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venerdì 16 ottobre 2020
ZONA A TRAFFICO LIMITATO, LE PERPLESSITÀ DI DOLFIN (LEGA): «LA SPERIMENTAZIONE NEL 2021, NON A NOVEMBRE. BISOGNA PARLARE CON LE CATEGORIE»
Anche se l'amministrazione comunale ha emanato giorni fa un'ordinanza propedeutica a chiedere l'autorizzazione ministeriale per accendere le telecamere della zona a traffico limitato in centro storico a Chioggia, dubbi e perplessità riguardo l'effettivo avvio del periodo di prova vengono dal consigliere Marco Dolfin della Lega.
Se la maggioranza del M5S punta a far partire il progetto già a novembre, di modo da abituare la popolazione alla novità, Dolfin è scettico: «L'autorizzazione, una volta richiesta, potrebbe non arrivare prima di tre mesi. Poi andranno installati gli impianti, e nel frattempo l'ente dovrà preparare gli elenchi di coloro che saranno autorizzati al traffico.
Secondo me, prima dell'estate prossima non se ne parla. Per questo un'accelerazione sarebbe solo una mossa da campagna elettorale». L'esponente leghista peraltro ritiene che non vi siano al momento tutte le condizioni per mettere in campo la ZTL: «Occorre un accordo con residenti e attività economiche - conclude Marco Dolfin - perché dei parcheggi possibili quello all'isola dell'Unione ovest ora è un cantiere, mentre Borgo San Giovanni ospita ancora i mezzi di ACTV, SITA e Arriva Veneto, senza alternative per raggiungere il centro storico».
Se la maggioranza del M5S punta a far partire il progetto già a novembre, di modo da abituare la popolazione alla novità, Dolfin è scettico: «L'autorizzazione, una volta richiesta, potrebbe non arrivare prima di tre mesi. Poi andranno installati gli impianti, e nel frattempo l'ente dovrà preparare gli elenchi di coloro che saranno autorizzati al traffico.
Secondo me, prima dell'estate prossima non se ne parla. Per questo un'accelerazione sarebbe solo una mossa da campagna elettorale». L'esponente leghista peraltro ritiene che non vi siano al momento tutte le condizioni per mettere in campo la ZTL: «Occorre un accordo con residenti e attività economiche - conclude Marco Dolfin - perché dei parcheggi possibili quello all'isola dell'Unione ovest ora è un cantiere, mentre Borgo San Giovanni ospita ancora i mezzi di ACTV, SITA e Arriva Veneto, senza alternative per raggiungere il centro storico».
2 commenti:
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Prima c’è stato l’annuncio in pompa magna da parte dell’Amministrazione pentastellata dell’avvio dell’iter per l’approvazione del Piano Particolareggiato “dei Gezzi”.
RispondiEliminaSuccessivamente l’annuncio (sempre in pompa magna) della bozza di progetto per un nuovo look del Lungomare che ingloba anche l’area “ex reduci”.
Adesso l’annuncio (questa volta in maniera soft) dell’avvio della zona pedonale totale del centro storico chioggiotto.
Bene, anzi male. Analizzando le tre succitate proposte ci si rende conto che è solo fumo negli occhi, perché in concreto, sotto, sotto, non c’è nulla. La questione è che si avvicinano le elezioni amministrative e l’amministrazione, essendo a mani vuote sui grandi innovativi progetti, tenta la scalata sugli specchi. Anche progetti già appaltati, quale il nuovo ponte sul Brenta, non riesce a portare in porto.
Prima c’è stato l’annuncio in pompa magna da parte dell’Amministrazione pentastellata dell’avvio dell’iter per l’approvazione del Piano Particolareggiato “dei Gezzi”.
RispondiEliminaSuccessivamente l’annuncio (sempre in pompa magna) della bozza di progetto per un nuovo look del Lungomare che ingloba anche l’area “ex reduci”.
Adesso l’annuncio (questa volta in maniera soft) dell’avvio della zona pedonale totale del centro storico chioggiotto.
Bene, anzi male. Analizzando le tre succitate proposte ci si rende conto che è solo fumo negli occhi, perché in concreto, sotto, sotto, non c’è nulla. La questione è che si avvicinano le elezioni amministrative e l’amministrazione, essendo a mani vuote sui grandi innovativi progetti, tenta la scalata sugli specchi. Anche progetti già appaltati, quale il nuovo ponte sul Brenta, non riesce a portare in porto.