Sono stati molti gli esercenti di bar e ristoranti, a Chioggia e Sottomarina, che ieri sera alle ore 21 hanno illuminato il proprio locale dopo aver riaperto le serrande, lasciando però all'esterno un lumicino acceso a segnalare gli effetti nefasti del Coronavirus sull'economia. La protesta ha assunto i caratteri di un flash mob a livello nazionale, e anche in corso del Popolo a Chioggia più di qualche pubblico esercizio ha esposto cartelli di cessione dell'attività "causa fallimento per decreto".
Nel mirino dei titolari, la decisione governativa di rinviare al 1° giugno l'apertura di questi spazi: in 140 hanno firmato un documento inviato alle autorità comunali, regionali e statali, contenente una serie di indicazioni e precetti che sperano di veder approvati dalle amministrazioni.
Intanto, sempre ieri ma nel pomeriggio, la giunta comunale con alla testa il sindaco Alessandro Ferro ha incontrato in videoconferenza i dirigenti delle principali associazioni di categoria: «L'amministrazione comprende le difficoltà della città - ha dichiarato il sindaco - e accogliamo le ipotesi avanzate nell'occasione, come l'istituzione di un tavolo economico per la ripartenza.
In questo periodo il Comune ha espresso molte richieste al governo, anche in seno al G20 delle spiagge o assieme agli altri sindaci del litorale veneto. Chiediamo ad esempio una data certa per l'avvio della stagione balneare e di conoscere le modalità con le quali i turisti potranno tornare a vivere le spiagge. Importante sarebbe anche la settimana scolastica corta, per allungare la stagione turistica».
Alcuni fondi comunali andranno destinati a sostegno delle attività cittadine, sotto forma di riduzione delle tasse locali: il bilancio dell'ente sarà presto chiuso con queste indicazioni. Conclude il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «L'amministrazione sta cercando di recuperare le risorse economiche per mettere in pratica quanto richiesto dalle categorie, ogni assessore è consapevole della situazione. Ai primi di maggio il governo emanerà un nuovo decreto, vogliamo farci trovare pronti per aiutare il territorio».
Pagine
▼
mercoledì 29 aprile 2020
martedì 28 aprile 2020
IL COMUNE ORDINA ALL'AGENZIA DEL DEMANIO LA RIMOZIONE DELLE COPERTURE IN AMIANTO PER CINQUE IMMOBILI DI PROPRIETÀ PUBBLICA
Il Comune di Chioggia, attraverso un'ordinanza, intima all'Agenzia del Demanio di provvedere immediatamente, entro e non oltre i prossimi 30 giorni, a presentare una relazione tecnica in merito alle coperture in amianto che riguardano cinque immobili di proprietà demaniale, allo scopo di bonificarle e rimuoverle. Si tratta di tre edifici siti all'isola Saloni (tra cui i magazzini del sale), uno lungo il Lusenzo nella parte vecchia di Sottomarina e uno in strada Madonna Marina 17. Sono per lo più magazzini in disuso.
La presenza di eternit è stata scoperta durane le verifiche specifiche già nei primi mesi del 2018: il 29 giugno dello stesso anno è stato chiesto all'Agenzia del Demanio di provvedere in tal senso, ma niente finora è stato programmato al fine di intervenire o di ordinare un intervento ai locatari o concessionari degli stabili.
Nella relazione, il Demanio deve inserire l'età dei manufatti, l'analisi delle lastre in base alla percentuale di amianto, il rilevamento del rischio amianto, la cartografia che rilevi la presenza di siti sensibili nelle vicinanze, riscontri fotografici recenti. La relazione, naturalmente, dev'essere operativamente propedeutica al trattamento delle parti in amianto.
La presenza di eternit è stata scoperta durane le verifiche specifiche già nei primi mesi del 2018: il 29 giugno dello stesso anno è stato chiesto all'Agenzia del Demanio di provvedere in tal senso, ma niente finora è stato programmato al fine di intervenire o di ordinare un intervento ai locatari o concessionari degli stabili.
Nella relazione, il Demanio deve inserire l'età dei manufatti, l'analisi delle lastre in base alla percentuale di amianto, il rilevamento del rischio amianto, la cartografia che rilevi la presenza di siti sensibili nelle vicinanze, riscontri fotografici recenti. La relazione, naturalmente, dev'essere operativamente propedeutica al trattamento delle parti in amianto.
lunedì 27 aprile 2020
ROSANNA CONTE (LEGA) CONTRO IL POSSIBILE ACCORDO TRA GERMANIA E CROAZIA PER IL TURISMO BALNEARE: «DANNO ALL'ITALIA, INTERVENGA L'UNIONE EUROPEA»
L'europarlamentare della Lega Rosanna Conte paventa un "boicottaggio" della Germania nei confronti dell'Italia, attuato sul piano dei resort turistico-balneari. «Stando a fonti mediatiche tedesche - afferma Conte - la Germania starebbe valutando per quest’estate l’apertura di un corridoio per i turisti che coinvolga l'Austria e la Repubblica Ceca, e che porti fino alle coste della Croazia. In questo modo, sarebbe consentito ai turisti di questi Paesi di poter raggiungere delle destinazioni, soprattutto balneari, che siano alternative a Italia e Spagna, considerati luoghi più a rischio di Coronavirus rispetto alla Croazia.
Se questa iniziativa (alla quale i governi di Austria e Repubblica Ceca starebbero lavorando) venisse confermata, secondo Conte «si tratterebbe di un boicottaggio nei confronti dell'Italia e del suo settore turistico. Una concorrenza sleale all’interno del mercato unico, e per questo l’Unione Europea deve intervenire. Non è accettabile che non vi sia ancora un piano europeo che consenta agli operatori del turismo di cominciare a pianificare i prossimi mesi. Se sarà deciso di limitare gli spostamenti tra Paesi europei, allora questo dovrà valere per tutti. Altrimenti si predispongano piani di trasporti che mettano tutti sullo stesso piano: aostenere che vi siano luoghi più sicuri degli altri sotto il profilo sanitario significa non aver appreso la lezione».
