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martedì 20 ottobre 2020
APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE INSIEME ARTE AL COMUNE: «STOP AL PIANO DEI GHEZZI, SERVONO PARCHEGGI E VERDE. RIAPRIRE LA LOGGIA DEI BANDI»
L'associazione culturale Insieme ArTe-Amare Chioggia ha stilato un documento programmatico relativo ad alcuni luoghi simbolo della città, e l'ha inviato all'amministrazione comunale chiedendo un incontro per fare il punto della situazione rispetto al relativo recupero o fruizione pubblica. «Riteniamo - si legge nel testo - inadeguato e dannoso il progetto della zona dei Ghezzi, una colata di cemento nell’unica vasta area verde rimasta al centro della città, così come il capannone-parcheggio all’isola dell’Unione che guasterebbe inesorabilmente l’armonia e la bellezza del luogo, e per il quale sono già stati abbattuti alcuni alberi.
Chiediamo anzi di dare vita ad ampi giardini con alberature e prati nell’area denominata ingannevolmente "Parco del Lusenzo", nel cosiddetto Parco degli Orti e in una consistente parte dell’ex porto commerciale ai Saloni, uno spazio esteso e ormai quasi inutilizzato, in cui potrebbe trovar posto anche un parcheggio. Ma un silo per auto può essere costituito, sempre ai Saloni, dal riadattamento dell’ex cementificio ora in rovina.
Vogliamo che sia portato a termine il risanamento del Granaio e destinarlo a sede di una pinacoteca intitolata a Rosalba Carriera. Inoltre riaprire la Loggia dei Bandi, stabilire regole per le “strutture” all’aperto dei pubblici esercizi lungo il corso del Popolo e il canal Vena, oggi disordinate e invadenti». Infine, pressante è la richiesta alla Regione di bloccare il consumo di suolo immediatamente e non nel 2050, fatte salve opere pubbliche di provata necessità e bellezza.
Chiediamo anzi di dare vita ad ampi giardini con alberature e prati nell’area denominata ingannevolmente "Parco del Lusenzo", nel cosiddetto Parco degli Orti e in una consistente parte dell’ex porto commerciale ai Saloni, uno spazio esteso e ormai quasi inutilizzato, in cui potrebbe trovar posto anche un parcheggio. Ma un silo per auto può essere costituito, sempre ai Saloni, dal riadattamento dell’ex cementificio ora in rovina.
Vogliamo che sia portato a termine il risanamento del Granaio e destinarlo a sede di una pinacoteca intitolata a Rosalba Carriera. Inoltre riaprire la Loggia dei Bandi, stabilire regole per le “strutture” all’aperto dei pubblici esercizi lungo il corso del Popolo e il canal Vena, oggi disordinate e invadenti». Infine, pressante è la richiesta alla Regione di bloccare il consumo di suolo immediatamente e non nel 2050, fatte salve opere pubbliche di provata necessità e bellezza.
2 commenti:
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Questa associazione col suo documento programmatico potrebbe sostituirsi all’Amministrazione, il che mi sembra troppo.
RispondiEliminaAnalizziamo i vari pinti:
- Piano dei Ghezzi. Non vi è dubbio che questo piano lascia perplessi se non altro dal punto di vista viabilistico. La critica principale a mio avviso non è tanto nel destinare tutta la zona a verde, ma che detto piano è slegato e che dovrebbe invece integrarsi con una visione più totale della città. Senza considerare che chi ha acquistato quei terreni oltre trent’anni fa ha tutto il diritto a vedere sviluppato il suo progetto in finzione dei Piani Regolatori che si sono susseguiti e che sempre hanno destinato quell’area alla edificazione, con tutti i vincoli connessi.
- Parcheggio scambiato all’Isola dell’Unione. Totalmente d’accordo, è un obbrobrio, in tutti i sensi, quindi non si dovrebbe costruirlo.
- Isola Saloni. Le varie Amministrazioni che si sono alternate, hanno fatti tanti piani particolareggiati per il suo recupero. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma un giardino nella banchina portuale, proprio non ce lo vedo.
- Palazzo Granaio. La destinazione a pinacoteca è un tampone, quando non si ha altro da proporre. Guardiamo invece al recupero del vecchio porticato, limitando il più possibile le attività commerciali ivi esistenti.
- strutture” all’aperto dei pubblici esercizi lungo il corso del Popolo e il canal Vena. Occorre un progetto di chi ha i piedi per terra e non fatto sulle nuvole, come qualche piano approvato in passato lungo il Corso del Popolo.
El cinema ASTRA che fine ha fatto??
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