interna andrà ricostruita. I lavori inizieranno entro il 2021». Ma in città già si levano le voci contrarie al progetto, dal momento che una casa di riposo in quella zona andrebbe a penalizzare l'attività delle spiagge adiacenti, vocate soprattutto al divertimento giovanile di pomeriggio e sera.
Ieri la giunta comunale ha approvare la manifestazione d'interesse di Altinia in project financing, ovvero una partnership pubblico-privato che mantiene all'ente la proprietà del bene, concedendolo in gestione per 35 anni, ma ha chiesto che vengano apportate migliorie per la pubblica utilità: «Nell'ala che sovrasta l'ex mercatino di San Felice - continua Veronese - i parcheggi andranno compensati con posti auto destinati alla cittadinanza, e inoltre bisognerà aumentare la quota di verde pubblico».
Quando l'impresa produrrà le integrazioni richieste, verranno valutate dal Comune: «Se saranno ritenute valide - prosegue ancora il vicesindaco - occorrerà una nuova delibera di giunta, per assegnare all'immobile e al progetto il ruolo di pubblica utilità, come previsto dal codice degli appalti. Quindi verrà emanato il bando, al quale potranno partecipare anche altre aziende, per trasformare l'ex colonia Turati in una residenza sociale e assistenziale per gli anziani».
Marco Veronese ripercorre l'iter dello stabile: «Andiamo a recuperare un bene, che se restasse ancora abbandonato potrebbe configurare il reato di danno erariale, secondo la Corte dei Conti. Nel 2010 era stata la giunta di Romano Tiozzo Pagio a decidere di alienarla quando i lavori per trasformarla in uffici comunali (del settore Lavori Pubblici, ndr) erano stati completati al 90%, dopo l'acquisto avvenuto anni prima da parte della giunta Guarnieri con i fondi della Legge Speciale per Venezia.
Abbiamo calcolato - conclude l'assessore al Patrimonio - che sono stati gettati 3 milioni e 500mila euro per l'adeguamento, il mio parere è che quelle opere dovessero procedere. In ogni caso, negli ultimi dieci anni, nessuno ha avanzato richieste significative di acquisto, tanto meno a finalità di residence o di ostello per la gioventù. Dell'attuale struttura rimarrà solo l'involucro esterno, tutta la parte interna andrà ricostruita. I lavori inizieranno entro il 2021». Ma in città già si levano le voci contrarie al progetto, dal momento che una casa di riposo in quella zona andrebbe a penalizzare l'attività delle spiagge adiacenti, vocate soprattutto al divertimento giovanile di pomeriggio e sera.
sabato 24 ottobre 2020
RIFONDAZIONE, PRESIDIO ALLA FERROVIA DI CHIOGGIA PER NUOVI CONVOGLI, LA FINE DELLE AUTOSOSTITUZIONI E IL BIGLIETTO UNICO INTEGRATO CON I BUS URBANI
Presidio di Rifondazione Comunista stamane alla stazione di Chioggia, per sensibilizzare la pubblica opinione e le autorità attorno ai tanti disservizi della linea ferroviaria che conduce la laguna sud a Rovigo, attraversando le frazioni tra Brenta e Adige, Adria e il basso Polesine. «Non chiediamo la luna, bensì l'essenziale - ha detto il segretario Francesco Zennaro - ovvero vetture nuove e pulite, e la fine delle autosostituzioni».
Nelle istanze promosse, anche l'adozione di un biglietto a tariffa unica con ACTV per chi abita nelle frazioni meridionali del Comune, da utilizzare anche per il treno allo stesso costo del biglietto dell'autobus urbano: «Vogliamo un servizio degno del 2020 - conclude Zennaro - e non degli anni che furono».
A portare la propria solidarietà anche l'avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina, del comitato che chiede una legge speciale per Chioggia e che da anni si batte per qualificare la Romea e la Ferrovia: «Siamo stati gli unici - spiega Gioachina - a presentare nel novembre 2019 le opportune osservazioni al piano decennale dei trasporti in Regione, e le richieste avanzate sono state accolte nel piano stesso».