Conte aggiunge che «l’Italia continua a essere tra le mete più ambite del turismo internazionale. Secondo l’ultimo bollettino dell’ENIT, le prenotazioni confermate fino al 12 aprile per l'estate 2020 vedono il turismo italiano "resistente", nonostante un calo del 57,5%, ovvero 20 miliardi in meno per il settore. Bisogna contenere il più possibile le perdite, evitando ottusi ostacoli, e operando con intelligenza», conclude la deputata europea.
Se questa iniziativa (alla quale i governi di Austria e Repubblica Ceca starebbero lavorando) venisse confermata, secondo Conte «si tratterebbe di un boicottaggio nei confronti dell'Italia e del suo settore turistico. Una concorrenza sleale all’interno del mercato unico, e per questo l’Unione Europea deve intervenire. Non è accettabile che non vi sia ancora un piano europeo che consenta agli operatori del turismo di cominciare a pianificare i prossimi mesi. Se sarà deciso di limitare gli spostamenti tra Paesi europei, allora questo dovrà valere per tutti. Altrimenti si predispongano piani di trasporti che mettano tutti sullo stesso piano: aostenere che vi siano luoghi più sicuri degli altri sotto il profilo sanitario significa non aver appreso la lezione».
Conte aggiunge che «l’Italia continua a essere tra le mete più ambite del turismo internazionale. Secondo l’ultimo bollettino dell’ENIT, le prenotazioni confermate fino al 12 aprile per l'estate 2020 vedono il turismo italiano "resistente", nonostante un calo del 57,5%, ovvero 20 miliardi in meno per il settore. Bisogna contenere il più possibile le perdite, evitando ottusi ostacoli, e operando con intelligenza», conclude la deputata europea.
domenica 26 aprile 2020
CONCESSIONI BALNEARI, POSSIBILE LA PROROGA AL 2033 PER QUELLE CHE SCADONO ENTRO QUEST'ANNO
Si apre uno spiraglio per le concessioni balneari la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2020. Nell'imminente decreto presidenziale di fine mese, infatti, il ministro del Turismo Dario Franceschini avrebbe in animo di inserire anche il loro prolungamento al 2033: ne dà notizia la Nuova Venezia nel numero stamane in edicola, in un articolo a firma del giornalista Daniele Zennaro. Il possibile prolungamento verrebbe incontro alle richieste formulate dal sindacato dei balneari, che chiede tale provvedimento per ammortizzare a lungo termine gli investimenti compiuti.
Lo strumento tecnico per ottenere il risultato dovrebbe essere la sospensione delle riassegnazioni, mentre i concessionari sono in attesa di risposte dal governo quanto al riconteggio del canone demaniale 2020 rispetto al rientro effettivo delle attività, e al credito d'imposta del 60% da estendere a spiagge e campeggi oltre che ai bar e ai chioschi. Non resta che attendere appunto il prossimo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Lo strumento tecnico per ottenere il risultato dovrebbe essere la sospensione delle riassegnazioni, mentre i concessionari sono in attesa di risposte dal governo quanto al riconteggio del canone demaniale 2020 rispetto al rientro effettivo delle attività, e al credito d'imposta del 60% da estendere a spiagge e campeggi oltre che ai bar e ai chioschi. Non resta che attendere appunto il prossimo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
venerdì 24 aprile 2020
NAVI GASIERE AL DEPOSITO DI GPL, FRANCALANZA: "INACCETTABILE RISCHIO SOCIALE, PERICOLO PER L'INCAGLIO NEI CANALI LAGUNARI POCO PROFONDI»
Lo studio dell'ingegner Giovanni Francalanza di Pisa, che lo scorso ottobre era stato incaricato dal Comune di fornire i dati del rischio relativo al transito delle navi gasiere destinate al deposito di gpl in Val da Rio, ha consegnato all'ente il rapporto finale per il bacino lagunare.
Spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Marco Veronese, che «lo studio è fondato su modelli matematici e ha utilizzato gli strumenti tipici dell’analisi di rischio d’area, i quali ricompongono gli scenari incidentali identificati e valutati nelle analisi delle singole sorgenti di rischio, in modo da esprimere quantitativamente il rischio complessivo in termini di rischio locale nel territorio e di rischio sociale per la popolazione».
L'analisi commissionata dall’amministrazione comunale vuole essere uno strumento utile nella valutazione del piano di emergenza che dovrà predisporre la Prefettura, e potrà servire alla Capitaneria di Porto, la quale ha la competenza per la sicurezza della navigazione. Inoltre - prosegue il vicesindaco - essa sarà «uno studio alternativo a quello già presentato dall'impresa Costa Bioenergie a tutti gli enti coinvolti per la costruzione del deposito».
Dall'analisi è emerso – continua Veronese – che «il rischio sociale dovuto alla numerosa presenza di abitanti nell’area di transito delle navi gasiere è considerato inaccettabile: i trasporti costituiscono la sorgente di rischio che ha maggiore incidenza. Per quanto riguarda il rischio locale e individuale, lo studio ha evidenziato criticità per quanto riguarda la possibilità di incaglio, dovuta alla profondità contenuta e non uniforme dei fondali, e dalla difficoltà di manovra delle navi gasiere, dovuta alle dimensioni del canale Lombardo esterno.
Vengono ricordati casi recenti di incaglio di navi di grandi dimensioni nell'area portuale di Chioggia, come nel luglio 2019 per una nave mercantile, le cui operazioni di recupero non sono state semplici e si sono protratte per più giorni». Il documento sarà inserito nel piano comunale di Protezione Civile e trasmesso al Comitato Tecnico Regionale, alla Prefettura di Venezia, all'Autorità di Sistema Portuale e alla Capitaneria di Porto per quanto di competenza.
Spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Marco Veronese, che «lo studio è fondato su modelli matematici e ha utilizzato gli strumenti tipici dell’analisi di rischio d’area, i quali ricompongono gli scenari incidentali identificati e valutati nelle analisi delle singole sorgenti di rischio, in modo da esprimere quantitativamente il rischio complessivo in termini di rischio locale nel territorio e di rischio sociale per la popolazione».
L'analisi commissionata dall’amministrazione comunale vuole essere uno strumento utile nella valutazione del piano di emergenza che dovrà predisporre la Prefettura, e potrà servire alla Capitaneria di Porto, la quale ha la competenza per la sicurezza della navigazione. Inoltre - prosegue il vicesindaco - essa sarà «uno studio alternativo a quello già presentato dall'impresa Costa Bioenergie a tutti gli enti coinvolti per la costruzione del deposito».
