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venerdì 24 aprile 2020
NAVI GASIERE AL DEPOSITO DI GPL, FRANCALANZA: "INACCETTABILE RISCHIO SOCIALE, PERICOLO PER L'INCAGLIO NEI CANALI LAGUNARI POCO PROFONDI»
Lo studio dell'ingegner Giovanni Francalanza di Pisa, che lo scorso ottobre era stato incaricato dal Comune di fornire i dati del rischio relativo al transito delle navi gasiere destinate al deposito di gpl in Val da Rio, ha consegnato all'ente il rapporto finale per il bacino lagunare.
Spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Marco Veronese, che «lo studio è fondato su modelli matematici e ha utilizzato gli strumenti tipici dell’analisi di rischio d’area, i quali ricompongono gli scenari incidentali identificati e valutati nelle analisi delle singole sorgenti di rischio, in modo da esprimere quantitativamente il rischio complessivo in termini di rischio locale nel territorio e di rischio sociale per la popolazione».
L'analisi commissionata dall’amministrazione comunale vuole essere uno strumento utile nella valutazione del piano di emergenza che dovrà predisporre la Prefettura, e potrà servire alla Capitaneria di Porto, la quale ha la competenza per la sicurezza della navigazione. Inoltre - prosegue il vicesindaco - essa sarà «uno studio alternativo a quello già presentato dall'impresa Costa Bioenergie a tutti gli enti coinvolti per la costruzione del deposito».
Dall'analisi è emerso – continua Veronese – che «il rischio sociale dovuto alla numerosa presenza di abitanti nell’area di transito delle navi gasiere è considerato inaccettabile: i trasporti costituiscono la sorgente di rischio che ha maggiore incidenza. Per quanto riguarda il rischio locale e individuale, lo studio ha evidenziato criticità per quanto riguarda la possibilità di incaglio, dovuta alla profondità contenuta e non uniforme dei fondali, e dalla difficoltà di manovra delle navi gasiere, dovuta alle dimensioni del canale Lombardo esterno.
Vengono ricordati casi recenti di incaglio di navi di grandi dimensioni nell'area portuale di Chioggia, come nel luglio 2019 per una nave mercantile, le cui operazioni di recupero non sono state semplici e si sono protratte per più giorni». Il documento sarà inserito nel piano comunale di Protezione Civile e trasmesso al Comitato Tecnico Regionale, alla Prefettura di Venezia, all'Autorità di Sistema Portuale e alla Capitaneria di Porto per quanto di competenza.
Spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Marco Veronese, che «lo studio è fondato su modelli matematici e ha utilizzato gli strumenti tipici dell’analisi di rischio d’area, i quali ricompongono gli scenari incidentali identificati e valutati nelle analisi delle singole sorgenti di rischio, in modo da esprimere quantitativamente il rischio complessivo in termini di rischio locale nel territorio e di rischio sociale per la popolazione».
L'analisi commissionata dall’amministrazione comunale vuole essere uno strumento utile nella valutazione del piano di emergenza che dovrà predisporre la Prefettura, e potrà servire alla Capitaneria di Porto, la quale ha la competenza per la sicurezza della navigazione. Inoltre - prosegue il vicesindaco - essa sarà «uno studio alternativo a quello già presentato dall'impresa Costa Bioenergie a tutti gli enti coinvolti per la costruzione del deposito».
Dall'analisi è emerso – continua Veronese – che «il rischio sociale dovuto alla numerosa presenza di abitanti nell’area di transito delle navi gasiere è considerato inaccettabile: i trasporti costituiscono la sorgente di rischio che ha maggiore incidenza. Per quanto riguarda il rischio locale e individuale, lo studio ha evidenziato criticità per quanto riguarda la possibilità di incaglio, dovuta alla profondità contenuta e non uniforme dei fondali, e dalla difficoltà di manovra delle navi gasiere, dovuta alle dimensioni del canale Lombardo esterno.