Nelle istanze promosse, anche l'adozione di un biglietto a tariffa unica con ACTV per chi abita nelle frazioni meridionali del Comune, da utilizzare anche per il treno allo stesso costo del biglietto dell'autobus urbano: «Vogliamo un servizio degno del 2020 - conclude Zennaro - e non degli anni che furono».
A portare la propria solidarietà anche l'avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina, del comitato che chiede una legge speciale per Chioggia e che da anni si batte per qualificare la Romea e la Ferrovia: «Siamo stati gli unici - spiega Gioachina - a presentare nel novembre 2019 le opportune osservazioni al piano decennale dei trasporti in Regione, e le richieste avanzate sono state accolte nel piano stesso».
venerdì 23 ottobre 2020
DISSERVIZI ALLA LINEA FERROVIARIA DA E PER ROVIGO, SABATO MATTINA RIFONDAZIONE MANIFESTA ALLA STAZIONE DI CHIOGGIA
Domani mattina, sabato 24 ottobre, dalle ore 10.45 il Partito della Rifondazione Comunista manifesterà davanti alla stazione ferroviaria di Chioggia per chiedere il miglioramento del servizio nella tratta che conduce a Rovigo. Tra le esigenze rivendicate a Sistemi Territoriali, un nuovo parco vetture (come promesso molti anni fa), la fine delle autosostituzioni e la riapertura della sala d'attesa. Inoltre, i promotori dell'iniziativa auspicano la discussione verso la possibilità di un biglietto urbano integrato a costo unico fra il trasporto ferroviario e quello automobilistico dalle frazioni meridionali al centro. Il presidio avrà anche la funzione di rilanciare l'ipotesi di una linea Chioggia-Piove di Sacco che unirebbe la città a Padova e a Mestre anche attraverso il treno.
giovedì 22 ottobre 2020
ZONA A TRAFFICO LIMITATO IN CENTRO STORICO A CHIOGGIA, L'ASSESSORA CAVAZZANA: «NON È DETTO CHE IL PERIODO DI PROVA INIZIERÀ A NOVEMBRE»
In riferimento all'articolo dello scorso 14 ottobre, relativo all'istituzione della zona a traffico limitato nel centro storico di Chioggia, l'assessora alla polizia locale Genny Cavazzana specifica che «proprio quel giorno il Comando della Polizia Locale ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Direzione generale per la sicurezza stradale) la documentazione relativa al sistema di controllo degli accessi alle zone a traffico limitato in centro storico.
Il Ministero avrà tempo fino a 90 giorni per esprimere eventuali osservazioni, dopo di che il Comune proseguirà con l'installazione delle strutture dei varchi e il successivo periodo di prova. Ciò non significa, come scritto, che vi sarà l'avvio a novembre».
Il Ministero avrà tempo fino a 90 giorni per esprimere eventuali osservazioni, dopo di che il Comune proseguirà con l'installazione delle strutture dei varchi e il successivo periodo di prova. Ciò non significa, come scritto, che vi sarà l'avvio a novembre».
CONSIGLIO REGIONALE: ZAIA ENUNCIA IL PROGRAMMA, APERTURE DALLE OPPOSIZIONI CHE PERMANGONO CRITICHE: «È INADEGUATO E INSUFFICIENTE»
È iniziata ieri, con la surroga dei consiglieri passati alla giunta e l'esposizione del programma, l'avventura del consiglio regionale veneto per i prossimi cinque anni. L'assemblea nata dalle elezioni del 20 e 21 settembre scorsi ha assicurato una maggioranza schiacciante al presidente della giunta Luca Zaia, che nella prolusione ha dedicato ampio spazio all'emergenza sanitaria e alle iniziative in atto per contrastarla.