Dall'analisi è emerso – continua Veronese – che «il rischio sociale dovuto alla numerosa presenza di abitanti nell’area di transito delle navi gasiere è considerato inaccettabile: i trasporti costituiscono la sorgente di rischio che ha maggiore incidenza. Per quanto riguarda il rischio locale e individuale, lo studio ha evidenziato criticità per quanto riguarda la possibilità di incaglio, dovuta alla profondità contenuta e non uniforme dei fondali, e dalla difficoltà di manovra delle navi gasiere, dovuta alle dimensioni del canale Lombardo esterno.
Vengono ricordati casi recenti di incaglio di navi di grandi dimensioni nell'area portuale di Chioggia, come nel luglio 2019 per una nave mercantile, le cui operazioni di recupero non sono state semplici e si sono protratte per più giorni». Il documento sarà inserito nel piano comunale di Protezione Civile e trasmesso al Comitato Tecnico Regionale, alla Prefettura di Venezia, all'Autorità di Sistema Portuale e alla Capitaneria di Porto per quanto di competenza.
BARBARA PENZO (PD): ALLARGARE GLI ORARI DI APERTURA PER GLI SPORTELLI DI VELA A VIGO E A SOTTOMARINA
La segretaria del Partito Democratico di Chioggia, Barbara Penzo, chiede all'amministrazione comunale l'impegno di concordare con Vela la riapertura dei due sportelli HelloVenezia di Vigo (in corrispondenza dell'imbarcadero ACTV) e di viale Brescia a Sottomarina, considerando il gran numero di pendolari che necessita del servizio.
Penzo considera che lo sportello di Sottomarina funge anche da agenzia, non limitandosi alla vendita dei titoli di viaggio, ma eseguendo le pratiche connesse all'emissione delle tessere, al pagamento delle sanzioni, alla rateizzazione e alle agevolazioni, oltre a servire i biglietti di Busitalia verso Padova.
Attualmente Vela sta allestendo l'apertura di viale Brescia garantendo l'apertura dalle ore 9 alle 16 fin dal prossimo 1° giugno: secondo la consigliera democratica sarebbe opportuno potenziare la disponibilità all'apertura a partire dalle ore 7 fino alle 18. Per quanto riguarda Vigo, Barbara Penzo invita a valutare anche il fatto che Pellestrina è meta abituale di cicloturismo, una delle discipline che beneficeranno dalla riapertura delle attività.
Penzo considera che lo sportello di Sottomarina funge anche da agenzia, non limitandosi alla vendita dei titoli di viaggio, ma eseguendo le pratiche connesse all'emissione delle tessere, al pagamento delle sanzioni, alla rateizzazione e alle agevolazioni, oltre a servire i biglietti di Busitalia verso Padova.
Attualmente Vela sta allestendo l'apertura di viale Brescia garantendo l'apertura dalle ore 9 alle 16 fin dal prossimo 1° giugno: secondo la consigliera democratica sarebbe opportuno potenziare la disponibilità all'apertura a partire dalle ore 7 fino alle 18. Per quanto riguarda Vigo, Barbara Penzo invita a valutare anche il fatto che Pellestrina è meta abituale di cicloturismo, una delle discipline che beneficeranno dalla riapertura delle attività.
giovedì 23 aprile 2020
DOLFIN (LEGA) PUNZECCHIA ANCORA BALDIN (M5S): «CHIEDE ALLA REGIONE DI ELETTRIFICARE LA FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO, MA LA COMPETENZA È STATALE»
Non svanisce la polemica tra il consigliere comunale Marco Dolfin della Lega e la consigliera regionale Erika Baldin del Movimento 5 Stelle. Stavolta gli strali del primo si appuntano sulla dichiarazione della seconda, relative alla sperata elettrificazione della linea ferroviaria Chioggia- Rovigo: «Baldin ne ha sparata un'altra delle sue - esordisce Dolfin - pigliandosela con la Regione per una materia di cui non ha competenza».
Spiega Dolfin: «Ancora una volta, dopo i canoni demaniali, la consigliera stellata non distingue le competenze regionali da quelle statali. La tratta, seppur data in concessione alla società regionale Sistemi Territoriali, per quanto riguarda gli impianti fa capo a Rete Ferroviaria Italiana, ovvero lo Stato, come tutti i binari e le stazioni! Sistemi Territoriali svolge solo il servizio di trasposto pubblico sopra questa rete».
L'esponente leghista chiosa: «Pur di voler comparire a ogni costo, e farsi quotidiana pubblicità elettorale, Baldin non si cura di fare brutte figure. Meglio farebbe a rivolgersi ai suoi referenti romani per compiere le migliorie che tanto richiede. Siamo tutti d'accordo che così non si può andare avanti, e che per uscire dall'isolamento è necessario anzi sviluppare la ferrovia da Chioggia a Piove di Sacco, Padova, Venezia«.
Spiega Dolfin: «Ancora una volta, dopo i canoni demaniali, la consigliera stellata non distingue le competenze regionali da quelle statali. La tratta, seppur data in concessione alla società regionale Sistemi Territoriali, per quanto riguarda gli impianti fa capo a Rete Ferroviaria Italiana, ovvero lo Stato, come tutti i binari e le stazioni! Sistemi Territoriali svolge solo il servizio di trasposto pubblico sopra questa rete».
L'esponente leghista chiosa: «Pur di voler comparire a ogni costo, e farsi quotidiana pubblicità elettorale, Baldin non si cura di fare brutte figure. Meglio farebbe a rivolgersi ai suoi referenti romani per compiere le migliorie che tanto richiede. Siamo tutti d'accordo che così non si può andare avanti, e che per uscire dall'isolamento è necessario anzi sviluppare la ferrovia da Chioggia a Piove di Sacco, Padova, Venezia«.
GLI ALBERGATORI E IL CONSORZIO LIDI DI CHIOGGIA: «ABBIAMO CHIESTO LA RIDUZIONE DEI TRIBUTI PER VIA DEL VIRUS, MA L'AMMINISTRAZIONE NON RISPONDE»
Il Comune non ha ancora risposto alla sollecitazione dell'Associazione Albergatori di Sottomarina e del consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia, che lo scorso 20 marzo aveva scritto all'amministrazione per chiedere la rimodulazione delle tariffe relative ai tributi comunali (TARI, COSAP, imposta sulla pubblicità), in concomitanza all'emergenza da Coronavirus.