Vengono ricordati casi recenti di incaglio di navi di grandi dimensioni nell'area portuale di Chioggia, come nel luglio 2019 per una nave mercantile, le cui operazioni di recupero non sono state semplici e si sono protratte per più giorni». Il documento sarà inserito nel piano comunale di Protezione Civile e trasmesso al Comitato Tecnico Regionale, alla Prefettura di Venezia, all'Autorità di Sistema Portuale e alla Capitaneria di Porto per quanto di competenza.
28 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
C’è voluta la spinta e le discussioni di questi giorni per accelerare la consegna del rapporto finale da parte dello studio incaricato dal Comune, da contrapporre al Piano di Sicurezza di Socogas, in relazione alla compatibilità del deposito GPL col territorio.
RispondiEliminaSiamo "ansiosi" si leggerlo questo rapporto, come mai non lo pubblicano? un po' strano da parte di chi invoca la trasparenza a ogni pié sospinto alla fine vediamo solo un titolo e una frase.
EliminaIMPORTANTE CERTAMENTE QUESTO STUDIO.
RispondiEliminaMA HO UNA DOMANDA:
UN ANNO FA I MINISTERI HANNO DETTO CHE NON SI FA NULLA SENZA UNA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE DEL PORTO.
PERCHE' NESSUNO NE PARLA?
PERCHE IL COMUNE STA FERMO?
PERCHE IL COMITATO NO GPL E' IMMOBILE SU QUESTO?
Per cortesia scrivi in minuscolo, la prossima volta non ti pubblico.
EliminaBella domanda anonimo 4,27
RispondiEliminaIn in post qui sotto ,il primo dei più vecchi ,dei commentatori ne stanno discutendo . Se i ministeri dettohanno hannodetto che non si fa niente senza una variante al piano regolatore del porto per quale mistero c,e silenzio su questo argomento. Lo hanno detto i ministeri non lo ho detto io. Boscolo sotto dice che il comune deve fare e che il comitato e i partiti non possono fare nulla e quindi anche se stanno a guardare si capisce perché. Quindi dormiamo pure tutti, non svegliamo il comune se dorme ma poi caro comune e caro comitato e cari partiti, quando il deposito va in funzione non raccontateci balle sia chiaro.
Ma è proprio sicuro che il comitato non abbia mai fatto nessuna azione concreta a favore del piano regolatore portuale? Mi pare strano che non si sia mai concentrato su questo come si deve! Comunque mi informerò.
RispondiEliminaLei si informi, ma non credo che troverà niente di significativo su questo punto, che invece è senz'altro molto, molto importante. Parlo del Comune ma anche del Comitato con una sua azione di supporto, di pungolo , per spronare chi di dovere...
EliminaNo, a me risulta che non ci sia nulla. E capirà che la cosa è strana, perchè i ministeri erano stati molto chiari. In quest'anno ormai trascorso il Comune e anche il comitato, secondo i propri compiti, avrebbero dovuto concentrarsi soprattutto su questo punto cruciale e invece poco niente. Incomprensibile davvero!!
Ma senza variante al piano regolatore del porto l'impianto non può andare in funzione e non credo che qualcuno gliela darà...! Capisco che è un punto cruciale!
RispondiEliminaNon serve nessuna variante al piano regolatore, le autorizzazioni ministeriali fanno già variante a tutto. Tra poco salterà fuori, la socogas inizierà a lavorare e non potremo chiedere nessuna compensazione anzi dovremo pagargli i danni così il genio di Roberto Rossi avrà ottenuto un altro bel danno milionario a carico dei cittadini clodiensi. Un bravissimo "chioggiotto dell'anno"
Eliminaper andrea comparato 27 aprile 2020 08:50
EliminaPIÙ DEL TUO PARERE, PENSO VALGA QUELLO DEL MISE
A seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 28-02-2019, il Ministero dello Sviluppo economico ha detto:
- «La sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 28 febbraio in merito alla realizzazione del deposito costiero di prodotti Gpl, situato in Val da Rio nel Comune di Chioggia, si riferisce solo all’opera infrastrutturale, ma non autorizza l’avvio di alcuna attività che prevede il traffico di navi gasiere all'interno della laguna di Venezia e la commercializzazione di materiali petroliferi»;
- il MISE continua: il porto di Chioggia si caratterizza per una stretta vicinanza del canale navigabile al centro cittadino e a zone densamente popolate, «pertanto l’eventuale transito di navi gasiere comporta necessariamente una modifica del piano regolatore portuale che attualmente non consente tale attività. Procedimento, quest'ultimo, che non è stato mai effettuato in relazione al costruendo impianto di deposito Gpl».