In aula sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione: per il Movimento 5 Stelle, l'unica esponente Erika Baldin ha condiviso le intenzioni riportate dalla controparte, anche se l'ha stimolata a essere più incisiva nelle questioni ambientali e nella digitalizzazione amministrativa. D
al canto suo, l'esordiente Jonatan Montanariello del PD ha rivendicato l'esigenza di parificare l'attenzione rivolta altrove anche all'area metropolitana di Venezia e segnatamente alla sua parte meridionale, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale. Le opposizioni comunque hanno ribadito la propria distanza dalla linea Zaia, ritenuta inadeguata a risolvere lo stato di cose nella sanità e nell'economia.
In aula sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione: per il Movimento 5 Stelle, l'unica esponente Erika Baldin ha condiviso le intenzioni riportate dalla controparte, anche se l'ha stimolata a essere più incisiva nelle questioni ambientali e nella digitalizzazione amministrativa. D
al canto suo, l'esordiente Jonatan Montanariello del PD ha rivendicato l'esigenza di parificare l'attenzione rivolta altrove anche all'area metropolitana di Venezia e segnatamente alla sua parte meridionale, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale. Le opposizioni comunque hanno ribadito la propria distanza dalla linea Zaia, ritenuta inadeguata a risolvere lo stato di cose nella sanità e nell'economia.
martedì 20 ottobre 2020
IL SINDACO NON CHIUDERÀ LE STRADE DELLA "MOVIDA" NONOSTANTE IL DECRETO DEL GOVERNO LO AUTORIZZI
Nonostante l'ultimo decreto governativo consenta ai sindaci la facoltà di chiudere dalle ore 21 le strade dove più facilmente si assembrano le persone, il primo cittadino di Chioggia Alessandro Ferro non ha al momento l'intenzione di avvalersi di tale possibilità, nemmeno per le arterie di Sottomarina e del centro storico interessate dagli aspetti più deteriori della "movida" e del degrado giovanile.
«Continueremo a tenere monitorati i luoghi più sensibili del territorio - spiega il sindaco - per valutare se saranno necessarie nuove restrizioni, che al momento non applicheremo. La collaborazione con la Polizia Locale e le forze dell'ordine resta fondamentale. Ribadisco a tutti l'importanza di evitare gli assembramenti e di utilizzare correttamente la mascherina: è un piccolo sacrificio che dobbiamo fare per difendere noi stessi e proteggere anche gli altri dalla diffusione del virus».
«Continueremo a tenere monitorati i luoghi più sensibili del territorio - spiega il sindaco - per valutare se saranno necessarie nuove restrizioni, che al momento non applicheremo. La collaborazione con la Polizia Locale e le forze dell'ordine resta fondamentale. Ribadisco a tutti l'importanza di evitare gli assembramenti e di utilizzare correttamente la mascherina: è un piccolo sacrificio che dobbiamo fare per difendere noi stessi e proteggere anche gli altri dalla diffusione del virus».
APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE INSIEME ARTE AL COMUNE: «STOP AL PIANO DEI GHEZZI, SERVONO PARCHEGGI E VERDE. RIAPRIRE LA LOGGIA DEI BANDI»
L'associazione culturale Insieme ArTe-Amare Chioggia ha stilato un documento programmatico relativo ad alcuni luoghi simbolo della città, e l'ha inviato all'amministrazione comunale chiedendo un incontro per fare il punto della situazione rispetto al relativo recupero o fruizione pubblica. «Riteniamo - si legge nel testo - inadeguato e dannoso il progetto della zona dei Ghezzi, una colata di cemento nell’unica vasta area verde rimasta al centro della città, così come il capannone-parcheggio all’isola dell’Unione che guasterebbe inesorabilmente l’armonia e la bellezza del luogo, e per il quale sono già stati abbattuti alcuni alberi.
Chiediamo anzi di dare vita ad ampi giardini con alberature e prati nell’area denominata ingannevolmente "Parco del Lusenzo", nel cosiddetto Parco degli Orti e in una consistente parte dell’ex porto commerciale ai Saloni, uno spazio esteso e ormai quasi inutilizzato, in cui potrebbe trovar posto anche un parcheggio. Ma un silo per auto può essere costituito, sempre ai Saloni, dal riadattamento dell’ex cementificio ora in rovina.