«In questo momento drammatico - sottolinea il referente Giuliano Boscolo - molte attività turistiche saranno costrette a non aprire per la stagione estiva 2020, mentre chi aprirà dovrà sottostare a costi enormi sia per gli investimenti anti-Covid 19 che sul piano delle risorse umane allo scopo di adeguare il servizio. Pertanto riteniamo fondamentale un aiuto dal Comune, anche se allo stato attuale non ha ancora risposto».
Albergatori e consorzio turistico avevano chiesto la riduzione di almeno il 30% della tariffa di asporto rifiuti, oltre al differimento delle prossime scadenze; la riduzione dell'aliquota IMU, la sospensione del pagamento per la fornitura del servizio idrico alle imprese del settore, la riduzione di almeno il 50% del canone per l'occupazione del suolo pubblico e altrettanto per l'imposta sulla pubblicità. La comunicazione era stata inviata anche al presidente di Veritas, Vladimiro Agostino. Oggi pomeriggio intanto l'ASA ha partecipato a un incontro online con le altre associazioni degli albergatori del litorale per parlare del decreto liquidità del governo e della manovra straordinaria della Regione Veneto.
«In questo momento drammatico - sottolinea il referente Giuliano Boscolo - molte attività turistiche saranno costrette a non aprire per la stagione estiva 2020, mentre chi aprirà dovrà sottostare a costi enormi sia per gli investimenti anti-Covid 19 che sul piano delle risorse umane allo scopo di adeguare il servizio. Pertanto riteniamo fondamentale un aiuto dal Comune, anche se allo stato attuale non ha ancora risposto».
Albergatori e consorzio turistico avevano chiesto la riduzione di almeno il 30% della tariffa di asporto rifiuti, oltre al differimento delle prossime scadenze; la riduzione dell'aliquota IMU, la sospensione del pagamento per la fornitura del servizio idrico alle imprese del settore, la riduzione di almeno il 50% del canone per l'occupazione del suolo pubblico e altrettanto per l'imposta sulla pubblicità. La comunicazione era stata inviata anche al presidente di Veritas, Vladimiro Agostino. Oggi pomeriggio intanto l'ASA ha partecipato a un incontro online con le altre associazioni degli albergatori del litorale per parlare del decreto liquidità del governo e della manovra straordinaria della Regione Veneto.
IL COMUNE CERCA IL NUOVO DIRIGENTE DEI SERVIZI FINANZIARI ATTRAVERSO UN BANDO DI CONCORSO: TRENTA GIORNI PER PRESENTARE LA DOMANDA
Nell'albo pretorio del Comune di Chioggia è stato pubblicato il bando di concorso finalizzato alla copertura del ruolo di dirigente dei servizi finanziari dell'ente. L'assunzione si rende necessaria dal momento che l'attuale responsabile -il dottor Mario Veronese- terminerà il proprio incarico per quiescenza tra pochi mesi: egli stesso ha firmato la determinazione per lanciare il bando, che ha la durata di 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Requisiti sono la laurea in Giurisprudenza, o Economia e Commercio, o Economia Aziendale, o Scienze Politiche, l'esperienza di servizio nelle pubbliche amministrazioni, con cinque anni in posizioni funzionali elevate, oppure l'aver svolto l'analogo ruolo di dirigente sempre per cinque anni, oltre alla cittadinanza italiana e all'assenza di condanne penali o di destituzione dall'incarico. Preferenziali la conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici.
Il bando può essere rinvenuto nel sito dell'ente, chioggia.org. La domanda, datata e sottoscritta, dovrà essere indirizzata al sindaco (corso del Popolo 1193, Chioggia) tramite ufficio Protocollo, direttamente o a mezzo di raccomandata a/r. La busta deve indicare la dicitura "contiene domanda per concorso pubblico - dirigente dei servizi finanziari a tempo indeterminato". Altrimenti è possibile inviarla anche attraverso posta elettronica certificata, all'indirizzo chioggia@pec.chioggia.org
Requisiti sono la laurea in Giurisprudenza, o Economia e Commercio, o Economia Aziendale, o Scienze Politiche, l'esperienza di servizio nelle pubbliche amministrazioni, con cinque anni in posizioni funzionali elevate, oppure l'aver svolto l'analogo ruolo di dirigente sempre per cinque anni, oltre alla cittadinanza italiana e all'assenza di condanne penali o di destituzione dall'incarico. Preferenziali la conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici.
Il bando può essere rinvenuto nel sito dell'ente, chioggia.org. La domanda, datata e sottoscritta, dovrà essere indirizzata al sindaco (corso del Popolo 1193, Chioggia) tramite ufficio Protocollo, direttamente o a mezzo di raccomandata a/r. La busta deve indicare la dicitura "contiene domanda per concorso pubblico - dirigente dei servizi finanziari a tempo indeterminato". Altrimenti è possibile inviarla anche attraverso posta elettronica certificata, all'indirizzo chioggia@pec.chioggia.org
MOVIMENTO 5 STELLE: NO A QUALSIASI TAVOLO DI TRATTATIVA CON COSTA BIOENERGIE PER "DIGERIRE" IL DEPOSITO DI GPL A CHIOGGIA
Il Movimento 5 Stelle che amministra Chioggia è totalmente contrario a qualsiasi tavolo di trattativa per “digerire” il deposito di gpl in Val da Rio. Viene così stoppata sul nascere l'iniziativa di Andrea Comparato, editor di Chioggia Azzurra, per uno "scambio" tra lo stop a ogni iniziativa atta a bloccare l'avvio dell'impianto e la remissione della richiesta di risarcimento dei danni al Comune da parte dell'impresa costruttrice Costa Bioenergie, che nell'ipotesi dovrebbe versare alla città un fondo a titolo di compensazione.