Devo deluderti non è il mio parere...
Eliminarisposta per andrea comparato 27 aprile 2020 09:21
EliminaNon è il tuo parere? Ah, forse è quello di Socogas?? O di chi sennò?
Mi dispiace ancora di più per te ma non è neppure il parere della socogas... penso che uscirà presto. ciao
EliminaCredo che sarà come dice lei, ma se il parere non è corretto, non è corretto e certamente bisognerà smentirlo in tutti i modi e in tutte le sedi. Certo che fin tanto che tutti stanno a guardare e regna un silenzio inaccettabile su questa cosa, lasciamo campo libero e facciamo il gioco di chi l'impianto lo vuole.
EliminaAllora, partiamo sempre dal presupposto che se lo facevano altrove eravamo tutti contenti. Ok? Tre anni fa questi hanno avuto tutte le autorizzazioni, tutte, perché le autorizzazioni ministeriali fanno DEROGA A TUTTO. Questi della socogas hanno investito 30/40 milioni di euro, è un impianto strategico, allora lei riconosce, in buona fede, che quello che dico io è vero però non bisogna "fare il gioco". Ma vi rendete conto che questi hanno investito 40 milioni di eur0? e hanno TUTTI i diritti di lavorare? Era da fermarli PRIMA, molto prima, adesso i giochi sono fatti da un pezzo solo che nessuno, tranne il pirla del sottoscritto, vuole ammetterlo. Il primo a saperlo bene è proprio Roberto Rossi.
Eliminarisposta per andrea comparato 28 aprile 2020 04:14
Eliminacaro Andrea,
disco rotto che si è incantato sullo stesso punto, quello del passato. Quelle cose ce le hai stradette cento volte. Passiamo oltre e guardiamo al futuro.
Se esiste una minima possibilità di fermare la messa in moto dell’impianto, è da sfruttarla al massimo. Darsi per vinti come fai tu, è come fare “Karakiri”.
A me piace la storia, è una materia che mi è sempre piaciuta, non è possibile comprendere la società attuale senza aver conosciuto il percorso che c'è stato dai diversi stati che formavano l'Italia, all'unificazione, alla prima guerra mondiale alla seconda... e i motivi per cui Mussolini ha voluto portarci, alla liberazione e all'italia repubblicana... se non conosci questi passaggi non conosci la realtà di oggi. Allo stesso tempo se non conosci gli storici di certi mentecatti che hanno fatto danni enormi alla nostra città non puoi certo capire perché dò del buffone a chi ci sta portando, per l'ennesima volta, al disastro. Il karakiri lo stiamo facendo perché quelli come te si sono bevuti tutte le balle che ha raccontato Rossi senza mai usare il proprio cervello. Tra sei mesi? un anno? due? quelli entreranno tranquillamente con le gasiere e, sempre grazie alle campagne terroristiche di Rossi, non solo non potremo strappare nulla alla socogas, ci toccherà anche pagargli i danni. Il karakiri lo state facendo voi, imbecilli.
EliminaRisposta per andrea comparato 28 aprile 2020 08:14
EliminaAnzitutto ringrazio dell’imbecille a me indirettamente indirizzato. D’altra parte, da una persona colta ed educata quale tu sei, c’era da aspettarselo.
Non ti preoccupare della “storia” perché la conosco e certamente non sarai tu a darmi lezioni. Soprattutto conosco assai bene tutta la storia legata a quel famigerato impianto GPL da te strenuamente difeso.