Vogliamo che sia portato a termine il risanamento del Granaio e destinarlo a sede di una pinacoteca intitolata a Rosalba Carriera. Inoltre riaprire la Loggia dei Bandi, stabilire regole per le “strutture” all’aperto dei pubblici esercizi lungo il corso del Popolo e il canal Vena, oggi disordinate e invadenti». Infine, pressante è la richiesta alla Regione di bloccare il consumo di suolo immediatamente e non nel 2050, fatte salve opere pubbliche di provata necessità e bellezza.
Chiediamo anzi di dare vita ad ampi giardini con alberature e prati nell’area denominata ingannevolmente "Parco del Lusenzo", nel cosiddetto Parco degli Orti e in una consistente parte dell’ex porto commerciale ai Saloni, uno spazio esteso e ormai quasi inutilizzato, in cui potrebbe trovar posto anche un parcheggio. Ma un silo per auto può essere costituito, sempre ai Saloni, dal riadattamento dell’ex cementificio ora in rovina.
Vogliamo che sia portato a termine il risanamento del Granaio e destinarlo a sede di una pinacoteca intitolata a Rosalba Carriera. Inoltre riaprire la Loggia dei Bandi, stabilire regole per le “strutture” all’aperto dei pubblici esercizi lungo il corso del Popolo e il canal Vena, oggi disordinate e invadenti». Infine, pressante è la richiesta alla Regione di bloccare il consumo di suolo immediatamente e non nel 2050, fatte salve opere pubbliche di provata necessità e bellezza.
venerdì 16 ottobre 2020
ZONA A TRAFFICO LIMITATO, LE PERPLESSITÀ DI DOLFIN (LEGA): «LA SPERIMENTAZIONE NEL 2021, NON A NOVEMBRE. BISOGNA PARLARE CON LE CATEGORIE»
Anche se l'amministrazione comunale ha emanato giorni fa un'ordinanza propedeutica a chiedere l'autorizzazione ministeriale per accendere le telecamere della zona a traffico limitato in centro storico a Chioggia, dubbi e perplessità riguardo l'effettivo avvio del periodo di prova vengono dal consigliere Marco Dolfin della Lega.
Se la maggioranza del M5S punta a far partire il progetto già a novembre, di modo da abituare la popolazione alla novità, Dolfin è scettico: «L'autorizzazione, una volta richiesta, potrebbe non arrivare prima di tre mesi. Poi andranno installati gli impianti, e nel frattempo l'ente dovrà preparare gli elenchi di coloro che saranno autorizzati al traffico.
Secondo me, prima dell'estate prossima non se ne parla. Per questo un'accelerazione sarebbe solo una mossa da campagna elettorale». L'esponente leghista peraltro ritiene che non vi siano al momento tutte le condizioni per mettere in campo la ZTL: «Occorre un accordo con residenti e attività economiche - conclude Marco Dolfin - perché dei parcheggi possibili quello all'isola dell'Unione ovest ora è un cantiere, mentre Borgo San Giovanni ospita ancora i mezzi di ACTV, SITA e Arriva Veneto, senza alternative per raggiungere il centro storico».
Se la maggioranza del M5S punta a far partire il progetto già a novembre, di modo da abituare la popolazione alla novità, Dolfin è scettico: «L'autorizzazione, una volta richiesta, potrebbe non arrivare prima di tre mesi. Poi andranno installati gli impianti, e nel frattempo l'ente dovrà preparare gli elenchi di coloro che saranno autorizzati al traffico.
Secondo me, prima dell'estate prossima non se ne parla. Per questo un'accelerazione sarebbe solo una mossa da campagna elettorale». L'esponente leghista peraltro ritiene che non vi siano al momento tutte le condizioni per mettere in campo la ZTL: «Occorre un accordo con residenti e attività economiche - conclude Marco Dolfin - perché dei parcheggi possibili quello all'isola dell'Unione ovest ora è un cantiere, mentre Borgo San Giovanni ospita ancora i mezzi di ACTV, SITA e Arriva Veneto, senza alternative per raggiungere il centro storico».