Secondo il capogruppo consiliare del M5S, Paolo Bonfà, «se è pur vero che alcuni personaggi politici, attuali e del passato, hanno costituito il comitato No Gpl, il M5S non ne fa una questione politica, restando fermamente contrario alla messa in funzione dell'impianto. Continuerà anzi a sollecitare i ministri affinché il deposito venga smantellato. La città e tutto il Paese hanno già subito troppe violenze ambientali e alla salute dei cittadini, in cambio di promesse occupazionali. Piuttosto bisogna cercare altrove le risorse per investire nel turismo e nell'ambiente, considerando la fase successiva all'emergenza da Coronavirus».
Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Idea alquanto fantasiosa quella lanciata da Comparato, spero solo si tratti di una trovata pubblicitaria per ottenere qualche visualizzazione in più. Viceversa, se dovesse essere un'offerta seria, sarebbe preoccupante sapere che ci sono concittadini disponibili a sacrificare la propria ed altrui sicurezza in cambio di denaro, poco o tanto che sia. Voglio ricordare che l’amministrazione in corso non ha mai accettato, né mai accetterà, compromessi relativi all'impianto di gpl, e mi auguro che nessun altro cambi idea proprio in questo momento così difficile per la salute e l'ambiente.
Proprio ieri Papa Francesco ha evidenziato che stiamo maltrattando il pianeta e ne stiamo pagando le conseguenza, quindi ora come non mai dovremmo tutelarlo, senza se e senza ma». Conclude il presidente del consiglio comunale Endri Bullo: «Nella speranza di una ripartenza, Chioggia ha bisogno di rilanciare le attività turistiche e commerciali, anteponendo a tutto la sicurezza dei cittadini. La città deve riprendere il proprio splendore, presentandosi ai turisti nella sua bellezza e agevolando le storiche attività commerciali che la caratterizzano.
Secondo il capogruppo consiliare del M5S, Paolo Bonfà, «se è pur vero che alcuni personaggi politici, attuali e del passato, hanno costituito il comitato No Gpl, il M5S non ne fa una questione politica, restando fermamente contrario alla messa in funzione dell'impianto. Continuerà anzi a sollecitare i ministri affinché il deposito venga smantellato. La città e tutto il Paese hanno già subito troppe violenze ambientali e alla salute dei cittadini, in cambio di promesse occupazionali. Piuttosto bisogna cercare altrove le risorse per investire nel turismo e nell'ambiente, considerando la fase successiva all'emergenza da Coronavirus».
Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Idea alquanto fantasiosa quella lanciata da Comparato, spero solo si tratti di una trovata pubblicitaria per ottenere qualche visualizzazione in più. Viceversa, se dovesse essere un'offerta seria, sarebbe preoccupante sapere che ci sono concittadini disponibili a sacrificare la propria ed altrui sicurezza in cambio di denaro, poco o tanto che sia. Voglio ricordare che l’amministrazione in corso non ha mai accettato, né mai accetterà, compromessi relativi all'impianto di gpl, e mi auguro che nessun altro cambi idea proprio in questo momento così difficile per la salute e l'ambiente.
Proprio ieri Papa Francesco ha evidenziato che stiamo maltrattando il pianeta e ne stiamo pagando le conseguenza, quindi ora come non mai dovremmo tutelarlo, senza se e senza ma». Conclude il presidente del consiglio comunale Endri Bullo: «Nella speranza di una ripartenza, Chioggia ha bisogno di rilanciare le attività turistiche e commerciali, anteponendo a tutto la sicurezza dei cittadini. La città deve riprendere il proprio splendore, presentandosi ai turisti nella sua bellezza e agevolando le storiche attività commerciali che la caratterizzano.
mercoledì 22 aprile 2020
ERIKA BALDIN (M5S) CHIEDE ALLA REGIONE VENETO DI ELETTRIFICARE LA FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO
La consigliera regionale Erika Baldin interviene relativamente al bando per elettrificare la ferrovia Adria-Mestre, chiedendo che analoga operazione venga praticata anche alla linea Chioggia-Rovigo. «Anche questa tratta - sostiene Baldin - necessita urgentemente di riqualificazione, velocizzazione e messa in sicurezza, essendo al centro delle critiche dei pendolari per ritardi e disservizi, nonostante l'aumento delle tariffe».
Baldin ha presentato oggi un'interrogazione alla giunta regionale, per conoscere quando verrà emanato per Chioggia e il basso Polesine un bando analogo a quello della società regionale Infrastrutture Venete nei confronti della linea Adria-Mestre. «Anche questi lavoratori - conclude l'esponente del Movimento 5 Stelle - hanno diritto ad un servizio puntuale ed efficace. Purtroppo da anni la ferrovia Chioggia-Rovigo versa in condizioni di abbandono da parte della Regione, con continui ritardi e cancellazioni improvvise di treni».
Baldin ha presentato oggi un'interrogazione alla giunta regionale, per conoscere quando verrà emanato per Chioggia e il basso Polesine un bando analogo a quello della società regionale Infrastrutture Venete nei confronti della linea Adria-Mestre. «Anche questi lavoratori - conclude l'esponente del Movimento 5 Stelle - hanno diritto ad un servizio puntuale ed efficace. Purtroppo da anni la ferrovia Chioggia-Rovigo versa in condizioni di abbandono da parte della Regione, con continui ritardi e cancellazioni improvvise di treni».
martedì 21 aprile 2020
DEPOSITO DI GPL IN SICUREZZA, COSTA BIOENERGIE PRONTA A OSPITARE UN NUOVO SOPRALLUOGO DI CONTROLLO NON APPENA L'EMERGENZA LO CONSENTIRÀ
Costa Bioenergie, l'impresa di Fidenza titolare del deposito di gpl costruito in Val da Rio, risponde alle affermazioni del comitato No Gpl relative alla presunta assenza di controlli nell'impianto da sei mesi in qua, con preoccupazioni per la sua sicurezza "da fermo".
«Quella dei sei mesi - si legge in una nota della società emiliana - è una scadenza indicativa e non perentoria, individuata dal gruppo di lavoro che comprende vigili del fuoco e Arpav, il quale oltretutto non poteva prevedere l’avvento dei limiti e delle conseguenti disposizioni legislative imposte dalla pandemia.
Costa Bioenergie ha nel frattempo fatto quanto necessario per mantenere in efficienza e in piena sicurezza gli impianti. Siamo quindi pronti e preparati ad ospitare un nuovo sopralluogo del Comitato Tecnico Regionale, non appena l’emergenza da Coronavirus lo permetterà».