Conosco la storia di Rossi con pregi e difetti, ma conosco anche la tua storia personale che certamente non è da portare come esempio alle generazioni future. Quindi meglio dargli un taglio e finirla qui.
Quando vuoi, anche pubblicamente, anzi PUBBLICAMENTE parliamo pure della mia storia personale, sei tu che scrivi in anonimato. Mi dò spesso pubblicamente del coglione e del pirla, consolati visto che ti ho dato solo dell'imbecille.
EliminaSiamo in spasmodica attesa della pubblicazione di questo fantomatico “PARERE” promesso dal sig. Comparato del perché “Non serve nessuna variante al piano regolatore” per l’attivazione dell’impianto GPL.
RispondiEliminaE' molto brutto il livello a cui è scesa la discussione: se non mi piace il fatto che si dia degli imbecilli agli altri, mi piace ancora meno la predica sulla storia personale...
RispondiEliminaOgnuno guardi dentro al proprio pulpito!
Non è personale, qui c'è in ballo moltissimo sulla nostra città, questi soggetti si mettono le medaglie sul petto: "AMIAMO CHIOGGIA" invece sono dei grandissimi ipocriti che non hanno avuto il minimo scrupolo di sfruttare l'occasione per meri intenti politici. Hanno rovinato l'immagine della nostra città sulla stampa, sui social, alla sagra del pesce, al zioba, volevano mettere lo striscione sul municipo. Incapaci in cattedra. Mi danno la nausea.
EliminaCARTA CANTA
RispondiEliminaAbbiamo visto l’ennesimo videomessaggio di Comparato che sollecita un confronto con il sig. Rossi del comitato NO GPL.
Dobbiamo rilevare che:
- i confronti si fanno con documenti alla mano e non con chiacchiere;
- qualsiasi affermazione deve fare riferimento a precise normative di legge;
- non ci si può accontentare di una semplice telefonata con gli operatori portuali di Ravenna per affermare la non pericolosità del transito portuale delle navi gasiere;
- non è possibile parlare di norme urbanistiche quando non si conosce nemmeno l’ABC delle stesse;
- non è possibile parlare del Decreto Interministeriale, senza nemmeno averlo letto e, soprattutto, conoscere tutta la documentazione che sta a monte dello stesso;
- impossibile citare la “Conformità Urbanistica” rilasciata dal Dirigente comunale senza raffrontarla con quello che in proposito sta scritto nel ricorso al Presidente della Repubblica e, a seguire, il chiarimento dell’architetto che l’ha firmata indirizzato al sindaco Ferro.
Per adesso, penso possa bastare affinché il sig. Comparato abbia il tempo di recuperare “le carte” e, soprattutto, di studiarsele per bene.
fino a quando venite a scrivere in anonimato leoni se c'è da confrontarsi faccia a faccia co.....
EliminaCARTA CANTA? A VOLTE STONA...
RispondiEliminaMa boscolo! Le carte bisognerebbe capirle. Soprattutto è ONESTO non manipolarle!
Mi pare l'a b c del diritto
EliminaMa è tanta fatica registrarvi? se vi scrivete con uno pseudonimo non potete cmq essere rintracciati e, se proprio vogliamo dirla tutta, anche se scrivete in anonimato avrei cmq la possibilità di risalire alla vostra identità è una procedura lunga e complicata ma con calma (che non ho mai) la si può fare. Ma personalmente sono per la libertà di pensiero, non ho alcun problema che veniate a scrivere in anonimato ma se vi registraste, in anonimato, si capirebbe meglio. Ci raccapezzati in tutti questi commenti? Saluti e buon primo maggio a tutti anche agli amici NO GPL intortati da Rossi so che prima o poi vi sveglierete. ciaooooooooo
RispondiEliminaper andrea comparato 1 maggio 2020 05:21
EliminaPensa piuttosto a rispondere e pubblicare questo fantomatico “PARERE” del perché “Non serve nessuna variante al piano regolatore” per l’attivazione dell’impianto GPL.