«Quella dei sei mesi - si legge in una nota della società emiliana - è una scadenza indicativa e non perentoria, individuata dal gruppo di lavoro che comprende vigili del fuoco e Arpav, il quale oltretutto non poteva prevedere l’avvento dei limiti e delle conseguenti disposizioni legislative imposte dalla pandemia.
Costa Bioenergie ha nel frattempo fatto quanto necessario per mantenere in efficienza e in piena sicurezza gli impianti. Siamo quindi pronti e preparati ad ospitare un nuovo sopralluogo del Comitato Tecnico Regionale, non appena l’emergenza da Coronavirus lo permetterà».
CANONI DEMANIALI MARITTIMI PER IL TURISMO, BOTTA E RISPOSTA BALDIN-DOLFIN: IL LEGHISTA, «LA COMPETENZA A SOSPENDERLI È DEL GOVERNO, NON DELLA REGIONE!»
Il capogruppo della Lega al consiglio comunale di Chioggia, Marco Dolfin, risponde alla consigliera regionale del M5S Erika Baldin riguardo i canoni demaniali marittimi, che la stessa chiede vengano sospesi con un ordine del giorno presentato oggi all'assemblea veneta. «Se il presidente Zaia ha abituato quotidianamente alla conferenza stampa delle 12.30 per fare il punto della situazione sanitaria - ironizza Dolfin - anche la consigliera Baldin non vuol essere da meno. E quotidianamente, in maniera costante, illumina con le sue "perle di saggezza"».
Dolfin coglie in castagna l'esponente stellata: «Purtroppo sono spesso inesattezze, visto che gli argomenti da lei trattati non trovano riscontro in alcun campo d'azione regionale. Baldin prende l'ennesimo granchio, sostenendo che sia la Regione a poter sospendere i canoni demaniali marittimi per le strutture turistiche balneari: ma la materia è di competenza statale, non certo regionale! Forse cinque anni in consiglio per informarsi non le sono bastati, ecco perché cerca la riconferma...».
Il consigliere leghista invita Erika Baldin a suggerire tale iniziativa al governo nazionale, dove siede il Movimento 5 Stelle: «E magari non solo per la stagione in corso, alquanto incerta, ma anche per gli anni a venire. Per onor di cronaca, questa istanza è stata sollevata dalla Lega nei confronti del governo, suggerendo un "anno bianco fiscale". Semmai Baldin si attivi coi suoi referenti per far arrivare ulteriori sgravi e incentivi agli enti locali».
Anche il tema della promozione digitale è fonte di polemica: «La Regione - continua Dolfin - si sta adoperando fin da subito, ma anche in questo caso, con il turismo avocato al Ministero per i Beni Culturali, spetta al governo centrale fornire direttive allo scopo di garantire le aperture di spiagge, hotel e campeggi. Il Veneto ha tutto l'interesse a promuovere e destagionalizzare un territorio composito e funzionale all'accoglienza turistica dei numerosi ospiti, soprattutto esteri.
Al coro di critiche nei confronti della consigliera regionale di minoranza si unisce l'assessore veneto al Turismo, Federico Caner: «Se non ci fosse da piangere per il momento angoscioso che stanno vivendo aziende e famiglie a causa dell’emergenza epidemiologica, la scriteriata uscita di Baldin sarebbe da annoverare tra le gaffe più comiche alle quali abbiamo assistito negli ultimi tempi». L'amministratrice chioggiotta chiede alla giunta di sospendere la quota del 5% incamerata dalle Regioni, relativamente all'intera imposta di concessione.
«Metà di questo importo, tra l'altro - prosegue Caner - è trattenuto dai Comuni per la gestione amministrativa in materia demaniale. Quella del M5S è una presa in giro, quasi una provocazione nei confronti di chi chiede di non pagare per niente i canoni che gravano pesantemente sui bilanci, come abbiamo fatto in sede di giunta regionale rivolgendoci al governo. Con l'elemosina offerta da Erika Baldin non si va da nessuna parte: insista invece coi suoi colleghi al governo affinché i canoni demaniali siano interamente cassati, solo così potrà rendersi utile».
Dolfin coglie in castagna l'esponente stellata: «Purtroppo sono spesso inesattezze, visto che gli argomenti da lei trattati non trovano riscontro in alcun campo d'azione regionale. Baldin prende l'ennesimo granchio, sostenendo che sia la Regione a poter sospendere i canoni demaniali marittimi per le strutture turistiche balneari: ma la materia è di competenza statale, non certo regionale! Forse cinque anni in consiglio per informarsi non le sono bastati, ecco perché cerca la riconferma...».
Il consigliere leghista invita Erika Baldin a suggerire tale iniziativa al governo nazionale, dove siede il Movimento 5 Stelle: «E magari non solo per la stagione in corso, alquanto incerta, ma anche per gli anni a venire. Per onor di cronaca, questa istanza è stata sollevata dalla Lega nei confronti del governo, suggerendo un "anno bianco fiscale". Semmai Baldin si attivi coi suoi referenti per far arrivare ulteriori sgravi e incentivi agli enti locali».
Anche il tema della promozione digitale è fonte di polemica: «La Regione - continua Dolfin - si sta adoperando fin da subito, ma anche in questo caso, con il turismo avocato al Ministero per i Beni Culturali, spetta al governo centrale fornire direttive allo scopo di garantire le aperture di spiagge, hotel e campeggi. Il Veneto ha tutto l'interesse a promuovere e destagionalizzare un territorio composito e funzionale all'accoglienza turistica dei numerosi ospiti, soprattutto esteri.
Al coro di critiche nei confronti della consigliera regionale di minoranza si unisce l'assessore veneto al Turismo, Federico Caner: «Se non ci fosse da piangere per il momento angoscioso che stanno vivendo aziende e famiglie a causa dell’emergenza epidemiologica, la scriteriata uscita di Baldin sarebbe da annoverare tra le gaffe più comiche alle quali abbiamo assistito negli ultimi tempi». L'amministratrice chioggiotta chiede alla giunta di sospendere la quota del 5% incamerata dalle Regioni, relativamente all'intera imposta di concessione.
«Metà di questo importo, tra l'altro - prosegue Caner - è trattenuto dai Comuni per la gestione amministrativa in materia demaniale. Quella del M5S è una presa in giro, quasi una provocazione nei confronti di chi chiede di non pagare per niente i canoni che gravano pesantemente sui bilanci, come abbiamo fatto in sede di giunta regionale rivolgendoci al governo. Con l'elemosina offerta da Erika Baldin non si va da nessuna parte: insista invece coi suoi colleghi al governo affinché i canoni demaniali siano interamente cassati, solo così potrà rendersi utile».
lunedì 20 aprile 2020
IL M5S CHIEDE LA SOSPENSIONE DEI CANONI DEMANIALI MARITTIMI PER LE STRUTTURE TURISTICHE DEL LITORALE VENETO E UNA PROMOZIONE MASSICCIA ALL'ESTERO
Attraverso un ordine del giorno da presentare domani alla seduta del consiglio regionale, Erika Baldin del Movimento 5 Stelle chiederà la sospensione dei canoni demaniali marittimi per le strutture turistiche balneari del Veneto. L'ipotesi verrà avanzata durante la sessione dedicata alla variazione del bilancio regionale.
Baldin chiede anche una poderosa campagna di promozione digitale delle spiagge venete verso l'estero, da affiancare al "bonus vacanze" che sta per lanciare il governo: «Bisogna non perdere neanche un minuto - dice l'esponente del M5S - per essere operativi e promuovere il turismo veneto all'estero. In alcuni Paesi credono che qui ci siano davvero le macerie».
Continua Baldin: «Se, come dice l'assessore Caner, dei 70 milioni di turisti che ogni anno arrivano in Veneto, 50 milioni sono stranieri, la strada è già segnata e obbligata, senza aspettare le prossime fiere di settore, che si faranno chissà come e chissà quando. Bisogna intercettare gli opinion maker dei Paesi stranieri che portano più turisti in Italia, e convincerli che il Veneto è una meta sicura, imperdibile e attrattiva come prima. Non servono comitatoni ma velocità e decisione, con un budget notevole per le campagne online mirate alla destagionalizzazione».
Baldin chiede anche una poderosa campagna di promozione digitale delle spiagge venete verso l'estero, da affiancare al "bonus vacanze" che sta per lanciare il governo: «Bisogna non perdere neanche un minuto - dice l'esponente del M5S - per essere operativi e promuovere il turismo veneto all'estero. In alcuni Paesi credono che qui ci siano davvero le macerie».
Continua Baldin: «Se, come dice l'assessore Caner, dei 70 milioni di turisti che ogni anno arrivano in Veneto, 50 milioni sono stranieri, la strada è già segnata e obbligata, senza aspettare le prossime fiere di settore, che si faranno chissà come e chissà quando. Bisogna intercettare gli opinion maker dei Paesi stranieri che portano più turisti in Italia, e convincerli che il Veneto è una meta sicura, imperdibile e attrattiva come prima. Non servono comitatoni ma velocità e decisione, con un budget notevole per le campagne online mirate alla destagionalizzazione».
FORZA ITALIA AL COMUNE: NON FAR PAGARE LA COSAP, LA TARI E L'IMPOSTA SULLA PUBBLICITÀ PER DUE MESI ALLE ATTIVITÀ COSTRETTE A CHIUDERE PER IL VIRUS
Una terapia d'urto per l'economia clodiense viene suggerita all'amministrazione dal consigliere di Forza Italia, Beniamino Boscolo. «Raccolgo il grido di dolore che proviene dalle attività produttive - afferma Boscolo - e chiedo alla giunta di salvaguardarle con priorità. Fonora non c'è stata attenzione, anzi nel prossimo bilancio c'è l'idea di votare l'aumento dell'addizionale IRPEF al massimo dell'aliquota, andando nel senso opposto».
Forza Italia postula un sostegno agli operatori commerciali e turistici, alle attività di somministrazione e all'artigianato rimasto inattivo in seguito alle chiusure forzate: secondo i dati delle principali associazioni di categoria, le aziende impegnate nel turismo e nella somministrazione di alimenti e bevande hanno subìto una flessione dei ricavi del 70%, il commercio di abbigliamento del 67%, la vendita di automobili l'82%, i carburanti del 44%, gli elettrodomestici in calo del 54%.
«Alla luce di questo bollettino di guerra - dice Beniamino Boscolo - indico all'amministrazione di non far pagare le tasse comunali per i mesi di marzo e aprile alle attività che hano tenuto chiuso in via straordinaria. Laddove non fosse possibile, chiedo sia prevista una forte riduzione». Si tratta della COSAP sui plateatici a chi non è stato in grado di utilizzare lo spazio pubblico, della TARI (almeno la parte variabile) a chi non ha prodotto rifiuti aziendali, l'imposta sulla pubblicità ed evitare l'aumento dell'addizionale IRPEF.
«La giunta - conclude l'esponente della minoranza - dia mandato agli uffici a muovere in tal senso, vagliando procedure e modalità da attivare al fine dell'esenzione dei versamenti. Si parla solo di due mesi, poca cosa per il Comune, ma un forte segnale e un'iniezione di fiducia da parte dell'amministrazione».
Forza Italia postula un sostegno agli operatori commerciali e turistici, alle attività di somministrazione e all'artigianato rimasto inattivo in seguito alle chiusure forzate: secondo i dati delle principali associazioni di categoria, le aziende impegnate nel turismo e nella somministrazione di alimenti e bevande hanno subìto una flessione dei ricavi del 70%, il commercio di abbigliamento del 67%, la vendita di automobili l'82%, i carburanti del 44%, gli elettrodomestici in calo del 54%.
«Alla luce di questo bollettino di guerra - dice Beniamino Boscolo - indico all'amministrazione di non far pagare le tasse comunali per i mesi di marzo e aprile alle attività che hano tenuto chiuso in via straordinaria. Laddove non fosse possibile, chiedo sia prevista una forte riduzione». Si tratta della COSAP sui plateatici a chi non è stato in grado di utilizzare lo spazio pubblico, della TARI (almeno la parte variabile) a chi non ha prodotto rifiuti aziendali, l'imposta sulla pubblicità ed evitare l'aumento dell'addizionale IRPEF.
«La giunta - conclude l'esponente della minoranza - dia mandato agli uffici a muovere in tal senso, vagliando procedure e modalità da attivare al fine dell'esenzione dei versamenti. Si parla solo di due mesi, poca cosa per il Comune, ma un forte segnale e un'iniezione di fiducia da parte dell'amministrazione».
sabato 18 aprile 2020
DOLFIN (LEGA): IL COMUNE APPRESTI UNA CABINA DI REGIA ASSIEME ALLE CATEGORIE PER IL RIAVVIO DELLA STAGIONE TURISTICA
Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Marco Dolfin, interviene riguardo la situazione del turismo verso la stagione estiva e durante l'emergenza da Covid-19. «Da parte dell'amministrazione - esordisce Dolfin - è assai doveroso attivarsi quanto prima per dare risposte certe, tempestive e appropriate all'intero settore. Serve creare una cabina di regia per il rilancio di Chioggia, Sottomarina e Isolaverde, che hanno opportunità da sviluppare e in grado di favorirle rispetto ad altre zone».
Il consigliere si riferisce alla lunghezza e larghezza dell'arenile, funzionale al mantenimento delle distanze, oltre agli spazi interni delle strutture alberghiere e dei campeggi: «Il Comune ha il compito di recepire le richieste del settore, a partire dalla soluzione alla vertenza TARI che potrebbe essere rimodulata senza fare sconti a chi non ha voluto pagare, bensì andando incontro a chi oggi è fermo e non sa come potrà operare nel corso della stagione». Dolfin ritiene che il recente regolamento di polizia urbana, in tal senso, non andrebbe applicato.
«Quanto al pagamento dei canoni di concessione - continua il capogruppo - si può pensare di farli slittare negli anni a venire, o di rivederli attraverso una sorta di "anno bianco fiscale"». Dolfin suggerisce anche di agevolare gli stabilimenti che hanno bisogno di attrezzarsi per nuovi servizi alle persone (toilette, spogliatoi) che potrebbero essere avanzate verso la battigia: «Richieste già avanzate agli uffici comunali, ma mai recepite nel piano per l'arenile».
Altro tema caldo sono le spiagge libere, dove sarà fondamentale il servizio di vigilanza a mare -da concordare e condividere anche riguardo le spese- e le concessioni regolari alla vendita ambulante: a oggi non è chiaro se potranno operare e come. «Se da una parte si devono aspettare le indicazioni del governo e della regione - commenta Dolfin - è anche vero che l'amministrazione comunale deve attrezzarsi con soluzioni proprie, a stretto contatto con le categorie del settore senza trovarsi impreparati. La stagione partirà, con limiti più o meno grandi, ma partirà».
Il consigliere si riferisce alla lunghezza e larghezza dell'arenile, funzionale al mantenimento delle distanze, oltre agli spazi interni delle strutture alberghiere e dei campeggi: «Il Comune ha il compito di recepire le richieste del settore, a partire dalla soluzione alla vertenza TARI che potrebbe essere rimodulata senza fare sconti a chi non ha voluto pagare, bensì andando incontro a chi oggi è fermo e non sa come potrà operare nel corso della stagione». Dolfin ritiene che il recente regolamento di polizia urbana, in tal senso, non andrebbe applicato.
«Quanto al pagamento dei canoni di concessione - continua il capogruppo - si può pensare di farli slittare negli anni a venire, o di rivederli attraverso una sorta di "anno bianco fiscale"». Dolfin suggerisce anche di agevolare gli stabilimenti che hanno bisogno di attrezzarsi per nuovi servizi alle persone (toilette, spogliatoi) che potrebbero essere avanzate verso la battigia: «Richieste già avanzate agli uffici comunali, ma mai recepite nel piano per l'arenile».
Altro tema caldo sono le spiagge libere, dove sarà fondamentale il servizio di vigilanza a mare -da concordare e condividere anche riguardo le spese- e le concessioni regolari alla vendita ambulante: a oggi non è chiaro se potranno operare e come. «Se da una parte si devono aspettare le indicazioni del governo e della regione - commenta Dolfin - è anche vero che l'amministrazione comunale deve attrezzarsi con soluzioni proprie, a stretto contatto con le categorie del settore senza trovarsi impreparati. La stagione partirà, con limiti più o meno grandi, ma partirà».
venerdì 17 aprile 2020
IL RAGIONIERE GENERALE DEL COMUNE RIENTRERÀ IN SERVIZIO LUNEDÌ DOPO LE FERIE E LE POLEMICHE TRA ALCUNI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE E LA GIUNTA
Da lunedì 20 aprile tornerà in servizio il ragioniere generale del Comune, dottor Mario Veronese, ultimamente fermo per questioni familiari e per smaltire le ferie arretrate. Anche se gli mancano pochi mesi al meritato riposo, e se l'ente ha già provveduto a designare nel dottor Walter Salvagno il facente funzioni per il periodo in cui il dirigente è stato assente, ora quest'ultimo non se la sente di far venire meno all'amministrazione la propria indubbia esperienza nella difficile gestione dei conti durante l'emergenza virale.
Mario Veronese, che opererà in regime di smart working dalla propria abitazione, chiude così le polemiche politiche insorte da parte degli esponenti dell'opposizione Montanariello e Dolfin nelle scorse settimane, e al contempo vigilerà sul regolare assetto dei conti nelle settimane che precedono l'approvazione del bilancio comunale.
Nelle ultime due stagioni, sia a novembre 2018 che a novembre 2019, il dirigente era intervenuto attraverso comunicazioni interne agli assessorati che di fatto bloccavano ulteriori spese di fine anno, dal momento che nel frattempo erano pervenute entrate minori rispetto al previsto.
Mario Veronese, che opererà in regime di smart working dalla propria abitazione, chiude così le polemiche politiche insorte da parte degli esponenti dell'opposizione Montanariello e Dolfin nelle scorse settimane, e al contempo vigilerà sul regolare assetto dei conti nelle settimane che precedono l'approvazione del bilancio comunale.
Nelle ultime due stagioni, sia a novembre 2018 che a novembre 2019, il dirigente era intervenuto attraverso comunicazioni interne agli assessorati che di fatto bloccavano ulteriori spese di fine anno, dal momento che nel frattempo erano pervenute entrate minori rispetto al previsto.